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Autore: Uchihacherry    19/10/2007    9 recensioni
Degli occhi verdi, dei capelli rosa, un ottima kunoichi... Sasuke si confida con il suo diario e si rende conto che le ragioni per le quali Sakura gli sembra noiosa sono quelle per le quali l'adora... Leggete in tanti è davvero bella!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Quello che odio di Haruno Sakura .

 

 

Disclaimer: e se kankuro si divertisse a truccare Karazu? E se giocasse alla testa motrice con Temari? Allora no, Nasuto non mi appartiene…

 

 

Capitolo terzo.

 

 

 

Il tempo è pazzo visto che può cambiare qualcuno.

Il passare dei secondi, dei minuti e delle ore. Giorni mesi e anni. Una successione di eventi a volte banali altre notevoli.

È quello il tempo?

Passa a volte ad una velocità fenomenale. Altre con una lentezza inconcepibile. In tutti i casi il risultato è sempre lo stesso: Lascia soltanto ricordi dietro di se. E questi ricordi quando lo si vuole veramente, ci mostrano i nostri errori e ci rendono più forti.

Almeno questo era quello che Sasuke Uchiha si diceva esaminando la fotografia che teneva fra le proprie mani. Una foto che il team sette aveva scattato quando aveva dodici anni. Era vecchia, sgualcita e strappata sui lati, ma ancora chiara. Sakura e Naruto erano in primo piano, la loro bandana frontale calata sull’occhio sinistro, come il loro sensei Kakashi.

La kunoichi e il suo amico biondo sorridevano entrambi beatamente, e come d’abitudine Sasuke era il solo ad avere un minimo di contegno. Giocare a copiare il "copiatore" non lo divertiva affatto. E se aveva partecipato era solamente perché i due compagni l’avevano costretto. Si ricordava bene di quel giorno.

Tuttavia non si ricordava di aver avuto quell’aria.

Quella fotografia gli rinviava le immagini di un ragazzo pallido e pietoso con gli stessi occhi e gli stessi capelli, ma così piccolo, così ignaro,così…debole.

A quel tempo come aveva potuto pensare solo un momento che fosse abbastanza forte da superare Itachi?

Sasuke scrutò lo sguardo scuro che aveva avuto molti anni prima. Allora non aveva neppure il vero sguardo di un vendicatore. Infatti, poteva distinguere dietro quell’aria altera e disinteressata, un sorriso invisibile. Prova incontestabile che considerava ancora emozioni inutili e che non era in alcun modo pronto a commettere un omicidio, ancora meno quello del fratello. Era soltanto un bambino con un obbiettivo troppo elevato per lui. Patetico.

Pose la fotografia nel proprio album e mise quest’ultimo in una scatola di cartone sotto al proprio letto.

Era completamente disinteressato, ma Sasuke Uchiha gradiva molto le fotografie. Le conservava come un tesoro, il solo che riuscisse ad amare veramente.

Quelle memorie erano importanti perché gli ricordavano che aveva vissuto veramente. Che aveva riso, giocato e anche sognato come gli altri bambini di otto anni; che aveva lavorato duro all’accademia e che si era lagnato degli esami come gli altri bambini di dieci anni.; che aveva passato momenti indimenticabili con il team sette. Voleva ricordarsi anche della pena che aveva provato alla morte del terzo hokage…

Non avrebbe avuto un futuro finchè Itachi non sarebbe morto e sepolto. E il suo presente, dormire, svegliarsi, mangiare e trascinarsi al solo scopo di uccidere l’unico membro del proprio clan ancora vivo, non era ciò che si poteva definire come "vita". Poteva, dunque, soltanto osservare il suo passato provando a non rammaricarsi troppo.

Quella non era la vita di molti ninja di sua conoscenza, i quali vivevano ogni giorno come fosse l’ultimo.

Sasuke sospirò.

Aveva bisogno di schiarirsi le idee. Un lungo addestramento seguito da una buona doccia gli avrebbe fatto più che bene.

Si alzò dal letto e si diresse verso il proprio armadio, prese molti shuriken che sistemò nelle tasche, alcune bombe e cinque kunai. Si preparò a chiudere la porta del guardaroba quando qualcosa attirò la sua attenzione. Era il movimento semplice di un foglio di carta. Sasuke assistette al suo volo lento e al gentile atterraggio sul pavimento prima di rendersi conto che non si trattava di un semplice foglio senza interesse, bensì di una busta sulla quale, in una calligrafia ordinata, era scritto il suo nome. Fu soltanto chinandosi a raccogliere la busta che Sasuke si rese conto che era la scrittura di Sakura.

"Ancora lei." Si disse aprendo la busta. Questa, conteneva le fotografie del pic nic meraviglioso che Ino aveva così diligentemente preparato premurandosi bene dal dimenticare di osservare se stesse piovendo fuori dalla finestra.. In tutto una dozzina di fotografie: una di Shikamaru, Neji, Shino e lui che giocavano a poker; un'altra di Naruto che discuteva vigorosamente con Sakura e Ino; una di Rok Lee che tentava disperatamente di salvarsi dalla pioggia di proiettili affilati di Ten Ten, e molte altre. Lo scatto che lo colpì di più tuttavia, era quello di Sakura e lui che sostavano sotto la pioggia. Osservando tale fotografia le sopracciglia di Sasuke si corrugarono e i suoi occhi si allargarono dalla sorpresa e, esitò a riconoscersi, con sospetto timore. Sakura era troppo vicino. Lo toccava!

"la sua testa riposa sul mio braccio." Constatò Sasuke.

Perchè? Perché l’aveva lasciata avvicinarsi e avere quel tipo di contatto? Perché non l’aveva rifiutata? E per quale sfottuta ragione aveva quell’espressione stupida di serenità mentre la testa della ragazza più fastidiosa al mondo riposava sul suo braccio?

Cosa avrebbe creduto ora Sakura? Non occorreva che si immaginasse che non provava nulla per lei.

Ma ricordandosi di qual momento sotto la pioggia cosa avrebbe pensato? Poiché se ne sarebbe ricordata; si ricordava sempre di tutto.

Sasuke si agitava sempre di più. Cosa fare? Lui che si era giurato di tagliare tutti i legami che appartenevano a quel villaggio.

A causa di Sakura non avrebbe dimenticato quel momento che ora gli si rappresentava solo come un immagine catturata nella fotografia. Era una memoria in più e lui poteva soltanto rammaricarsi per questo.

Sasuke si disse che era troppo. Aveva scoperto abbastanza da ricordare per un giorno. Sistemò le fotografie in una busta e si preparò ad uscire quando il suo sguardo ricadde sulla scrittura fine di Sakura.

Cambiò idea e si sedette alla propria scrivania.

 

3. La sua memoria.

Alcuni pensano che Haruno Sakura sia una ragazza molto intelligente, una secchiona. In altri termini un vero piccolo Einstein.

Si sbagliano miseramente.

Non ha una logica implacabile. Non è così brillante come Shikamaru e non è ingegnosa come me o Hyuga.

Tutto ciò che ha è un controllo quasi perfetto del suo chakra e una davvero buona memoria.

È per quello che ha avuto così buoni voti all’accademia. Aveva una conoscenza dei suoi libri di studio perfetta.

Del resto il giorno dell’esame dei chunnin, nella foresta della morte, lo ha preoccupato. Quando erano seguiti da Orochimaru e aveva deciso di darsi una lunghissima parola d’ordine…

Se Orochimaru avesse deciso di mascherarsi in Sakura, forse non l’avrebbe riconosciuto. Perché Sakura conosceva perfettamente quella sfottuta parola d’ordine dalla prima volta che l’avevo recitata.

Si ricorda sempre di tutto.

Di tutti i jutsu che ho utilizzato, di tutte le parole che ho pronunciato… anche di quelle che mi rammarico di avere detto.

 

 

 

Sasuke proseguì attraverso i legni, cercando la fine di quella foresta che ormai gli sembrava interminabile . Continuò a proseguire ignorando il dolore che gli causavano i rami degli alberi che si infiltravano nella carne delle proprie braccia.

Sapeva che alla radura avrebbe dovuto girare a sinistra.

Avrebbe potuto semplicemente saltare di albero in albero, ma solo il fatto di porre un piede d’innanzi ad un altro sembra di costargli sforzi sovrumani. La sua riserva di Chakra aveva una fine.

La sua vista era annebbiata ma Sasuke poteva distinguere che era arrivato ad una specie di spiazzo. . Un piccolo terreno poco boscoso che gli conferiva una bella vista sul cielo azzurro di mezzogiorno. Spese solo un mezzo secondo ad ammirare lo spettacolo che gli offriva la natura.

Perché un secondo più tardi tutto divenne nero e Uchiha Sasuke svenne.

………….

……………..

…………

 

"Sasuke-kun, mi senti? Sasuke-kun?"

Sasuke si svegliò ed osservo un viso. Due occhi verdi come smeraldi lo scrutavano insistentemente, la sua pelle aveva l’aria più morbida del solito, probabilmente a causa della sua vicinanza e i suoi capelli rosa incorniciavano perfettamente la sua figura nella quale si percepiva curiosità e preoccupazione.

"Sakura" Constatò Sasuke.

La giovane kunoichi esalò un sospiro di sollievo prima di allontanarsi dal giovane uomo stdaiato di fronte a lei.

"mi hai fatto spaventare, lo sai?." Disse lei. "Sono uscita per pranzo e vedo il tuo corpo accasciato al suolo. Ero realmente preoccupata."

Sasuke sembrava non prestare attenzione alle parole che uscivano dalla bocca della sua compagna. Invece si alzò e senti con sorpresa i suoi muscoli rilassati e ridotti. Si tese lentamente ed osservò con soddisfazione che ogni oncia di stanchezza lo aveva abbandonato. Si girò allora verso Sakura e la osservo fisso.

"ho provato ad occuparmene meglio di quanto potevo. Spero che vada bene."

"hn"

Sasuke si disse che era pronto a partire e si preparò a rientrare da lui, ma Sakura sembrava aver deciso di non lasciarlo andare così facilmente.

"dimmi Sasuke, quante volte ti sei esercitato questa settimana?"

Sasuke si fermò dall’andare e sentì il suo corpo contrarsi. Sapeva che la questione sarebbe emersa ma sperava lo stesso di poter fuggire e fere finta di non aver capito nulla. Purtroppo essendosi fermato in modo sconsigliato, doveva rispondere a Sakura.

"è la seconda volta." mentì Sasuke.

Dopotutto seconda o meno, faceva così poi tanta differenza?

Sakura mie le proprie mani sulle anche.

"guardami Sasuke-kun" disse lei.

Il giovane Uchiha si girò lentamente e osservò Sakura con aria stanca.

"Quante volte…?"

"vai piano" l'interruppe Sasuke " Sai come me che tutte queste regole sono perfettamente ridicole."

La braccia di Sakura caddero lungo il proprio corpo e sospirò lasciando il suo sguardo dirigersi verso il suolo.

-complimenti intelligente. Sei riuscito con successo a ferirla. Ancora. Non ti stanchi, mai?- fece una voce all’interno di Sasuke.

In qualunque caso cosa poteva fare? Sakura poteva rimanerne delusa, e poi? Sinceramente, si aspettava seriamente che Sasuke Uchiha limitasse il suo addestramento a due volte alla settimana?

Sasuke sentì che doveva dire qualcosa. Aprì la bocca per parlare ma Sakura lo fece prima di lui.

"queste regole sono forse ridicole ma le hai ben meritate" lanciò lei.

Dire che Sasuke era sorpreso da quella reazione sarebbe stato un eufemismo. Infatti non riusciva a ricordarsi l’ultima volta in cui Sakura l’aveva contraddetto. Ed il fatto che abbia urlato la sua frase non attenuava affatto la sorpresa dell’ Uchiha. Ma il suo stupore era appena cominciato poiché Sakura continuò il suo slancio.

Ma questo non è l’inizio! Te ne vai senza avvisarci alla regione del Suono per raggiungere il nemico giurato di Konoha gettando Naruto e me in una preoccupazione senza fine, spingendoci così a lavorare con accanimento per poterti un giorno rivedere. Non hai idea di quello che ha passato Naruto a causa tua! Tutti avevamo abbandonato la speranza di un tuo ritorno al villaggio e quando è successo, quando tutti i nostri sforzi ci hanno infine riportato qualcosa, il signore si lagna di avere una punizione ridicola?"

Quando aveva infine concluso, il petto di Sakura si alzava e si abbassava al ritmo del suo respiro e le sue guance avevano lo stesso colore dei suoi capelli e delle sue sopracciglia. Quest’ultime erano corrugate ed accentuavano la sua espressione rabbiosa.

Sasuke l’osservo con aria calma e annoiata, e quando fu certo che non l’avrebbe interrotto, disse:

"non vi ho mai chiesto nulla."

Sakura non poteva credere alle sue orecchie. Furiosa stava per andarsene, quando cambiando idea avanzò verso di lui gli pianto una busta nel ventre che spinse Sasuke contro il primo albero che aveva alle seu spalle.

"tieni! Sono i doppi delle fotografie che Hinata ha fatto durante il pic nic di Ino. Anche se non li hai chiesti." Disse Sakura che si voltandosi e iniziando ad andarsene.

Sasuke osservò la busta teneramente. Sakura molto probabilmente lo ignorava, ed era meglio così, ma per lui quella busta rappresentava un vero tesoro. Memorie che era pronto ad a mare a lungo. Ricordi che Kakashi- sensei, Naruto, i suoi amici e la stessa Sakura erano riusciti a creare e conservare.

"grazie" mormorò.

Quella parola, così delicatamente pronunciata, giunse ugualmente alle orecchie di Sakura che smise immediatamente di camminare. Sentì le sue mani tremare e il suo cuore battere un po’ più rapidamente.

"dimmi Sasuke." Chiese lei. " cos’è quello che vuoi dire?"

Sasuke alzò interrogativo un sopracciglio nella sua direzione.

"Questa parola l’hai detta l’ultima volta. Prima di raggiungere Orochimaru."

Sasuke si sentì d’un colpo male . non voleva assolutamente ascoltare quella conversazione. Non voleva rivivere quella notte…

"te ne ricordi, non è vero?" Continuò Sakura. " è stato alcuni anni fa vicino alla piccola panchina."

-stai zitta, Sakura- pensò Sasuke.Gli sembrava di essere prigioniero dello sharingan di Itachi. Non poteva sfuggirvi e Sakura continuava.

"ti ho supplicato di restare. Ho pianto e pianto, ti ho anche minacciato di gridare se pensavi soltanto a partire."

-stai zitta, stai zitta, stai zitta!!-

" e tu lo hai detto, "grazie", cosa volevi dire?"

"…."

"Rispondimi Sasuke-kun"

"Dimentica questa storia. Io l’ho dimenticata. Molto probabilmente quello non voleva dire nulla, passaci oltre."

Sakura si girò lentamente e fisso i propri occhi smeraldo nello sguardo scuro di Sasuke.

"menti." Disse prima di andarsene, lasciando Sasuke solo con le sue memorie.

 

Perché ciascuno dei miei gesti, ciascuna delle mie parole sono registrati nella sua puttana memoria. Perché mi fa rivivere dei momenti terribili. Odio, Haruno Sakura.

 

 

Note autrice: Allora era buono? Malvagio? Brillante? Mediocre? O semplicemente normale? Esprimetevi, lasciate commenti.

Note traduttrice: Sono sicura di aver zoppicato in diversi punti nella traduzione di questo capitolo… ma h cercato di fare dal mio meglio e spero che il risultato vi soddisfi. Commentate. Grazie ^____________^ Ah la ff originale è stata aggiornata con questo capitolo solo la settimana scorsa. Non lamentatevi se non aggiorno frequentemente ma dobbiamo aspettare l’autrice no? ^____-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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