Salve a tutti sono Edward Cullen il vampiro piu sfigato sulla faccia della terra.
Probabilmente vi starete chiedendo cosa mi può capitare di peggio oltre perdere l'amore della propria vita,convivere con dei vampiri depressi e potenzialmente omicidi e riuscire a sopravivere ad una convegno di pazze esagitate convinte che tu sei il loro principe azzurro pronte a sposarle.
Bene vuol dire che non avete mai assistito ad una visita dallo psichiatra.
Tutto(e sottolineo tutto)a partire dall'arredamento,fino ad arrivare al triste giallino della carta da parati,aveva l'unico obiettivo di deprimere.
L'ambiente asettico,le scomode poltroncine color topo,il lettino rivolto verso la finestra che serve a dare l'impressione di parlare da solo...
Ecco tutto questo era appositamente studiato per acuire il senso di disagio del paziente.
Per non parlare del presunto"dottore".
L'individuo che mi trovavo davanti era della peggior specie:stanco,annoiato ed egocentricamente egomaniaco.
Odiava il suo lavoro.Considerava i suoi pazienti alla stregua di imbecilli senza cervello,che rappresentavano solo degli ingenui polli da spennare per pagarsi la villetta con piscina olimpionica e le rate del circolo da tennis.
Ovviamente io avevo accesso ai suoi pensieri,e potevo scorgervi tutto il disprezzo e l'intolleranza.
Ma questo mi serviva a ben poco.
Mi ero lasciato prendere un po la mano,cosi Esme mi aveva dato un ultimatum:o andavo in terapia oppure potevo fare le valigie e sloggiare da casa.
Neanche a dirlo che la mia famiglia aveva colto al volo l'occasione per darmi addosso e per spedirmi a questo centro di recupero.
Certo se Jasper ammazzava il vicinato,o se Carlisle comprava bare personalizzate e mausolei non c'era problema,ma se io mi mettevo ad urlare e a distruggere qualche mobile del salotto allora scoppiava una tragedia.
Ovviamente tutta questa situazione era colpa di Bella.
Era lei che aveva avuto la brillante idea di publicare un libro sui vampiri,ed era sempre sua la fantastica idea di frequentare il bastardo pulcioso.
Poi dico io...Come le è venuto in mente di diventare amica di quello schifoso parassita.
Di che parlano?Dei nuovo prodotti antipulci?
Al massimo se voleva un cucciolo poteva sempre comprarsi un barboncino o qualche pesce rosso.Era sicuramente una migliore compagnia.
Fatto sta che ora mi ritrova sdraiato su un lettino di uno studio psichiatrico,e cercavo disperatamente di intrattenere una conversazione con il mio dottore.
Non che fosse possibile.
Probabilmente il manuale del bravo psicologo sosteneva di non parlare mai e poi mai con il proprio paziente.
E il dottor Wilson per mia sforuna,sembrava pensarla esattamente allo stesso modo.
Era un'uomo sulla cinquantina.
Piuttosto grosso e con una calvizia incipiente.
Indossava un orribile completo color cachi che metteva in risalto la carnagione olivastra.
Un paio di occhialini coprivano gli avidi occhietti grigio topo.
"Dunque Signor Cullen..Lei sostiene che la causa dei suoi problemi sia la sua ex ragazza giusto?"
Domanda retorica.
"La stessa ragazza che ha mollato un anno fa."
Ecco.E ora partiva la diagnosi del tipo masochista insofferente alle regole della societa.
"Mmmm a quanto risulta dalla sua cartella lei soffre di sbalzi d'umore e di attacchi di rabbia incontrollata."
"Suo padre mi ha detto che è peggiorato da quando si è lasciato con la signorina Swam."
Sbuffai.Carlisle era venuto a fare un prequolloquio con il dottore.
Chissa cosa gli aveva raccontato.Era lui quello che aveva dei seri problemi psicologici.
Magari andava in terapia e si portava appresso anche quello scemo di mio fratello.
"Mi ha detto che eravate una coppia molto legata.Passavate parecchio tempo assieme."
"Si reputa un tipo possessivo?"
Possessivo.Chi io?
"Soffre di Gelosia?La disturba il rapporto che vi è tra la sua ragazza e Jacob?"
Jacob.Quel cane pulcioso tornava sempre a tormentarmi.Ringhiai.
"Capisco"
"Egomalomane con possibili scatti di schizzofrenia.Probabile possessivita e violenza."
Non mi dava neanche il tempo di rispondere che aveva gia iniziato a scrivere appunti sul suo minuscolo quadernino.
"Senta non è come sembra...."iniziai nervoso.
"Perche come sembra?"
"Beh ecco lei potrebbe pensare che sono geloso...Ma io non sono geloso...Cioè lo faccio per il bene di Bella.Di sicuro è pericoloso per lei frequentare individui del genere"
Certo i licantropi non sono il massimo della compagnia. Immagino,passano probabilmente tutto il tempo ad uggiolare e a fare spulciamenti di gruppo.
"Di che genere per la precisione?"
Ecco e ora come glielo spiego.
"Ehm ecco.....Ehm lei ha presente mio padre vero?Cioè lui è un po strano."
"Beh a dir la verita la mia famiglia è tutta un po strana."
Pausa.Quel dottore sembrava privo di qualsiasi espressione facciale.
"è per questo che ha lasciato Bella?Per non farla diventare strana?"
Si come no.Bella non aveva bisogno dei vampiri per essere fuori dalla norma.Era gia strana di suo.
Infatti appena si era liberata dei vampiri si era gettata in braccio ai licantropi.Ora se la spassava sicuramente con Jake ed i suoi amichetti.Aveva di certo pelliccie gratis tutto l'anno.
"Vede facciamo un paragone ipotetico.Bene prendiamo per esempio dei vampiri."
"Vampiri"
"Gia vampiri buoni che non si nutrono di sangue umano.E licantropi.Ecco se ci fosse una ragazza,un caso ipotetico intendo...Pero se questa ragazza prima fidanzata con un vampiro,diventasse amica di un licantropo lei non si preoccuperebbe...In senso i licantropi sono perico..."
Mi interruppi quando udii i suoi pensieri.
"Oddio questo è pazzo.Avrei dovuto capire che c'era qualcosa che non andava."
Meraviglioso.Ora mi considerava un malato mentale.
"Mi sa che è genetico.Forse ha ereditato dal padre..."
"Senta io non sono pazzo."
"Non ho mai detto che lo sia"
"Si ma lo stava pensando."
Se non avessi letto i suoi pensieri,probabilmente sarei paranoico.
"Non è vero"
"Questo è partito ormai"
Ora mi stava veramente dando sui nervi.
Mi alzai da quello squallido lettino.Questa visita era durata fin troppo.
"Signor Cullen si sieda per favore.Forse dovremmo prendere in considerazione l'idea di usare qualche calmante"
"Cosaaa?Ma come diavolo si permette?"urlai.
"Signor Cullen per favore si calmi"
"No che non mi calmo.Come si permette a darmi del pazzo"
"Cosa glielo fa credere?Glielo ha detto qualcuno?"
"Probabilmente ha le allucinazioni.Dvremmo dargli una dose di zulacef"
"Io non ho le allucinazioni.Non mi immagino le cose"
"Meglio due dosi"
"Senta dottor Wilson.Io non sono malato.Ora me ne vado non ho bisogno del suo aiuto"
"Di male in peggio.Credo che senta pure delle voci."
"Certo come preferice signo Cullen"
Lo mando da Allison.I pazienti recalcitranti con manie di persecuzione sono di sua competenza"
"Arrivederci signor Cullen"mi sorrise cordiale.
Schifoso ipocrita.
Me ne andai sbattendo la porta,combattendo l'impulso di non tornare indietro e strangolarlo.
Strangolarlo e spiaccicarlo sul tappeto.Magari avrei potuto tirargli in testa quella ridicola lampada.
Tutta quella maledetta luce al neon mi irritava la pelle.
No pessima idea.
E poi chi la sentiva Esme.Aveva appena fatto la lavatrice e la macchie di sangue sono difficili da smacchiare via.
Camminavo ancora nel dannato ospedale,quando per poco non presi in pieno una ragazza.Ma da dove cavolo era sbucata?
La fissai attento per vedere se aveva qualche osso rotto.
Non si sa mai...Lo sguardo che lei mi rivolse però mi raggelò sul posto.
Gli occhi praticamente gia grandi come le palline da ping pong(in stile dobby elfo domestico)avevano assunto la forma di due cuoricini palpitanti.
Oddio no!Non era possibile...
Che pure qui avessi beccato un altra assatanata di vampiri?
Dopo il disastroso raduno di Twilighters circondato da dozzine di scalpitanti fan esagitate e in piena crisi ormonale...
Avevo imparato a riconoscerle ormai.Le ragazze che popolavano l'esercito delle fungirl.
E questa qui mi pareva proprio un lettrice di Twilight.
Che poteva succedere peggio di cosi?