Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Berason    31/03/2013    0 recensioni
Qualcosa su di me? Boh non so mi è difficile rispondere ad una domanda così complessa..
Fino a poco tempo fa amavo odiare ma ora non più. Una svolta nel mio cuore e una conversione nella mente mi hanno insegnato ad amare.
Non avevo la minima idea di come riempire queste infinite pagine bianche, bianche sembravano così perfette, ma invece non lo erano.
Non erano bianche erano piene di pensieri e di frasi che solo io potevo leggere e non erano infinite erano tante.
Chi le trova infinite non ha inizio e chi le trova bianche ama odiare.
Quindi la vita è paragonabile a pagine. Se le vedi bianche non hai inizio se le vedi scritte hai una fine.
Con questa storia vi insegnerò ad amare e a vedere tutto non come è ma come lo immagini.
Ogni tanto fermatevi, chiudete gli occhi e provate a sentire un odore speciale di metallo e garofano, e ricordate che certe volte è necessario accettare che non è possibile comprendere tutto.
- - - -
Aggiornerò i capitoli appena avrò tempo di scriverli. Dopo questo non faccio altro che avere l’onore di augurarvi una buona lettura.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAP.1 “Beatrice”
-Corri svelta!
Maira non faceva altro che ripetermi quella frase da più di dieci minuti. Ne ero cosciente che stavamo per perdere la corriera ma ora mi sembrava troppo.
Dopo dieci minuti che correvamo dove la trovava la forza di ripetermi in continuazione quella frase?
Mancavano ancora due minuti alla fermata e chissà quante volte me lo avrebbe ancora ripetuto.
Pioveva e osservavo i miei nuovi stivali inzupparsi di acqua e schizzare dappertutto.
Finalmente eravamo arrivate in tempo, dopo tanta fatica, a prendere la corriera.
Neanche il tempo di mostrare il biglietto che stavamo già partendo.
I posti dietro non mi piacevano perché c’era troppo caos e quelli davanti nemmeno perché si sentiva tutto il rumore delle ruote quando attraversavano larghe pozzanghere d’acqua.
E per quello che stavo in mezzo, dove non c’era nessuno isolata dal mondo. Il mio nome era Beatrice ossia la “beata”.
Dico era perché ora non mi chiamo più così, non mi è mai piaciuto quel nome. “Beatrice” suonava così male.
Nessuno in questo strano pianeta mi aveva mai chiamata così, non aveva senso. Io non ero la beata o la perfetta della classe… io ero quella che si distingueva, insomma la “rara”.
È per questo che tutti mi hanno sempre chiamata Nadira, la “rara”. Questo nome mi era stato assegnato dalle maestre che mi osservavano tutti gli intervalli, mentre gli altri andavano in cortile io me ne stavo in classe a osservare il muro e immaginando interminati spazi di là da quello.
Stavo tranquilla sul sedile del bus fino a quando ho iniziato a vedere tutto sfuocato e poi più nulla. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Berason