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Autore: dontneedmakeup    31/03/2013    3 recensioni
mi ispiro ad un libro che mi è piaciuto un casino, spero vi piaccia..
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
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..ma all'improvviso la foto mi scivolò dalle dit e finì a terra. ''No, merda, mi è caduta..''.
Neanche il tempo di atterrare sul marciapiede che le porte dell'autobus si richiusero. battei contro il vetro con il almo della mano, ma l'autista sembrò non accorgersene. Depositai le borse sull'asfalto e respirai a fondo. Avevo perso la foto di Zayn. Mi dissi che non me ne importava nulla. Zayn faceva parte del mio passato ormai. Avevo Niall adesso, ed era l'unica cosa che importava. Potrei sembrare sdolinata,ma Niall era entrato nella mia vita galoppando e mi aveva caricato sul suo cavallo bianco quando stavo attraversando il periodo più brutto in assoluto.
Si meritava la mia più totale e sincera devozione. Che me ne importava se quella foto sarebbe stata calpestata e rovinata? Il mio cuore aveva subito la stessa sorte per mano di Zayn. Guardai l'autobus allontanarsi e sparire dietro la collina lasciandosi dietro una scia di fumo nero.

''Lascia perdere'', mi feci forza. ''Okay, ora devo proprio darmi una mossa''. Controllai il cellulare. Erano le quattro del pomeriggio, il che significava che erano rimaste solo tre ore prima che i miei ospiti arrivassero. Avevo ancora un mucchio di cose da fare. Il sudore mi imperlava la fronte. Il pensiero di dover preparare la cena per degli sconosciuti, in tutta fretta, mi faceva rabbrividire.
''Sei in debito con me, Niall'',brontolai. Camminando, ogni tanto ritornavo con la mente alla fotografia di me e Zayn. Avevo fatto a pezzettini la maggior parte delle nostre foto in un attacco di rabbia, alimentato dall'alcol, subito dopo che se n'era andato, per poi pentirmene immediatamente e cercare di ricomporle. Ma c'era di peggio. Rabbrividii al ricordo delle pagine di poesie che avevo scritto sul mio diario, così cariche di angoscia e rabbia nera. Grazie al cielo non avevo mai avuto il coraggio di spedirgliele nè di farle leggere ad anima viva. Le conservavo ancora per ricordarmi, la prossima volta, di stare più attenta con il mio cuore.

Sollevai le borse da terra e mi incamminai lungo Elsie Road, dove vivevo in un piccolo appartamento con giardino, in un palazzo vittoriano ristrutturato, che ricordava molto una casa di bambole, perchèil precedente proprietario aveva dipinto i muri di un'affascinante sfumatura di azzurro e gli infissi di bianco. Dico giardino, anche se in realtà era più simile a un francobollo con due vasi di lavanda e un piccolo albero di mele. Ma mi piaceva vivere lì, con la mia gatta Tea.
Negli ultimi due anni l'avevo fatta diventare la mia casa, piantando nelle fioriere sotto le finestre delle piantine di menta, erba cipollina e timo, per dare freschezza all'area.

Arrivata a casa, accaldata, con le braccia nude. Aprii la porta d'ingresso. ''C'è nessuno?'', gridai per vedere se Niall era in casa. Mi sfilai con un calcio i sandali, spalancai le finestre per far passare uno strano tanfo di chiuso e successivamente entrai in cucina per posare le buste della spesa sulla mensa. ''Niall, dove seeeei?''.
Mi guardai intorno e mi sentii risollevata. La cucina era lastanza che preferivo. Era davvero piccola, ma perfettamente arredata e fornita di tutte le cose che mi piacevano di più. ''Niall?'', chiamai, mentre entravo in corridoio, inciampando su una scatola di stoviglie e un enorme mazzo di gigli bianchi che occupavano tutto il tavolino del telefono. Doveva esser costato una fortuna. Corrugai la fronte. Non mi erano mai piaciuti i gigli bianchi. Il loro odore nauseante mi ricordava il funerale di mia madre. Allora non sapevo che cosa rappresentassero i gigli, e non riuscivo a capire come mai la gente avesse scelto quei fiori bianchi per una persona così vivace.''Niall?'', urlai di nuovo visto che molto spesso quando si faceva la doccia non mi sentiva. 
C'erano molti vestiti di Niall sparsi per il pavimento,da quando avevo inziato ad uscire con lui, il mio pavimento non era mai privo di vestiti. Lui aveva una casa a Kentish Town, ma la sua chitarra era entrata a far parte del mio appartamento, così come le sue t.shirt Jack Wills, i jeans, le vans e la sua spieder MG d'epoca color verde smeraldo,parcheggiata in strada ad attirare i ragazzi come il miele con le api. ''Sono qui fuori'', sentii Niall gridare dal giardino. Uscii e sorrisi nel vedere Niall, biondo, magro e alto un metro e novanta, in piedi su una scala a adecorare i rami dell'albero di mele con le lucine colorate. Si tolse gli occhiali dalla montatura scura.



ciao ragazze, presto metterò anche io il trailer della FF, seguitemi su tumblr ( http://likeabigirl.tumblr.com/ ) che lo posterò qui. Grazie mille, spero che la mia FF vi piacerà e se recensite ne sarò contentissima :D 
  
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