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Autore: Bubala_    01/04/2013    1 recensioni
Helen Jonson è orfana del padre, e sente l'assenza della madre che c'è poco a casa per via di impegni lavorativi. Si ritroverà a fare amicizia con la persona che più odia al mondo, il suo vicicno di casa Harry Styles, la cui famiglia ospita Helen quando la madre è fuori. L'amiciza si trasformerà ben presto in qualcosa di più, che però nessuno dei due vorrà ammettere, poichè troppo orgogliosi per fare il primo passo.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“HARRY EDWARD STYLES DOVE HAI MESSO LA MIA SPAZZOLA?” urlai la mattina seguente dal bagno di camera 'mia'.
Ci furono secondi di silenzio, dopodiché il rumore di alcuni passi lenti e decisi si avvicinarono verso di me.
“Eccola qui.” disse lui apparendo davanti alla porta con la mia spazzola nella mano destra, mentre l'altra era appoggiata allo stipite della porta.
“Cosa ci facevi con la mia spazzola?” chiesi recuperandola dalla sua mano.
“Credi che questi meravigliosi ricci si pettinino da soli?” disse modestamente indicandosi i capelli.
Feci una smorfia che stava a significare la sue eccessiva modestia, poi chiusi la porta, ma lui la fermò col piede.
“Cosa c'è ancora?” domandai infastidita.
“Ho notato che ami chiamarmi con il mio secondo nome.” dichiarò divertito.
“Già, lo faccio quando mi fai incazzare, e guarda un po'? Lo hai appena fatto, adesso sparisci che devo finire di preparami.” dissi spingendolo fuori dalla camera chiudendogli la porta dietro.
Sbuffai ritornando in bagno pensando che la gentilezza di ieri fosse sicuramente dovuta allo zucchero presente nel dolce, che, pensandoci bene aveva ripreso ben due volte.
Indossai un paio di jeans chiari e un felpone blu che estrassi dal mi borsone, poi scesi in cucina addentando dei pancake sul tavolo che sicuramente aveva lasciato Anne prima di andare a lavoro, accompagnandoli con del succo all'arancia.
“Harry hai fatto? Dovremmo andare.” urlai mettendo lo zaino in spalla.
“Eccomi bellezza.” dissi scendendo le scale.
Scossi la testa insegno di rassegna, non avrebbe mai smesso di darmi quei nomignoli.
“Sei agitata stamani?” disse mentre percorrevamo la strada per arrivare a scuola.
“Solo un po'.”
“Causa?”
“Tu.” riposi sorpassandolo per raggiungere Summer davanti a noi.
“Buongiorno tesoro!” le saltai addosso.
“Mi hai dato buca senza nemmeno avvertirmi ieri,” annunciò incavolata.
Intanto accanto a noi apparve Harry che si mise ad ascoltare la conversazione.
“Scusami tanto, ma come ho poggiato il borsone in camera sono crollata in un sonno profondo, mi conosci no? Sono una pigrona!” mentii con le prime cose che mi vennero in mente, sperando che Harry non rivelasse la verità. Gli lanciai uno sguardo veloce e lui ricambiò annuendo con la testa, segno che non avrebbe detto nulla.
“Okay ti perdono.” sentenziò Sum.

“Jonson può rivelare anche a noi cosa c'è di tanto interessante fuori dalla finestra?” disse Mr. Preston interrompendo la lezione di scienze. Gli occhi di tutti gli altri alunni erano puntati su di me.
“Oh,nulla di interessante.” risposi.
“Di sicuro era più interessante della mia lezione, non è così?” chiese puntandomi il dito contro.
Mi limitai a fare spallucce per poi iniziare a disegnare figure a caso sul mio libro.
Finalmente dopo alcuni minuti, che mi erano sembrati anni, la campanella suonò, ponendo fine a quella totura.
Raggiunsi Summer in cortile, sedendomi affianco a lei, mentre vedevo che Harry se ne stava dalla parte opposta del giardino con il suo solito gruppetto di amici. Alla fine loro non erano poi così male. Mi era capitato qualche volta di parlarci e erano anche piuttosto simpatici e carini.
Riposi il mio sguardo verso Summer.
“Com'è andata?” chiesi.
“Direi bene, ho preso sette a spagnolo.” sorrise soddisfatta. Summer era una delle tipiche ragazze che andava bene a scuola, nonostante trovasse anche il tempo per divertirsi.
Stavo per risponderle, quando qualcuno mi afferrò per la vite tirandomi all'indietro, baciandomi la guancia.
“Ehi bellezza come andiamo?” domandò sorridendomi.
“Jakee, cosa ci fai qui?” dissi sorpresa.
“Mancava un prof e siamo usciti prima, così mi sono detto 'perchè non andare a prendere Helen per pranzare insieme?'” rispose sorridente.
“Buona idea. Sum ci sentiamo dopo.” la salutai.
“Ovvio, divertitevi.”
Potei vedere gli occhi di Harry puntati su di noi mentre gli passavamo accanto per lasciare il giardino, ma lo ignorai.

Cosa? Si erano forse messi d'accordo qui due? Credeteci o no, Jake mi aveva portato nello stesso parco in cui ero stata il giorno prima con Harry. Rimasi scossa e aprii la bocca incredula.
“Ehi che c'è? Tutto bene?” mi chiese Jake.
“Eh? Si si alla grande” risposi.
“Pattiniamo?” domandò.
“ah, preferisco di no grazie. Facciamo un giro a piedi?”
“Ehmm, okay, come vuoi.”
“Grazie.”
Passeggiamo parlando del più e del meno, quando la sua mano sfiorò la mia, per poi afferrarmela. Jake mi guardò qualche secondo, giusto il tempo di sorridergli.
“Oh cavolo!” esclamai.
Lui assunse un'espressione interrogativa e io continuai.
“Devo studiare storia, domani ho il compito.”
“Okay, torniamo a casa. Ti accompagno.” sorrise

.
“Ah già mi ero scordata di dirti che adesso abito da Styles, ma solo per qualche giorno, dato che mia madre è a lavoro all'estero.” dissi con nonchalance una volta arrivati a casa.
“Cosa??” chiese allarmato “Devi stare attenta a lui, è un puttaniere.”
“Lo so benissimo che reputazione ha. Lo conosco da quando sono nata e ho vissuto con lui più di quanto tu non immagini. Chi sei tu per dirmi a chi devo stare attenta, se oltretutto non lo conosci nemmeno, ma lo hai sentito dire?” sbottai scansandolo per raggiungere la porta di casa Styles.
Jake mi seguii e mi bloccò prima che potessi suonare il campanello.
“Okay,scusa mi dispiace non avrei dovuto dire quelle cose su di lui. Scusami davvero.”
“Bene, mi fa piacere che ti sei accorto dell'errore, adesso scusa ma devo studiare.” conclusi entrando in casa, lasciandolo nel giardino come un ebete. Se c'era una cosa che mi dava noia erano sicuramente le persone che mi dicessero chi dovessi frequentare o meno
Posai lo zaino a terra e misi il cappotto sull' attaccapanni, poi mi salii le scale per raggiungere la camera, ma una voce mi fermò.

“Ehi, bella mossa, lo hai lasciato lì come uno stupido.” disse Harry affacciato alla finestra.
“Se lo è meritato.” risposi.
“Mi piaci.” annunciò.
Rimasi un attimo immobile prima di parlare.
“Che cosa?” esclamai incredula.
Si lasciò sfuggire una risatina.
“Intendevo dire che mi piacciono le ragazze che fanno le stronze, ti sei meritata la mia stima Jonson.”
Gli sorrisi e poi raggiunsi la 'mia' camera.


Writer's space: 

Ehi bellezze eccomi di nuovo qui. In questo capitolo si conosce meglio Jake. Se mi cercate per qualsiasi cosa su twittah sono @ehy_harold. Ci tenevo anche a dire che io scrivo la storia, ma ho anche una 'spalla destra' che mi aiuta, la potete trovare su twittah ed è @_ThisIsOurTime è una delle mie migliori amiche e ci terrei che anche lei venisse ringraziata per quello che fa, tutto qui. Recensite in tante che mi fa sempre piacere ricevere i vostri pareri. Grazie mille a tutte, buona Pasquetta C:
Aleee


 

  
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