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Autore: RICA    20/10/2007    6 recensioni
Harry si ritrova all'improvviso destinatario di uno strano testamento del nonno ricomparso all'improvviso. L'unico problema è che non sarà il solo!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4

 

 

 

 

- E così tu abiti qui- fece Draco fissando il numero 4 di Privet Drive.

Si erano fatti accompagnare dalla limousine dopo essere usciti dal bar e ora Draco ed Herry erano fermi sul marciapiede.

-ricordami perché sono venuto con te- disse il biondo mentre contemplava con aria afflitta la casa e il giardino fiorito

-perché se tornassi a casa tuo padre ti torturerebbe-

-perché, tu questa come la definisci? Un allegra scampagnata?-

-guarda che neanche io voglio rimanere qui. Io odio i miei zii ma faccio buon viso a cattivo gioco. Vedrai che avranno talmente paura che non romperanno eccessivamente le scatole quel po’ di tempo che passeremo la dentro-

-allora forza. Entriamo una buona volta- disse rassegnato avviandosi verso il vialetto che conduceva al portone principale.

- fermo! Dove vuoi andare?- lo richiamò Harry

-non volevi che entrassi?- fece ironico il biondo –oppure già ti sei rimangiato tutto quello che hai detto?-

-no, ma entriamo dal retro-

-e perché?-

- perché così non inizieranno subito ad urlare. Ho un incredibile mal di testa!-

-allora fai strada-

harry lo condusse sul retro della casa e indicò la finestra

-stai scherzando, vero? Fece Malfoy

-no. Scavalcare la finestra è l’unico modo per arrivare direttamente in camera mia-

-senti Potter, io là non mi ci arrampico. Mi si rovinerebbe il vestito-

Harry sospirò.

Respira Harry, respira, si disse. Vedrai che non sarà così tutto il tempo…semmai peggio! Sii ottimista Harry, conta fino a dieci prima di parlare…

-io ci salgo tutti i giorni e fino ad adesso giuro che non mi si è strappato nessun vestito. Quindi non capisco perché tu non lo voglia fare-

-perché un Malfoy non si arrampica su per un muro come un semplice zotico-

-ah! allora questo è il punto!- borbottò Harry

-vuoi forse dirmi che un Malfoyha così poco coraggio da non fare ciò che un qualsiasi sempliciotto zoticone ha l’ardire di fare?- chiese.

Dopotutto se non funzionava l’approccio diretto tanto valeva provare on la psicologia inversa.

-certo che no!- abboccò Draco

-allora fammi vedere-

sfidato nel proprio orgoglio di Malfoy il biondino si avvicinò risoluto alla parete e, afferrato con forza un ramo, iniziò l’arrampicata.

Da sotto Harry sorrise nel vederlo così determinato e per il giochetto tiratogli e si affrrettò a raggiungerlo, convincendosi del fatto che lui, a Malfoy, il sedere non l’aveva proprio notato.

Si incrociarono sul davanzale dove quasi non caddero per il groviglio di gambe e braccia causati dalla confusione per scendere.

-Dio Potter! Non dirmi che dormi qui!- esclamò Draco scandalizzato, una volta rialzatosi e spolveratosi i pantaloni da invisibili granelli di polvere.

-fortunatamente solo per un paio di mesi all’anno e per poche ore al giorno.cerco di starci il meno possibile- spiegò senza particolari inflessioni nella voce.

- ma tu sei Harry Potter! Dovresti avere una camera lussuosissima, piena di ricordi delle tue fans!-

-allora forse non hai capito tanto bene cosa mio nonno ha scritto nella lettera. Io qui sono considerato meno di zero-

-vedendo questa stanza comincio a crederlo sul serio- disse Draco stranamente  senza ironia.

- bene. Ora pensiamo a come sistemarci qua dentro. Purtroppo il letto è piccolo e fino a quando i miei carcerieri non se ne andranno dovremo adattarci. L’armadio è quello che è ma con un po’ di sforzo possiamo farci entrare anche le tue cose-

-quali cose Potter? Al momento ho solo quello che indosso- gli fece osservare acido

-lo so, ma mica vorrai rimanere con gli stessi vestiti per tutto il tempo? Non è da te-

-ti ricordo che le mie cose sono tutte al Manor. Di certo non posso dire ai miei di farmi mandare a casa tuta tutto quello che mi serve.-

-quante storie Malfoy! Guarda come ti risolvo la situazione! Uomo di poca fede!- disse Harry- Dobby vieni qui per favore- urlò allora il moretto rivolto al vuoto.

Dopo un sonoro CRAC ecco apparire uno strano esserino.

-oh Potter signore, cosa posso fare per lei Harry Potter?- urlò contento stringendosi saltellante alle sue gambe.

-Dobby mi devi fare un piacere-

-chieda a me Harry Potter, io fare tutto-

-dovresti andare al Malfoy Manor e prendere tutte le cose di Draco malfoy. Chiaro?-

-Potter- lo interruppe a quel punto Draco- spiegami come fa quest’essere a entrare nel Manor e portare via la mia roba indisturbato-

al suono di quella voce Dobby fece un urletto spaventato e si andò a nascondere dietro Harry.

-cosa fare il padroncino Draco qui?- squittì con voce tremante, evidentemente il ragazzo incuteva ancora un certo timore all’elfo.

-non preoccuparti, è tutto a posto. Malfoy non t farà niente, vero?- chiese direttamente al biondo

-si, si Potter. Non gli farò niente a questo traditore. Hai la mia parola- rispose scocciato

-hai visto Dobby? Non ti farà niente. Allora adesso vai e porta le sue cose qui-

-come vuole lei Harry Potter- fece sparendo alla vista con un altro CRAC.

Una volta che se ne fu andato Malfoy disse:

-adesso spiegami come farà il mostriciattolo a superare le barriere del castello-

-semplice. Essendo un elfo quelle barriere lo limitano poco o niente ed essendo stato nello specifico un elfo di Malfoy Manor conosce tutti i passaggi segreti ed ha ancora vincoli che lo legano al castello-

-mmm. Dubito fortemente  di quello che dici, ma se riuscirà a portarmi la mia roba ben venga-

 

 

 

E così arrivò sera. Dobby, facendo un paio di viaggi era riuscito a portare tutta la roba di Dracme stiparla in una quindicina di bauli che aveva provvidenzialmente rimpiccioliti per farli entrare nella camera. Harry era sceso in cucina e di nascosto aveva preso un po’ di pollo freddo e del succo che erano avanzati per cena. Draco era rimasto per tutto il tempo in camera allungato al letto o a curiosare tra le poche cose di Harry.

-Potter! Mi sto annoiando!- esclamò dopo essersi riggirato sul letto per l’ennesima volta.

- se ti dai una calmata ti porto fuori a fare un giro- rispose pazientemente il moretto.

- dai, sono le otto e trenta e io voglio uscire-

- certo Malfpy,ma è presto! I locali decenti aprono tra un paio d’ore!-

- ma mi annoio!-

-allora facciamo così- fece pazientemente- adesso iniziamo a vestirci e poi usciamo-

-ok- rispose alzandosi e aprendo uno dei suoi innumerevoli bauli.

Dopo pochi minuti Harry era pronto con un paio di pantaloni di pelle leggermente aderenti, una maglietta nera con dietro disegnata una croce celtica con sopra un teschio e una cintura nera con una fibbia d’argento. Era davanti allo specchio ad aggiustarsi i capelli in una stretta coda quando intravide la figura di Draco allo specchio.

-ma come diavolo ti sei vestito!- esclamò stupito

-perché? che cosa c’è di sbagliato? Questa è l’ultima moda in fatto di abiti!-

- nei salotti di Malfoy Manor forse! Se vai vestito così dove ti voglio portare farai la figira di Neville-

- non osare paragonarmi a quell’imbecille!- disse indignato e anche schifato

- senti, non farmi venire di nuovo il mal di testa. Se vuoi ti presto qualcosa di mio oppure vado da solo e tu rimani qui- propose Harry

-prima fammi vedere gli stracci che vuoi propormi-

Harry decise di non commentare l’ultima uscita del compagno. Non capiva perché doveva fare sempre polemiche su tutto e tutti. Forse era una delle prerogative per essere un Malfoy.

Dall’armadio cacciò un paio di pantaloni scuri e una maglietta nera a maniche corte con stampato sul petto una pantera nera in agguato con sfavillanti occhi rosso fuoco e da sotto il letto un paio di converse rosso scuro.

-dubito fortemente che mi entrino- disse appena li vide

-zitto e prova. Io intanto vado in bagno-

dopo pochi minuti Harry rientrò in camera e si ritrovò davanti a un Draco a petto nudo con addosso solo i pantaloni che gli facevano risaltare in modo incredibile il sedere. Calma Harry, si disse, sicuramente sono i pantaloni. Dopotutto anche a te non stanno niente male!

- secondo me Potter- disse mettendosi la maglietta e coprendo alla vista del moretto quegli addominali perfettamente scolpiti sul ventre piatto- il nero non mi dona. Rende troppo pallida la mia pelle- si lamentò osservandosi allo specchio

- secondo me no. Risalta il colore dei tuoi capelli e non preoccuparti. Nel posto dove andiamo sicuramente non faranno caso al colore della tua pelle-

-ok, ma adesso usciamo? Sto morendo di caldo, mi sto annoiando e ho fame.-

-qualcos’altro?-

- sono sicuro di trovare qualcosa se mi impegno-

-chissà perché non avevo dubbi- disse sospirando Harry- dai, scendiamo che andiamo a mangiare qualcosa-

i due allora scesero dalla finestra e si diressero sulla strada.

-non dirmi che quella è tua?- fece stupito Draco indicando davanti a se

-esattamente!-

parcheggiata davanti il marciapiede c’era una Ninja nera, con le cromature argentate che faceva bella mostra di se.

-em, Potter. Non è che perde?-

-certo che no!-

-e allora che cosa è quella cosa li sotto?-

Harry abbassò lo sguardo e sul pavimento sotto la moto vide delle macchie di un liquido rosso ruggine.

- quello stronzo!- disse incazzato

- chi?-

-mio cugino. Ha cercato di macchiarmi la moto con della vernice-

- e perché è colata via?-

-perché ho messo un incantesimo che fa scivolare via qualsiasi liquido. Essenzialmente era per non farla bagnare dalla pioggia ma è servito lo stesso-

-e ora?-

-ora niente, ma puoi star certo che al massimo domani mattina il caro Dudley riceverà un simpatico scherzetto- disse con voce piatta.

Draco, capendo che il tiro del babbano  aveva avuto solo effetto di far incazzare il moro decise di star zitto. Conosceva quello sguardo e tono di voce: spesso erano rivolti contro di lui e promettevano guai, guai molto grossi.
  
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