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Autore: Dudy    01/04/2013    2 recensioni
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA: lo so che sono una bastarda e che manca solo un capitolo, scusate. Cercherò di pubblicarlo entro gennaio; intanto, per rispetto, inserisco questo avviso per avvertirvi. Scusate ancora, mi dispiace moltissimo, vi prometto che l'ultimo capitolo sarà sensazionale e molto, molto lungo. Imploro la vostra pietà e la vostra pazienza.
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*dal primo capitolo:
"Io sarò il primo a baciarti, e anche l’ultimo."
Oddio, era fuori di sé.
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*dal capitolo 13:
Fu semplice, fu profondo. Come l’azione stessa del respirare, come l’acqua cristallina che scorre gioiosa in un ruscello fresco di montagna.
Semplice e profondo.
Come l’amore.
Non era un vero bacio. Era piuttosto uno sfiorar di labbra, un tocco che per troppo tempo era stato loro proibito dalle convenzioni sociali, l’immagine tenera e densa si calore di due bambini che, tenendosi per mano, si scambiano un dolce e leggero segno di amore.
No, decisamente, non era un vero bacio.
Genere: Drammatico, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le luci brillanti, il vociare delle persone e la musica a tutto volume rendevano il locale ancora più bello, ancora più frizzante.
Era quel genere di situazioni che mettono addosso un’incontrollabile voglia di vivere, di sfrenarsi, di cogliere l’attimo. 
Era quel genere di situazioni a cui non si può resistere.  
Quasi ancora prima di entrare, Helen e Maya si gettarono tra la gente, senza più pensare a nulla.
In pochi minuti la folla le costrinse a separarsi, la prima si ritrovò nel bel mezzo della pista da ballo, la seconda venne praticamente schiacciata contro il tavolo del buffet. 
Maya si guardò intorno, tutti i ragazzi della scuola si stavano scatenando, chi in una danza sfrenata, chi una cena altrettanto sfrenata, solo qualcuno si era rintanato in qualche angolo per parlare al di sopra della musica.
La ragazza sorrise e mosse qualche passo in avanti per raggiungere Helen,ma un braccio dietro di lei la bloccò. 
Accadde tutto in attimo, il suo sguardo incontrò quello di un ragazzo alto, muscoloso, con dei capelli lisci e neri che ondeggiavano leggermente nella confusione; prima che la ragazza potesse fare qualcosa la stretta divenne più forte, un brivido le percorse la schiena, gli occhi scuri dell’altro la fissavano con insistenza, lei non riusciva a capire le sue intenzioni, la vicinanza era eccessiva, cercò di divincolarsi, con un enorme sforzo ci riuscì. Non ebbe il tempo di pensare a nulla, subito il braccio possente del ragazzo si impossessò di nuovo dei suoi fianchi stringendola a sé.
“Calmati, bella, voglio solo ballare con te.”
La sua voce calda e profonda aveva un suono rassicurante, iniziò a rilassarsi, ma qualcosa nelle sue parole non la convinceva del tutto… Lo sentiva, c’era qualcosa che non andava.
“Mi..mi stai prendendo in giro?”
Sbuffò leggermente.
“Ti ho detto che voglio solo ballare, non c’è nessun motivo per cui dovrei prenderti in giro. Andiamo su, sciogliti un po’.”
“Hai detto che sono bella.”
“Perché, qual è il problema? Nessun ragazzo te l’ha mai detto?”
Lei scosse leggermente la testa, lui la afferrò per le spalle costringendola ad alzare il mento.
“Non importa, a me sembri bella, e voglio ballare con te. Me lo concedi?”
Con un sorriso, Maya si lasciò trascinare all’interno della pista.
Dopotutto, non c’era niente di male a ballare con un ragazzo, le sue parole le erano sembrate sincere, anche se inusuali. Nessuno, nei precedenti balli scolastici, la aveva detto cose simili, e il fatto che il primo fosse stato un ragazzo così attraente l’aveva spiazzata, si era sentita confusa, quasi derisa. Ma in fondo, poteva anche piacere a qualcuno, no? Non piacere nel senso di volersi fidanzare, piacere nel senso di ballare insieme.
E poi, doveva ammetterlo, lui era veramente un ottimo ballerino, si stavano divertendo.
Avevano solo dimenticato un piccolo particolare.
“Lo sai che non mi hai detto come ti chiami?”
“Neanche tu.”
“Ma tu non me l’hai chiesto”
“Perché, tu l’hai fatto?”
“Te lo chiedo ora: come ti chiami?”
“Robert Brown.”
“Ho sentito parlare di te. Una mia amica dice sempre che sei bellissimo.”
“Non lo sono?”
“Beh…c’è di meglio.”
“Ehi!”
Iniziarono a ridere. Era simpatico, riusciva a infonderle quella sicurezza in sé stessa di cui spesso sentiva la mancanza.
“Comunque…tu come ti chiami?”
“Maya Stoner”
“Uhm…quindi sei tu che hai organizzato le decorazioni per il ballo! Ho letto il tuo nome sulla lista del comitato…avrei voluto segnarmi anche io, ma mi ero già iscritto a quello per la musica.”
“Che ne dici del nostro lavoro?”
“Beh, dico che è incredibilmente…terribile!”
Scoppiò in una meravigliosa risata, contagiando anche la ragazza. Stava bene in sua compagnia, era piacevole parlare con lui. Un ragazzo attraente, interessante, simpatico, divertente, gentile, affascinante…Avrebbe potuto essere un possibile fidanzato? Maya inclinò la testa, valutando le diverse qualità della persona con cui stava ballando. Beh, in effetti sì, non era male. In quel momento sembrava quasi Helen. Sorrise a quel pensiero, e continuò a ballare.
 
Zayn iniziò a correre lungo la strada, maledicendo il fatto di abitare così lontano dalla scuola.
Era terribilmente e irrimediabilmente in ritardo.
Lo sguardo gli cadde sulla schermata del cellulare che teneva in mano e che aveva iniziato a vibrare.
“Pronto, Helen? No, non ho visto il messaggio, non preoccuparti, sto arrivando. No, non serve che mi vieni in contro, mi trovo a circa a dieci metri dall’edificio, se ti affacci alla porta e vedi un pazzo senza fiato che corre sono io. Ci vediamo tra un minuto. Ciao.”
Si fermò prima di sbattere la testa contro un cartello stradale e riprese a correre velocemente. Mancavano solo pochi metri.
 
Helen chiuse la telefonata. Avrebbe preferito che Zayn l’avesse chiamata “amore”. Ma in effetti, non poteva pretendere molto da un pazzo ritardatario che correva senza fiato.
Raggiunse Harry e Fanny che stavano chiacchierando vicino alla sagoma di Avril Lavigne.
“Ehi, avete visto Maya?”
“Poco fa stava ballando con un ragazzo, secondo me non la dovresti disturbare. Piuttosto, hai telefonato a Zayn?”
“Sì, sta arrivando.”
“A volte quel ragazzo riesce a essere peggio di Maya per quanto riguarda gli orari. Adesso, scusa, Helen, te ne potresti andare? Io e la mia fidanzata stavamo per baciarci prima che arrivassi tu.”
Lei assunse un tono da finta offesa:
“Ok, ok, me ne vado. Ma se decidete di andare oltre un semplice bacio vi consiglio di scegliere un luogo un po’ meno affollato.”
Con questa parole si allontanò, aspettando l’arrivo del suo ragazzo.
 
Zayn si accasciò all’angolo della porta dell’edificio, stremato per la lunga corsa.
Automaticamente, i suoi occhi iniziarono a cercare tra la folla degli studenti la folta chioma di Helen, ma lo sguardo gli cadde su qualcun altro.
Inizialmente non ci fece caso, solo dopo qualche secondo si rese conto di star fissando Maya. Che ballava con un ragazzo piuttosto attraente. Tentò di sorridere e continuare a cercare la sua fidanzata, ma c’era qualcosa che glielo impediva, il suo sguardo era fisso su Maya e l’altro ragazzo, non riusciva a girarsi, era come se i suoi occhi si fossero perennemente incollati su loro due. Scosse la testa, si riprese dalla lieve trance in cui stava cadendo.
Ridiede uno sguardo alla coppia che aveva attirato la sua attenzione. Quel ragazzo. Lo aveva già visto.
“Ehi, Malik, ho sentito che ti sei fidanzato con Helen Wilson!”
“Sì, andremo insieme al ballo di Halloween…”
“Beh, complimenti, è davvero una bella ragazza. Invece quella sua amica…credo che si chiami Maya, o qualcosa del genere…è davvero brutta! Una specie di cesso ambulante!”
Era lui. Sì, lo ricordava bene. Il ragazzo che l’aveva definita “cesso ambulante”. E ora stava ballando con lei. 
Sentì qualcosa aggrovigliarsi nel suo stomaco, avvertì l’improvviso impulso di andare lì e sistemare quell’ipocrita bugiardo, in un attimo si ritrovò ad attraversare quasi di corsa la pista, si bloccò a metà, che cosa stava facendo? Che c’entrava Maya con lui? Lui era fidanzato con Helen, non doveva preoccuparsi delle altre ragazze. Che cosa cavolo gli era saltato in mente? Perché? 
Cercò di trovare una spiegazione, ma non era così semplice. Beh, dopotutto Maya era simpatica, stava diventando, o forse era già, un sua cara amica. E gli amici si aiutano tra di loro, no? Quindi lui, d’istinto, aveva cercato di aiutarla proteggendola da qualcuno che non la meritava.
Si sentì soddisfatto di quel ragionamento, era un’ottima spiegazione a ciò che stava per accadere.
“Zayn!”
Il ragazzo si voltò verso Helen, che lo stava raggiungendo facendosi strada tra la folla.
“Finalmente sei riuscito ad arrivare!”
“Sì, sto qui da un po’, ecco, io, ti…ti stavo cercando…”
Non riusciva a parlare. Riusciva solo a fissare la sua ragazza, senza rendersi conto di aver lasciato la bocca spalancata, senza riuscire a pensare a qualcosa di sensato.
“Zayn!? Che c’è?”
“Oh, ehm, sei…sei stupenda….davvero….tesoro, sei…meravigliosa….”
“Oh, beh, grazie, anche tu sei bellissimo…balliamo?”
“Sì, c-certo!”
Non aveva nulla da temere, aveva preso delle lezioni di danza in vista del ballo, non era ancora molto bravo, ma almeno era capace di non cadere e di non pestare i piedi agli altri.
 
“Zayn, scusa, ho molta sete, vado a prendere qualcosa da bere. Vieni?”
“No, grazie, non ho voglia, ti aspetto qui.”
“Ok, arrivo tra poco.”
Zayn restò a guardare la sua ragazza che si allontanava. Cavolo, quanto era bella.
Girando la testa, si ritrovò di nuovo a fissare Maya. Beh, anche lei era stupenda. Stava ancora ballando con quell’ipocrita. 
Lentamente, Zayn osservò i due avvicinarsi, le loro labbra riducevano sempre la distanza tra d loro, iniziavano a sfiorarsi….
Io sarò il primo a baciarti, e anche l’ultimo.
“BASTARDO!”
In un attimo, Zayn era sopra il ragazzo, lo insultava pesantemente, lo chiamava “Stronzo! Bugiardo! Ipocrita!”, e nel frattempo cercava di fargli il più male possibile, di colpirgli ogni centimetro di pelle, di ridurre il suo corpo a un ammasso di lividi; solo vagamente si rese conto che la band aveva smesso di suonare, che attorno a loro si era creato un cerchio di studenti che tentavano di vedere, di capire cosa stesse accadendo, solo vagamente avvertì il tocco delle mani di maya che provava, invano, a dividerli, solo vagamente si accorse di Helen che li fissava sbalordita e del suono secco di due bicchieri di coca cola che si frantumavano a terra, solo vagamente. Tutto ciò a cui riusciva a pensare era il ragazzo sotto di lui, quello stupido bugiardo ipocrita, quello che stava per rubargli il ruolo di “primo bacio di Maya”;n quel momento la sua mente non era più in grado di ragionare, di  elaborare qualunque cosa che fosse sensata.
La forte stretta di un insegnante che aveva il compito di sorvegliare il ballo lo costrinse ad allontanarsi di qualche passo da Robert Brown.
Stava ansimando, il suo petto si alzava e si abbassava violentemente, il suo viso era sconvolto dalla rabbia.
Il professore stava dicendo qualcosa su una sospensione di tre giorni, ma Zayn non lo ascoltava. Guardava il ragazzo che aveva appena picchiato, staso a terra e coperto di lividi e graffi. Non riusciva a provare rimorso, non ne era in grado, almeno in quel momento.
L’insegnante si allontanò, con scusa di andare a chiamare qualcuno che potesse soccorrere Robert.
Zayn volse lo sguardo verso Maya, aveva gli occhi lucidi, carchi di delusione, di spavento, chiedevano spiegazioni che il ragazzo urlò, tirando fuori tutta la rabbia che era ancore repressa in lui.
“Quel bastardo, quello che stavi per baciare, ti ha definita cesso ambulante! Ti stava prendendo in giro, è solo uno stupido ipocrita bugiardo! Lui non ti merita, non deve meritare un tuo bacio! Fa schifo solo il fatto che stessa ballando con te! Lurido bastardo! Dovrei essere io il primo a baciarti, non lui!”
Sentì il suono di passi che si allontanavano di corsa, girandosi vide Helen, la sua ragazza, con lacrime amare che le scendevano lungo il collo, che fuggiva via, mentre la delusione e l’incertezza emanavano come fumo dai capelli biondi che ondeggiavano sulle sue spalle.
Zayn sentì il mondo che gli crollava addosso. Che cosa diavolo aveva fatto? Che cosa diavolo aveva detto? No, questa volta non riusciva a trovare una spiegazione valida che lo potesse giustificare, e non ne aveva il tempo.
Si ritrovò a correre come un pazzo cercando inutilmente di raggiungere la ragazza che era già troppo lontana, sentiva le stesse amare lacrime di Helen che gli bagnavano le guance, e dietro di sé la voce di Maya, rotta dai singhiozzi e dal pianto:
“Sei tu il bastardo! Credevo che fossi una persona normale, e invece…sei identico a mio fratello! Io…io ho paura di te!”

 
OK. Devo dire che questo capitolo ha colpito molto anche me che l'ho scritto. Ho impiegato molto tempo per elaborarlo, e devo dire che ne sono piuttosto soddisfatta, anche se l'opinione che conta e la vostra, quindi, per favore, recensite e fatemi sapere cosa ne pensate! 
Comunque, tornando al capitolo....Beh, rileggendolo mi ha davvero spiazzata, per i fatti che accadono. Non me lo sarei aspettata neanche io, dico davvero.
Cosa succederà? Io avrei già un'idea su cosa scrivere nel prossimo, ma non vi dico nulla ;)
Comunque, volevo ringraziare tutte coloro che sono passate e hanno recensito, grazie davvero, vi adoro <3
A presto (beh, in realtà non so se sarà molto presto, dipende da quando finisco di scrivere il capitolo 11)! :)
 Ah, l'ultima cosa:
Ecco il vestito di Helen

E quello di Maya:
Spero che vi piacciano! :)
  
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