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Autore: asbb    01/04/2013    1 recensioni
Asia è una ragazza normale e conduce una vita come tutte le altre.Fino a quando un incidente stradale non cambierà per sempre la sua vita e quella di chi la ama,portandola in un luogo dove non si sarebbe mai aspettata di arrivare.
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I ricordi nel fondo di una pagina.
 
 
LETTERA 12.
 
Cara Asia,
Come vedi sono riuscita a portare a termine l'impresa.L'avresti mai detto? Eh si ragazza,ce l'ho fatta.
Dodicesima lettera,dodicesimo colpo.Non sono ancora riuscita a digerire il tutto,come se avessi mangiato un enorme pezzo di cemento e questo se ne stesse li ad aspettare di essere digerito e dimenticato.Ma in fondo lui sa che non accadrà.In fondo è cemento,e non ci può fare nulla.Ebbene si,diciamo che tu sei il mio cemento.Purtroppo non riesco a non pensarci.A come sarebbe stato,intendo.Mi manchi tanto amica mia.Giusto ieri,prima che i negozi aprissero e le famigliole felici entrassero nei negozi addobbati per l'inizio delle festività sono venuta a trovarti.
C'erano ancora dei fiori freschi accanto alla lapide.Su un vaso ricolmo d'acqua c'erano degli anemoni,sicuramente opera di tuo padre.
Appena ho visto le fronde del grande albero sopra la mia testa che si scuotevano,pensavo che fosse opera tua.Non c'era un alito di vento la mattina.Strana cosa.Bah chissà.
Comunque questo non è affatto un addio Asia,un giorno ci incontreremo se esiste qualcosa oltra questa realtà.Ma deve esistere per forza no? Oppure la fantasia andrebbe a farsi friggere.Diciamo che il senso di stare qui andrebbe a farsi friggere che ne dici?
Ti voglio bene ragazzaccia.
Non dimenticarlo mai!
 
                          Abby.
 
 
Asia.
 
Dopo aver letto la Dodicesima lettera era come se tutto fosse diventato più grigio.A mano a mano il tempo diventava grigio al punto che più e più volte io e Drew,senza Caroline e senza più le lettere,andammo in giro all'interno della zona temporanea,tanto per passare il tempo.
Ci mancava Caroine,la sua pazzia e le sue risate isteriche.Era una pazzia piacevole la sua.Di compagnia.
Stavamo camminando in una strada di campagna,la zona stavolta sembrava una sorta di campeggio ad Agosto.
C'era davvero tantissima gente.
<< Asia,tutto apposto?>> Drew e i suoi occhi verdi mi guardarono di sottecchi dalla sciarpa che si era messo al collo,fin su verso il naso,a causa del freddo.L'avevamo trovata in un cassetto degli alloggi,come tante altre cose che sembrava spuntassero appena ce n'era bisogno.
Arrossì sentendo il calore del suo sguardo.Ancora non ero abituata,visto che sembrava che il mio cuore mi stesse risucchiando.Anche se non come in vita.Qualcosa però mi diceva che assomigliava a quella vecchia sensazione,e mi sentìì bene.
<< Certo,stavo pensando...E se le cose peggiorassero? Vedo sempre tutto più grigio..>>
Rabbrividì,c'era davvero tanto freddo e le mie mani e quelle di Drew avevano preso l'aspetto di due mozzarelle congelate.
Cecai di non farlo pesare,anche se anche lui tremava.
<< Non vedo perchè dovrebbero peggiorare..Ci stiamo avvicinando alla relatà e ai ricordi sempre di più..Ancora un pò e possiamo dargli un nome!>> disse sarcastico mentre si aggiustava la sciarpa che era scivolata dal mento.
<< Non credo..I ricordi non hanno bisogno di essere chiamati per nome, tornano sempre comunque.Tutti quanti..>>.
Drew mi prese la mano,guardo il palmo e scrutò le linee delle dita scendendo fino al polso,poi traccio un segno come una specie di onda.La mano cominciava a riscaldarsi,probabilmente aveva capito che mi stavo congelando.
<< Da quanto ho capito questa dovrebbe essere la tua linea della vita..>> disse tracciando un piccolo percorso del solco sul mio palmo.
« Poi al centro c'è quella della fortuna.Di solito è la più corta..» e detto questo continuo a tracciare le linee..« quella più su,la prima che se ne sta un pò per i fatti suoi è quella dell'amore..» disse soffermandosi sul solco più grande appena sotto tutte le dita.
<< Se noti bene,è l'unica più lontana da tutte le altre,infatti quella della vita arriva fino al polso mentre quella della fortuna cerca disperatamente di aggrapparsi a lei..-e indicò la parte più stretta sopra il pollice,dove sembrava che i solchi si volessero congiungere-
questo perchè la fortuna è tutta una questione di punti di vista..Non fa proprio parte di tutto il caos dell'esistenza..- poi indicò l'ultima ma non meno importante-..L'amore? beh lei è distaccata completamente dalla altre due..L'amore va oltre ogni cosa.>>
Sorrise e quando lo fece non so se il mio cuore sprofondò da qualche parte ma,se avesse potuto farlo,sarebbe caduto in un grosso burrone.
Il suo sguardo rimase fermo sul mio per più tempo,mi prese anche l'altra mano,poi mi accarezzò i capelli soffermandosi sulle punte.
Il suo viso era molto più vicino di prima.
<< Ehi.Stai tremando..>> disse,mentre si toglieva la sciarpa dal collo.
I suoi capelli castani fecero un piccolo fruscio,a causa della neve che era caduta in quella mezz'ora, e diventarono più lucenti e anche più scompigliati,mentre invece gli occhi risaltavano per la luce emanata dalla neve.
Le labbra rosee si muovevano innervosite dal torpore del freddo.
<< Tienila,appoggiala sulle mani..Sono bianchissime..>>
Ad un certo punto guardò dinuovo nei miei occhi e mi baciò.
Era un bacio diverso dalle altre volte.
Più passionale ed energico.All'inizio cauto ma poi divenne più intenso.Sentivo il suo profumo e i suoi capelli che sfioravano la mia fronte.
Le sue labbra morbide cercavano le mie e loro cercavano le sue,come per completarsi.
Quel bacio sembrava un altro addio.
Volevo tanto che quell'atimo non sarebbe finito mai.
Poi appoggiai la mia guancia contro la sua e Drew mi disse: << E' impossibile che sei un anima.-disse con il suo sguardo fermo-Se tu lo fossi come farei a trovare il riflesso della mia dentro i tuoi occhi? Dovrei vedere solo la tua.>> replicò sempre tenendo gli occhi sui miei.
Il suo sguardo divenne rilassato,ed era come se veramente i suoi occhi potessero vedere oltre.
Da li in poi,riprendemmo quello che avevamo interrotto.

 
  
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