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Autore: RosaDraco    01/04/2013    1 recensioni
Chi l'avrebbe mai detto che c'è stato un tempo in cui Erza ha avuto un'allieva? Entrambe erano inseparabili ma che cos'è accaduto a questa giovane maga?
Questa è la prima fic che pubblico, ma è anche quella che mi ha dato il coraggio di iscrivermi su EFP, spero vi piaccia!
Genere: Azione, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Natsu, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'My Fairy Tail'
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lupi e spade

Dopo una lunga e distruttiva Pasquetta eccomi di nuovo qui per postare il mio capitolo quotidiano. Sto cercando di ultimare alcune cose ma una volta finito, probabilmente posterò le parti mancanti tutte in una volta. Se ne avete voglia lasciatemi un commentino, sono curiosa di sapere cosa ne pensate!


Lupi e spade

Il villaggio di Rose era in realtà una piccola località abbarbicata alle pendici di un monte. La gente che abitava in quella terra viveva di agricoltura e pastorizia ma mentre Lyra e la sua insegnante attraversavano la campagna non sembrava esservi alcuna traccia di lavoratori.

- Mmm … - Mormorò la donna - Immagino che le voci che avevo sentito fossero vere. La gente deve essersi tutta barricata in casa. -

Di cosa stava parlando?

- Qualunque cosa accada non metterti in mezzo, capito? -

Ormai le due avevano raggiunto il margine più esterno del villaggio; anche le strade erano vuote e l’aria era davvero spettrale.

- Capito? Resta indietro. - La donna dai capelli rossi fece qualche altro passo in avanti poi cominciò a gridare con quanto fiato aveva in gola - Il mio nome è Titania Erza! Sono venuta qui per conto della gilda di Fairy Tail! Mi occuperò io di riportare le cose alla normalità e se c’è anche solo qualcuno che vuole impedirmelo che si faccia avanti! -

Con chi stava parlando? Lyra percepì qualche strano rumore dietro la porta della casa accanto a lei ma non riuscì ad intuire cosa fosse prima che qualcosa si lanciasse sul Mago in Armatura con un verso agghiacciante.

- Un mostro! - Lyra non riuscì a trattenere uno strillo.

- Warrior Unbound. -

La bestia aveva sferrato una zampata ma il suo colpo si era arrestato contro il metallo di uno scudo lucente.  Da dove era saltato fuori? Lyra era certa di non averlo mai visto prima.

“ Cibo …”

 Dal vicolo opposto era appena balzato allo scoperto un essere mostruoso. Aveva qualcosa di vagamente umano ma non era per niente umano. Era coperto di una fitta pelliccia grigia, aveva degli artigli ricurvi alle zampe ed un’enorme bocca con delle zanne affilate. I suoi occhi scintillavano di rosso ed alla loro vista Lyra si sentì percorrere da un brivido.  Lei aveva sentito parlare di mostri simili solo sui libri della biblioteca del palazzo: quello era un licantropo.

“ Ero stanco di aspettare! Avevo fame!”

- Non ti preoccupare, io ho un sacco di acciaio da farti ingoiare! -

Il mostro ruggì e si scagliò ancora all’attacco ma cozzò di nuovo contro il grosso scudo. Sulla sua superficie era stata incisa a rilievo la sagoma di un mostro altrettanto leggendario: Medusa dai capelli di serpente.

“ Grrrr!”

Gli occhi rossi della bestia contrastavano con quelli verde smeraldo del manufatto.

- Stai esitando adesso? - La donna costrinse il licantropo ad indietreggiare con un colpo della sua grossa spada. L’aveva sfilata come un fulmine ed adesso che poteva vederla per intero Lyra poteva finalmente capirne la natura. Era una straordinaria arma a doppio taglio, di metallo scurissimo e con la base frastagliata con lo scopo di bloccare ogni lama e di sfilarla al nemico.

“Roaaaar!” Ma questo avversario non aveva lame, bensì zanne e artigli affilati.

- Come dice il proverbio? Can che abbaia non morde? -

Il licantropo schivò un altro fendente e mirò al braccio della donna. Il suo colpo andò a segno ma l’unica cosa che gli fece eco fu il rumore sordo del metallo - E’ ridicolo. La mia Gladiators Battlearmour non può essere scalfita in questo modo. Pierce the Sky. - La spada sparì per lasciare di colpo posto ad una lunga lancia ed il colpo della sua asta si rivelò sufficiente a spazzare via il mostro spedendolo zampe all’aria.

Quando Lyra aveva visto la zanna che la maga aveva riportato alla gilda aveva pensato che fosse un falso. Era impossibile per un essere umano abbattere un mostro del genere ma adesso stava iniziando a ricredersi. Quella donna si muoveva con una velocità sorprendente ed aveva una forza straordinaria. Era elegante, era magnifica, era potenza pura.

“ Ti divorerò!” Il ruggito del licantropo si interruppe di colpo: questa volta la sua avversaria l’aveva colpito all’addome con una mazza ferrata.

Com’era possibile? Lyra non riusciva a seguire tutte le fasi dello scontro. Quella donna non stava utilizzando alcun tipo di incantesimo per combattere ma delle armi e quelle armi continuavano a cambiare una dopo l’altra.

- Scegli cosa preferisci. - La donna sorrise - Posso farti secco subito con questa mazza, la mia Punisher, oppure preferisci Redemption? -

Il licantropo si scagliò ancora una volta all’attacco ma un fendente di spada gli mozzò le unghie della zampa destra con una precisione impressionante.

- Hai scelto Redemption? - Il Mago in Armatura respinse il mostro roteando la sua arma - Questa spada ha il potere di riconoscere chi mente da chi sta dicendo il vero. Hai la minima idea di cosa potrebbe succedere se ti colpissi con questa? -

Lyra spalancò gli occhi: la zampa del licantropo si era appena trasformata in una mano umana!

“ Tu!” La creatura si lanciò all’attacco ma il suo colpo non raggiunse mai il bersaglio. La donna si chinò per evitarne il morso e lo colpì con l’elsa allo stomaco con tanta forza da stordirlo.

- Non crederai davvero di poterti prendere gioco di me in questo modo? -

La maga gli sferrò un calcio dritto contro il mento e lo scagliò in aria. Quando riatterrò il mostro era completamente privo di sensi ed  ormai aveva recuperato le sue sembianze umane.

- Tu non sei un vero licantropo. La tua è soltanto un’illusione. -

Un’illusione? Voleva dire che quel tizio era anche lui un mago?

- Dufas! - La porta della casa accanto alla quale Lyra era rimasta ferma si spalancò di colpo rivelando un vecchio e due uomini - Quello era Dufas? -

Una dopo l’altra anche tutte le altre porte e le altre finestre del villaggio si stavano spalancando.

- Lo conoscete? - La donna schioccò le dita ed una serie di catene apparve praticamente dal nulla bloccando l’uomo privo di sensi.

- Certo che lo conosciamo! - Confermò il vecchio - Quell’uomo abitava qui fino a qualche anno fa! Siamo stati costretti a bandirlo dal villaggio perché aveva cercato di imbrogliarci e di sottrarci parte del profitto del raccolto! Aveva giurato che si sarebbe vendicato di noi ma non avrei mai immaginato che avrebbe appreso delle tecniche magiche e che sarebbe tornato per terrorizzarci e costringerci a lasciare le nostre terre! -

- Per alcuni l’avarizia non ha limiti ma sono certa che da adesso in poi non vi darà più fastidio. Ora potete prenderlo e portarlo al Consiglio di Magia più vicino. Quelle catene impediscono alle illusioni di prendere consistenza. -

La gente che si era raccolta intorno a loro si scambiò una serie di mormorii ed in un attimo l’allegria per essere stati liberati esplose senza freno.

- Ti ringrazio davvero con tutto il cuore Titania, ma c’è una cosa che onestamente non capisco. - Continuò il vecchio - Noi non abbiamo avuto alcun modo di inviare una richiesta ufficiale di soccorso né a Fairy Tail né a nessun altra gilda. Non abbiamo alcuna ricompensa per te adesso … -

- Mentre ero in missione qualche giorno fa ho sentito raccontare che una città vicino Magnolia era in balia di un mostro ed ho deciso di dare un’occhiata. Non voglio nessuna ricompensa. - La donna sorrise - La mia ricompensa è sapere che nessuno si è fatto del male. Andiamo adesso. - Lyra ci mise un po’ a riprendersi dallo stupore e a capire che si riferiva a lei.

La magia di quella donna era assolutamente incredibile. Non aveva mai visto nulla di simile. La sua tecnica si basava tutta sull’utilizzo di armi e sulla loro rapida sostituzione ma faceva anche affidamento su una forza disumana ... Era quella la ragione per cui veniva chiamata il Mago in Armatura?

 


A sera Lyra e la sua insegnante erano sedute ancora intorno al fuoco nel cuore della foresta. Apparentemente la scena era la stessa di un giorno prima ma solo apparentemente. Adesso che la ragazza aveva visto i poteri di quella donna in azione era terribilmente curiosa e moriva dalla voglia di conoscere qualcosa di più a riguardo.

- Ecco … C’era una cosa che … Mae … -

La maga aggrottò un sopracciglio - Se ti stai chiedendo come chiamarmi chiamami Erza. Titania è il nome della mia famiglia e Scarlet è il soprannome che mi ha dato il Vecchio. -

- Ah … - Lyra si bloccò per un istante ma ormai non aveva più intenzione di tornare indietro - Erza che tipo di potere è il tuo? -

- Ahaha! Facciamo progressi! A quanto pare puoi aprire la bocca anche senza bisogno di lamentarti! Ma non dimentichi qualcosa prima? -

- Qualcosa? -

- Come ti chiami tu. Una delle regole del codice della cavalleria prevede che ogni volta che qualcuno si presenta anche l’altro riveli la sua identità. -

Lyra si rese conto solo allora che Erza aveva ragione: non si era ancora presentata, aveva dato per scontato che sapesse chi era.

- Il mio nome è Lyra Autumn. Mi dispiace di essere stata scortese. -

- Adesso ci siamo! - La maga sorrise - Piacere di conoscerti Lyra! -

- Il piacere è tutto mio. - La ragazza si passò una mano tra i capelli, poi tornò all’attacco - Che tipo di potere è il tuo? -

- Non hai mai visto nulla del genere? E’ strano. I maghi che fanno utilizzo di armi sono piuttosto comuni. -

- Lo so! - Esclamò Lyra - Ma tu hai qualcosa di diverso! Lo sento! Ti prego voglio sapere cos’è! -

Questa volta fu Erza quella ad esitare per un istante ma subito dopo la donna tornò a ridere.

- Ho detto qualcosa di divertente? -

- No,no! E’ solo che mi hai appena ricordato qualcuno di mia conoscenza! Ahah! E’ va bene, se vuoi saperlo ti spiegherò come funziona la mia magia. Requip. - Erza si appoggiò una mano al petto ed in un attimo la sua armatura cambiò completamente forma per lasciare il posto ad una corazza dorata con delle decorazioni bianche simili a delle ali. Lyra batté le palpebre: il cambio era stato così veloce che non era neanche riuscita ad accorgersi del processo.

- Io sono un’alchimista, non una maga. - Le spiegò Erza - La mia specialità consiste nel forgiare armi e corazze. Posso infondere in ognuna delle mie creazioni dei poteri differenti e posso richiamarle al mio servizio quando più lo desidero. Questo processo di equipaggiamento viene chiamato requip. -

- E’ incredibile! - Lyra si sporse verso di lei - Come fai a evocare tutte quelle armi? -

- Posso farlo perché le ho raccolte in uno spazio differente dal nostro. Ho creato una piccola dimensione indipendente appositamente per questo scopo. -

- Quindi non solo puoi manipolare gli oggetti ma anche lo spazio? -

- Non esattamente. - Erza si toccò la fronte con una mano.

- Sono nella tua testa?! - Lyra era sempre più affascinata - E nonostante tutto hanno una consistenza materiale?-

- Certo che sì! Questa ad esempio è l’Armatura Bianca Angelica. E’ stata realizzata in maniera tale da possedere un elevato potenziale difensivo. E’ accompagnata da un set di dodici spade danzanti e di una picca: Deliverance, ma per l’occasione non ho evocato tutto. -

- Ognuna delle tue armi ha un nome? -

Erza sorrise e la sua corazza cambiò ancora una volta per lasciare posto ad un armatura nera e lucente

- Ogni arma ha un nome diverso perché ognuna di esse è una creazione unica. Questa per esempio è l’Armatura Nera Diabolica, è costruita in maniera tale da potenziare gli attacchi fisici. E’ accompagnata da Punisher la mia mazza ferrata e Pestilence lo scudo. -

Lyra aveva sentito dire che alcune armi famose portavano un nome ma non avrebbe mai immaginato che potesse esistere una collezione come quella di Erza.

- Ed invece quella è la spada che porti sempre? Quella è Redemption?- Lyra provò a tendere la mano verso il fodero ma Erza la fermò - E’ meglio che non la tocchi. Le mie armi respingono chiunque tenti di utilizzarle a parte me. -

- Hanno un sigillo! - Esclamò ancora Lyra - La tua magia è davvero incredibile! -

- Non è magia, te l’ho già detto. - Questa volta la corazza e la spada sparirono nel nulla lasciando Erza con un semplice abito addosso - Tutta la mia forza e le mie abilità provengono dalle armi e dalle protezioni che indosso. - La donna si alzò e dopo aver fatto qualche passo verso gli alberi si chinò per afferrare un grosso ciocco ma nonostante tutti i suoi sforzi non riuscì neanche a spostarlo. Eppure Lyra l’aveva vista sbaragliare un mostro poco prima.

- Senza corazza sono una donna come tutte le altre. - Erza scosse le spalle e si appoggiò al tronco più vicino con un sorriso.

- Adesso capisco … -

- Qual è il tuo potere invece? -

- Il mio? - Lyra non riuscì a trattenere una risatina - Il mio potere è più il straordinario che si sia mai visto! Non ci sono limiti a quello che la mia magia riesce a fare! -

- Sul serio? -

- Sono seria! - La ragazza si alzò in piedi a sua volta e si allontanò di qualche passo dal fuoco - Guarda!-

Lyra inspirò socchiudendo gli occhi  e poi diede il via allo spettacolo raccogliendo tutta l’energia che poteva dal suolo. Lei poteva sentire facilmente i fiumi di energia che scorrevano nelle cose del mondo e poteva controllarli e sottometterli al suo comando. In breve un turbine la circondò facendo vibrare le foglie della foresta.

- Io chiamo questa tecnica Pure Energy. Posso assorbire e manipolare qualsiasi tipo di energia. Finché c’è aria, terra, acqua o qualsiasi altra fonte intorno a me, io posso domarla. - La ragazza sorrise e riaprì gli occhi; si aspettava di vedere un’espressione meravigliata stampata sulla faccia di Erza ma la donna non sembrava così colpita.

- Quindi puoi catalizzare ogni tipo di energia ma non puoi risucchiarla direttamente dagli esseri viventi né produrla tu stessa. -

- Come fai a saperlo? - Lyra interruppe di colpo l’afflusso ed il vortice sparì.

- Basta guardare l’erba. - Erza le indicò sotto i piedi - Stai risucchiando energia dal terreno ma l’erba non ne è minimamente danneggiata. -

Come aveva fatto a scoprire il suo punto debole così in fretta? Che razza di magia era quella?

- Si chiama esperienza. - Sentenziò Erza come se le avesse letto nella mente.

- E va bene! - Lyra scosse la testa - Ma il mio potere resta comunque il migliore. -

- AHAAHA! - Erza coprì la sua voce con una risata ancora più forte.

- Che cosa ho detto di strano adesso? -

- Niente! Pensavo solo che tu e quel ragazzino vi assomigliate davvero! Ahah! Dev’essere l’età della ribellione! -

Chi era questo tizio?Lyra non aveva la minima idea che lo avrebbe scoperto così presto.



Sono consapevole del fatto che c'è qualche errore di punteggiatura  nell'uso del discorso direttoe forse su qualche accento, ma fate finta di non vederli perchè non ho il tempo di correggerli XD
  
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