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Autore: floorcoaster    21/10/2007    5 recensioni
11 Motivi per cui Draco e Hermione si appartengono l'un l'altro.
Long-fiction scritta in risposta alla challenge della community 11 Reasons
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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11 Reasons General Theme: 11 Reasons why Draco and Hermione Belong Together
Pairing: Draco Malfoy, Hermione Granger
Title: The One Who Knows
Rating: PG
Disclaimer: Don't own Harry Potter
Word Count: 1297
Prompt: Tabella 2 (Umore e Carattere)— Estasi

°°°°°


I’ll show you how this life became A miracle to me.
Dar Williams


°°°°°


Draco stava camminando avanti e indietro, fuori dalla porta, con passo furioso; si chiese se sarebbe finito con l’usurare il pavimento. Si fermò e sbirciò attraverso i vetri, cercando di guadagnarsi almeno una veloce occhiata di quello che stava avvenendo dall’altra parte.

“Ehi, Malfoy,” una voce amena – e pertanto irritante.

Si voltò per trovarsi di fronte Ron e Luna, sua moglie. “Weasley,” rispose, incapace di nascondere la sua irritazione.

“Come stai?” chiese Ron, allungando una mano. “O, più importante, come sta Hermione? Congratulazioni, tra l’altro. Ho portato dei sigari.”

Draco non si sentiva dell’umore adatto per fare quel, quel gesto amichevole, anche se Ron era un amico. Voleva solo essere in quella stanza. “Grazie,” mormorò.

“Che ci fai qua fuori, Draco?” chiese Luna, con la sua voce svagata. Anche Ron gli rivolse un’occhiata interrogativa.

“Io – lei… beh, mi ha buttato fuori.”

Ron scoppiò a ridere, mentre Luna sembrava solo marginalmente interessata. “Ti ha buttato fuori?” ansimò Ron tra i singulti.

Il cipiglio di Draco si intensificò. “Sì.”

“Perché?” chiese Luna.

“Qualcosa sul lasciare che i Guaritori facessero il loro lavoro. Ha detto che mi avrebbe richiamato,” disse, girandosi per cercare di sbirciare nuovamente nella stanza. “Ma sono passate quasi due ore.”

Il respiro di Ron stava ritornando alla normalità. “Sono sicuro che lo farà, amico. Non ti punirebbe così tanto.”

“Spero di no,” replicò con uno sbuffo.

Stava per riprendere a parlare quando sentì un chiassoso gruppo di persone avvicinarsi. “Maledizione,” mormorò. L’ultima cosa di cui aveva bisogno era che tutti i Weasley, tutta la famiglia di Hermione e sua madre venissero a sapere che era stato buttato fuori, seppur temporaneamente, dalla stanza. “Vado in bagno,” disse a Ron.

Non aveva ancora fatto tre passi quando la porta finalmente si aprì. La testa di un’infermiera fece capolino. “Signor Malfoy?”

Draco ritornò sui suoi passi in un baleno. “Sì?”

“Siamo pronti, potete entrare.”

Non ebbe bisogno che il consenso venisse ripetuto e dovette trattenersi per non scaraventare fuori dal suo percorso la donna, nella fretta.

Hermione era mezza seduta sul letto, sua madre al fianco. Quando lo vide, i suoi occhi si spalancarono e apparve sollevata. La Signora Granger salutò la figlia con un bacio, diede una pacca sulla spalla a Draco e uscì.

Nonostante la piccola ciurma di Guaritori e infermiere, per Draco era come se nessun altro fosse presente nella stanza, a parte la sua amata.

“Draco,” disse lei, cercandogli disperatamente la mano. Si affrettò al suo fianco e gliela porse, standole il più vicino possibile. “Mi dispiace che t’ho fatto andare via.”

“Shh, è tutto a posto, amore. Sono qui, ora.”

“Volevo farti tornare il secondo che te ne sei andato, ma loro hanno detto di no.”

“Hermione, è tutto a posto. Posso fare qualcosa per te?” chiese, mezzo divertito per il suo stato dimesso e mezzo desideroso di poterla prendere e stringerla tra le proprie braccia.

“Tienimi solo la mano e parlarmi e -”

Per la scarlatta madre di Merlino, pensò Draco quando Hermione gli strinse la mano. Sebbene “stringere” non fosse esattamente la parola giusta; la prese in una morsa implacabile con tutta l’apparente intenzione di ridurla a brandelli.

Dopo un momento, la contrazione passò e lei allentò la presa ferrea. Lui mosse cautamente le proprie dita e le porse l’altra mano.

“Scusa,” disse lei, poi ridacchiò. “Sei adorabile quando soffri.”

“Oh, molto carino da dirsi,” disse, con una punta di falsa irritazione.

“Non dovrebbe volerci molto,” lo assicurò lei. “Hanno detto che manca poco.”

“Okay, beh, non me ne vado da nessuna parte.”

“E lascerai che i Guaritori facciano il proprio mestiere?”

La guardò con diffidenza. “Ho solo pensato che dovrebbero -”

Un’altra contrazione causò il dileguarsi di ogni pensiero razionale dal suo cervello. Quando passò, Hermione stava ansimando.

“Draco, sanno quello che stanno facendo.”

“Io – okay” Le baciò la mano, poi le scostò i capelli dal volto e le baciò la fronte.

Poco si scoprì essere un termine molto relativo. Dopo altre due ore, Hermione gli strinse la mano così forte che pensò avrebbe perso conoscenza. La guardò e vide l’ovvio dolore a cui era sottoposta, e tutto intorno a lui sembrò sfocarsi. All’improvviso tutte le persone intorno a lui si stavano affrettando, ma come in slow motion, e sentì, come se fosse immerso nella nebbia, qualcuno dire, “Spinga! Spinga!” Poi lei si rilassò e la sua mano divenne fiacca nella sua. Draco la guardò di nuovo e stava sorridendo e piangendo allo stesso tempo. La stanza si quietò e poi…

Il vagito di un neonato.

Delle lacrime gli pizzicarono le palpebre, ma non gli importava. Dopo un paio di minuti, in cui un’infermiera aveva assicurato loro che il loro bimbo stava benissimo, il Guaritore emerse da dietro un paravento, con in braccio una piccola cosa rosa, impacchettata strettamente in una copertina bianca.

“Signor e Signora Malfoy, congratulazioni! Avete avuto una bellissima bambina in perfetta salute.”

Hermione stava piangendo quando prese la bimba – loro figlia – dalle mani del Guaritore. Draco era sbalordito. Una bambina. Una piccola, minuscola vita che aveva contribuito a creare. Una bambina. Sebbene si fosse innamorato di Hermione piuttosto velocemente, non fu nulla in confronto a quello – s’innamorò istantaneamente di sua figlia.

“Oh, Draco,” sussurrò Hermione. “Guardala. Guarda a quello che abbiamo fatto.”

Non riusciva a parlare. Mentre Hermione stringeva la loro bambina, parlandole dolcemente, lui si prese cura di sua moglie. Le asciugò la fronte con un panno fresco, le rimboccò le coperte, le scostò i capelli dal viso ogni volta che sentiva ce ne fosse la necessità, e le baciò una guancia.

Hermione lo guardò. “Di’ qualcosa.”

Draco pensò a quanto amava Hermione. Pensò a quello che avrebbe fatto se le fosse mai successo qualcosa, a quanto dolore avrebbe causato a chi l’avesse fatta soffrire, e tutto quello s’era centuplicato per sua figlia. La sua piccola bimba. Si sentiva tanto piccolo e ridicolamente inadeguato.

“Ti amo,” fu tutto quello che riuscì a dire per esprimere i suoi sentimenti. Forse lei lo comprese comunque, ché s’illuminò in un sorriso e gli cercò la mano.

“Avete scelto un nome?” chiese una delle infermiere. Aveva in mano una piuma e un elaborato pezzo di pergamena srotolato sul tavolo.

Draco guardò Hermione, che annuì. “Gemma,” rispose. “Gemma Elenwë Malfoy.”

“Bellissimo nome,” commentò l’infermiera, chinandosi a trascrivere il nome sul certificato di nascita. Si fermò. “Err, forse è meglio se lo scrivete voi.”

Draco annuì e si avvicinò al tavolo per scrivere il nome di sua figlia per la prima volta. La sua mano tremò leggermente nel bagnare la punta della piuma nella boccettina di inchiostro. Appena prima di posare il primo tratto sulla pergamena, alzò gli occhi verso Hermione, che lo stava osservando attentamente.

“Ti amo,” gli disse.

Lui annuì ancora e il resto gli venne semplicemente. Quando finì, riconsegnò la piuma all’infermiera e si portò nuovamente al fianco di Hermione.

“È splendida,” disse, sfiorando con esitazione una mano di Gemma. Si aprì in un sorriso. “Non so nemmeno cosa dire.”

“Neanche io,” sussurrò Hermione. “Draco?”

“Hmm?”

“Adoro il suo nome.”

“Pure io. È stupenda, vero?” disse a bassa voce. Poi sogghignò e aggiunse, “Lo sapevo che lo sarebbe stata. L’ultima aggiunta alla lunga serie di splendidi e speciali neonati Malfoy.”

“Il penultimo dei quali saresti tu, ovviamente.”

“Naturale. È quasi bella quanto lo ero io.” Il suo sorriso pieno di sé lasciò il posto ad un altro infinitamente più dolce, e Draco si inclinò verso un orecchio di Hermione.

“Lei è la mia stella, ma tu sarai sempre il mio cuore.”

To Be Continued


Nota dell’autrice: Gemma è (anche) il nome di una stella. “Elenwë” è tratto dal Silmarillion di J.R.R. Tolkien.



Quarto capitolo e, temo, che nelle prossime settimane si cambierà un po’ registro, con un po’ di angst ad entrare in gioco. Mica si poteva chiedere che i nostri avessero sempre tutto facile, vero? :lol:
Non per niente il caro Dr. Spencer è già stato contattato^^
Grazie mille ad Emanuela, per tutto quello che fa per me ♥

E grazie mille a chiunque abbia letto e/o commentato A Life Sentence

Moglia: Io non ho detto che non voglio scrivere una fic con te! (Anche se ricordo che sto aspettando la fic che tu dovresti scrivere per me :lol: XD), ma che se mai un tale capolavoro venisse scritto… sarebbe comprensibile giusto a qualche pazzo, ecco! E non ti chiarirò le idee su questi capitoli, che tu denigri i miei consigli! *nota turbata la mancanza di logicità tra le due frasi* Un coso :wub:boso, contenta? XD

lilyblack: Ed eccolo qui, il quarto scatto^^ Stavolta niente liti, visto? :P I nostri due eroi (?) devono godersi il frutto delle loro fatiche :lol: Grazie mille! Un bacio.

merryluna: TeSSoro! Grazie mille :wub: Questo Draco che si mette la mani sulle orecchie per non sentire e che viene scacciato dalle stanze d’ospedale è tenerissimo :wub: :wub: Se ormai non fosse un uomo sposato e con figli, lo rapirei :nods: E credo di non averti ancora ringraziato per il commento a A Life Sentence! :wub: :wub: :wub: Un bacione! ♥

gemellina: Temo di aver fatto un danno, sul fronte canzoni, con la Manu :unsure: Si è attaccata morbosamente a Sleeping Sun :unsure: Anyway, grazie mille per tutti i tuoi commenti! Sia qui che alle altre mie traduzioni! Mi fanno sempre immenso piacere ♥ Un bacio :)

Mya78: Grazie, carissima! ♥ Draco che si comporta da bambino di due anni circa è tenerissimo, vero? :lol: Però fa tanto lui^^ Sono contenta che questa long ti stia piacendo e che t’è piaciuta anche A Life Sentence! Spero che tutto il resto stia andando bene :) Un bacione! ♥
   
 
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