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Autore: msLaufeyson    02/04/2013    3 recensioni
Dopo pochi secondi la nube si dissolse nell'aria e lei scese piano dal camper.
Due uomini stavano osservando il veicolo. Uno era una sorta di vichingo biondo con gli occhi azzurri. Aveva un'uniforme strana e stringeva nella mano destra un martello.
L'altro non era molto muscoloso, aveva i capelli neri come il manto dei corvi e due occhi che potevano gelarti con un solo sguardo
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“Ti faccio ridere, umana?” disse ad un certo punto lui. Lei si fermò e lo guardò da capo a piedi. Il suo sguardo la intimoriva, e anche molto.
“Non tu, il tuo nome” rispose lei beffarda. Non le piaceva quel tipo. Riprese ancora una volta il fascicolo e scorse velocemente la parte che lo riguardava. Però, era davvero un cattivone!
“Posso sapere il tuo di nome? Così mi faccio due risate anch'io” disse Loki sorridendo. Un sorriso alquanto maligno ma... affascinante.
“Mi chiamo Skylar” rispose lei.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 2. A sociopath with triple personality

 

Fury e Steve se ne erano andati, lasciandola da sola con quei due. Thor le era sembrato un pezzo di pane, e infatti non era lui a preoccuparla.
Loki. Continuava a guardarla.
“Thor, scusa ma... puoi dire a tuo fratello di non fissarmi?”
“Loki, la stai spaventando” disse Thor al fratello, che subito abbassò lo sguardo.
Skylar non sapeva che fare, e ne approfittò per girare la casa.
Al piano di sotto c'erano la cucina, il salotto, un piccolo giardino, una piscina...
Una piscina!?
“Io vado a farmi il bagno!” gridò ad un tratto di modo che i due la potessero sentire.
Salì al primo piano, sbirciò le camere che c'erano una ad una e scelse quella che le sembrava più femminile. I vestiti erano già negli armadi, e tirò fuori un costume da bagno.
Iniziò a togliersi la maglietta rimanendo in reggiseno, quando una voce la bloccò.
“Questa è la mia dimora” disse la voce di Loki. Subito Skylar si rimise la maglietta e si girò per fronteggiarlo.
“Forse vorrai dire 'camera', non dimora. E poi ci sono vestiti femminili qui. O devo pensare che tu...”
“Come osi? Io sono un dio, tu dovresti solo inginocchiarti ed esaudire i miei desideri”
“Mi spiace, bello. Qui siamo sulla Terra, nessuno comanda nessuno. E poi non ti sembra di avere qualche mania di grandezza? Rilassati, okay? E non provare più ad entrare in camera quando mi sto cambiando. Qui è reato, posso farti arrestare” disse tutto d'un fiato Skylar. Fece uscire Loki e chiuse la porta a chiave.
Un sospiro di sollievo.
Non pensava di cavarsela così. Beh, il confronto diretto con lui l'aveva spaventata, ma forse doveva solo prenderci la mano. Quel principino da strapazzo non sarebbe stato un problema così grande. Doveva solo imparare a tenerlo a bada.


Dopo essersi messa il costume prese dal bagno il più grande asciugamano che trovò e scese.
I due la guardarono come se non avessero mai visto una ragazza e lei arrossì leggermente.
“Dove vai così nuda?” chiese Thor.
“Beh, non sono proprio nuda... Comunque vado qui fuori a fare il bagno” sorrise e uscì dalla stanza.
Appena vide la piscina non ci pensò due volte e si buttò. L'acqua la ridestò dal forte caldo che aveva patito. E forse non era solo il caldo, si ritrovò a pensare.
Andò giù e poi riemerse. Due mani le coprirono gli occhi e lei in fretta se le tolse di dosso.
“Ma sei scemo!? Adesso come facciamo ad asciugare quella cosa?” disse riprendendo fiato indicando l'armatura asgardiana di Loki.
“Volevo essere divertente” rispose lui abbassando gli occhi. Quel tipo era davvero strano.
“Esci. Immediatamente” ordinò Skylar, e lui, anche se riluttante a prendere ordini da una donna, ubbidì.
Skylar lo seguì fino in casa.
“Che è successo?” chiese Thor dal divano. Stava guardando una specie di telenovela argentina e sembrava anche che gli piacesse.
“Oh non preoccuparti Pablo, nulla di grave” scherzò Skylar.
Fece segno all'asgardiano di seguirla e lo portò in camera sua. Poi andò in bagno a prendere un phon, lo attaccò alla spina e iniziò ad usarlo sull'armatura sperando che funzionasse.
Niente.
“Okay, niente da fare. Dovremmo trovare un altro modo” decise infine la ragazza.
Si sedette sul letto accanto a lui e ad un certo punto lo sentì starnutire.
“Co... cosa mi succede?” chiese Loki spaventato.
“Non ti sei mai preso un raffreddore?”
“Raffreddore?”
“Non è mortale, stai tranquillo, passerà” Skylar alzò gli occhi al cielo. Doveva proprio spiegargli tutto?
“Facciamo così, adesso io vado a prenderti dei vestiti. Tu intanto togliti l'armatura e aspettami. Oh, mettiti questo attorno alla vita, non voglio traumatizzarmi quando torno” disse la ragazza porgendo l'asciugamano a Loki.
Skylar si alzò e andò n cerca dei vestiti. Li trovò in un armadio apparentemente piccolo che in realtà conteneva un mucchio di vestiti. Scelse qualcosa di semplice. Poi tornò da Loki, aprì la porta e lanciò un grido.
“Quale fase del 'mettiti l'asciugamano intorno alla vita' non hai capito?” ringhiò arrabbiata.
“Scusa, hai fatto presto” rispose solamente lui.
Questo è un sociopatico con la doppia personalità. O forse tripla, pensò Skylar.
Dopo che Loki si vestì, Skylar ne approfittò per scappare via e andare giù a prendere una Coca.
Si lasciò cadere sul divano accanto a Thor che la guardò in modo strano.
“Che c'è?” chiese la ragazza scocciata.
“Mio fratello non si è comportato bene?”
“No, no, che dici! È solo uno con la tripla personalità. Una volta è cattivo, l'altra è quasi umano... Sai dove li mettiamo noi i tipi così? In dei manicomi”
“Manicomi?”
“Lascia perdere”
Cosa le era venuto in mente? Perchè aveva accettato quello stupido incarico?
Eddie saltò sul divano e andò ad accucciarsi vicino a lei.
“Si, piccolo, tu sei l'unico che mi capisce...”
“E poi il folle sarei io?” una voce beffarda giunse alle spalle di Skylar. Personalità numero uno in azione!
“Non sono in vena, mister 'Sono un dio e tutto mi è dovuto', okay?” rispose acida.
Nonostante l'avvertimento Loki si avvicinò a lei, ed Eddie iniziò a soffiare.
Loki fece un salto per lo spavento, guadagnandosi le risate degli altri due.
“Stupidi esseri inferiori” disse tra sè il dio.


Dopo aver preparato qualcosa da mangiare Skylar salutò e andò in camera sua. Decise di farsi una doccia per scrollarsi di dosso tutto lo stress che aveva accumulato in quel giorno.
L'acqua calda scorreva sulla sua pelle e la faceva sentire incredibilmente viva.
Dopo aver finito si vestì in fretta e si asciugò i capelli. Poi aprì la porta del bagno e si buttò sul letto.
“Se tu fossi nata ad Asgard, saresti sicuramente stata una delle mie ancelle” una voce la fece sobbalzare. Loki.
“Ma Santo Ciel... La smetti di tormentarmi?” ringhiò Skylar.
“Le ancelle di Asgard sono state educate per esaudire i desideri miei e di mio fratello. Facevano tutto quello che gli chiedevo”
Una smorfia di disgusto si accese sul volto della ragazza.
“Mi sarebbe piaciuto farti esaudire i miei desideri più reconditi” continuò l'asgardiano.
“Si, certo, e io mi sarei concessa ad uno come te?”
“Loro sono felici di farlo”
“Non credo proprio, principino”
“Tu saresti stata mia quando e come avrei voluto!” il tono di Loki sembrava arrabbiato, e Skylar preferiva non continuare oltre a parlare con lui.
“Si, bei ricordi” disse distrattamente la ragazza. In realtà quella conversazione la stava mettendo a disagio. Molto a disagio.
“Mia! Solo mia e di nessun altro!” continuò l'altro. Doveva uscire da quella situazione.
“Uh ma che ore sono? Le dieci e mezza! È tardissimo! Perchè non vai a dormire?” disse Skylar per cambiare discorso.
Loki sembrò riprendere fiato dopo una sfuriata. Guardò la ragazza con un sorriso agghiacciante e se ne andò.
Skylar era spaventata. Era sicura che lui non l'avrebbe lasciata in pace.
Si alzò un attimo e chiuse la porta della camera a chiave. Si sentiva più sicura, adesso.
Si addormentò. Si addormentò con le ultime parole che l'asgardiano aveva detto prima di andarsene.
Mia. Solo mia e di nessun altro.

 

*note dell'autrice*
Ecco qui il secondo capitolo! Un po' più corto del primo,
lo so, ma oggi l'inventiva mi ha abbandonato...
Beh, che ne pensate? A presto, un bacio!

  
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