Quel giorno
1000 volte in sogno…
Capitolo 3
Ancora una volta…
Per
iniziare è doveroso ringraziare tutte coloro che hanno
recensito la mia FF!
Thank you…
“ Sono a casa!!”.
Non ottenne risposta.
Lasciò la cartella sul tavolo girò per tutte le stanze finché non trovò una
lettera…” Miyu mi dispiace
di non averti avvisato prima, sono dovuta tornare in America. Ti chiamo quando
arrivo.
P.S. vai a stare da
Kanata un bacio Mamma e Papà.”
“E te pareva!!!” Chiuse la porta di casa e andò carica di borse al
tempio.
Kanata intanto la stava
raggiungendo sventolando una lettera.
“Miyu mio padre…” poi
vide le borse…” dai qua, le porto io.”
Salirono gli ultimi
gradini in silenzio.
“Tuo padre?”
“ Ha avuto la brillante
idea di partire senza dirmi nulla. Ha detto che andava in Cina. Come mai…”
“ Proprio come due anni
fa… I miei sono tornati alla NASA.”
Dopo quelle parole,
tutto il dolore così abilmente nascosto uscì.
Entrambi non desideravano la compagnia
dell’altro e mangiare risultava difficile.
Miyu disperata entrò
nella camera del piccolino guardando i giochi ammucchiati in un’
angolo, li prendeva tra le mani, li toccava.
Sperava che in quel
modo la dolce voce di Lou oppure le amorevoli cure di Baumiao tornassero.
Il tempo passava e
nella casa non cambiava nulla e inizio un lungo pianto straziato che ben presto
raggiunse le orecchie attente di Kanata.
In continuazione si
alzava per andare a rincuorarla, ma pensieri rabbiosi lo costringevano a
modificare la sua scelta.
“ Si ferivano,
continuavano a ferirsi chiudendosi nel proprio dolore…
Miyu stravolta si era
addormentata sul pavimento e così anche Kanata.
Quando si svegliò era passata da poco la mezza notte.
Si alzò per andare
nella sua stanza e si fermò a guardare Miyu.
Aveva le guance rigate
dalle lacrime e una piccola lacrimuccia stava solitaria all’angolo di un’ occhio.
<< Sembra una bambina quando dorme…>>.
Riluttante la svegliò
ed insieme andarono nella cucina a bersi un the caldo…
Per diminuire la
tensione cominciarono a parlare del più e del meno come normali ragazzi…
“Kanata…” cominciò la
ragazza.
“Dimmi pure…” alzò lo
sguardo su di lei e lo soffermò sui suoi stupendi occhi verdi, erano contornati
di rosso per il gran piangere ed erano velati da una patina di tristezza.
“Non pensi mai a come sarebbe stata la nostra vita senza l’arrivo di Lou e Baumiao
quella sera?”.
Fece per rispondere ma
un rumore proveniente dal salone gli fece distogliere l’attenzione su quel argomento; si catapultarono a vedere mentre i loro
cuori erano colmi di gioia e speranza.
Quello che trovarono li
deluse non poco…In mezzo al salone cerano soltanto la
signorina Mikan e un traghetto argentato-azzurro. Fecero
vagare lo sguardo augurandosi di trovare la navicella…
“scusate…” Kanata non
si reggeva sulle gambe e al suo fianco Miyu stava
svenire, la sostenne e la portò nella sua stanza dove la depose
sul futon.
“Kanata…” cominciò Miyu con la voce rotta dal pianto “rimani qui con me ti prego…”.
“ Certo…” gli si
sedette accanto mentre con una mano gli scostava i capelli dal viso mentre con
l’altra gli stringeva la sua, lei non ribatteva, gli dava sicurezza sapere che
lui era al suo fianco.
Si addormentarono così,
mano nella mano…
I sogni come si sa
vogliono comunicarci qualcosa… ma cosa se siamo sordi al loro richiamo?....
Rividero quel giorno, il
dolore per la perdita, il bacio, l’amore scaturito, la negazione di quel amore...
Miyu venne
svegliata dal filtrare di qualche raggio di sole, fece per alzarsi quando si
accorse che qualcosa la tratteneva, era la mano di Kanata.
Per poco non lanciò un
urlo, poi cominciò a fissarlo, a fissare i suoi lineamenti asiatici, i corti
capelli marroni e quella mano forte che stringeva la sua.
I suoi occhi, quando
caddero sulle labbra desiderò poterle baciare propri0 come era
successo quel giorno sulla navicella spaziale, oppure quando erroneamente le
sue sue labbra si posarono su di lui come un soffice venticello invernale.
Stava per baciarlo
quando uno starnuto lo svegliò, imbarazzata sussurrò un qualcosa che somigliava
ad un buongiorno.
“Scusa mi devo essere addormentato…”
“Non scusarti,…etchì…è…etchì…colpa….etchì…mia…etchì, non
avrei…etchì…mai…etchì…chiederti di restare… etchì…”
Kanata la guardava preoccupato, un raffreddore non era cosa da poco.
“Oggi stai a casa ci penserà Bau…”.
Si interruppe quasi subito, sperava che Baumiao fosse ancora
con loro…
Speravano che presto
sarebbe arrivato Lou svolazzando con Pepo, seguito da
Baumiao.
<<Stupido, sei solo uno stupido!>>.
Guardò Miyu, aveva gli
occhi velati di lacrime che lei fece sparire subito.
“ Deve
essere colpa del raffreddore, vengo a scu…etchì…ola.”…
Allora
come vi è sembrato troppo sdolcinato?
Aspetto le
vostre recensioni!!! Lin