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Autore: ChiaraHope_N    02/04/2013    1 recensioni
-‘’non avrei mai pensato che la vita di una diciassettenne fosse così complicata, difficile…schifosa’’
Il mio vecchio diario segreto era pieno di queste frasi. Okok potrei sembrare una depressa e pessimista di merda, ma leggete un po’ la mia storia..
Ovviamente le cose belle arrivano inaspettatamente, e lui arrivò proprio nel momento più inaspettato e giusto che potevo desiderare.-
-''se io me ne andassi,tu mi aspetteresti vero?'' lo guardai con gli occhi lucidi, avevo una paura immensa, non volevo perdere tutto e senza lui come cazzo avrei fatto? ''stai scherzando vero? se tu te ne dovessi andare, io verrei con te!''-
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5.
Seduto sul motorino e le sue mani avvinghiate ai fianchi della ragazza dai capelli neri lunghi che stava baciando…Sabrina!
La storia si ripeteva.
Perché era nata per rovinarmi l’esistenza?
Sta volta non scappai, rimasi lì, a guardarli, ma la campanella suonò e dovetti andare in classe. Non appena mi sedetti Silvia notò che c’era qualcosa che non va, erano una delle sue doti, capiva subito quando qualcosa non andava, le dissi la verità, ‘’ti piace Niall?’’ mi chiese dispiaciuta ‘’Pibbi non lo so’’ appoggio la mia testa sulla sua spalla e inizio a sbirciare sotto i polsini per vedere i tagli, Silvia poggia la sua mano sulla mia.
Al primo cambio dell’ora esco in corridoio, non l’avessi mai fatto.. trovai ancora una volta Niall con Sabrina, gli piaceva, era evidente. Mi ha visto ed è corso subito da me. ‘’Ei, stamattina non ti ho più vista’’ ‘’Già, forse eri già troppo occupato’’ guardo verso Sabrina che entrò subito in classe, Niall non reagì e mi diede una scatola bianca, aveva un sorrisino ebete che mi fece sorridere: ‘’tieni, era questo’’ tolgo il coperchio.Dei nuovi polsini neri con la scritta ’Stay’ su uno e ‘Strong’ sull’altro. ‘’Sei forte, lo so!...vieni’’ mi prese per mano e mi portò in bagno, mi tolse i polsini controllò le ferite, le baciò e mi infilò i nuovi polsini con la scritta rivolta in basso. Non l’avrebbe mai fatto nessuno. ‘’Grazie di tutto’’ sentii i passi della professoressa entrare in classe, gli diedi un bacio sulla guancia ed entrai in classe. Non sapevo più se essere triste, arrabbiata o contenta.

Torno a casa, mio padre è seduto al tavolo della cucina e appena entrai ‘’com’è andata la lezione di canto ieri?’’ non me l’aveva mai chiesto, non si era mai interessato di come andassero le lezioni di…canto? Cazzo, me ne sono completamente dimenticata! ‘’ehm, non ci sono potuta andare, perché, perché, perché stavo male, nausea, mal di testa, per questo sono andata presto a letto ieri, ricordi mamma?’’ mia madre stava asciugando i piatti e non so se era per coprirmi o perché non se lo ricordava o altro, ma rispose ‘’ah già, ecco perché, ora come stai?’’ mio padre la interruppe ‘’Chiara, io la pago la scuola canto, cerca di mancare più, hai capito?’’ abbassai il volto guardando con la coda dell’occhio mio padre alzarsi ‘’si..’’ mia mamma mi portò il piattone di pasta e si sedette accanto a me, ‘’mamma che ha papà?’’ anche lei mi sembrava un po’ pensierosa e ne ho avuto la conferma quando mi rispose ‘’ok’’ e se ne andò..

Hanno continuato ad essere così per tutto il pomeriggio, andai da Niall e affacciata alla finestra del soggiorno vedevo i miei seduti sul divano a parlare, sul tavolino c’erano mille carte e ogni tanto si mettevano le mani nei capelli.. cosa cazzo stava succedendo?.. ‘’dovresti parlargli’’ ‘’Niall ci ho provato, non mi ascoltano nemmeno’’  mi sedetti accanto a lui con le gambe sopra le sue per il poco spazio sulla poltrona, rimanemmo abbracciati per un po’, le sue braccia attorno a me e le mani che gli cadevano delicatamente sui miei fianchi mi fecero tornare in mente il suo bacio con Sabrina e ne esco l’argomento. ‘’sembra che Sabrina ti stia piacendo più del previsto eh?’’ lo dico in modo scherzoso, ironico, ma la risposta che ricevetti non era affatto quella che mi aspettavo, o almeno non era quella che volevo sentire ‘’è una apposto, non so mi attrae ’’ ok, una apposto? Pronto? Mi ha fatto lasciare con il mio ragazzo! Solo perché ha un fisico perfetto ed è una buttana, ecco perché ti attrae! Sbuffo ’’..certo’’ alzo la testa dal suo petto , mi distacco un po’ e provo ad alzarmi, i miei erano ancora lì seduti uno accanto all’altro, mia madre appoggiata a mio padre e lui le accarezzava i capelli ‘’E’ meglio che vado a vedere che succede’’ mi alzo e non gli do il tempo di salutarmi, non lo guardo negli occhi, si alza ma io sono già fuori dalla porta prima che si potesse avvicinare. 
Mi ripeto in mente la sua risposta e ho l’immagine fissa di Sabr.. ‘’attenta a dove cammini!’’ ‘’Mi scus…Sabrina?’’ ero andata a sbattere contro la causa dell’inizio di un novo inverno di merda, si sistemò i capelli e con sguardo rivolto al cielo mi rispose ‘’no, tua nonna’’ fece una smorfia e aggiunse ‘’Niall è in casa?’’. Si è in casa e non ti permetto di andarci! .. ero gel.. gelosa?.. naah ‘’si, è in casa ’’ lei mi sorpassa e suona il campanello. Ciao eh.  Niall apre la porta e lei gli si avvinghia al collo e gli schiocca un bacio sulla bocca, continuano a baciarsi nel mentre l’irlandesino chiude la porta col piede. Cazzo se ero gelosa! 

Mi rintano in casa dove un’altra notizia mi aspetta e non sarà gradita, lo capisco quando i miei mi fanno sedere difronte a loro. Mio padre prende la parola ‘’forse dobbiamo lasciare la città’’

OK,COSA?

Spalancai gli occhi e la bocca con le labbra rossissime, mia mamma mi prese le mani ‘’se entro un mese non riusciamo a pagare tutti i dipendenti di papà, perderà il posto e verrà trasferito’’ mio padre si alzò e sospirò ‘’come facciamo a guadagnare i soldi?’’ volevo aiutare. ‘’dovrò trovarmi un lavoro e papà un secondo lavoro, ma saremmo fuori casa tutto il giorno ogni giorno’’ aveva gli occhi lucidi, mi siedo vicino a lei e la rassicuro ‘’non importa, se vi preoccupate per me dovete stare tranquilli, ho diciassette anni, me la cavo e aiuterò a tenere pulita la casa anche se è quello che odio fare’’ riesco a strappare un sorriso ai miei. ‘’allora un lavoro per te e un lavoro per papà’’ prendo il giornale per vedere gli annunci di lavoro scorro il dito e lo fermo all'annuncio ’Posti in cucina’ ‘’mamma, domani mattina al ristorante ‘Le Chef’ pare che dovrò condividere le doti della mia mammina in cucina con il resto della città’’ eccolo, un altro sorriso.
Ero determinata a far recuperare tutti i soldi mancanti, ma avevo paura, paura che me dovrò andare.

Passarono due settimane…

ZAUUU, SENTITE SO CHE LA STORIA E' GIA' SQUALLIDA DI SUO, MA DATEMI OPINIONI:3 ALLA PROSSIMAAA byebye
  
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