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Autore: ashtonslaugh    02/04/2013    5 recensioni
Lei è sfacciata
Lui è gentile
Lei è acida
Lui è dolce
Lei è forte ma è sola
Lui è debole ma circondato da amore
Cercava una piccola cosa in un mondo infinito e invece ha trovato lei, una cosa infinita in un piccolo mondo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Respira Leah,respira. Respira.. –respira un cazzo Leah!-sbottai contro me stessa quella mattina. Come diavolo era possibile che due giorni fossero già passati? Com’era possibile che ne mancasse solo uno al matrimonio? Camminavo avanti e indietro per la stanza agitata come se la sposa fossi io. Due giorni fa si era tenuto l’incontro con il proprietario della villa,all’interno della quale si terrà il ricevimento di nozze. Tutto sembrava andare per il meglio,io e Harry non ci rivolgevamo la parola e cosa più importante a Gemma il posto piaceva. Vagava per i vari saloni immaginandosi come avrebbe voluto che le cose si svolgessero dando severi ordini ai dipendenti che correvano dappertutto per accontentare ogni suo capriccio. Quando ci diedero il colpo di grazia. Il simpatico omino,l’uomo basso,tozzo,ignorante e maleducato che mi aveva prenotato la sala,aveva capito male la data spostando l’evento pochi giorni dopo. Inutile dire che ero completamente uscita di testa. Avevo fatto di tutto per potermi accaparrare un posto simile e lui sbagliava la data? Dopo circa un quarto d’ora in cui urlavo come un indemoniata e Gemma piagnucolava qualcosa Harry aveva fatto il suo ingresso prendendo da parte l’omino e convincendolo,non so con quali mezzi,a fare in modo che tutto si svolgesse secondo i nostri piani. E lì mi arrabbiai,se possibile,ancora di più. Io mi ero fatta il mazzo per tutto quello,io avevo faticato e mi ero fatta aiutare dalle mie conoscenze Italiane,io diamine,io. E a lui bastava dire due paroline che tutto gli era concesso? Come c’era da immaginarsi la cosa scoppiò in una feroce lite tra me,Harry e l’omino. Quella sera nessuno dei due si fece vedere,forse troppo arrabbiati l’uno con l’altra per poter anche solo vedere altre persone del genere umano.

Il giorno prima invece c’era stata la prova generale del matrimonio. Gemma così sorridente sottobraccio con il suo Sam,mio padre e Anne che piangevano emozionati,le varie damigelle e testimoni di nozze che sfilavano contenti,un emozione unica insomma. Ma forse è più corretto dire che ERA un emozione unica. Si,finché Gemma non mi diede la fantastica notizia sull’idea che aveva avuto,ovvero far portare ai propri fratelli le fedi nuziali all’altare. Mi opposi categoricamente ma non appena vidi gli occhi di Gemma farsi lucidi cedetti andando in contro ad una fine certa. Mi ritrovai così sottobraccio ad Harry con un cavolo di cuscino tra le mani. Quell’essere non faceva altro che stuzzicarmi con battutine inappropriate provocandomi allo sfinimento fino a quando posseduta da un ondata di rabbia non gli tirai una gomitata alle costole proprio mentre percorrevamo la navata centrale. Si accasciò di poco stringendomi eccessivamente il polso. Io mascherai tutto con un sorriso compiaciuto mentre continuavo a passeggiare come se niente fosse.

Ed ora era arrivato il temutissimo giorno,per me. La prova degli abiti. E non degli abiti da sposa,no,macché,sarebbe stato troppo bello. Bensì per tutti gli altri abiti,ovvero delle damigelle,dei testimoni,dei genitori della sposa e dei genitori dello sposo che si erano aggiunti alla nostra strana combriccola il giorno prima. Gemma aveva insistito affinché anche Ful avesse il suo completo. Chi era Ful? Il cane di Sam,e non ritorno sull’argomento..
Mi sedetti sul tavolo in cucina con l’intenzione di fare colazione ma strano caso non ne ebbi il tempo visto che Gemma mi piombò addosso neanche fosse un rapace assassino.

-non posso permettere che la mia damigella d’onore ingrassi così da non entrare più nel vestito-mi allungai per afferrare il muffin che mi aveva rubato ma lei lo tirò in alto,cos’è,mi sfotteva perché era più alta di me?

-ridammi il mio cibo-le ringhiai contro saltando

-non appena avremmo finito con i vestiti,forze-mi prese il braccio e mi trascinò in una delle macchine. Mezz’ora dopo avevamo completamente invaso la boutique di Miss Boute. Intorno a me c’erano solo ragazze che urlecchiavano con vestiti in mano,altre che cercavano di contenere il dolore per gli spilli che le sarte involontariamente le conficcavano nella pelle per aggiustare eventuali imperfezioni,Gemma che dava  consigli alla futura suocera sull’abito e Anne che aiutava chi poteva. E quella era la parte dedicata alle donne della boutique,quella più scalmanata in assoluto. Gemma notò all’istante il mio disagio e mi accompagnò in giro a provare vestiti,ne provammo una decina,ma nulla le piaceva,io non mi pronunciavo neanche,non è che mi importasse molto,ma lei se vedeva anche solo una spallino un po’ più su,un corpetto troppo largo o chissà cosa diventava satana. Mi accasciai sconsolata su una poltrona vicina

-non lo troveremo mai Gem-sospirai

-ce la faremo vedrai,troveremo quello giusto per te-mi rassicurò,le sorrisi

-non ti devi per forza stare dietro a me,ti annoierai-

-affatto! E poi sei tu che ti sei occupata del mio vestito,non sarebbe corretto se io non facessi altrettanto,non credi?-mi sorrise,ma si alzò non appena vide Anne venirci
incontro con un abito blu


-l’ho notato per caso,secondo me a Leah starà benissimo-disse gentile porgendolo alla figlia a cui si illuminarono gli occhi

-Leah,ci siamo,avanti provalo-rassicurata dal fatto che forse quello sarebbe stato l’ultimo mi animai infilandomi nel camerino e indossando l’abito, in effetti era proprio
bello,lungo,blu mare e leggero,come piacevano a me. Quella situazione mi riportò alla mente quando andavo a fare shopping con la mia sorellastra,a quei tempi ci divertivamo e andava fin troppo bene tutto,i suoi consigli mi avevano aiutato molto nel corso della mia vita,e quando mi trasferii mi fece trovare una scorta nuova di vestiti,sorrisi al ricordo di quanto Gemma fosse premurosa. Come c’era da aspettarsi il vestito fu accettato alla prima occhiata,veloce mi ricambiai e uscii dall’enorme stanza aspettando che tutte le altre mi raggiungessero,ma io avevo bisogno d’aria,quel posto mi stava facendo venire il mal di testa.


-Leah!-mi sentii chiamare e sorrisi non appena riconobbi chi lo avesse fatto

-Dan,come mai qui?-lui fece una piccola smorfia che mi fece sorridere

-mi sentivo soffocare lì dentro,non so come facciate voi donne ad amare..tutto questo!-gesticolò con le braccia in maniera buffa facendomi ridere

-non a tutte,te lo assicuro-lui mi sorrise avvicinandosi pericolosamente a me

-menomale allora-i suoi occhi si puntarono nelle mie iridi e mi sentii avvampare-sei carina quando arrossisci-deglutii a vuota tentando di calmare il battito del mio
cuore,eravamo a pochissimi centimetri di distanza,potevo già percepire il calore delle sue labbra quando un colpo di tosse finto come tutto non mi fece sobbalzare. E proprio allora mi venne in mete un idea,forse per staccarmi definitivamente da Harry che continuava a tormentarmi,per ripicca? Forse. Harry ci fissava,più che altro fissava Dan,con uno sguardo molto cattivo,ma lui non se ne accorse perché portai le mani dietro al suo collo spingendolo verso di me,all’istante sentii quelle che avevo immaginato fossero delle labbra morbidissime sulle mie,era un bacio lento,tenero e impacciato ma allo stesso tempo privo di qualsiasi altra emozione,era un bacio,si ma un bacio affettuoso.

 

 Harry

Più guardavo quello schifo,più continuava a salirmi la rabbia,mentre pensieri su pensieri mi affollavano la testa.  Vidi Dan portare una mano sul fianco di Leah mandando definitivamente a quel paese il mio autocontrollo. Mi avvicinai a grandi passi ai due e con poco grazia staccai Leah stringendo il suo polso forse eccessivamente,ma poco mi importava

-Harry che stai..-iniziò ma la bloccai sul nascere

-abbiamo delle cose da fare-affermai brusco

-lasciala-Dan mi afferrò la spalla cercando di farmi girare

-mollami tu-dissi freddo

-tu molla lei,e io mollo te-scoppiai  ridere mandandolo in confusione

-cos’è una minaccia?-ero arrabbiato e se non ci fosse stata Leah che si mise tra di noi probabilmente gli avrei tirato un pugno

-finitela,Harry stai esagerando-disse poi rivolgendosi a me

-nessuno a chiesto il tuo parere-sputai,lei strabuzzò gli occhi forse non sicura di aver sentito bene e io approfittai di quel suo momento di confusione per trascinarla fuori dalla
boutique caricandola in macchina


-ti ha dato di volta il cervello? Frena subito!-sbraitò dimenandosi sul sedile,io avevo gli occhi puntati sulla strada,non le volevo nemmeno rispondere,il sangue fluiva nelle mie vene troppo velocemente,mi pulsavano le tempie-dove mi stai portando? Harry,per l’amor del cielo rispondimi,cosa stai facendo?-

-l’hai baciato-diedi voce ai miei pensieri,lei smise di dimenarsi cominciando a guardarmi

-io non capisco-sussurrò

-ah,tu non capisci? Chissà come ci siete finiti incollati nascosti da tutti vero-ringhiai. Nascosti da tutti,proprio come noi un tempo.. il pensiero mi fece ancora più infuriare,strinsi
il volante tra le mani fino a quando non mi diventarono le nocche bianche


-no Harry,io non capisco quale sia il tuo problema. Mi devi lasciare in pace,te l’ho- già detto,devi restarne fuori!-ricominciò a urlare anche lei,non le risposi nuovamente frenando di colpo

-stai qui-le dissi,scesi di fretta correndo verso l’entrata della casa,no so perché ma l’istinto mi aveva guidato fino alla casa che condividevo con i ragazzi,l’avevo portata nella tana del lupo,non sapendo neanche il motivo. Tirai fuori le chiavi,cercando di aprire la porta che però si aprì scoprendo Liam che mi guardava confuso

-che ci fai qui? Non avevi le prove per il matrimonio?-scorsi tre teste allungarsi per vedere chi fosse alla porta,io entrai come una furia

-che ci fate voi qui?-li attaccai

-ci viviamo forse? Ma che hai?-Zayn mi si parò davanti cercando di calmarmi ma con un gesto brusco lo evitai

-dovete andarvene,ora-

-perché?-chiese Niall

-ehm..Harry? credo che qualcuno se ne stia andando-la voce di Liam mi fece voltare nuovamente verso la porta,scorsi la figura di Leah che si allontanava velocemente dalla macchina camminando nella direzione opposta,imprecai ad alta voce ricominciando a correre  verso di lei che ovviamente non aveva fatto quello che le avevo detto. La raggiunsi facilmente prendendola per i fianchi e mettendola su una mia spalla,lei naturalmente cominciò a tirarmi pugni sulla schiena

-Harry dannazione,mettimi giù,Harry!-gridò,affrettai il passo rientrando in casa sotto lo sguardo confuso e leggermente spaventato dei miei coinquilini,misi per terra Leah che come prima cosa tirò un calcio alla prima cosa che vide,un borsone dei ragazzi,mi allontanai dirigendomi verso il salotto,mi stava venendo il mal di testa

-ehi quello è mio!-Zayn si accucciò riprendendosi l’oggetto per poi fermarsi a guardarla,gli occhi di Leah alla vista del mio amico però si assottigliarono mostrando tutta la sua rabbia

-Leah ciao,non ti aspettavamo..-Louis cercò di abbracciarla ma lei si divincolò facilmente sbattendo la schiena contro il muro,vidi con orrore che dai suoi occhi cominciarono a spuntare piccole lacrime che le bagnarono il viso perfetto,Zayn le si avvicinò ma lei allontanò anche lui briscamente

-lasciatemi stare,tutti!-e solo allora capii che Leah era ancora la ragazzina di 3 anni fa,orgogliosa e combattiva,diffidente di tutti,furiosa ma addolorata con chi l’aveva fatta soffrire,in quel caso,con tutti noi cinque. All’istante tutti cominciarono a uscire dalla casa,Zayn mi fulminò con lo sguardo,e sapevo anche il motivo,me l’avrebbe fatta pagare,ne ero certo. Sentii dopo alcuni minuti la porta sbattere una seconda volta,mi affaccia alla finestra e la vidi passeggiare nevriticamente lungo a veranda,pioveva a dirotto e si stava bagnando,ma non sembrava importarle,stava piangendo,ormai la conoscevo fin troppo bene. Agii senza riflettere,afferrai il primo indumento che trovai e corsi fuori sotto la pioggia,la guardai per un attimo prima di lanciarle la felpa che avevo trovato,lei mi aveva sentito arrivare

-cos’è? Ora ti preoccupi per me? Non ti è passato per l’anticamera del cervello che io con te non ci volessi venire?!-mi urlò letteralmente in faccia,si era avvicinata pericolosamente a me e notai che stava piangendo per il nervosismo più che altro, e se non fossi stato attento probabilmente mi avrebbe picchiato. La mia rabbia intanto si era praticamente dimezzata davanti alla mia ragazza che si agitava bagnata fradicia contro di me,non pensai nuovamente e non appena lei tentò di sputarmi altro veleno addosso la baciai. Sentivo caldo,anche se bagnato anch’io,lei provò a divincolarsi ma la tenni stretta fino a quando non sentii le sue labbra muoversi contro le mie,la strinsi più forte che potevo,incurante se le stessi facendo male,troppo tempo era passato da quando l’avevo baciata l’ultima volta,io avevo bisogno di lei come di respirare,era stupidamente inutile negarlo. La presi per un polso e la riportai di nuovo in casa.
 

Leah

Dieci minuti prima ci stavamo buttando addosso tutto l’odio che potevamo,litigando come dei pazzi,e ora eravamo lì a fare l’amore. Annebbiati,arrabbiati,confusi e innamorati.. non sapevo nemmeno perché e come fossimo finiti lì,sul tappeto del corridoio. Non c’erano state carezze ne dolcezza,eravamo entrambi così arrabbiati che sembrava ci
stessimo picchiando,e forse era così. Sentivo le sue mani stringermi al punto di farmi male,mentre per compensare gli mordevo quella sua perfetta pelle. 3 anni dall’ultima volta e sembrava un ora da tutto quello che ci eravamo detti nel parco,il suo tradimento,il mio trasferimento,tutto era confuso e annebbiato,ma ero sicura che di Harry ero ancora totalmente innamorata. Il cuore batteva forte contro il petto del ragazzo dai capelli riccioli che mi stringeva,tutto come un tempo,gli stessi sentimenti che si riaffacciavano pretendendo il loro posto,ma se davvero io li avessi fatti uscire allo scoperto,chi mi avrebbe garantito che Harry non mi facesse nuovamente del male? Chi mi garantiva che sarei stata felice una volta per tutte al suo fianco? Nessuno. E proprio per questo capii che avevo bisogno di certezze che in quel momento Harry non poteva darmi.

 




INNANZITUTTO MI SCUSO PER NON AVER Più AGGIORNATO. Ma mi è parso di capire che la storia non piacesse più e quindi sono stata un bel po’ indecisa sul da farsi,se continuarla per poco,perché ci stiamo avvicinando alla fine,o cancellarla. Tutto ciò a portato a non aggiornare più. Grazie alla recensione di una ragazza però mi sono convinta una volta per tutte a concludere questa storia,quindi grazie,mi hai aiutato tantissimo :’)
Mi scuso ancora e se vi va,ci vediamo nel prossimo capitolo :)
-Ele
  
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