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Autore: SilentSoul    02/04/2013    3 recensioni
-Secondo te... si può dimenticare?-
Sasuke emise uno sbuffo e si sdraiò sul sacco a pelo intento a scrutare il firmamento, quella notte stellato.
-Penso saprai di già la risposta... o almeno ciò che penso io.-
Mi sdraiai accanto a lui e, voltandomi dalla sua parte, rimasi quasi stupito da quei lineamenti sottili e al contempo duri che si stagliavano sul suo volto.
-Eppure, sai, io ci sono riuscito!-
Le iridi di Sasuke incontrarono le mie e subito si intrisero di curiosità.
-E come?-
Mi feci coraggio.
-Facendo la tua conoscenza...-
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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- Questa storia fa parte della serie 'Bouquet of roses'
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Capitolo 1
Emozioni
 
In quei momenti, sotto le calde coperte del mio letto, mi sentivo come una macchia nera in mezzo ad altre cento bianche, pronta a dissolversi nel nulla... mi sentivo come un uccello in gabbia desideroso di spiccare il volo, ma che all'ultimo momento si ricorda di essere dietro a delle sbarre... mi sentivo come un anziano contadino pronto a spirare senza aver  compiuto il fine della sua vita: dichiararsi all'amata... 
Sentivo il bisogno di scacciare via dalla mente ogni cattivo pensiero, ogni preouccupazione, ogni briciolo di tristezza per continuare a sperare...
"Lui non c'è più..." mi ripetevo di continuo in quei giorni successivi al fallimento della sua cattura al covo di Orochimaru.
"Ho fallito miseramente, non sono degno di stargli vicino. In fondo è giusto così."
Toc Toc
Chi poteva essere a quell'ora del mattino?
Mi alzai dal letto, mi infilai le ciabatte a forma di coniglio e mi prestai ad aprire la porta.
-Naruto!- 
Ma che ci faceva lì...
-Sai?!- esclamai io sorpreso.
Gli feci cenno di sedersi su una sedia in legno e così fece.
Gli offrii anche una tazza di thè, ma lui negò col suo solito sorriso falso stampato sul volto.
-Perchè sei venuto quà?- gli domandai io andandomi a sedere su l'altra sedia in legno rimasta libera.
-Vorrei capire soltanto una cosa...- iniziò lui.
Mi preparai alla sua consueta domanda sul gioco di squadra...
-Che cos'è che ti lega così tanto a Sasuke?-
La domanda mi colse così alla sprovvista che non dissi nulla per un paio di minuti.
-Emh...-
Squadrai Sai negli occhi e notai nel suo sguardo un'espressione diversa dal solito: non era il solito ghigno falso ma stavolta... stavolta sembrava proprio interessato alla risposta che gli avrei fornito, come se per lui fosse una cosa di vitale importanza e di cui tener conto.
-Se devo dirti la verità non lo so nemmeno io.- confessai.
Sai sembrava alquanto confuso e stava per ribattere, quando gli dissi delle semplici parole: -Al cuore non si comanda!-
E' come essere dinnanzi ad un bambino che cerca di dar senso al significato di alcune espressioni a lui non note, e ciò mi divertì molto.
-Ma tu parli di... amore?- chiese con tono spaesato.
-Sai, ci ho riflettuto molto, e posso dirti che è una specie di legame che va oltre l'amicizia- cercai di spiegarmi io.
-Ma... nei libri che ho letto sull'amore e l'amicizia non ho letto di attrazione fra due uomini... e la cosa sembra strana pure a me-
Arrossii tutt'insieme e cercai le parole giuste da spendere.
-Secondo me i libri sono nati soltanto per dare delle spiegazioni logiche a cose o ad emozioni che a parole non si possono spiegare... quindi non dar retta a quelli e ricorda che nell'amore non esiste la teorica, cosiccome non esiste nell'amicizia... in questi due tipi di rapporti esiste soltanto il cuore-
Dopo alcuni istanti di silenzio, Sai sembrò aver appreso a pieno il significato delle mie parole e mi sorrise in modo sincero.
Assetato, mi andai a preparare del the in 'cucina' e, quando fui di ritorno, gliene offrii un pò anche a Sai che, per la seconda volta, negò.
-Una cosa però non mi è ancora chiara: perchè mi hai fatto quella domanda?-
Mandai giù un sorso di the.
Sai si sistemò un poco i capelli scuri e iniziò a schioccare le dita nervosamente, come se fosse sottopressione.
-Non lo so... avevo voglia di fare due passi e, non  sapendo dove andare, sono venuto da te per fare due chiacchiere.-
La cosa non mi convinse a pieno, ma presi  lo stesso per buona la sua giustificazione.
-C'è altro che mi vuoi chiedere?- lo incitai.
Sai aveva lo sguardo distante e sembrava non ascoltarmi minimamente.
-E' stato difficile accettarlo?- mi domandò tutt'ad un tratto.
Rimasi un pò spiazzato ed il: -cosa?- mi uscì spontaneo.
-Il fatto di essere... il fatto di provare attrazione per... un maschio?- 
Ebbi come un nodo alla gola.
In realtà avevo già affrontato la questione parecchie volte in passato, ma stavolta era diverso perchè, invece che confrontarmi con me stesso, lo stavo facendo con un altra persona.
Istintivamente presi la mano di Sai e la strinsi forte.
-Tu sei la prima persona a cui sto confessando qual'è il mio vero 'me' e, non so, ma il mio istinto da sedicenne  mi dice che sei quella giusta...-
Gli sorrisi e gli strinsi ancora più forte la mano.
  
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