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Autore: Oximoron    02/04/2013    0 recensioni
Salve a tutti!
Questa fanfiction ( dopo 2039238203920 anni mi sono decisa a scriverla... )
parla della Generazione dei Miracoli versione Band.
Vita e intrighi in sei capitoli.
Spero vi piaccia!
Genere: Comico, Slice of life, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Riunione

 
 
"Allora Kuroko, vuoi muoverti?" la voce decisa e leggermente serpentina del rosso, riecheggia per il corridoio. Kuroko, sta sistemando alcuni quaderni nell'armadietto. "Scusami, c'era un po' di disordine..." torna al fianco del ragazzo e i due iniziano a camminare lentamente. "Hai già deciso cosa dire agli altri, Akashi kun?" chiede dopo poco. Akashi sogghigna e si porta una mano sul fianco "Inizierò con una semplice premessa. Così da prepararli al resto." spiega con tono sicuro all'altro che annuisce "Sfrutteremo quell’appartamento?" il rosso annuisce "Dobbiamo solo sistemare qualche luce. Non è proprio disastroso." arrivano al cancello della scuola "Vuoi venire da me stasera? Almeno decidiamo insieme, chi sentire per primo o se convocare tutti" Kuroko annuisce "Tanto i miei genitori sono fuori città e preferisco stare con qualcuno che da solo..." torna al fianco del rosso e camminano fino alla villa di quest'ultimo.
 
La casa di Akashi, dista un chilometro dalla scuola. "Eccoci arrivati." esclama prendendo le chiavi dalla tasca dei pantaloni. Abita in una villa ereditata dai nonni paterni racchiusa in un cancello nero abbastanza alto da non far passare praticamente nessuno. C’è una fontana appena entrati a destra di pietra. Qualche aiuola vicino alla scalinata e un salice sul retro. Akashi fa strada al ragazzo che si era incantato davanti alla fontana. Apre il portone in legno entrando per primo "Saremo soli stasera, mio padre si trattiene fino a tardi a lavoro a causa dei nuovi turni." chiude la porta alle spalle di Kuroko, mettendosi poi al centro della hall. Inizia poi a indicare le stanze man mano che le cita per far capire al ragazzo "A sinistra, trovi la cucina. A destra, il bagno. Fai le scale, volta a destra e ci sono le camere. A sinistra dell'ultima camera, un altro bagno. Abbiamo anche una mansarda ma attualmente è in disordine e non abbiamo tempo per pulirla." spiega velocemente per poi sistemare la giacca all'attaccapanni. Kuroko annuisce "Ora ti porterò in salotto. Ho tutti i numeri dei ragazzi tranne quello di Momoi. Ma tanto l'hai tu." fa strada al ragazzo; il salotto risulta davvero imponente agli occhi di Kuroko, come il resto della casa dopotutto. Un caminetto acceso, di colore rosso scuro,  riscalda ogni angolo della stanza. I muri sono in pietra grigia e il pavimento in mogano. I mobili sono tutti in legno, tranne un tavolino in vetro vicino al secondo divano. Akashi si siede e accavalla le gambe, prendendo il cellulare dal tavolino "Inviamo un messaggio a tutti?" chiede Kuroko. Il rosso annuisce. “Bene, ora non ci resta che attendere…” esclama Akashi posando il cellulare e sospirando appena. Kuroko gli va accanto, posando le mani sulle cosce unite “Akashi kun…credi che accetteranno?” il rosso si mette seduto per guardarlo meglio e alza un sopracciglio “Perché questo dubbio?” Kuroko si accarezza il collo “Insomma…hanno tutti molti impegni e non suonano da anni. Se non accettano, cosa facciamo?” Akashi sorride e gli posa una mano sulla spalla “Non esser sempre così titubante, Kuroko. Vedrai che accetteranno. Non pensare ad un rifiuto prima della proposta. Così facendo, ti fai solo del male. Non credi anche tu? Insomma, se sei sempre pessimista, non riesci a goderti certe situazioni.” Kuroko annuisce e accenna un timido sorriso “Hai ragione…” non è mai stato un ragazzo molto estroverso. A causa della sua lieve apatia, Kuroko molto spesso viene ignorato dai suoi conoscenti. Altre volte, molti si sorprendono di trovarlo nella stessa stanza. Non se l’è mai presa di questa sorta di “trasparenza”. Soprattutto dopo aver conosciuto Akashi. Con lui è diventato più sicuro di sé.
 
Dopo una ventina di minuti, i ragazzi arrivano a casa di Akashi. Si riuniscono tutti in salotto. Momoi, appena nota Kuroko, gli corre tra le braccia facendolo sussultare “Tetsu kun!!” esclama entusiasta come sempre. Il ragazzo sospira, rassegnatosi da tempo a simili saluti. “Come sono contenta di vederti! Ciao anche a te Akashi kun!” esclama notando il rosso sdraiato. Akashi si alza e va nella hall. Il resto del gruppo, si era fermato davanti alla porta. “Forza muovetevi.” ordina facendoli voltare e raggiungere il salotto. Riuniti tutti sui divani, Akashi inizia a parlare “Vi abbiamo convocati qua per proporvi una cosa che salderà maggiormente il nostro legame e, se tutto va bene, ci frutterà molti soldi.” Daiki ghigna “Molti soldi eh? Sono proprio curioso.” Kuroko prende parola “Vogliamo proporvi di metter su una band…” tutti guardano sorpresi i due ragazzi “Band?” chiedono all’unisono. Akashi annuisce “Dopotutto, avete entrambi abbastanza esperienza con alcuni strumenti. Nessuno di voi dovrà partire da zero.” Atsushi sbuffa appena “Ma Akachin, io è da tempo che non suono…” Momoi annuisce “Anche io! Sarà quasi un anno che non tocco il mio pianoforte!” Kise si siede accanto a Kuroko “Tu suoni o suonavi qualche strumento, Kurokocchi?” chiede curioso. Kuroko annuisce “Ho esperienza nel campo percussioni…” Midorima lo guarda sorpreso “Davvero? Interessante…” Akashi si schiarisce la voce “Tornando a noi. Oggi, parleremo del luogo dei giorni e dei ruoli. Incominciamo da te, Momoi.” la ragazza annuisce “Dunque…io potrei occuparmi della tastiera! Ho suonato il piano per qualche anno” spiega. Kuroko prende un blocchetto e inizia a scrivere con attenzione. “Poi?” Atsushi alza la mano “Batteria, considerando che l’ho suonata per tre anni e mio padre la tiene in cantina…” Akashi annuisce e passa lo sguardo su Midorima che si sistema gli occhiali con le dita fasciate “Basso elettrico. Come potete notare, è il motivo principale della mia fasciatura” mostra le dita. “Vita dura quella di voi bassisti eh?” ghigna Daiki al ragazzo che socchiude gli occhi. Midorima non ha mai amato particolarmente le battute ma quelle di questi ragazzi, non lo infastidiscono più di tanto. “Tu Daiki?” il ragazzo annuisce “Chitarra elettrica. Mio cugino me ne regalò una due anni fa e iniziai a suonarla entusiasta. Devo solo rispolverarla un po’.” Kuroko continua a prendere appunti “Io invece” esclama solare Kise “Chitarra elettrica numero due! La suonavo tempo fa per alcuni spot pubblicitari” Akashi si alza e torna accanto a Kuroko “Molto bene, ci siamo tutti.” Atsushi piega di lato la testa assumendo uno sguardo quasi interrogativo “Akachin, tu cosa farai?” Akashi sorride, quasi ghigna, guardandogli. Prende dall’armadio vicino un microfono a pile e lo accende per poi cantare il ritornello di una canzone in growl. I cinque guardando sorpresi il ragazzo, Momoi ha gli occhi che le brillano dall’emozione per la bravura scaturita in così poco tempo del rosso. Finito, riapre gli occhi e posa il microfono. Daiki deglutisce. Kuroko, abbastanza tranquillo, prende nuovamente il blocco “E infine, Akashi kun come cantante…” dopo qualche attimo di silenzio, Kise e Momoi piombano accanto al rosso e lo guardano ammirati “Akashi kun, sei un portento nato!” il ragazzo ghigna, guardandoli compiaciuto con la sua aria da superiore. Daiki e Midorima sorridono ma non osano comportarsi così.
 
“Bene. Ora, che ne dite se mangiamo qualcosa? Ho un dolce nel frigo appena portato dalla Francia.” tutti annuiscono contenti. Appena Akashi e Midorima si alzano, si bloccano. Come sorpresi da una sorta di scarica elettrica “Cos’avete?” chiede Kise sorpreso “Akashi kun..” esclama Midorima guardandolo. Il rosso annuisce ed esce dalla stanza. Raggiunta la cucina, Akashi trova il colosso a frugare nella dispensa. Con passo lento si avvicina e lo afferra per un orecchio alzandosi sulle punte. Il ragazzo piagnucola “Akachin, mi fai male!” “Ti farò molto più male se la prossima volta che ti inviterò a casa mia oserai svuotarmi il frigo senza dirmi niente, chiaro?” sibila minaccioso al ragazzo che lo guarda con le lacrime agli occhi. Akashi sospira lasciandolo “Ok, smettila di guardarmi così. Almeno la torta è salva..che ne dici se la portiamo insieme, in salotto?” Atsushi annuisce entusiasta e lo aiuta. Portata la torta sul tavolo in legno chiaro, Akashi distribuisce piatti e forchette mentre Midorima pensa allo champagne. I ragazzi, una volta riempiti tutti i bicchieri, brindano all'idea del rosso e di Kuroko, promettendo impegno costante e serietà.
   
 
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