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Autore: Guiniver94    02/04/2013    0 recensioni
Sapevo bene in che guaio mi sarei andata a cacciare, se avessi seguito il mio istinto tutto questo... sarebbe successo comunque. Perché una parte di me mi diceva scappa, segui il loro consiglio, allontanati da loro e sii salva; ma l’altra mi diceva che dovevo rimanere con lui, perché quello era il mio posto.
I don’t want the world to see me,
Coz I don’t think they’d understand…
When everything is made to be broken
I just want you to know who I am
SiriusXOC
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo terzo: La festa dei Corvonero
 
«Oh andiamo Sirius, sarà divertente» dissi appoggiandomi allo schienale della poltrona sulla quale stava seduto davanti al caminetto, inclinando leggermente la testa e sfoderando il mio musino tenero. «No, Charlie, assolutamente no. Victoria sarà lì perché Lucy sua sorella è una Corvonero e non mi va assolutamente di avere a che fare con Victoria sta sera» riprese a leggere il suo libro (Cime tempestose) tentando di ignorarmi. «Okay –dissi infine, dirigendomi verso il mio dormitorio per prepararmi –stattene pure lì. Ci vado da sola alla festa dei Corvonero» lui alzò lo sguardo dal libro, ma non disse niente, cominciai  a salire i gradini: uno, due e... «Va bene!» tre. Era in piedi alla fine delle scale, saltai fino a raggiungerlo: «Grazie! Grazie!» lo abbracciai, sono positiva che alzò gli occhi al cielo, ma ricambiò la stretta. «Muoviti –mi sussurrò in un orecchio –prima che cambi idea» gli rivolsi un sorriso a trentadue denti e scappai di sopra, a prepararmi.
 
Quando scesi non ero molto sicura della mia scelta: indossavo un vestitino di satin nero paiettato e avevo lasciato i capelli sciolti dopo averli incantati in perfette magiche onde che mi ricadevano, color ebano, lungo la schiena. Comunque fui certa della mia scelta quando vidi l’espressione di Sirius, praticamente a bocca aperta, ghignai tra me e me: «Ma davvero? Sirius Black senza parole, pensavo che non avrei mai visto il giorno» lui si ricompose ma non disse niente, mi tese solo il braccio, gli sorrisi e lo presi volentieri. «Stai bene anche tu» lo rassicurai e lui ghignò. Era come se fosse lui quello innamorato di me non il contrario, ma forse non voleva solo davvero accompagnarmi... beh intanto ora gli toccava, e a me non dispiace averlo al mio fianco, con il suo completo nero e i capelli perfetti. Ergo, sorrisi tutta la strada fino alla torre dei Corvonero. Fuori mi aspettava Jason, sapeva che né io né Black saremmo stati in grado di entrare senza il suo aiuto a risolvere l’enigma. «Qual è –domandò il guardiano –quell’incantesimo che alza e abbassa contemporaneamente l’oggetto e la terra?» io e Sirius ci guardammo e capii che neanche lui sapeva la risposta, ma Jason si scrollò nelle spalle: «Il vingardium leviosa, l’oggetto si allontana da terra quindi viene alzato e la terra viene abbassata» la statua tornò muta e si aprì la porta per la Sala Comune nei Corvonero. C’era già la musica, Marie già si era buttata a ballare con sue amiche Tassorosso; «Ei pulce –mi sussurrò Sirius –vado a prenderci qualcosa da bere, mentre tu saluti Marie» annuii e lo guardai sparire nella folla, raggiunsi le ragazze. «Mmm –disse una ragazza dai capelli neri –quindi tu saresti la ragazza che ha rubato Black a Victoria» Marie alzò gli occhi al cielo: «Stai buona Audrey, è una festa divertiamoci» Audrey si scrollò nelle spalle e continuò a ballare, mi unii a loro, ballando anch’io.
Non so per quanto rimasi lì a ballare, perché ballare era una delle poche cose che mi rendeva felice davvero, quando Marie mi diede un cenno: «Black ti ha fissato tutta la sera, che ne dici di tornare dal tuo cavaliere?» mi voltai, ed effettivamente mi stava fissando, sorrisi insieme a Marie poi lo raggiunsi, reggeva ancora in mano i drink, presi quello che stava bevendo e ne bevvi un sorso, poi ghignai:
«Dai Sirius –gli presi la mano –vieni a ballare con me» mi guardò in maniera strana, ma accondiscese e mi accompagnò sulla pista. Ballammo per un po’, e lui mi sembrava un po’ rigido, poi improvvisamente cominciò a ballare davvero, come sapevo che era capace a ballare, e so solo che rimasi nelle sue braccia quasi tutta la sera senza sentire quasi voce al mondo, mi bastavano i suoi occhi grigi, non avevo bisogno di altro (so cosa pensate, che ragazzina stupida, Sirius Black era un dongiovanni in fondo, ma non mi importava). Quando ci fermammo quasi corremmo al tavolino dei drink, mi appoggiai con una mano e mi tolsi le scarpe, massaggiandomi i piedi, ghignai, mi spostai i capelli di lato e presi un sorso da un bicchiere, muovendomi apposta in modo più sensuale e provocante del solito, non a caso il gargoyle aveva detto che sarei stata bene nei Serpeverde, e il Cappello mi ci aveva quasi messa, sapevo essere estremamente maliziosa e manipolatrice; Sirius continuò a fissarmi.
«che c’è?» domandai, inclinando un po’ la testa di lato e sorridendogli, lui continuò a fissarmi poi disse: «Dio donna, tu sarai la mia rovina» e prima che potessi capire cosa succedeva Sirius Black mi aveva preso il viso tra le mani e mi stava baciando. Prima ancora che potesse dire ‘ba’ gli avevo infilato le mani nei capelli e mi ero alzata sulla punta dei piedi, lui mi prese per la vita, tirandomi su e trattenendomi sospesa da terra attaccata al suo petto. Se fossi stata ubriaca non mi sarei accorta di come mi stava baciando, con quanta passione e desiderio, ma non ero ubriaca quindi me ne accorsi e questa fu per lui la sua più grande rovina. Perché in quel momento seppi esattamente che non era frutto della mia immaginazione, quel legame c’era ed era innegabile: Sirius Orion Black era mio tanto quanto io ero sua. E nessuno avrebbe potuto farci niente.
Dovemmo separarci quando una fumante Lily Evans, accompagnata da un indignato James Potter (forse solo perché non sapeva della festicciola, oops) entrarono nella Sala Comune mettendo definitivamente fine alla festa, ma Sirius ancora mi stringeva a sé e non mancammo entrambi di notare lo sguardo che Lucius Malfoy, mano per mano con Narcissa Black ci avevano scoccato, questo non poteva che portare a qualcosa di per niente buono. Gli presi il viso tra le mani: «Ei, ei. Guardami –obbedì –andrà tutto bene. Ignorali» lui annuì, mi sorrise.
Tornammo alla torre dei Grifondoro insieme, mano nella mano, la Signora Grassa ghignò quando ci vide, ma ci fece passare. «Ei Charlie...?» lo guardai. «Sì?» lui poi scosse la testa, mi diede un bacio a fior di labbra e disse: «Buona notte» gli sorrisi e tornai nel mio dormitorio, la testa completamente, fra le nuvole.

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Vi chiedo scusa per il capitolo un po' corto, ma è introduttivo a cap 4 :) e non potevo unirli ^^ fatemi sapere che ne pensate! Baci Gin :D
  
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