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Autore: fly_with_1D    02/04/2013    2 recensioni
La mia mano tremante raggiunse la sua.
Lo guardai in quei suoi profondi occhi verdi, non sapendo cosa dirgli.
Una lacrima solitaria scese lentamente lungo la sua guancia perfetta, la asciugai.
Non mi sono mai sentita così male in tutta la mia vita.
In mezzo al mio petto c’era nuovamente quella voragine, lo guardai di nuovo negli occhi. Lo avrei amato per sempre, ne ero sicura. Ma non potevo dirglielo, non dopo quello che mi aveva fatto.
Per l’ennesima volta quella che soffriva ero io.
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Una raggazza, Elizabeth, che dopo la morte di sua madre entra in brutti giri. si trasferisce, dall'America, per l'estate a casa di sua zia Jenna, a Londra con la sua migliore amica, Queen.
L'incontro con cinque magnifici ragazzi riuscirà a cambiarla? ci sarà il lieto fine per la nostra protagonista?
leggete e fatemi sapere cosa ne pensate!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3. Let the Games Begin.
 
 

Elizabeth’s POV
 
Ne Liam che Niall parlarono di come mi avevano trovata quella mattina al parco, perlomeno non in mia presenza. Finita la colazione mi alzai.
– Dove posso fumarmi una sigaretta? – chiesi rivolta a Zayn con lo stesso sguardo di prima. Lui sorrise.
– Ti accompagno io, c’è una terrazza al piano di sopra e se non ti da fastidio ti tengo anche compagnia – disse il moro. Feci un cenno con la testa, lui si alzò e mi scortò al piano superiore. Avevano una terrazza enorme, che dava sulla fantastica città di Londra. ‘Devo ammettere che non è niente male qui, magari stare lontana da casa mi farà bene’  pensai appoggiata alla ringhiera di ferro battuto. Se avessi avuto la mia macchina fotografica avrei fatto una moltitudine di foto. La fotografia era una delle mie più grandi passioni, me l’aveva attaccata mamma, ma dopo la sua morte vendetti la macchina fotografica per recuperare un po’ di soldi e ora mi mancava da impazzire il fatto di poter immortalare la bellezza che mi trovavo davanti ogni giorno.
In quel momento Zayn mi si mise accanto, offrendomi un sigaretta, e continuò a fissare il paesaggio insieme a me. Il silenzio che c’era era insopportabile.
– Allora cosa ti ha portato qui oltre alla mia presenza ovviamente? – disse lui rompendo il silenzio. Mi scappò un sorriso. Mi avvicinai lentamente al suo volto, quando ero a un centimetro dalle sue labbra gli soffiai il fumo della sigaretta in faccia. Fece una smorfia.
Mi circondò la vita con un braccio e io risi.
Per qualche istante mi persi in quei suoi due occhi color cioccolato, contornati da una moltitudine di folte ciglia nere che rendevano il suo sguardo ancora più intenso e magnetico.
Mi avvicinai lentamente alle sue carnose e rosee labbra che si aprirono presto in un sorriso di soddisfazione. ‘Mi spiace signor Malik ma non te la darò vinta’ pensai sorridendogli a mia volta.
Spostai la mia bocca accanto al suo orecchio.
– Lo scoprirai presto – gli sussurrai con voce rauca.
Detto ciò gli lasciai un leggero bacio appena sotto il lobo, feci l’ultimo tiro di sigaretta e rientrai.
Lasciandolo da solo e senza parole su quell’enorme terrazza.
 
 
Zayn’s POV
 
Mi lasciò lì, con la mia sigaretta in mano, con il suo profumo di agrumi e tabacco che mi circondava e che mi riempiva i polmoni. Sarebbe stato difficile conquistarla, non era come tutte le altre, aveva un caratterino che mi invitava a partecipare a questa sfida.
Ormai lo sapevo, anzi ne ero certo: io avrei vinto…
 
Elizabeth’s POV
 
Mentre scendevo le scale per tornare in sala da pranzo, qualcuno mi affiancò, era Zayn.
Mi sorrise.
Se aveva pensato anche solo per un momento che quei sorrisetti riuscissero a farmi cadere nelle sue braccia come qualsiasi altra ragazza a cui li rivolgeva, si sbagliava di grosso. Io non ero come tutte le altre. Ma dovevo ammetterlo era un gran bel ragazzo.
Intanto eravamo arrivati in salotto, dove trovai Niall e Louis stravaccati sul divano a guardare la televisione, Zayn si buttò su di loro a peso morto, mentre io mi dirigevo verso la cucina.
All’interno di essa si stava consumando un’animata conversazione tra Liam e un altro ragazzo che ancora non avevo conosciuto. Quando feci capolino nelle stanza Liam aveva la fronte corrugata, appena mi vide fece un profondo respiro e venne verso di me sorridendo.
Io gli risposi di rimando.
– Elizabeth, ti dispiace dare una mano ad Hazza a preparare il pranzo? – mi domandò insicuro. Gli sorrisi nuovamente in segno di consenso.
– Solo se tu mi fai il favore di chiamarmi Beth… - gli dissi prima che se ne andasse dalla cucina, lasciandomi con quel ragazzo di cui sapevo solo il soprannome. Il ragazzo non aveva ancora alzato lo sguardo dal tavolo della cucina, probabilmente immerso nei suoi pensieri e a causa della discussine appena avuta con mio cugino.
Il silenzio regnava fra noi.
– E cosi tu sei il famoso Hazza – dissi sicura di me rompendo quel silenzio insopportabile.
Solo allora il ragazzo alzò gli occhi verso di me…
 
 
Harry’s POV
Forse Liam aveva ragione, avrei dovuto prendere un po’ più sul serio quello che stavo facendo, ma io non mi ci vedevo impegnato con una sola ragazza. Aveva detto, anzi praticamente urlato che dovevo cominciare a crescere e ad affrontare le mie responsabilità.
Ma io proprio non ce la facevo.
Mi aveva pure detto qualcosa riguardante sua cugina, di non provarci con lei perché ne aveva passate già tante, non gli sembrava giusto che la prendessi per il culo come facevo con tutte le altre.
Una voce sicura mi richiamò dai miei pensieri. Era la voce di una ragazza.
Soltanto in quel momento mi voltai a guardarla.
Era alta, snella, capelli biondi lunghi appena sotto il seno. Il pezzo forte erano i suoi occhi, di un azzurro che poteva far invidia anche al cielo limpido di un bel giorno d’estate. Era la cugina di Liam, negli occhi aveva la stessa voglia di vivere di suo cugino, ma questa era mescolata a molto dolore e sofferenza. Indossava un paio di jeans a caviglia stretta, una canotta che metteva in evidenzia le curve e un paio di converse nere.
I lineamenti del viso erano dolci e delicati, ricoperti da un leggero strato di trucco che copriva a stento le occhiaie che si intravedevano a malapena sotto a quei due splendidi occhi, incorniciati da folte ciglia nere, rese tali dal mascara.
Mi sembrava di averla già vista da qualche parte. Feci mente locale.
Certo!
– Aspetta un attimo, tu sei la ragazza dell’aeroporto… ieri ti ho quasi fatta cadere di faccia! – dissi ridendo, avevo quasi le lacrime agli occhi. Lei mi fissava intensamente, appena incontrai quello sguardo, lentamente mi calmai e dopo pochi secondi smisi di ridere. Era una bella ragazza, forte e decisa, quello sguardo mi aveva incuriosito e lasciato senza parole.
Quando mi ricordai come si faceva a mettere insieme una frase di senso compiuto mi voltai verso di lei, interrompendo quel silenzio imbarazzante.
– Comunque io sono Harry, Styles…tu devi essere Elizabeth, giusto? – dissi porgendole la mano destra in maniera amichevole. Lei annuì lentamente, incontrai nuovamente i suoi occhi, questa volta sembravano allegri, come se stessero ridendo.
– Come te la cavi in cucina? – le chiesi per cambiare discorso. Non aveva ancora detto una parola. In quel momento un sorriso beffardo le si dipinse sul suo dolce viso, con movimenti delicati e dolci passò dietro di me, lo spazio era poco. Sentii il soffio del suo respiro sul mio collo, la sua mano poggiarsi delicatamente sul mio fianco, dal quale partirono un’innumerevole quantità di brividi che mi invasero tutta la schiena, costringendomi a socchiudere gli occhi per cercare di cacciarli. Quando li riaprii, Elizabeth era di spalle, davanti al lavandino; aveva messo sul fuoco una pentola piena d’acqua e aveva cominciato a tagliare dei pomodori.
Mi alzai lentamente dallo sgabello per dirigermi verso di lei.
Non riuscivo a stare calmo. Non dopo che mi aveva provocato in quel modo.
Una volta arrivato alle sue spalle allungai una mano, afferrai un pomodoro e lo mangiai, quando feci per prenderne un altro pezzo la sua mano aggraziata fermò la mia, provocandomi una strana sensazione allo stomaco.
Strana si, ma estremamente piacevole.
Lei si girò velocemente e ci ritrovammo uno di fronte all’altro, i nostri corpi appoggiati l’uno all’altro che combaciavano perfettamente, i nostri volti a pochi centimetri di distanza tra loro, gli sguardi incatenati, la sua mano appoggiata al mio petto, mentre con l’altra teneva ancora stretto il mio polso. Spostai il mio sguardo sulle sue labbra per qualche ma interminabile istante, erano proprio li, così carnose e rosee, così irresistibili e così vicine alle mie. Quando mi mossi per colmare la distanza che c’era tra noi, lei mi anticipò, spostando quelle dolci labbra al mio orecchio.
– Non ci provare Styles, non sono così abbordabile come tutte le ragazze che ti porti abitualmente a letto… non per ora almeno – sussurrò, mettendo nell’ultima frase un non so che di provocante.
La sua voce, che fino a qualche istante prima non avevo mai sentito, era qualcosa di soave, dolce, ma allo stesso tempo si poteva identificare un’intonazione carica di disprezzo verso quel qualcosa, o quel qualcuno, che l’aveva destinata a così tanto dolore.
Eravamo ancora l’uno difronte all’altra, lei mi sorrise maliziosamente per poi riprendere quello che avevamo interrotto poco prima. Quella ragazza mi intrigava, era diversa dalle altre, può sembrare egocentrica come cosa ma non cadeva ai miei pedi come facevano le ragazze quando rivolgevo loro un sorriso; ed era proprio questo a renderla ancora più interessante. Ma una parte di me sapeva che non avrei potuto averla, era la cugina di Liam, il quale mi aveva esplicitamente chiesto di lasciarla in pace e dato che alla sua amicizia ci tenevo molto lo avrei ascoltato. Se ci sarei riuscito, ovviamente.
Avrei aspettato. Avevo fin troppe ragazze che cadevano ai miei piedi e quando anche Lei sarà una di queste tutto cambierà…




*Spazio per Me*

ciao a tutte...
non siete in molte a seguire e a recensire la ff quindi non saprei cosa fare.
spero molto che questo capitolo vi piaccia!

un bacio
xx

Anticipazione

·        Un piccolo riassunto delle due settimane passate a Londra e del rapporto che si è instaurato con ciascuno dei ragazzi.
·        Assisteremo a una sbandata da parte di Elizabeth.
·        Un litigio tra le due amiche.
   
 
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