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Autore: Fin Fish    22/10/2007    14 recensioni
La vita...ti dona tutto e ti toglie ogni cosa. Da quando quella malattia si era impossessata del suo corpo era cominciato l'inferno. Hinata Hyuuga, 16 anni, si è troveta a fare i conti con questa triste realtà che, lentamente, la sta portando alla fine. Ma chisssà...forse...uno Shinigami...la potrà aiutare. Dedicato ad una persona a me cara...mancata non molto tempo fa....ma che non a mai lasciato il mio cuore. Mi raccomando recensite^____-. Un grandissimo kiss a tutti dalla piccola Fin
Genere: Generale, Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Shinigami no kokoro

     Shinigami no kokoro 

Fan fiction by Fin Fish

 

 

E così....dopo secoli e secoli….siamo arrivati all’epilogo.

Finalmente scopriremo la fine di questa storia….in parte vera(solo per la malattia ovviamente ndFin).

Purtroppo la realtà è stata molto diversa ahimè, la persona che si era addormentata non si è più svegliata lasciando un grande vuoto dietro di se.

Ma lasciamo stare i rimpianti e pensiamo a concludere la nostra storia^-^.

Un grazie grande a tutti voi lettori per avermi sostenuto, incoraggiato e spinto ad ultimare questa storia che spero, almeno nell’epilogo, non deludi le vostre aspettative.

Un grandissimo kiss a tutti dalla piccola Fin.

 

Epilogo:I’m always with you wherever you are.

 

La storia che leggerete vi sembrerà una pazzia, un romanzo qualsiasi ma...vi assicuro…non è così!

Un cuore dolce, un cuore umano può davvero cambiare la vita delle persone.

I suoi sentimenti trascenderanno ogni barriera del tempo per continuare ad esistere nell’animo umano.

Anche se chi amiamo ci lascia per sempre….sarà sempre al nostro fianco.

 

-Queste sono le parole che aprono il romanzo “Shinigami no Kokoro”-disse una giovane donna dai lunghi capelli biondi, occhi azzurri come l’oceano fissavano sorridenti una telecamera dall’altro lato della stanza.

-Un romanzo scritto da una mia vecchia compagna di classe nonché amica: Hyuuga Hinata-disse Ino indicando la ragazza seduta su una poltrona accanto a lei.

Hinata era cambiata moltissimo in 10 anni.

I capelli ormai lunghi fino alla vita incorniciavano perfettamente un viso dai lineamenti dolci e delicati, gli occhi bianchi come la neve fissavano anch’essi il pubblico nella sala Tv.

La copertina del libro che teneva in mano Ino era di un verde molto chiaro, decorato con delle piccole foglie mentre il titolo scritto a chiare lettere in cima sopra il suo nome e al centro l’immagine di un fiore; il Pervinca.

Un fiore dai petali quasi rettangolari, ricoperto da una leggera rugiada del mattino.

Nel linguaggio dei fiori significava “dolce ricordo”.

Infatti, anche se aveva proposto la sua storia personale sotto forma di un romanzo, per lei rappresentava un ricordo dolce e gentile.

-Hinata-chan….molti pensano che la tua storia non sia un semplice romanzo. La descrizione dei luoghi, dei personaggi è talmente perfetta che sembra quasi realmente accaduto, dicci è vero?- a quella domanda Hinata si lasciò sfuggire un piccolo sorriso.

-Chissà…-rispose in tono vago –non posso darvi una risposta concreta, altrimenti il mistero di questa storia non sarà più tale- il tono sarcastico usato non aveva ferito nessuno.

Infondo era vero. Non c’era sogno se si scopriva subito la realtà dei fatti.

-Già, hai ragione. Ma dicci…cosa ti ha spinto a scrivere? Dopotutto tuo padre è un grande politico mentre altri membri della tua famiglia si occupano di discipline marziali. Perché la scrittura?-

-Beh…pratico un po’ di arti marziali assieme a mio cugino, tuttavia volevo cercare qualcosa che potesse raccontare una parte della mia esperienza personale.

La storia di Ren, la sua malattia è una cosa che ho vissuto in prima persona. Ci tenevo a lasciare alle generazioni future come messaggio personale:

Mai farsi abbattere dalla malattia, qualunque essa sia non importa. Continua a vivere!- nella sala ci fu un forte applauso per le belle parole pronunciate dalla ragazza e, dopo aver risposto ad altre domande, la ragazza si congedò dallo studio televisivo.

Ormai si avvicinava l’inizio della primavera.

Dagli alberi si potevano già notare i primi boccioli di fiori mentre altri, molto in anticipo, stavano fiorendo riempiendo l’aria con i loro delicati profumi.

Hinata camminava con incedere lento e tranquillo.

La folla di gente che correva frenetica seguendo le lancette del tempo la lasciava indifferente.

Dopotutto lei, che aveva visto in prima persona quanto il tempo fosse insignificante, al suo risveglio aveva imparato a vivere con più calma ignorando lo scorrere delle lancette dei secondi e dei minuti.

La sua vita era cambiata moltissimo dopo il sacrificio di Naruto.

Al suo risveglio, accanto al suo capezzale aveva trovato il padre con le lacrime agli occhi e la sorella che l’abbracciava dolcemente.

Tutto aveva ripreso colore.

Aveva riscoperto il valore delle amicizie, ritrovato il calore di una famiglia e, con sua grande sorpresa, scoprì di essere più serena nei confronti della vita.

Nell’attesa del verde del semaforo lo udì ancora.

Il rumore di un campanello.

Un rumore dolce, soave che temeva di non udire mai.

Spostò lo sguardo in ogni direzione, nella speranza di vederlo, d’incontrarlo ancora una volta come si erano promessi.

I suoi piedi cominciarono a muoversi di loro iniziativa, il rumore era l’unica traccia per trovarlo.

Stava percorrendo le vie più impensabili di Tokyo e alla fine, dopo aver girato per un sacco di vicoli e stradine arrivò davanti al locale chiamato “Konoha”.

C’era già stata, molto tempo prima.

Il locale era rimasto lo stesso di quel giorno, non era cambiato nulla.

Trasse un profondo respiro e si diresse verso un tavolo vuoto, lo stesso di quel giorno, il giorno in cui aveva capito qual’era il suo destino.

La sua mente si perse nel passato e non si accorse della persona che le si avvicinò.

-Bentornata Hinata-disse una voce profonda.

La ragazza sollevò lo sguardo e vide un ragazzo dai capelli scuri, occhi del medesimo colore.

Indossava un maglietta bianca, leggermente aperta alla base del collo, e un paio di pantaloni scuri.

-S-Sasuke- esclamò incredula la ragazza nel vederselo di fronte.

In tutti quegli anni non era cambiato di una virgola, era rimasto lo stesso ragazzo di una volta.

-Ti starai chiedendo cosa ci faccia qui, vero?-domandò il ragazzo mentre la ragazza annuì energicamente con il capo.

-Beh….dopo 10 anni di duro lavoro sono riuscito a trovare uno po’ di tempo, sono venuto sulla terra perché ci tenevo a ringraziarti di persona-

-Ringraziarmi?-Hinata fissava interrogativa il ragazzo davanti a se non capendo a cosa si riferisse.

-Sì, ciò che Naruto-sempai ha fatto per te ha cambiato le cose nel nostro mondo. Ora gli Shinigami vengono scelti con criteri diversi e, si può quasi dire, che siamo più sereni…tutti quanti- disse seriamente mentre la ragazza ascoltava, leggermente imbarazzata il discorso –tutto questo lo dobbiamo a te, a Naruto-sempai e al suo dono più grande- il ragazzo le prese dolcemente la mano per stringerla, sul volto della ragazza cominciò a dipingersi un bel color porpora.

-Grazie di cuore….- la ragazza ritrasse leggermente la mano per via dell’immenso imbarazzo e fissò incredula il ragazzo.

-Ma io…non ho fatto nulla di così eccezionale-disse al culmine dell’imbarazzo, nessuno l’aveva mai ringraziata in quel modo.

-Invece sì….è per questo che il capo reparto ha deciso di premiare la tua vita. Ora è meglio che tu vada-detto questo, nel giro di un solo istante, il locale svanì di colpo così com’era comparso.

Ancora sconvolta dalle parole di Sasuke la ragazza riprese la strada verso casa.

Il passo calmo e allo stesso tempo deciso segnavano il suo incedere per la strada.

La sua mente non si staccava dalle ultime parole pronunciate da Sasuke, di certo le sarebbe capitato qualcosa di bello o almeno così sperava.

“Naruto…”istintivamente pensò a lui, sperava davvero tanto poterlo rivedere.

La sua mente presa da altri pensieri non si accorse della persona che stava arrivando dalla direzione opposta.

Entrambi caddero a terra e fogli di carta volarono dappertutto sul marciapiede.

-Mi scusi, mi dispiace moltissimo avevo la testa fra le nuvole-disse Hinata scusandosi mentre velocemente cercava di recuperare i fogli caduti in terra.

-Non si preoccupi….ero anche io preso nei miei pensieri- una voce dolce, gentile che richiamava in lei qualcosa di lontano.

Quando sollevò lo sguardo lo vide; Naruto!

Stava per abbracciarlo quando qualcosa la bloccò, assomigliava a Naruto ma non era lui perché gli occhi avevano un colore quasi sul blu scuro.

Indossava un paio di Jeans e un maglione leggero scuro.

Per tutto il tempo che raccolse i fogli ogni volta, di sfuggita, gettava lo sguardo verso di lui per notare qualche somiglianza con Naruto.

Alla fine, dopo 10 minuti, riuscirono a recuperare tutti quanti i fogli che si erano sparsi nella zona.

-Mi scusi ancora-dopo aver fatto un piccolo inchino stava per andarsene quando la voce di lui la fermò.

-Ma tu non sei…Hinata Hyuuga, l’autrice di “Shinigami no Kokoro”?-domandò entusiasta il ragazzo mentre Hinata, non ancora abituata a tanta popolarità, annuì debolmente con il capo.

-Che forza! Sono un tuo ammiratore, la storia che hai scritto è così dolce e bella…sembrava quasi un fatto reale. Ah, che sciocco non mi sono presentato mi chiamo Naruto Uzumaki, è il nome di un mio antenato….i miei ci tenevano particolarmente-

Nel sentire quel nome dopo tanto tempo non riuscì a trattenere le lacrime.

Una lacrima solitaria solcò il suo viso mentre dentro di se cercava di tenere a freno la sua voglia di abbracciarlo.

-Senti…-disse improvvisamente Hinata –Ti andrebbe di andare a bere qualcosa? Vorrei parlarti….perché sai…sento di conoscerti da tempo-il ragazzo rimase ancora per qualche minuto a fissarla.

I loro occhi si stavano scrutando a vicenda, era come viaggiare nel passato entrambi si sentivano toccare l’animo da quello sguardo.

-C-certo…anche io sento la stessa cosa-rispose imbarazzato.

Hinata sorrise dolcemente a quel ragazzo quando sentì qualcosa di delicato posarsi sulla sua guancia.

Si voltò intorno ma non c’era nessuno e alla fine si convinse che era la sua immaginazione.

-Allora…è andata come speravi?-domandò Sasuke rivolto verso una sagoma accanto a lui.

-Non saprei….-rispose sinceramente.

Entrambi si trovano sul tetto di un edificio poco lontano da quei due, nel vedere quella scena così serena e dolce il ragazzo sentì una piccola stretta al cuore.

-Lo invidio un po’….ma è giusto così-disse improvvisamente cogliendo di sorpresa Sasuke che non si aspettava proprio quella risposta.

-Non avrei mai potuto regalare ad Hinata quel sorriso che ha ora, la soluzione migliore era senz’altro questa ecco perché il direttore mi ha lasciato come un’anima….perché potessi rinascere e poter di nuovo stare accanto a lei-rispose sinceramente.

Sasuke sollevò lo sguardo rivolto verso il cielo.

Un cielo che terminava solo con il cielo di notte ricco di stelle, di sogni e di speranze.

Un cielo che non sarebbe mai cambiato.

D’un tratto si tinse di un rosso acceso per poi lasciare posto ad un pallido blu che cominciava a riempirsi di stelle.

-Credo…di aver capito le vostre parole sempai-disse improvvisamente Sasuke cogliendo di sorpresa la figura accanto a lui –vivere nell’immutabilità non ha senso, alla fine ogni esistenza è destinata a sparire e noi, povere anime, siamo condannati a vedere la fine di questo mondo senza poter far nulla. Condannati a vedere morire persone alle quali teniamo, alle quali vogliamo bene e purtroppo non si può evitare.

È una condanna più atroce della morte stessa e quindi, per la vostra scelta di vita e del vostro coraggio…io vi ammiro molto-

La figura accanto a Sasuke si lasciò sfuggire un piccolo sorriso e gli diede un’amichevole pacca sulla spalla.

-Ora è meglio rientrare-disse Sasuke per poi alzarsi di colpo e riprendere la sua strada.

Il ragazzo invece rimase indietro.

Per l’ultima volta guardò il volto di Hinata sorridere e si convinse che le cose erano adante per il meglio.

-Non dimenticarlo mai…-disse a voce bassa tenendo il capo leggermente chino –ovunque tu sarai…io sarò sempre al suo fianco- una piccola lacrima solcò il suo volto pallido per poi scomparire nel nulla.

 

Ed eccovi!

L’ultimo capitolo…che viaggio lungo…spero di non avervi deluso con questo epilogo.

Bene e ora ringraziamenti per tutti.

In primo luogo ringrazio la mia carissssima friend Irene grazie di cuore tesorino^-^;
In secondo luogo ringrazio anche terrastoria perché, con i tuoi commenti, riuscivi sempre a farmi commuovere tanto…grazie di cuore per la fiducia^_^.

Ringrazio anche Hina22688 per avermi seguito fino in fondo insieme ad Ellis, Tsuyuko, Hinata-chan 6, Eleuthera, Beckill, LEA91 e tutti gli altri.

(Chiedo scusa se ho dimenticato qualcunoç__ç ma vado di fretta ndFin)

Grazie di cuore a tutti voi non sarei mai arrivata fino in fondo senza il vostro aiuto.

In cantiere c’è già una nuova storia xDDDD presto la vedrete on-line.

Un grandissimo kiss a tutti voi lettori dalla piccola Fin

  
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