Shinigami no kokoro
Fan fiction by Fin Fish
E così....dopo secoli e
secoli….siamo arrivati all’epilogo.
Finalmente scopriremo la
fine di questa storia….in parte vera(solo per la malattia ovviamente ndFin).
Purtroppo la realtà è stata
molto diversa ahimè, la persona che si era addormentata non si è più svegliata
lasciando un grande vuoto dietro di se.
Ma lasciamo stare i
rimpianti e pensiamo a concludere la nostra storia^-^.
Un grazie grande a tutti voi
lettori per avermi sostenuto, incoraggiato e spinto ad ultimare questa storia
che spero, almeno nell’epilogo, non deludi le vostre aspettative.
Un grandissimo kiss a tutti
dalla piccola Fin.
Epilogo:I’m always with you
wherever you are.
La storia che leggerete vi sembrerà una pazzia, un romanzo qualsiasi ma...vi assicuro…non è così!
Un cuore dolce, un cuore umano può davvero cambiare la vita delle persone.
I suoi sentimenti
trascenderanno ogni barriera del tempo per continuare ad esistere nell’animo
umano.
Anche se chi amiamo ci lascia per sempre….sarà sempre al nostro fianco.
-Queste sono le parole che
aprono il romanzo “Shinigami no Kokoro”-disse una giovane donna dai lunghi
capelli biondi, occhi azzurri come l’oceano fissavano sorridenti una telecamera
dall’altro lato della stanza.
-Un romanzo scritto da una
mia vecchia compagna di classe nonché amica: Hyuuga Hinata-disse Ino indicando
la ragazza seduta su una poltrona accanto a lei.
Hinata era cambiata
moltissimo in 10 anni.
I capelli ormai lunghi fino
alla vita incorniciavano perfettamente un viso dai lineamenti dolci e delicati,
gli occhi bianchi come la neve fissavano anch’essi il pubblico nella sala Tv.
La copertina del libro che
teneva in mano Ino era di un verde molto chiaro, decorato con delle piccole
foglie mentre il titolo scritto a chiare lettere in cima sopra il suo nome e al
centro l’immagine di un fiore; il Pervinca.
Un fiore dai petali quasi
rettangolari, ricoperto da una leggera rugiada del mattino.
Nel linguaggio dei fiori
significava “dolce ricordo”.
Infatti, anche se aveva
proposto la sua storia personale sotto forma di un romanzo, per lei
rappresentava un ricordo dolce e gentile.
-Hinata-chan….molti pensano
che la tua storia non sia un semplice romanzo. La descrizione dei luoghi, dei
personaggi è talmente perfetta che sembra quasi realmente accaduto, dicci è
vero?- a quella domanda Hinata si lasciò sfuggire un piccolo sorriso.
-Chissà…-rispose in tono
vago –non posso darvi una risposta concreta, altrimenti il mistero di questa
storia non sarà più tale- il tono sarcastico usato non aveva ferito nessuno.
Infondo era vero. Non c’era
sogno se si scopriva subito la realtà dei fatti.
-Già, hai ragione. Ma
dicci…cosa ti ha spinto a scrivere? Dopotutto tuo padre è un grande politico
mentre altri membri della tua famiglia si occupano di discipline marziali.
Perché la scrittura?-
-Beh…pratico un po’ di arti
marziali assieme a mio cugino, tuttavia volevo cercare qualcosa che potesse
raccontare una parte della mia esperienza personale.
La storia di Ren, la sua
malattia è una cosa che ho vissuto in prima persona. Ci tenevo a lasciare alle
generazioni future come messaggio personale:
Mai farsi abbattere dalla
malattia, qualunque essa sia non importa. Continua a vivere!- nella sala ci fu
un forte applauso per le belle parole pronunciate dalla ragazza e, dopo aver
risposto ad altre domande, la ragazza si congedò dallo studio televisivo.
Ormai si avvicinava l’inizio
della primavera.
Dagli alberi si potevano già
notare i primi boccioli di fiori mentre altri, molto in anticipo, stavano
fiorendo riempiendo l’aria con i loro delicati profumi.
Hinata camminava con
incedere lento e tranquillo.
La folla di gente che
correva frenetica seguendo le lancette del tempo la lasciava indifferente.
Dopotutto lei, che aveva
visto in prima persona quanto il tempo fosse insignificante, al suo risveglio
aveva imparato a vivere con più calma ignorando lo scorrere delle lancette dei
secondi e dei minuti.
La sua vita era cambiata
moltissimo dopo il sacrificio di Naruto.
Al suo risveglio, accanto al
suo capezzale aveva trovato il padre con le lacrime agli occhi e la sorella che
l’abbracciava dolcemente.
Tutto aveva ripreso colore.
Aveva riscoperto il valore
delle amicizie, ritrovato il calore di una famiglia e, con sua grande sorpresa,
scoprì di essere più serena nei confronti della vita.
Nell’attesa del verde del
semaforo lo udì ancora.
Il rumore di un campanello.
Un rumore dolce, soave che
temeva di non udire mai.
Spostò lo sguardo in ogni
direzione, nella speranza di vederlo, d’incontrarlo ancora una volta come si
erano promessi.
I suoi piedi cominciarono a
muoversi di loro iniziativa, il rumore era l’unica traccia per trovarlo.
Stava percorrendo le vie più
impensabili di Tokyo e alla fine, dopo aver girato per un sacco di vicoli e
stradine arrivò davanti al locale chiamato “Konoha”.
C’era già stata, molto tempo
prima.
Il locale era rimasto lo
stesso di quel giorno, non era cambiato nulla.
Trasse un profondo respiro e
si diresse verso un tavolo vuoto, lo stesso di quel giorno, il giorno in cui
aveva capito qual’era il suo destino.
La sua mente si perse nel
passato e non si accorse della persona che le si avvicinò.
-Bentornata Hinata-disse una
voce profonda.
La ragazza sollevò lo
sguardo e vide un ragazzo dai capelli scuri, occhi del medesimo colore.
Indossava un maglietta
bianca, leggermente aperta alla base del collo, e un paio di pantaloni scuri.
-S-Sasuke- esclamò incredula
la ragazza nel vederselo di fronte.
In tutti quegli anni non era
cambiato di una virgola, era rimasto lo stesso ragazzo di una volta.
-Ti starai chiedendo cosa ci
faccia qui, vero?-domandò il ragazzo mentre la ragazza annuì energicamente con
il capo.
-Beh….dopo 10 anni di duro
lavoro sono riuscito a trovare uno po’ di tempo, sono venuto sulla terra perché
ci tenevo a ringraziarti di persona-
-Ringraziarmi?-Hinata
fissava interrogativa il ragazzo davanti a se non capendo a cosa si riferisse.
-Sì, ciò che Naruto-sempai
ha fatto per te ha cambiato le cose nel nostro mondo. Ora gli Shinigami vengono
scelti con criteri diversi e, si può quasi dire, che siamo più sereni…tutti
quanti- disse seriamente mentre la ragazza ascoltava, leggermente imbarazzata
il discorso –tutto questo lo dobbiamo a te, a Naruto-sempai e al suo dono più
grande- il ragazzo le prese dolcemente la mano per stringerla, sul volto della
ragazza cominciò a dipingersi un bel color porpora.
-Grazie di cuore….- la
ragazza ritrasse leggermente la mano per via dell’immenso imbarazzo e fissò
incredula il ragazzo.
-Ma io…non ho fatto nulla di
così eccezionale-disse al culmine dell’imbarazzo, nessuno l’aveva mai
ringraziata in quel modo.
-Invece sì….è per questo che
il capo reparto ha deciso di premiare la tua vita. Ora è meglio che tu
vada-detto questo, nel giro di un solo istante, il locale svanì di colpo così
com’era comparso.
Ancora sconvolta dalle
parole di Sasuke la ragazza riprese la strada verso casa.
Il passo calmo e allo stesso
tempo deciso segnavano il suo incedere per la strada.
La sua mente non si staccava
dalle ultime parole pronunciate da Sasuke, di certo le sarebbe capitato
qualcosa di bello o almeno così sperava.
“Naruto…”istintivamente
pensò a lui, sperava davvero tanto poterlo rivedere.
La sua mente presa da altri
pensieri non si accorse della persona che stava arrivando dalla direzione
opposta.
Entrambi caddero a terra e
fogli di carta volarono dappertutto sul marciapiede.
-Mi scusi, mi dispiace
moltissimo avevo la testa fra le nuvole-disse Hinata scusandosi mentre
velocemente cercava di recuperare i fogli caduti in terra.
-Non si preoccupi….ero anche
io preso nei miei pensieri- una voce dolce, gentile che richiamava in lei
qualcosa di lontano.
Quando sollevò lo sguardo lo
vide; Naruto!
Stava per abbracciarlo
quando qualcosa la bloccò, assomigliava a Naruto ma non era lui perché gli
occhi avevano un colore quasi sul blu scuro.
Indossava un paio di Jeans e
un maglione leggero scuro.
Per tutto il tempo che
raccolse i fogli ogni volta, di sfuggita, gettava lo sguardo verso di lui per
notare qualche somiglianza con Naruto.
Alla fine, dopo 10 minuti,
riuscirono a recuperare tutti quanti i fogli che si erano sparsi nella zona.
-Mi scusi ancora-dopo aver
fatto un piccolo inchino stava per andarsene quando la voce di lui la fermò.
-Ma tu non sei…Hinata
Hyuuga, l’autrice di “Shinigami no Kokoro”?-domandò entusiasta il ragazzo
mentre Hinata, non ancora abituata a tanta popolarità, annuì debolmente con il
capo.
-Che forza! Sono un tuo
ammiratore, la storia che hai scritto è così dolce e bella…sembrava quasi un
fatto reale. Ah, che sciocco non mi sono presentato mi chiamo Naruto Uzumaki, è
il nome di un mio antenato….i miei ci tenevano particolarmente-
Nel sentire quel nome dopo
tanto tempo non riuscì a trattenere le lacrime.
Una lacrima solitaria solcò
il suo viso mentre dentro di se cercava di tenere a freno la sua voglia di
abbracciarlo.
-Senti…-disse improvvisamente
Hinata –Ti andrebbe di andare a bere qualcosa? Vorrei parlarti….perché
sai…sento di conoscerti da tempo-il ragazzo rimase ancora per qualche minuto a
fissarla.
I loro occhi si stavano
scrutando a vicenda, era come viaggiare nel passato entrambi si sentivano
toccare l’animo da quello sguardo.
-C-certo…anche io sento la
stessa cosa-rispose imbarazzato.
Hinata sorrise dolcemente a
quel ragazzo quando sentì qualcosa di delicato posarsi sulla sua guancia.
Si voltò intorno ma non
c’era nessuno e alla fine si convinse che era la sua immaginazione.
-Allora…è andata come
speravi?-domandò Sasuke rivolto verso una sagoma accanto a lui.
-Non saprei….-rispose
sinceramente.
Entrambi si trovano sul
tetto di un edificio poco lontano da quei due, nel vedere quella scena così
serena e dolce il ragazzo sentì una piccola stretta al cuore.
-Lo invidio un po’….ma è
giusto così-disse improvvisamente cogliendo di sorpresa Sasuke che non si
aspettava proprio quella risposta.
-Non avrei mai potuto
regalare ad Hinata quel sorriso che ha ora, la soluzione migliore era
senz’altro questa ecco perché il direttore mi ha lasciato come un’anima….perché
potessi rinascere e poter di nuovo stare accanto a lei-rispose sinceramente.
Sasuke sollevò lo sguardo
rivolto verso il cielo.
Un cielo che terminava solo
con il cielo di notte ricco di stelle, di sogni e di speranze.
Un cielo che non sarebbe mai
cambiato.
D’un tratto si tinse di un
rosso acceso per poi lasciare posto ad un pallido blu che cominciava a
riempirsi di stelle.
-Credo…di aver capito le
vostre parole sempai-disse improvvisamente Sasuke cogliendo di sorpresa la
figura accanto a lui –vivere nell’immutabilità non ha senso, alla fine ogni
esistenza è destinata a sparire e noi, povere anime, siamo condannati a vedere
la fine di questo mondo senza poter far nulla. Condannati a vedere morire
persone alle quali teniamo, alle quali vogliamo bene e purtroppo non si può
evitare.
È una condanna più atroce
della morte stessa e quindi, per la vostra scelta di vita e del vostro
coraggio…io vi ammiro molto-
La figura accanto a Sasuke
si lasciò sfuggire un piccolo sorriso e gli diede un’amichevole pacca sulla
spalla.
-Ora è meglio
rientrare-disse Sasuke per poi alzarsi di colpo e riprendere la sua strada.
Il ragazzo invece rimase
indietro.
Per l’ultima volta guardò il
volto di Hinata sorridere e si convinse che le cose erano adante per il meglio.
-Non dimenticarlo mai…-disse
a voce bassa tenendo il capo leggermente chino –ovunque tu sarai…io sarò sempre
al suo fianco- una piccola lacrima solcò il suo volto pallido per poi
scomparire nel nulla.
Ed eccovi!
L’ultimo capitolo…che viaggio lungo…spero di non avervi deluso con
questo epilogo.
Bene e ora ringraziamenti per tutti.
In primo luogo ringrazio la mia carissssima friend Irene grazie di cuore
tesorino^-^;
In secondo luogo ringrazio anche terrastoria perché, con i tuoi commenti,
riuscivi sempre a farmi commuovere tanto…grazie di cuore per la fiducia^_^.
Ringrazio anche Hina22688 per avermi seguito fino in fondo insieme ad
Ellis, Tsuyuko, Hinata-chan 6, Eleuthera, Beckill, LEA91 e tutti gli altri.
(Chiedo scusa se ho dimenticato qualcunoç__ç ma vado di fretta ndFin)
Grazie di cuore a tutti voi non sarei mai arrivata fino in fondo senza
il vostro aiuto.
In cantiere c’è già una nuova storia xDDDD presto la vedrete on-line.
Un grandissimo kiss a tutti voi lettori dalla piccola Fin