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Autore: Fiamma Erin Gaunt    02/04/2013    2 recensioni
- Io credo semplicemente che quello che non ti uccide ti rende più… strano! -
*******
Laris porta il peso di un cognome più grande di lei; nipote di Gellert Grindelwald, ha alle spalle un’infanzia difficile, fatta di privazioni e violenze, volte a temprarla e renderla una strega degna della sua ascendenza. Trasferitasi da Durmstrang, troverà in Tom Riddle un’anima affine alla sua; perché a volte a salvarci non è un angelo, ma un diavolo.
Ricordati questo, Laris, - La storia non progredisce in base a principi democratici: avanza per mezzo della violenza. –
****
- Non toccarmi, non toccarmi! –
Tom la fissò stupito, lasciandole il polso. Il volto della ragazza era diventato improvvisamente irriconoscibile; la consueta espressione fredda e altera era stata sostituita da uno sguardo di puro terrore.
- Stai tremando – osservò sconcertato.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abraxas Malfoy, Nuovo personaggio, Tom O. Riddle
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Cap 4


















 
Erano le otto in punto quando, finalmente, Laris si concesse un’occhiata allo specchio; l’immagine che le venne rimandata era quella di una ragazza dall’aria delicata, con scintillanti capelli d’oro bianco che le ricadevano ad incorniciare il volto in morbide onde, sapientemente acconciate in modo da creare l’illusione di una sottile intessitura, quasi fosse un gioiello più che un’acconciatura. Fece una mezza piroetta, mentre le luci soffuse del dormitorio facevano scintillare il vestito bianco, decorato con una cascata di lustrini che creavano l’illusione di una pioggia di stelle. Soddisfatta, indossò le decolté argentate e si diresse verso la Sala Comune.
Trovò ad attenderla, appoggiato al muro con distratta eleganza, Abraxas Malfoy, perfetto nel suo abito dal taglio che denotava la provenienza da una boutique di sartoria d’alta moda. I capelli biondi, tirati indietro da una generosa dose di gelatina, accentuavano i tratti lievemente spigolosi del viso, mettendo però in risalto gli occhi chiari, che in quanto a bellezza avevano ben pochi rivali.
- Sei stupenda – commentò, con l’aria di chi era più abituato a ricevere complimenti che a farne, e le porse il braccio.
- Anche tu non sei male –
Gli cinse il braccio, saggiando la consistenza del bicipite al di sotto della giacca nera.
Insieme si diressero verso lo studio di Lumacorno, che per l’occasione era stato allargato con un Incanto estensibile e decorato in modo sfarzoso. Un lusso del genere, da dove veniva lei, sarebbe stato considerato come qualcosa di assurdo. Durmstrang era un luogo cupo e rigido, quel tipo di feste ed eventi mondani non era contemplato. Da un lato la cosa non l’aveva mai disturbata, non essendo il tipo di ragazza che amava intrattenere conversazioni di convenienza, dall’altro rimpiangeva di non aver avuto la possibilità di provare l’ebbrezza di un ballo prima di allora. Del resto era una ragazza, un minimo di  vanità era tollerabile, no?
Lasciò vagare lo sguardo per la sala, fino ad individuare Alphard e Walburga, il primo con indosso uno smoking che lo rendeva se possibile ancora più affascinante e la seconda fasciata da un abito nero coperto di brillantini. Li indicò ad Abraxas.
- Vogliamo raggiungerli? –
Il ragazzo annuì, anche se la sua espressione diceva chiaramente che avrebbe volentieri evitato di avvicinarsi così tanto al maggiore dei Black.
- Laris, sembri una nereide – commentò Alphard, chinandosi a farle un lungo baciamano, mentre non perdeva di vista i suoi occhi.
- Ti ringrazio, ma anche voi siete stupendi – asserì, ricevendo in risposta il primo vero sorriso di Walburga.
- Sto andando a prendere da bere, ti porto qualcosa? –
La voce di Abraxas interruppe quello scambio di cortesie e la ragazza gli rivolse un cenno affermativo.
- Un Idromele, grazie –
Approfittando della momentanea lontananza del ragazzo, Alphard le fece un lieve inchino.
- Mi concederebbe l’onore di un ballo, ma belle Laris? –
Laris accettò l’invito, lasciandosi condurre lungo la pista da ballo e rilassandosi tra le braccia del suo cavaliere, che si stava rivelando un eccellente ballerino.
A quel giro di danza ne seguì un altro, dopo il quale venne reclamata da Lumacorno e tornò poi al fianco di Abraxas, sorseggiando il calice che le veniva porto.
Improvvisamente l’aria nella stanza cominciò a farsi pesante, forse a causa dell’alcool o più semplicemente per la quantità di invitati che si accalcavano intorno a lei.
- Credo di aver bisogno di un po’ d’aria – annunciò, rassicurando gli amici che non si trattava di nulla di grave e dirigendosi verso il terrazzino che dava sul Lago Nero.
- Cosa c’è, Abraxas è un cavaliere così noioso da spingerti a fuggire? –
La voce sarcastica le suonò immediatamente familiare. Si voltò, incrociando lo sguardo di Riddle, che stava appoggiato alla balaustra e la guardava con pacato interesse.
- No, in realtà mi sto divertendo molto, ma dentro mi mancava l’aria. Sono un po’ claustrofobica – ammise, mentre con sollievo scopriva che la testa stava smettendo di girarle.
- Ti stai divertendo? –
L’incredulità nella sua voce era talmente ovvia da risultare quasi palpabile.
- Sì, lo trovi così strano? –
- È che non riesco a capire cosa ci sia di divertente –
- E tu non sopporti quando qualcosa va al di là della tua comprensione – concluse.
Il ragazzo annuì, soddisfatto dalla sua capacità di capire il suo punto di vista.
- Non so spiegartelo, suppongo che sia  l’euforia del primo ballo, almeno nel mio caso –
- Non eri mai stata invitata ad un ballo? –
Ecco l’incredulità che tornava a farsi strada.
Scosse la testa, imbarazzata da quel modo insistente che aveva di guardarla.
- È strano – commentò con distacco.
- Perché? –
- Bè, non amo perdere tempo dietro alle ragazze e ai loro sbalzi d’umore, ma ce li ho gli occhi e tu… bè, sei bella. Trovo strano il fatto che nessuno ti abbia mai invitato ad un ballo prima d’ora –
Aveva espresso quel concetto come se fosse un ragionamento scientifico, qualcosa da analizzare attentamente per poi confutarlo.
- In realtà, non mi hanno mai invitato perché a Durmstrang non si organizzavano balli – spiegò, mentre il ragazzo annuiva come a voler dire che condivideva le tradizioni della sua vecchia scuola. Laris si disse che sicuramente si sarebbe trovato a suo agio in quella sottospecie di prigione studentesca.
- Laris, ti senti meglio? –
La voce leggermente roca di Walburga li raggiunse un attimo prima che la ragazza facesse la sua comparsa.
- Sì, sto molto meglio, grazie –
- Bene, allora rientriamo? Se ci sei tu, Malfoy si rivolgerà su di te e la smetterà con i suoi commenti odiosi – la pregò.
Tom rise, attirando l’attenzione su di sé e facendo arrossire Walburga, le cui guance pallide assunsero un colorito tendente al rosso pomodoro.
- Certo, ci vediamo, Riddle –
Il ragazzo le rivolse un cenno del capo e non diede segno di voler rientrare nello studio.
- Di cosa parlavate? –
Walburga aveva un’espressione che era un misto tra la curiosità e l’invidia.
- Dei balli e di quanto Riddle li disprezzi –
La Black annuì, anche se l’invidia non scomparve dal suo sguardo.
- Sai, lui non parla mai con le ragazze, devi essergli simpatica –
Laris sorrise. Ecco dove stava il problema!
- Stai tranquilla, Alby, non mi interessa affatto – la rassicurò, utilizzando il soprannome con cui l’aveva spesso sentita chiamare dal fratello.
La ragazza la fissò dubbiosa, - Perché, vuoi farmi credere che preferisci Malfoy? –
Il tono incredulo che aveva usato la fece scoppiare a ridere. Nessuna sana di mente avrebbe preferito Abraxas Malfoy a Tom Riddle.
- No, in realtà è Alphard che mi incuriosisce – ammise, mentre un sorriso smagliante si dipingeva sul volto dai tratti cesellati della Black.
- Oh, e fai bene, posso assicurarti che mio fratello è un tipo in gamba e anche tu gli piaci. – asserì, anche se non si capiva se la convinzione che aveva messo nella frase fosse dettata da un suo reale pensiero o dalla felicità che provava nell’apprendere di non avere una rivale per il cuore di Riddle.
Laris sorrise, divertita dalla reazione della sua ormai neo amica, e si limitò ad una frase di circostanza.
- Staremo a vedere –
Il resto della serata passò in una relativa tranquillità, alternandosi tra chiacchiere su questo e quell’argomento e giri di danza con Alphard e Abraxas, che sembravano pronti a venire alle mani pur di godere della sua compagnia.
Fu solo a mezzanotte passata che, ormai con i piedi doloranti per i tacchi e il troppo ballare, Laris e Waburga fecero ritorno alla loro stanza, scortate dai due compagni di Casa.
- Buonanotte, ma belle Laris –
- Buonanotte, Alphard – replicò, mentre osservava con un sorriso divertito Malfoy, che sedeva a terra in preda a una sbronza colossale.
Dedicò un ultimo sorriso al bel Black e chiuse dietro di sé la porta che conduceva al dormitorio femminile.
 
 
 










Spazio autrice:
 
Eccoci con il nuovo capitolo, sorprese dalla rivelazione dell’interesse di Laris per Alphard? Pensavo di inaugurare tre team: pro Laris/Alphard; pro Walburga/Tom; pro Laris/Tom.
Voi con chi vi schierate? Fatemi sapere che ne pensate di questo nuovo capitolo.
Al prossimo.Nel frattempo, qui trovate il video: http://www.youtube.com/watch?v=TVRUsf7LzGA
Baci baci,
              Fiamma Erin Gaunt
 

  
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