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Autore: Lady_Wolf_91    03/04/2013    1 recensioni
"...non voglio che tu muoia per me Annabeth..." lei scosse leggermente la testa "non capisci? sono morta ogni giorno aspettandoti..."
Masterplane è la parte conclusiva di Reborn e Bitten...buona lettura =)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Reborn, Bitte, Master Plan'
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Salve a tutti =) sono ritornata, lo so potevo evitarlo ma questa storia ormai era nata e mi sembrava giusto, per chi avesse letto Reborn e Bitten avere anche Masterplan che è appunto la parte finale di tutto, insomma ciò che chiude il cerchio...ho avuto parecchi momenti di buio con questa storia tant'è che è ancora in corso, mancano un paio di capitoli...ma sono in blocco ^^" coomunque, come sempre se vi va, commentate, ditemi cosa ne pensate, cosa vi piace e cosa no e datemi pure tutti i consigli che volete, e perché no, condividete pure le vostre idee su come dovrebbe andare il tutto...ora vi lascio e come sempre...buona lettura =)


                                                                                                                                                      PROLOGO
Erano passati quattro anni, quattro anni da quando mi ero trasferita a Broneywood, quattro anni da quando avevo conosciuto Jacke, quattro anni dallo scontro con Mike…quattro anni da quando Cristal si era unita al branco di Daphne insieme a Tim….quattro anni da quando ero diventata un licantropo.
All’inizio era stato strano, mi sentivo diversa, ogni cosa, anche la più piccola era amplificata, semplici profumi o rumori quotidiani, tutto mi dava fastidio perfino il semplice battito d’ali di una farfalla risuonava prepotente, come un tamburo nelle mie orecchie, mi sentivo una bambina, una bambina che scopriva il mondo per la prima volta. La cosa che mi pesava di più era dover nascondere ciò che stavo diventando a mia madre, preferivo non dirle nulla, così la evitavo, cercavo le scuse più disparate per passare quanto più tempo possibile al capanno…lontano da lei, avevo bisogno di tempo, tempo per capire tempo per controllarmi, promisi a Bob e Jacke che le avrei detto tutto dopo la prima trasformazione, che era anche la cosa che mi spaventava di più, più che altro mi spaventava non sapere di sicuro cosa sarebbe successo, certo Jacke cercava di essere più preciso possibile mentre mi spiegava le cose ma il senso di paura…di timore per l’ignoto non mi abbandonava,  vivevo nell’attesa di quel momento…e poi, finalmente avvenne. All’improvviso mi sentii come bruciare, come se ci fosse un fuoco dentro che bruciava ogni cosa, sentii il mondo girare come una trottola impazzita tanto che fui costretta a chiudere gli occhi, mentre la voce calda e calma di Jacke mi diceva che andava tutto bene, mi veniva da vomitare, volevo solo che quel dolore finisse, che i muscoli smettessero di tirare e bruciare, poi, di colpo, il nulla, guardai per un secondo gli occhi di Jacke che mi sorrise fiducioso, e in un attimo Emily, quella che tutti conoscevano non c’era più al suo posto se c’era  un lupo, un lupo dal bellissimo manto color sabbia, ispirai a fondo vedendo osservando tutto con occhi nuovi, mi sentivo forte, possente e imbattibile, non riuscii a contenere la gioia e mi precipitai addosso a Jacke…fu un disastro, insomma la mia zampa era due volte la sua spalla, sotto il mio peso Jacke cadde come un sacco di patate, Bob iniziò a ridere a crepapelle mentre la mia felicità lasciava, lentamente il posto al senso di colpa, Jacke si mise a sedere massaggiandosi il fondoschiena “l’hai già dimenticato? Al momento sei più forte…” uggiolai, spaventandomi immediatamente per quella voce che non mi apparteneva, scappai rifugiandomi dietro un albero. Jacke si alzò e sorridendo mi venne incontro “va tutto bene, devi solo imparare…io e Bob siamo qui per questo….” Avvicinò una mano al mio orecchio e iniziò a grattarlo in modo continuo e leggero, dio ora capivo perché ai cani piaceva tanto era una sensazione davvero stupenda, chiusi gli occhi ed emisi un gorgoglio calmo e profondo “oh ma quindi non sono l’unico a fare le fusa…” scodinzolai come un cucciolo felice e lo seguii mentre tornava da Bob, ero pronta, si pronta ad imparare tutto quello che dovevo. Passammo due giorni interi al capanno, Bob spiegava una cosa, Jacke mi mostrava come fare e io imparavo, assimilavo tutto come una spugna, ero attenta e concentrata, non c’era niente che potesse distrarmi….oh bè…si una cosa c’è stata….Bob mi stava spiegando come sentire il branco e Jacke ci teneva molto a quella lezione…io stavo ascoltando….quando…bè non fu colpa mia….uno scoiattolo mi si avvicinò con fare saccente, all’inizio lo ignorai orgogliosa del mio autocontrollo, ma quel piccoletto continuava a stuzzicarmi e alla fine piantai in asso Jacke e Bob che rimasero a bocca aperta e mi diedi all’inseguimento di quel topastro, a un certo punto sentii Bob scoppiare in una fragorosa risata, Jacke invece cercò più volte di richiamarmi all’ordine con ringhi più o meno forti, ma non c’era verso, quel mostriciattolo avrebbe avuto ciò che si meritava, alla fine, il nano si rifugiò su di un albero e Jacke venne, letteralmente a riprendermi per le orecchie, dopo lo scoiattolo non ci furono altre distrazioni per la felicità di tutti.
Ci misi poco, almeno così diceva Bob, il quinto giorno mi controllavo già perfettamente, potevo trasformarmi a mio piacimento e avevo sotto controllo tutti i miei nuovi sensi, corpo e mente si erano finalmente abituati al fatto che ora, fossi un licantropo.       
   
 
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