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Autore: Writers    03/04/2013    1 recensioni
Si erano amati da sempre, forse.
Erano solo amici, ma poi il cuore ha fatto la sua parte.
Lei però, è incinta di un licantropo e non c'è la fa.
Lui sconfitto, pensa di non farcela.
Pochi baci, poco tempo per stare insieme.
E poi ... fine o no?
«“Harry.” Mi chiamò, alzai il capo. “Harry, ti prego, non piangere. Lo so che io sono morta, ma non ti abbattere, troverai la persona che amerai davvero. Ero la persona sbagliata per te, mi dispiace. Ricorda Harry, devi essere forte io sarò con te. Avrai sempre un posto nel mio cuore, la sinistra. La parte più grande, perché tu sei grande. Spero che anche tu ricambi il mio sentimento, ma Harry… non pensarmi e vedi che ti passerà. Ti amo.” Disse sorridendo, mentre io iniziai a singhiozzare più forte.» -Dal 'Capitolo XIII'
Genere: Fluff, Sovrannaturale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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“I-io.” Balbettò Sara.
“Sara, non fare più giochetti con me. Ho sentito. Non c’è bisogno che lo ripeti.” Disse a denti stretti. “Avrei dovuto ucciderlo davvero.” Sussurrò poi.
Sbarrò gli occhi, mentre io facevo vagare la testa da Sara a Zayn.
“N-no, non c’è bisogno che lo uccidi.” Sussurrò sorridendo amaramente. “Manca una settimana, Zayn.” Disse guardandomi negli occhi.
Aggrottò la fronte, mentre i suoi occhi prendevano una sfumatura rossastra.
Oh, oh.
“Cosa?” Urlò furibondo.
Sara sospirò affranta, potevo capire ancora i suoi sentimenti, anche se erano ad intermittenza per il fatto del bambino.
“È stato uno sbaglio.” Gli disse guardandolo.
“No che non lo è stato, cazzo. So i suoi scopi da più di tre anni, Sara. E non posso permettergli di ucciderti per questo cazzo di bambino!” Disse lanciando in aria un cassetto del comò vicino lui.
Il cassetto volò verso la parete opposta alla sua, schiantandosi a terra.
Iniziò ad urlare contro Sara, mentre la rabbia in me cresceva.
Perché non dava la colpa a quel suo amico?
“Basta!” sborrai.
“Abbiamo capito che non vuoi che la tua migliore amica morirà, perché non te la prendi con il tuo, di amico? Eh? Hai paura?” Lo sfidai, ancora urlando.
Ghignò “Vuoi vedere?” sussurrò prima di scomparire.
Nel frattempo mi girai verso Sara, che aveva le lacrime agli occhi.
Le andai in contro, sedendomi in ginocchio.
“Non piangere, piccola.” Le sussurrai togliendole le lacrime dalle guance.
Mi avvicinai, sfiorandole le labbra, prima che si scontrassero.
Strofinai la mia lingua contro il suo labbro inferiore, facendolo schiudere.
La mia lingua trovò libero accesso ed iniziò a vagare nella sua bocca, scontrandosi più volte con la sua.
Prima che un tonfo ci fece staccare.
“Quando avete finito.” Ghignò ancora, mostrandoci Louis preso per il colletto della maglia contro la parete.
“Allora, vuoi che me la prenda anche con lui, vero?” Mi domandò malefico.
Annuì.
“Bene.” Disse prima di dare un pugno nel suo stomaco.
Louis gemette portando le mani al petto, dov’era stato colpito.
Ne diede un altro. “Adesso vedi cosa sente lei?” Urlò.
In quel momento mi chiedi dove fossero Niall e Liam, ma non me ne importò più di tanto, dato che comparvero sulla soglia della porta pochi istanti dopo.
“Che succede?” Domandò Liam.
“Sssh.” Lo zittì, sorridendo.
Finalmente la mia vendetta.
Vendetta per aver ucciso la mia migliore amica.
Vendetta per star uccidendo la ragazza di cui sono innamorato.
Si, innamorato.
Me ne sono reso conto baciandola.
Sentì un gemito piuttosto acuto uscire dalla bocca di Louis allora spensi i miei pensieri e mi dedicai a quella visione.
Girai lo sguardo verso Sara e la vidi piangere, con le mani sugli occhi.
Il mio sorriso divenne una smorfia.
Mi avvicinai di più a lei, togliendole le mani dagli occhi.
Erano arrossati e gonfi.
L’abbracciai, confortandola.
“Adesso lo senti?” Sentì Zayn.
“Di le tue ultime preghiere, Tomilson.” Continuò.
Sara cacciò un urlo, portandosi le mani alla pancia.
La staccai da me, osservandola, mentre tutti si giravano verso di lei.
Liam le corse incontro, misurandogli il polso.
“Merda.” Esclamò.
Il mio sguardo divenne impaurito.
Cosa le stava succedendo?
Un altro urlo mi fece rabbrividire.
Non adesso. No no no no!
 Non poteva, mancava una settimana.
Chiusi gli occhi cacciando via le lacrime mentre Liam la prendeva in braccio.
Gemiti susseguiti da urla entrarono nelle mie orecchie.
Le mie mani le coprirono mentre lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi.
Non poteva succedere adesso, non adesso.
Mancava una settimana. Non era possibile.
Aprì gli occhi mentre furente mi avvicinavo a Louis seduto a terra, ferito.
“Hai visto? Hai visto cosa le stai facendo?” Urlai fuori di me. “Spero ne sia contento, perché ti farò uccidere. Questa è una promessa.” Continua sempre urlando, puntandogli un dito contro.
Sorrise debolmente, prima di sussurrare “Era quello che volevo.”
Mi diressi a grandi passi verso la stanza di Liam.
Ma mi bloccai davanti alla porta, non potevo farcela.
Non potevo farcela mentre la guardavo morire, sotto i miei occhi. Mentre io non potevo fare niente, sapevo che non avrei resistito.
Altre lacrime uscivano dai miei occhi mentre iniziai a singhiozzare.
Un urlo acuto mi fece entrare dentro, impaurito.
La vidi lì, su quel lettino, tremante e sofferente.
Le presi una mano. “Sei forte, resisti.” Sussurrai baciandole la mano.
Altre urla mi fecero piangere istericamente.
“Cazzo Liam! Fagli uscire quella cosa” Urlai nervoso, vedendola sofferente.
Liam nel frattempo era in mezzo alle gambe di Sara, facendola spingere.
“Sara respira e poi spingi.” Le disse mentre lei prendeva dei respiri profondi.
La scrutai quando vidi buio.
Nero.
Non vidi niente, rimasi intrappolato in quella stanza al buio.
Vidi passare una scia di immagini davanti ai miei occhi.
Una bambina giocava nella sua culla. Era Sara.
Stavo viaggiando nel suo passato.
Lei a tre anni, circa, che giocava con una barbie.
Lei a cinque anni che indossava lo zainetto per la scuola elementare, con delle codine graziose.
Lei a sette anni che piangeva davanti ad una tomba.
Lei a nove anni in un ospedale mentre piangeva, sentì solo una parola “E’ morto.”
Lei ad undici anni con due persone, penso genitori adottivi.
Lei a tredici anni mentre incontra un ragazzo con i capelli corvini, Zayn.
Lei a quindici anni che piange in bagno con il polso tra le mani.
Lei a sedici anni mentre mangia in compagnia di Louis.
Lei a diciassette anni mentre, ubriaca, cammina per le strade, con Louis.
Lei a diciotto anni, in una stanza da letto, sudata, mentre geme.
Lei pochi mesi dopo, con me.
Le lacrime scorrevano come fiumi in piena dai miei occhi, mentre singhiozzavo.
Poi un’ultima immagine, lei che partoriva e poi buio.
Nessun futuro.
Nessun’altra possibilità di vita, era finita.. per sempre.
Caddi sulle ginocchia portandomi le mani sulla faccia, singhiozzando rumorosamente.
Lei non doveva morire, non doveva finire così.
Un ombra si avvicinò a me.
Riconobbi i capelli che le ricadevano sulle spalle, occhi verdi-trasparenti, naso in su e le labbra che desideravo, sempre.
Si avvicinò velocemente a me, come se andasse di fretta.
“Harry.” Mi chiamò, alzai il capo. “Harry, ti prego, non piangere. Lo so che io sono morta, ma non ti abbattere, troverai la persona che amerai davvero. Ero la persona sbagliata per te, mi dispiace. Ricorda Harry, devi essere forte io sarò con te. Avrai sempre un posto nel mio cuore, la sinistra. La parte più grande, perché tu sei grande. Spero che anche tu ricambi il mio sentimento, ma Harry… non pensarmi e vedi che ti passerà. Ti amo.” Disse sorridendo, mentre io iniziai a singhiozzare più forte.
Sentì un leggero soffio sulle mie labbra, prima di vedere di nuovo nero.
Rividi la stanza e Liam era con la testa bassa ed una bambina in braccio.
Il  mondo mi crollò addosso.
Mi girai verso Sara, vedendola ad occhi chiusi, era morta.. non c’è l’aveva fatta.
Crollai in ginocchio, di nuovo, singhiozzando.
Non poteva finire così.
Mi avvicinai, strisciando sulle ginocchia, al corpo inerme di Sara.
Mi alzai reggendomi appena.
Le presi la mano e le sussurrai all’orecchio. “Ti amo anche io, non dimenticarlo.”
Sorrisi amaramente, prima di dirigermi con passi tremolanti verso la mia stanza.
Trovai Zayn sul mio letto, mentre piangeva silenziosamente e Louis ancora a terra.
Mi avvicinai a lui. “Spero che sia contento, visto che è morta. Ma voglio dirti una cosa.” Ghignai. “E’ una femminuccia. Ops!” Risi, prima di far sparire il mio sorriso pochi secondi dopo.
Louis guardava il vuoto, mentre io sospiravo.
Mi girai verso Zayn.
“Zayn, uccidilo, per favore.” Dissi, prima di uscire da casa.

 

 

 

***
Ooooookay, scusate il ritardo e scusate
 anche per il capitolo depresso :c
Lo so che mi ammazzerete perché ho ucciso Sara
ma ci sarà un finale … felice, credo c: *si nasconde*
ok, non lascio spoiler.
TAN TAN: Harry ha detto a Zayn di uccidere Louis.
Scusatemi, ma all’ultimo mi è venuta una rabbia da
scriverlo, sry. Premetto che io AMO Louis, quindi
non vorrei per niente che morisse, ne starei molto
male, quindi vi prego di non dare commenti negativi
per questo capitolo.. che secondo me fa schifo, ma dettagli.
Il prossimo capitolo sarà l’epilogo quindi lascio i ringraziamenti
lì. VI VOGLIO BENE!
Pace,
Writers.

P.s: Non voglio fare "l'uccello del mal augurio" per Louis, oddio
ci sto male per averlo scritto.
Mi dispiace. :'c

  
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