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Autore: xinlovewithoned    03/04/2013    3 recensioni
'Dopo un anno che lo conoscevo, ho visto un lato di lui a me ignoto.'
non pensavo di poter guarire quelle cicatrici del passato, ma a volte la vita ti dà un qualcosa per voltare pagina... ecco a me hanno dato quel ragazzo.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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secondo capitolo:
'I'm ill.'  'no, you aren't'

domani è un altro giorno’
ormai ripeto queste parole dal terribile accaduto, che il mio corpo ha subito quasi due anni fa.
Ogni mattina resto sdraiata sul letto e guardo il soffitto, quasi cercando delle soluzioni, per stabilizzare quella grande paura che non mi fa più trascorrere una vita normale.
Sento dei rumori provenire dal piano inferiore; molto probabilmente louis sta preparando la colazione, per poi sedersi al tavolo e iniziare ad agitare energicamente il cucchiaino nella piccola tazzina da caffè, pensando a quello che era successo la notte... ancora una volta.
Affondo i miei piedi nelle pantofole e mettendomi una coperta sulle spalle, scendo al piano di sotto, dove vedo louis assorto nei suoi pensieri.
Appena mi vede, nel suo volto compare un sorriso, non abbastanza convincente per togliere l'impronta di tutte le preoccupazioni che gli offuscano la mente.
buon giorno’ mi dice allontanando la tazza da caffè.
ciao louis’ dico baciandogli una guancia.
Prendo una fetta di torta, che la sera prima aveva preparato lui stesso e mi siedo.
Restiamo per un attimo in silenzio poi i nostri sguardi si incontrano, ride.
oggi a che ora devi essere da Grace?’ mi domande.
alle tre e... louis chiamala psicologa’
abbassa la sguardo e scuote la testa.
per favore, non cercare di nascondere la verità prendendo strade più facili’
la mia mano si posa sulla sua e l’accarezza dolcemente.
la verità è che sono malat...’
prima che possa finire la frase, mi stringe forte la mano e mi rivolge uno sguardo lucido.
no, non lo sei. La vita è stata ingiusta con te, ma non ti ritenere un paziente da curare’
gli mostro un sorriso più o meno sforzato e alzandomi dal tavolo, mi dirigo al piano superiore.
Devo prepararmi per la scuola, dove gli sguardi di compassione delle persone non sembrano mancare mai.
Prende una t-shirt dal cassetto ed un paio di short blu elettrico.
Corro in bagno, dove alla sola vista della mia immagine riflessa allo specchio, rabbrividisco.
Quella piccola cicatrice posta sopra l’occhio sinistro, mi fa da flashback ogni volta.
Metto velocemente un leggero filo di matita sull’occhio e abbandono quel ricordo.
Prendo la cartella e la carico sulle spalle, è pensate, ma ci sono abituata.
Scendo le scale con tranquillità osservando scrupolosamente ogni quadro appeso alle pareti.
ci vediamo stasera piccola’
mio fratello cinge le sue braccia intorno al mio collo ed io ricambio quel gesto.
Oltrepasso l'uscio di casa e inizio a camminare per quelle vie poco affollate, che conducono alla scuola, non molto distante dalla mia abitazione.
Per ogni passo fatto, mi compare alla mente un’immagine di quando ero piccola, quando ancora mia madre mi sceglieva i vestiti e mi sgridava per ogni piccolo errore che commettevo.
Quando non avevo la preoccupazione di essere accettata, perchè l’unica cosa di cui dovevo preoccuparmi era di aver salutato tutti i miei peluche, prima di essere andata all’asilo.
A quei pensieri sorrido e mi ritrovo a fare una specie di biografia nella mia mente.

Allison, nata a Londra, diciassette anni fa.
Viveva in una piccola casa con sua madre e suo fratello maggiore louis.
Suo padre? Non lo aveva mai conosciuto, era sfuggito dal suo compito, appena la madre gli aveva dato la notizia.
Ma la sua assenza non risultò mai così pesante, perchè ella era una donna di polso, ferma, ma anche con un gran cuore.
Spesso faceva quattro ore in più a lavoro, per assicurarsi che ai due suoi figli non mancasse niente. Quando commettevano degli errori, prima li sgridava, poi si chiedeva se avesse sbagliato lei ad educarli.
Era una donna che sentiva sue tutte le colpe e stava ore ed ore a pensare a come essere una madre migliore.
Ma lei era una madre meravigliosa, una donna davvero unica.
era’ ‘era’ era’ già, perchè adesso non c’è più.
Adesso la sua dolcezza, fermezza e il suo amore servano in paradiso, dove è volata esattamente cinque anni fa.
Da quel momento Louis è cresciuto velocemente, ha iniziato a lavorare presto, abbandonando così la scuola per prendersi cura di Allison.
La ragazza si è sempre sentita in colpa nei suoi confronti perchè sapeva che aveva sacrificato molte cose esclusivamente per lei.
Non le ha mai fatto pesare niente; aveva lo stesso carattere della loro madre.
Quando tre anni dopo dalla scomparsa di mia madre, successe l’aggressione, suo fratello si sentì deluso di se stesso, perchè pensava di non averla protetta abbastanza, ma lui non aveva colpe...
ormai, da quasi due anni, in quella casa non c’è più la solita atmosfera, è presente la pesantezza di due vite fermate da momenti traumatici.

Mentre la mia mente vaga nei momenti più o meno felici della mia infanzia,
arrivo di fronte al portone della scuola, entro, per poi incamminarmi lungo il corridoio dell’edificio...

spazio autrice:

buona sera a tutti cari lettori.
Intanto ringrazio tutte le persone che hanno recensito
il precedente capitolo. Sto cercando di scrivere una storia
diversa dalle solite e spero che vi arrivi qualcosa.
Questo capitolo è piuttosto noioso, ma è servito
principalente per presentare la protagonista e la sua vita.
Spero vi sia piaciuto e mi raccomando lasciate una recensione.

Alla prossima. 

  
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