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Autore: Smileandlife99    03/04/2013    0 recensioni
Hope, lei una ragazza come tante altre, anche se i suoi genitori sono morti in un incidente stradale, e fino all'età di 16 anni è stata costretta a vivere in un'orfanotrofio, poi però arrivo quello che lei credeva il suo principe azzurro, ma non era così..
DALLA STORIA
'Lasciami in pace!'
'No, non ti lascerò mia andare, sei mia e lo resterai per sempre'
Cominciai ad urlare, pensavo che non ce l'avrei mai fatto e all'improvviso... Mi svegliai!
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
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La mattina dopo ero come rinata, non avrei mai creduto che potessi prendere una decisione del genere, però mi dovevo sbrigare e fare molta attenzione, se Raul mi avesse scoperto sarei stata vermante nei guai.
Mi misi questo:
http://weheartit.com/entry/37962332/via/anonimanaweb e poi aspettai che Raul se ne andasse,infatti pochi minuti dopo sentì la sua voce' Ehi Hope, lo so che sei arrabbiata, mi dispiace, stasera mi farò perdonare ora però devo andare, un bacio' e la portà si chiuse, finalmente ero sola!
Cominciai a fare la lista mentale per tutto quello che dovevo preparare:
sarei dovuta passare all'orfanotrio per prendere la chiave della vecchia casa, poi andare lì (anche se mi faceva un male terribile) prendere la chiave della villa e i soldi per poi prenotare le valigie e prendere il primo volo per Londra.
Mi preparai psicologicamente per rientrare nel mio vecchio orfanotrofio e poi mi avviai, arrivata lì ritrovai molti visi conosciuti ma sopratutto uno mi stupì, non credevo fosse ancora lì!
'Hooooope, non ci posso credere!'
'Ehi piccolo Tomas, ancora qui?'
'Eh si, purtroppo' vidi che il suo viso si era fatto triste, non volevo vederlo piangere.
Tomas era un ragazzino arrivato un anno dopo di me, alla sola età di 5 anni, ed ora vederlo alla tenera età di 13 faceva una tenerezza incredibile, lui era come un fratello per me e anche se era molto piccolo c'era sempre stato quando ero in momenti di difficoltà.
'Non piangere, Tomas.Vedrai che qualcuno ti portarà via prima o poi..'
'Si, ma mi manchi, vorrei che tu fossi a portarmi via da questo inferno!' allora lì mi venne l'idea, perchè no? In fondo avevo 18 anni, quindi ero maggiorenne, però da sola non c'è l'avrei mai fatta..
'Allora piccolino, io oggi vado a vivere a Londra perchè qui non c'è la faccio più, e ti giuro che una volta ambientata tornerò qui in Italia per portarti via...va bene?'
'E me lo chiedi pure?! ceeerto Hope, ti voglio tanto bene'
'Anche io Tomas,tanto tanto'
gli diedi un bacio sulla guancia e andai a cercare la tutrice che tre anni fa si occupava di me.
Era rimasta lo stesso splendore di una volta
'Rosaaaa' urlai saltandogli sopra e facendola letteralmente cadere
'Ehi Hope, Hope? com'è possibile?'
'Si,mi sei mancata anche te' gli dissi lasciandogli un lieve bacio sulla guancia
'Come mai questo ritorno, piccola?'
Gli cominciai a raccontare tutto quello che era accaduto, nemmeno lei ci credeva, così dopo attimi di sfogo e di lacrime mi diede la chiave; prima di andare gli dissi dell'adozione di Tomas e fu d'accordo con me, passai a salutare anche il mio piccolo cucciolo e uscì da quel posto che era stata la mia infazia.
Mi diressi velocemente in quella casa, che un tempo era la mia casa, i ricordi riaffiorarono ed io cominciai a piangere, non avevo voglio di star male ancora di più quindi presi la chiave della villa ed i soldi e uscì per sempre da quella casa.
Tornata a casa preparai le valigie e pronotai il biglietto, l'orario previsto era per le 01:00 così non c'era rischio con Raul, quando si sarebbe addormentato sarei scesa e con un taxi sarei andata all'aereoporto, par facilitarmi le cose portai le valigie fuori nel retro.
Ore 21:30, fra poco Raul sarebbe tornato, ero agitata, molto agitata.
Sentì sbattere la porta 'Ehi amore, scendi!' dopo quella litigata di ieri sera aveva ancora il coraggio di chiamarmi amore?! bah che schifo.
Scesi e lui mi abbracciò, da quando mi abbracciava? Ad un certo punto sentìì una forte presa ai capelli, cazzo mi stava facendo un male cane.
Mi trascinò per tutte le scale, io cominciai ad urlare' Raul lasciami, che ti ho fatto adesso?'
Mi buttò sul letto della mia camera cominciando a menamermi violentemente su tutte le parti del corpo ' Che mi hai fatto? ed ora io sono anche cretino? secondo te non me ne accorgo che te ne vuoi andare?' dopo quelle parole cominciò a darmi dei pugni fortissimi allo stomaco, mi sentivo morire, dopo essersi sfogato su di me cominciò ad urlarmi contro' Tu non te ne andrai mai, chiaro?! forse non hai capito che mi appartieni, resterai per sempre con me, sono io quello che ti ho salvato e tu sarai obbligata a restare con me per tutta la vita!'.
Ero debole, non riuscivo nemmeno a muoversi, sentivo che dentro stavo morendo, ma non solo per quello che mi aveva detto, ma sopratutto per quello che mi aveva fatto, non riuscivo a muovermi ero come paralizzata.
ad un certo punto prese le chiavi della porta, feci due giri e mi chiuse dentro' Credevi che sarebbe stato così facile?! Ti sbagliavi, notte piccola'
Non potevo credere che avevo fallito, in quel momento mi sentivo inutile, incapace...ma i miei occhi guardarono verso una direzione.. la finestra!
Volevo veramente rischiare così tanto? ero capace si scendere da due piani per salvarmi da quella cazzo di vita?Sarei stata felice, finalmente?
 
Spazio Autrice
Ehi belle c:
Vedo che nel primo capitolo non ci sono molte recensioni, mi dispiace di questo, scusate per la suspance in questo, ma volevo lasciarvi un po a bocca aperta.
Un bacio.xx
  
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