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Autore: plsdavid    04/04/2013    4 recensioni
FF BLOCCATA(?)
"La sensazione più brutta è sentirsi da sola anche se si è in mezzo alla gente. L'amore che hai da dare svanisce piano piano, spegnendosi come una piccola candela. Però, quando qualcuno ti afferra la mano e ti trascina via dal buio, tutto ciò che gli vuoi dare è la tua stessa anima, grata di respirare ancora l'aria fresca."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Vuoi lasciarmi?- La sua espressione dura e severa, si era trasformata, lasciando trapelare un leggero dolore.
Avevo deciso di dare un taglio a quella relazione, per me era diventata solamente un peso e addirittura avevo quasi il timore di vedere Jake.
Perché mai dovevamo fingere di essere felici insieme?
- Sai bene che è la cosa migliore da fare.- Cercavo di essere tranquilla, i miei occhi però gridavano il contrario.
Gli avevo dato appuntamento nell'atrio della scuola, colmo di gente e sicurezza.
- Chi è lui?- Mi prese il volto fra le mani, costringendomi a guardarlo.
- Quell'idiota di Liam?- La sua presa si spostò sul mio braccio.
- Lui non centra nulla, questa cosa riguarda noi.- Controllai malamente la mia voce, gli risposi quasi gridando.
- Palle!- Sbottò.
Stavamo dando spettacolo.
I perfidi occhi degli estranei, di cui prima avevo avuto bisogno più che mai, erano puntati su di noi, incuriositi da quella scena.
Mi liberai dalla sua stretta con un gesto brusco.
- Io non voglio che finisca.-
Jake, così grande e imponente, in quel momento sembrava quasi indifeso e vedendolo in quella condizione, la paura che provavo verso di lui si trasformò in tristezza.
Dopo di tutto, stavamo dicendo addio ai momenti trascorsi insieme, a quell'amore, che ormai poteva vivere solamente nei nostri ricordi.
- Io invece si.- Dissi cacciando via la tristezza e pensando al bene che mi avrebbe procurato la libertà.
- Tu non lo vuoi veramente.-
Le sue parole mi stavano irritando più che mai.
Come osava parlarmi in quel modo?
Per colpa del nervoso si passava le grandi mani tra i riccioli rossastri, scompigliandoli.
- Ora devo andare, ti prego, fattene una ragione.- Mi girai per andarmene.
- No!- Mi riprese il braccio con forza e mi avvicinò violentemente a lui.
- Ho detto di no.- Sussurrai per la paura, mentre tremavo leggermente sotto la sua presa.
- Amy?- Girai la testa di scatto.
I miei occhi trovarono May e sul suo volto si poteva leggere una leggera preoccupazione, celata dalla curiosità.
- Amelia, ti stavo aspettando! Come il solito sei in ritardo.-
Si avvicinò a noi sorridendo e scuotendo leggermente il capo.
Jake seguiva i movimenti di May in silenzio, senza capire cosa stesse succedendo.
- Scusa, ma ora dobbiamo proprio andare.- Levò la mano di Jake dal mio braccio con un gesto veloce e lo fissò dritto negli occhi.
- Chi cazzo sei?- Mi allontanai velocemente da lui e lo scrutai con occhi diversi.
Era un ragazzo alto e muscoloso, i lineamenti del viso si erano contratti per la rabbia e i suoi riccioli dalle sfumature rossastre erano scompigliati, ricadendo sulla fronte.
Sembrava così stupido e insignificante.
- Sono May e ora dobbiamo andarcene.-
Ci allontanammo velocemente, quasi correndo.
Avevo paura di una sua reazione ma Jake rimase fermo in piedi dov'era, a fissare le nostre figure allontanarsi, mentre veniva urtato dai pochi alunni rimasti che stavano uscendo dalla scuola.
Quando fummo fuori dal cupo edificio, la ringraziai.
Prese tra le piccole dita una ciocca di capelli e iniziò a giocarci.
- Ti ho visto in difficoltà, tutto qui.- Le sue guance si colorarono leggermente di rosso.
Sul marciapiede opposto intravidi la testa rasata di Liam e mi fermai davanti al cancello per aspettarlo.
- Se vuoi, facciamo la strada insieme.- Mi sorrise.
Lei era diversa dagli altri, il suo atteggiamento gentile era spontaneo e i suoi dolci occhi marroni emanavano sicurezza.
- Mi piacerebbe, ma sto aspettando un mio amico.- Ricambiai il sorriso.
- Oh, okay, allora ti terrò compagnia.- Si sedette sul muretto di cemento del cancello rossastro.
In un'altra occasione quell'atteggiamento invasivo mi avrebbe solamente irritato i nervi, ma in quel momento la ringraziai silenziosamente.
Mi avvicinai a lei, eliminando quel leggero distacco che ci divideva.
- Ho saputo che hai accettato il suo invito.- I suoi grandi occhi marroni guardavano i miei, così curiosi di sapere una mia risposta.
- L'invito di chi?- Quella voce mi fece gelare il sangue nelle vene, non tanto per paura, ma solamente per un'ansia innaturale.
Ci girammo nella direzione dalla quale proveniva la profonda voce e trovammo Liam, con un leggero sorriso
stampato sul suo bel viso.
- Ciao.- Rivolse il saluto a May, che era rimasta senza parole.
- Ciao.- Balbettò lei, sorridendogli impacciatamente.
Come potevo darle torto, Liam in quel momento era in forma smagliante. I jeans chiari e la camicia a scacchi blu, che avvolgeva strettamente il suo busto muscoloso, di sicuro non lo rendevano più brutto. Aveva recuperato completamente le forze dalla notte passata e le sfoggiava con gioia.
- Liam, lei è May.- Gli dissi per spezzare quel silenzio imbarazzante che era caduto tra noi.
- Amy ed io stavamo solamente parlando del suo appuntamento di oggi pomeriggio.- May aveva recuperato la sua sicurezza e la stava mostrando tutta.
- Con chi?- Richiese dolcemente Liam, spostando lo sguardo da me a May in attesa di una risposta.
- Ieri Niall le ha proposto di uscire con lui e Amy ha accettato.-
Lo sguardo di Liam si bloccò sul mio viso e sapevo benissimo cosa stava pensando.
Dopo mi aspettava una bella ramanzina.
- Beh, noi dovremmo andare.- Le sorrisi, cercando di cessare quella tremenda conversazione.
- Oh, certo. Ci vediamo.-
Prima di salutare Liam con un cenno della mano, mi strinse tra le sue braccia.
Se ne andò via sorridendo, felice di quella breve chiacchierata.
Liam si avviò senza dire una parola, lasciandomi indietro.
Lo seguii in silenzio.
Aveva solo bisogno di elaborare la situazione, nulla di più.
- A questo punto potevi ridargliela tu la giacca.- Disse svariati minuti dopo, mentre stavamo ancora camminando verso la sua macchina.
- Non l'ho programmato, è successo all'improvviso. - Non avevo il coraggio di guardarlo in faccia e forse mi disprezzava. Più che disprezzare me, provava repulsione nei confronti di Niall e non lo biasimavo per quello.
- Come?- La sua voce era calma, ma intravedevo la sua mano contratta in un pugno stretto.
- Ci siamo incontrati in cortile e basta. Stai tranquillo, non è una cattiva persona.- Quelle parole mi sfuggirono via e colpirono dritto in faccia Liam, bloccandolo sul marciapiede.
M’impiantai davanti a lui, costringendolo a guardarmi.
- Come fai a dirlo?- Quella sicurezza nella sua voce contrastava con i muscoli contratti dal nervoso.
- So cosa faccio, non ti devi preoccupare.-
Non era assolutamente vero. Adoravo in maniera malsana quella protezione che Liam mostrava nei miei confronti.
- Jake lo sa?-
- L'ho lasciato poco fa. Stava iniziando a soffocarmi.- Ripresi a camminare, ma vidi un leggero sorriso comparire sulle sue labbra piene.
- Mi spiace.- Mi fece una leggera carezza sulla spalla.
Mi girai di scatto verso di lui e gli sorrisi.
- A me no.-
Sul suo volto comparve un grande sorriso, ma lo vidi scomparire subito.
- Beh, dovresti.-
Intravidi la sua piccola macchina e le corsi in contro.
Aspettai di rispondergli quando fummo seduti sui comodi sedili.
- Era solamente un'idiota, non devo piangere per uno come lui, nemmeno se gli ho voluto bene.- Erano parole aspre e ciniche anche per le mie orecchie.
Mentre accese il motore, si mordicchiò le labbra per trattenere una risata.
Sapeva che era vero, ma il suo senso del dovere e del giusto gli impedivano di darmi ragione.
- Cosa ti ha detto Niall quando lo hai visto?-
- Niente di che, mi ha solo chiesto se ero io il tuo ragazzo.-
Il mio volto si colorò leggermente di rosso.
- E cosa gli hai risposto?- Una strana curiosità mi invase.
- Di no, ma che eri impegnata e che doveva starti lontano. Però questo non lo ha fermato. -
- A quanto pare.-
Adoravo quella protezione che mostrava nei miei confronti, quasi come un fratello maggiore.
Passò il resto del piccolo viaggio a farmi domande su Niall, forse per tranquillizzarsi o per sapere tutto il possibile su di lui.
Una piccola parte di me fu felice di scendere dall’auto, facendo cessare così l’interrogatorio.
- Chiamami se hai bisogno, io sarò subito lì da te.-
Quella frase mi scaldò leggermente il cuore, facendomi sentire al sicuro.
Non guardai andare via la macchina, corsi velocemente su in casa.
Dovevo sbrigarmi, il tempo correva e non voleva darmi un attimo di tregua.
***
Quando il telefono vibrò sul tavolo di marmo, mi alzai in piedi di scatto e velocemente lo presi in mano, impedendogli di continuare a suonare.
Ero pronta da una mezz’oretta abbondante e per il nervoso avevo saltato il pranzo.
Papà era seduto scompostamente sul divano, russava leggermente immerso nel sonno e mamma mi guardava di nascosto mentre lavava i pochi piatti che avevano sporcato.
- Esci con Jake?- Aveva notato la mia ansia.
- No.- Dissi secca. – Ci siamo lasciati.-
Le sfuggì il piatto insaponato tra le mani nel lavandino colmo d’acqua e il suo sguardo sbigottito era fisso su di me.
- Stai bene?-
- Certo.- Le dissi sfoggiando un leggero sorriso.
I suoi capelli arruffati le davano un aspetto buffo e quell’aria stupefatta, non la aiutava a renderla seria.
- Non sei triste?-
Non sapeva come comportarsi, era la prima volta che vedeva sua figlia rompere con un ragazzo, era una situazione nuova e sconosciuta.
- No, l’ho lasciato io.- Questa frase la rassicurò, togliendole un peso enorme dal cuore.
- Ah, bene.- Raccolse il piatto che aveva fatto cadere.
- Esci con Alexandra?-
- Umm, no.-
Mi sedetti sulla sedia, appoggiando i gomiti sul tavolo freddo.
Niall era leggermente in ritardo.
- Allora con chi?-
Alzai gli occhi al cielo.
- Con un mio amico.- Tagliai corto.
- Un amico?- Mi fissò severamente.
Il telefono vibrò all’improvviso, salvandomi da una conversazione alquanto imbarazzante.
“Sono sotto casa tua, ti aspetto”
- Devo andare.- Dissi mentre sgattaiolai giù dalla sedia.
Raccolsi la borsa per terra e uscii velocemente dalla porta d’ingresso.
- Stai attenta!- Sentii la voce di mia madre in lontananza.
Scesi i gradini due alla volta per arrivare prima alla grande porta a vetri.
Prima di uscire mi sistemai la grande felpa verde e i jeans troppo aderenti, cercando di non avere neanche un capello fuori posto.
Uscii dalla porta, ma vidi il ragazzo biondo solamente dopo aver chiuso il piccolo cancello alle mie spalle.
Era appoggiato su una grande moto nera, quasi minacciosa.
Indossava la giacca di pelle che mi aveva dato la scorsa notte, sopra una maglia bianca, forse di una squadra di rugby e in mano reggeva un casco nero.
Quando mi vide arrivare, comparve un sorriso beffardo sul suo volto.
- Salve.- Disse scherzoso.
Invidiavo la sua disinvoltura, non era per niente nervoso.
- Ciao.- Gli sorrisi, abbassando leggermente lo sguardo.
- Sei pronta ad andare?-
- Dove?- Tornai a fissarlo curiosa.
Mi si avvicinò lentamente e infilò sulla mia testa il casco che teneva in mano poco prima.
Mentre mi spostava dolcemente i capelli dalla fronte, disse.
- Lo vedrai.-
Montò sulla motocicletta e la accese, riempiendo la piccola strada con un rumore forte e fastidioso.
- Andiamo con quella?- Balbettai.
Dovevo sembrargli uno strazio, continuavo a lamentarmi per tutto.
- Ti prometto che starò attendo.- Ridacchiò, facendo sembrare quelle parole come uno scherzo.
- Lo prometti.- Ricalcai la sua promessa.
Misi la borsa di pelle chiara a tracolla e salii incerta sul mezzo.
Mi allacciai bene il casco e una leggera ansia m’invase.
- Stringimi forte.- Disse Niall mentre si metteva il casco.
- Sono serio, stringimi forte.- Mise le mani sul grosso manubrio.
Mi resi conto solamente quando partì di cosa significasse quella frase.
Mi avvinghiai al suo busto con tutta la forza che avevo, di riflesso mi strinsi a lui anche con le cosce e sperai
che non se ne fosse accorto.
La moto sfrecciava tra le macchine a una velocità spaventosa, non lasciai neanche per un secondo Niall, avevo troppa paura.
Quando rallentava, azzardavo ad aprire leggermente gli occhi, ma appena ripartiva la paura me li faceva richiudere di scatto.
Le mie mani stringevano con forza la maglia sottile e sentivo il petto di Niall contrarsi in delle risate, soffocate dal rumore assordante del motore.
Mi accorsi di essere arrivati quando le mani del ragazzo toccarono le mie e con una carezza slegarono la morsa delle dita.
Scese dalla moto con un salto e quando tolse il casco, sfoggiò un ampio sorriso divertito.
- Ho sentito dire che sei molto coraggiosa.- Mi slacciò il gancio di metallo e mi liberò la testa.
Ero pietrificata.
- Ti porto dentro in braccio?- Scossi la testa, riprendendomi.
- Ce la posso fare!- Ridacchiai scendendo goffamente dalla grossa moto.
Appena i piedi toccarono il terreno, mi colpii ciò che ci circondava.
Eravamo nel parcheggio affollato dello stadio, gruppetti chiassosi si dirigevano all'interno, gridando e cantando cori incomprensibili.
- Rugby?- Gli chiesi riconoscendo la sua maglia con quella di altre persone.
- Brava!- Mi guardò sorpreso. - May ti ha detto tutto?-
- Non mi ha detto nulla.- Lo guardai dubbiosa.
- Allora è un'adorabile coincidenza che ti sei vestita di verde.-
Passò la mano tra i capelli biondi.
- Andiamo.-
Mi cinse le spalle con un braccio e ci avviammo velocemente verso l'entrata.
Adoravo la sua disinvoltura simile quella di un bambino.
Camminammo in silenzio, ero troppo impegnata a guardare ciò che accadeva intorno a noi.
Tirò fuori dalla tasca due biglietti e li porse a uno dello staff, che lo salutò come se fosse un suo vecchio amico.
Tolse il suo braccio dalle mie spalle solamente per cercare distrattamente la mia mano con la sua, ma all'improvviso la ritrasse.
- Scusami.- Disse.
- Perché?- Gliela ripresi, recuperando un po' di sicurezza che avevo perso per strada.
- Dobbiamo tenere certi limiti o penseranno che sia io il tuo ragazzo. Poi il gorilla si arrabbia.- Ridacchiò.
- Io e Jake non stiamo più insieme.- Gorilla si addiceva proprio a quel ragazzo dall'aria indifferente.
- Oh beh, allora cambia tutto.- Disse intrecciando le sue dita affusolate tra le mie.
Era piacevole stringere quella grossa mano, così morbida e calda.
Mi condusse a due posti, facendosi spazio tra la folla.
Eravamo in un’ottima posizione e il campo, dove si stavano ancora allenando i giocatori, si vedeva chiaramente.
Mi sedetti sullo scomodo sedile di plastica e guardandomi intorno, capii per quale squadra stavamo tifando.
- Non pensavo che fossi un tifoso dell'Irlanda.- Quasi gridai per farmi sentire.
- Non sai tante cose.- Ridacchiò.
- Senti freddo?- Mi chiese.
Scossi la testa, ma lui lesse tra le righe.
- Vieni qua.- Mi cinse le spalle e mi avvicinò dolcemente a lui, proteggendomi dall'aria fredda di quella giornata.
Il suo profumo mi riempì i polmoni.
Iniziò la partita e Niall mi spiegò le regole del gioco, ma inutilmente.
Pochi minuti dopo avevo già dimenticato tutto.
Quindi scelsi di imitare i suoi movimenti; quando si arrabbiava, mi arrabbiavo anch'io e quando esultava, esultavo con lui.
Più il tempo passava e più i miei nervi si scioglievano, rendendomi conto di quanto fosse ridicolo preoccuparmi per Niall.
Il suo sguardo era fisso sul gioco, ma alcune volte lo sorpresi sbirciare dalla mia parte, con un sorriso stampato in volto.
- Ti stai annoiando?- Mi chiese di punto in bianco.
- No.- Risposi velocemente.
Il suo volto si fece dubbioso.
- Però non è il tuo posto preferito.- Era così premuroso.
- Diciamo di no.- Dissi sinceramente, non serviva a nulla mentirgli.
- Che cosa avresti preferito?- Iniziò a giocare con i miei capelli.
Intorno a noi tutti si alzarono in piedi, forse avevano segnato contro la squadra avversaria.
- Sai quei vecchi locali, dove suonano musica dal vivo? In quei posti si riesce sempre a trovare un posto tranquillo dove parlare.- Dissi senza pensare.
Niall mi faceva un effetto strano, non riuscivo a nascondere ciò che pensavo e salivano a galla tutte le emozioni.
Ero così indifesa ai suoi occhi e adoravo la protezione che mi offriva.
Il volto di Niall s’illuminò.
- Magari dove il cantante suona la chitarra.-
- Esatto.- Gli sorrisi dolcemente.
- Domani sera sei libera?-
Quella domanda mi lasciò senza parole.
- Credo di si.- Lo guardai incuriosita.
- Ottimo, ti sorprenderò.- I suoi occhi blu erano fissi nei miei e il mio povero cuore stava per esplodere.
- Non mi vuoi dire ancora dove andiamo?- Le sorprese mi innervosivano.
- Almeno questa volta hai un'idea più chiara di quella di oggi.- Rise divertito.
- Ti avverto che io e le sorprese non andiamo molto d'accordo.- Di scatto feci una faccia infastidita.
Un boato di disapprovazione riecheggiò nello stadio, catturando l'attenzione di Niall.
La sua faccia divertita scomparve e questo non era un buon segno.
- Io ti farò cambiare idea.- Disse pochi minuti dopo.
- Ora godiamoci la fine.-
***
Il cielo chiaro si stava spegnendo, lasciando spazio alla luna e alle sue stelle.
- Cioccolato.- Disse Niall di punto in bianco, mentre gustava il suo gelato.
La partita era finita da un paio d'ore e avevamo fatto una passeggiata nel parco vicino allo stadio, giusto per parlare.
- Cosa?- Gli risposi non curante, ero troppo impegnata ad assaporare il dolce.
Non mi aveva fatto bene saltare il pranzo.
- Dovevo prendere il cioccolato.-
- Ah!- Esclamai. - Cosa tu avevo detto io?- Lo presi in giro, soddisfatta.
- Ma dovevo provare anche questo! Non posso fare il razzista con i gusti del gelato.- Ridacchiò mentre fissava intensamente il mio cono.
- Il tuo è sparito.- Rise di gusto come un bambino.
- Non ho mangiato a pranzo.- Mugolai, guardando di sfuggita il ragazzo con la giacca di pelle.
Il suo volto cambiò all'improvviso, come se dalla mia bocca fossero uscite parole di disprezzo nei suoi confronti.
- Perché?- Si era fermato e mi fissava stordito da quelle parole.
- Non avevo fame, tutto qui.- Non mi fermai ad aspettarlo.
- Con me non potrai mai saltare un pasto, è impossibile.- Le sue braccia coprirono dolcemente le mie spalle.
- Torniamo a casa?- Chiese quasi sussurrando.
Annuii lentamente, quasi controvoglia, mentre mi stringevo goffamente a lui.

 Taaaa daaaa! Ce l'ho fatta a pubblicare anche il sesto capitolo! 
Allora, nel prossimo capitolo succederanno molte più
cose e compariranno anche dei nuovi personaggi, non molto importanti ma molto mlmlml(?) 
Come al solito una recensione non mi schifa c:
xx
@plsdavid 
  
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