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Autore: Soul of the Crow    04/04/2013    2 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Diverse ore dopo… nel Regno della Vita… a casa di Tenma…
 
Tsurugi aveva riportato il Comandante dell’Est a casa sua dopo averlo ritrovato sul Monte dell’Alba, e da quel momento non lo aveva lasciato solo un attimo, ma il Sole stava per lasciare il suo post nel cielo alla Luna e Matsukaze non si era ancora svegliato:
- Che cosa gli è successo mentre era via, e poi dov’è andato di preciso con le altre Guardie e i due Neutrali? - a rompere il filo dei suoi pensieri ci pensò il rumore della porta che si apriva, e Shindou e Kirino comparvero sulla soglia:
- Allora è tornato anche lui… - quello di Takuto era poco più di un sussurro, ma Kyousuke lo sentì ugualmente:
- Da quanto tempo siete tornati? - domandò loro.
- Ci siamo svegliati verso mezzogiorno, ma siamo andati subito a casa perché eravamo un po’ stanchi… Quando siamo arrivati in questo Regno di preciso, non lo sappiamo.
Siamo venuti qui perché credevamo che Tenma fosse già tornato, e perché volevamo chiedergli se lui si ricordava qualcosa riguardo al luogo in cui siamo andati con Ichinose, Aki e gli altri Comandanti. - gli spiegò Ranmaru, ma prima che potesse finire, il blu lo interruppe:
- Come sarebbe che non vi ricordate niente? -
- Non lo sappiamo nemmeno noi. - gli rispose Shindou, mentre entrava nell’abitazione seguito dal rosa, per poi aggiungere:
- è come se qualcosa ci avesse cancellato i ricordi riguardanti il viaggio. I fatti che precedevano la partenza ce li ricordiamo, ma di quello che è successo dopo… beh, sappiamo solo di esserci risvegliati in questa zona dell’Isola della Vita. Il resto è un mistero. -
I minuti dopo passarono nel silenzio, interrotto soltanto da un mugugno:
- Si sta svegliando. - disse Kirino, attirando l’attenzione delle altre due Guardie sul Comandante dell’Est, il quale stava aprendo lentamente e gli occhi, mentre cercava di mettersi seduto:
- Cos’è successo e come ho fatto ad arrivare qui? - domandò Matsukaze agli altri presenti.
- Ti ci ho portato io quando ti ho ritrovato sul Monte dell’Alba. - gli rispose Tsurugi senza troppi giri di parole, ma il Comandante si rivolse subito agli altri due Angeli:
- Voi vi ricordate qualcosa del viaggio? -
I due scossero la testa come cenno che nemmeno loro sapevano cosa fosse accaduto in quei giorni; Tenma parve deluso dalla risposta, ma si rivolse al suo secondo in comando:
- Quanto tempo sono stato via? -
- Quasi quattro giorni, e se nessuno di voi sa qualcosa riguardo a quello che vi è successo in questo periodo, potrebbe essere così anche per… - non riuscì a terminare la frase che i quattro sentirono un rumore provenire dall’esterno. Istintivamente volsero lo sguardo verso la finestra e pochi secondi dopo, un proiettile avvolto da un’aura verde ruppe il vetro e proseguì in direzione di Shindou, ma Kirino lo spinse via poco prima che fosse colpito.
Si sentì un altro sparo, ma il colpo stavolta era diretto verso Matsukaze; appena il blu se ne accorse, lo prese per un braccio e lo tirò verso di sé. Riuscì ad impedire che lo colpisse, ma il proiettile centrò ugualmente alcune delle piume delle ali del Comandante dell’Est; tuttavia, poco dopo averle sfiorate, la pallottola e l’aura che la circondava scomparvero nel nulla.
- Chi sarà stato a sparare? - chiese il rosa.
- Non ne ho idea, ma non ci tengo a saperlo. - gli rispose Takuto, mentre prendeva tra le mani alcune delle piume di Tenma che erano cadute per terra, ma appena le toccò, queste diventarono più scure: prima assunsero una tonalità di colore grigio, poi si aggiunsero delle chiazze più scure, dopo ancora diventarono nere, e infine si trasformarono in cenere.
Matsukaze aveva fissato la scena sconvolto, mentre il blu lo stringeva ancora di più:
- Ora che ci penso, aveva rischiato di fare una fine del genere qualche tempo fa: aveva impedito che Ichinose mi colpisse, ma quel potere stava per ucciderlo e il primo segno erano state proprio le piume nere. Fortunatamente, Diana aveva salvato lui e gli altri Comandanti. - pensò Kyousuke, per poi rivolgersi all’Angelo che si trovava ancora tra le sue braccia:
- è tutto a posto. Stai tranquillo. - gli sussurrò per cercare di tranquillizzarlo, ma l’altro continuava ad apparire spaventato: evidentemente non si era scordato di quel giorno.
Intanto, Kirino aveva preso il proiettile che doveva colpire Shindou, e anche se l’aura che lo avvolgeva era scomparsa, era ancora intatto.
- Se ha avuto quell’effetto sulle piume, deve essere stato creato per toglierci di mezzo. Dobbiamo portarlo da Aki e Ichinose: forse sanno di che si tratta. - decise il rosa.
Takuto annuì, per poi spostare lo sguardo sul Comandante delle Guardie dell’Est e sul suo secondo in comando, rimasti abbracciati per tutto quel tempo:
- Io rimango qui con Tenma. Voi andate. - li avvisò il blu. Gli altri due annuirono, per poi uscire dalla casa del Comandante.
Intanto, nascosti tra la boscaglia, due Angeli della Notte avevano assistito all’intera scena:
- Uff… Bersaglio mancato, ma la prossima volta non mi sfuggirà. - disse decisa Mizu.
- Mizu, ti avviso che se ti metterai in mezzo nella mia vendetta… beh, ti dico solo che non te la caverai tanto facilmente. - la minacciò Yuki.
- Stai calma. Da quando è cominciata la missione, ti vedo un po’ troppo nervosa: dovresti farti consigliare un infuso di erbe da Chikyu. Magari non durerà a lungo, ma potrebbe aiutarti a rilassarti. -
La blu sembrò pensarci un attimo, poi liberò l’amica:
- Forse hai ragione… Comunque, perché hai sparato anche contro quegli altri due Angeli e dove ti sei procurata il fucile e quelle munizioni? - le domandò.
- Stavo sorvegliando il bulbo magico che Ayla mi aveva affidato, quando da quell’erbaccia è spuntata una liana che mi ha colpito in testa. Poco prima che mi svegliassi, mi è apparsa nella mente un’immagine, più precisamente una visione su ciò che è accaduto nel passato a mio fratello: ho visto che stava uscendo da scuola con un suo amico e un Mietitore l’ha colpito; ad un certo punto, la maschera del Demone è scomparsa e ho visto che era identico all’Angelo dai capelli castani che è appena uscito da quella casa. Ho provato a colpirlo, ma il primo proiettile è stato sventato da quell’Angelo dai capelli rosa e la seconda pallottola… beh, so solo che ho sentito uno strano dolore alla testa e mi deve avere disorientata per un attimo: devo aver sparato senza essermene accorta, e oltretutto ho anche sbagliato il bersaglio.
La caccia però è solo all’inizio: alla fine cadranno in trappola.
Riguardo al luogo dove mi sono procurata le munizioni e il fucile, le ho prese al Mercato del Nulla: ci sono andata dopo aver piantato il mio bulbo. - Yuki notò che l’altra aveva fatto una smorfia di dolore all’ultima frase, ma appena si avvicinò, notò che c’era una ferita, non molto lontana dall’occhio, dalla quale usciva ancora del sangue.
- Per oggi la caccia è sospesa mia cara. Dovresti tornare al tuo rifugio e curare la ferita, oppure hai dimenticato di portare con te qualcosa per curarti prima di venire in questo Regno? -
- Sai che non conosco incantesimi per guarire le ferite, e non mi sono portata niente perché credevo non mi sarebbero serviti oggetti per curarmi. -
Yuki sospirò rassegnata, per poi prendere per mano la compagna e trascinarla verso il suo rifugio:
- E va bene. Forse al mio rifugio c'è qualcosa per curare la ferita, ma dovremo farla controllare anche da Chikyu: considerando che è stata causata da una pianta magica, potrebbe avere degli effetti imprevedibili. -
 
 
Intanto… nella zona a sud dell’Isola della Vita…
 
Sora era tornata nuovamente sulla spiaggia da mezzogiorno, e si trovava ancora lì sebbene fosse sera. Mentre stava ancora nuotando, Chikyu, Yami e Kaen la raggiunsero:
- Sapevo che ti avremmo trovato ancora in spiaggia, ma come fai a rimanere a nuotare se il Sole sta per tramontare? - le domandò il castano.
- Non c’è un perché Chikyu. Semplicemente mi piace nuotare e rimanere in spiaggia. - le rispose l’azzurra.
- Certo che è strana questa ragazza. - sussurrò il rosso, ma il castano lo sentì ugualmente:
- Kaen, tra noi sei il meno indicato a fare queste affermazioni. -
- Comunque dovresti uscire: in questa zona dell’isola fa un caldo terribile di giorno, ma di notte le temperature possono diventare molto basse. Potresti sentirti male. - la avvisò Yami.
L’azzurra sospirò rassegnata, per poi uscire dall’acqua:
- Perché volevi che ci riunissimo? - gli domandò lei.
- Perché ho visto che il Comandante delle Guardie del Nord, cioè della zona in cui ho piantato il mio bulbo, è tornato, e di conseguenza potrebbero essere lo stesso anche per gli altri Angeli che erano partiti. D’ora in poi, dovremo essere più cauti. - rispose il corvino.
- Finché non vengono a sapere di noi, siamo a posto. - affermò Kaen.
- Normalmente io non sono pessimista, ma alla fine lo sapranno: quei bulbi crescono con una velocità impressionante e poi io non ho ancora capito fino a che punto possono arrivare i loro poteri sull’ambiente o sulle persone che lo abitano. - ammise Sora.
- Vuol dire che dovremo tenerci sempre pronti per ogni eventualità. - aggiunse Chikyu, per poi andarsene in volo e anche gli altri seguirono il suo esempio.
Nessuno di loro sapeva di cosa erano realmente capaci quelle piante…
 
 
Angolo di Emy
 
Mi mancavano un po’ gli altri Angeli della Notte, ma nel prossimo capitolo torneremo nel Limbo.
Spero di non aver fatto troppi errori e anche che il capitolo vi sia piaciuto.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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