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Autore: giusky    04/04/2013    7 recensioni
DALLA STORIA:
"Quindi la colpa sarebbe di Liam che ha preso la febbre? Ma non farmi ridere. Inventatene altre Harry."
"Perché non vuoi credermi? É la verità."
"Smettila di dire cazzate e sii serio per una volta."
"È la verità." gli vibra il telefono.
Victoria. O meglio 'Vickyy', com'è salvata nella sua rubrica.
"Vaffanculo Harry."
Genere: Drammatico, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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this.

Everything change for nothing.

me and you,
forever.
D: 'Hey :)'
H: 'Ciao:)'
D: 'Domani esci con me e Alli? Chiedilo anche agli altri. x'
H: 'Siamo tutti a cena da Liam. Hanno detto di no.'
D: 'Chi tutto c'è?'
H: 'Niall, Zayn, Louis, Hannah e Vicky.'
Hannah e Vicky? Ma.. non avevano detto che non le sopportavano? Che erano asociali?
E se fosse questo il motivo per cui non ci chiedono più di uscire?
D: 'oh. capisco. Sono felice che abbiate fatto amicizia con loro:)'
H: 'Davvero?'
D: 'Si:)'
Ovvio che no, coglione. Svegliati.
H: 'Non sembra.'
Almeno te ne sei accorto.
D: 'Perché non dovrebbe?:)'
H: 'Sei incazzata?'
D: 'No:)'
H: 'Invece si.'
Un genio, davvero. Harry un applauso. Come le capisci tu le persone, nessuno!
D: 'Perché dovrei?'
H: 'Sei gelosa?'
D: 'Non rispondere alle mie domande con altre domande. E comunque si, sono gelosa.'
H: 'Mi piace quando sei gelosa:) perché lo sei?'
Immaginavo. Idiota. Infondo sei Harry Styles; ragioni con i piedi tu. Idiota.
D: 'Perché voi siete miei amici. Come potrei non essere gelosa? Fino a ieri nemmeno ci parlavate con quelle due e ora le invitate a cena. A noi non ci avete mai invitate ai vostri incontri solo maschi.'
H: 'Loro giocano ai video giochi.'
D: 'AHAHAHAH Harry, spiegami cosa cazzo centra. Anche io e Alli giochiamo ai video giochi, lo sai benissimo.'
H: 'Non è casa mia. E poi a Zayn state antipatiche.'
Antipatiche? A Zayn? Lo stesso ragazzo che stamattina ha insistito per andare al cinema con loro questo week end?
Trova altre scuse, Harry. Sei patetico.
D: 'Oh, beh. Interessante.' Assecondiamolo. 'Comunque, se vi stiamo antipatiche, non chiedeteci più niente.'
H: 'Non ci state antipatiche. Suu, siete voi che vi allontanate sempre. Andate in quello stupidissimo negozio di cd per guardare i cd di Justin Bieber, che avete già tutti a casa.'
D: 'A noi piace quel posto. Ci sono sempre cose nuove. E comunque, anche voi state sempre da GameBoy. Io sono stanca di quel posto.'
H: 'Va bene, va bene. Facciamo una cosa. Per farci perdonare domani vengo al cinema con te e Alli, e tento di convincere gli altri.'
D: 'Davvero?:)'
H: 'Si'
D: 'Perfetto, allora a domani.'
Ce l'ho fatta.
H: 'A domani. E comunque, sei bellissima quando sei gelosa.:)'


"Alli, domani andiamo al cinema con gli altri." dico alla bionda seduta sul letto accanto al mio.
"Che vediamo?" mi chiede. Da coricata, si alza e si mette seduta, con le gambe incrociate, e mi fissa.
"Non ne ho idea." rido. "Decidiamo domani."
Mi guarda perplessa, poi annuisce. "Okay."

---

Io e Alli camminiamo per raggiungere il punto d'incontro deciso quella mattina. Svoltiamo l'angolo e arriviamo. Non c'è ancora nessuno.
"Che ore sono?" chiedo ad Alli, che guarda l'ora.

"Sono le quattro e venticinque." dice, sorridendo.
"Siamo in anticipo di cinque minuti. Staranno arrivando." dico, un po' preoccupata. Alli mi sorride. Staranno arrivando. mi ripeto. Siamo in anticipo.
//16:30//
niente.
//16:35//
niente.
//16:40//
messaggio.
H: 'Scusaci, non possiamo venire. x'
Che cosa? Bistardi, coglioni, stronzi.
D: 'Oh, okay. Sarà per un'altra volta.'
H: 'Davvero?'
D: 'Vaffanculo.'

"Andiamocene. Non vengono." dico, e il sorriso che AllI aveva scompare.
"Come non vengono?" dice arrabbiata.
"Non.. vengono." scoppio a piangere. "È tutta colpa mia Alli." singhiozzo. Inizio a camminare per allentare rabbia e tristezza.
"Cosa? No, Dakota che-" la blocco.
"Nell'altra scuola, an-anche lì era così. Nessuno mi parlava e io ero sola. Troppo. Poi avevo fatto amicizia con un ragazzo. Andava tutto bene.. all'inizio. Dopo qualche mese sono iniziate le prese in giro e pian piano anche i colpi. Non so perché, ma iniziarono. E lui mi proteggeva. Un giorno però.." mi fermo. Non l'ho mai detto a nessuno in questi due anni. E fa male.
"Poi? Che successe?" mi chiede, fermandosi e stringendomi la mano.
"Si s-suicidò." dico velocemente, come se così non riuscissi a sentire quella parola. Lei mi guarda e mi abbraccia.
"Perché non me l'hai mai detto?" chiede, tenendomi sempre stretta a se.
"Faceva troppo male. Volevo.. dimenticare." singhiozzo, di nuovo.
"Ti aiuterò io a dimenticare." mi stringe di più.
"Se la migliore amica migliore di questo mondo." dico, sciogliendo l'abbraccio. La prendo per mano e ci dirigiamo a casa.
"Dakota." dice fermandosi e facendo fermare pure me, in quanto le nostre mani erano intrecciate. "Lo ami?"
"Chi? Josh? L'amavo." dico, anche se in realtà ho capito di chi parla, e non è di certo Josh.
"Intendevo Harry." lo sapevo. "A te piace?" 
"Io, Alli che domande fai?" cerco di cambiare discorso.
"Dakota." mi riprende lei.
"Si." sospiro. Poi torniamo a camminare.

---

"Quindi la colpa sarebbe di Liam che ha preso la febbre? Ma non farmi ridere. Inventatene altre Harry."
"Perché non vuoi credermi? É la verità."
"Smettila di dire cazzate e sii serio per una volta."
"È la verità." gli vibra il telefono.
È Victoria, ma lui l'ha salvata come 'Vickyy <3<3'. Io sono solo 'Kota', stupido soprannome buttato così, alla cazzo.
'È stato bello ieri. Specialmente quando è spuntato il drago e col 3D sembrava vero. ahahahahah dobbiamo andare al cinema più spesso. xx'
STRONZO.
"Vaffanculo Harry." me ne vado.
"Kota. Dakota aspetta." 
Oh, bene. Mi segue.
"Non. Seguirmi." urlo.
"Kota, mi hanno costretto." ha il respiro affannato. Fanculo.
"Se sei innamorato di Victoria, o meglio Vicky ti conviene correre da lei." corro più veloce.
"Non sono innamorato di lei. I ragazzi mi hanno costretto. Mi hanno minacciato. Giuro." 
"Non giurare Harry, rischi."
"Hanno minacciato di dirti tutto. Io" é vicino ormai. "Io non ero pronto a dirtelo, ma ora sarei disposto a dirtelo. Se mi ascolti." sembra si stia fermando.
"Non voglio ascoltarti." qualcosa, anzi qualcuno mi ferma. Harry. Pe-perché mi guarda c-così?
"Kota, io." deglutisce. "Ti amo."
Mi.. mi sta ba-baciando? 
Il mio primo bacio, wow. Non è come me lo aspettavo, è-è meglio.
"Harry." riesco solo a dire.
Il suo telefonino vibra, di nuovo.
'Vicky <3<3'
'Ti amo, amore. Pensami. xx'
Lo sapevo.
"Sei un bugiardo." lacrime.
"Kota, per favore. Non è come pensi." mi prende il polso, mi scanso.
"Invece è proprio come penso. Lasciami Harry." ormai sto piangendo.
"Kota."
"Harry." questa voce. Victoria. "Hey. Oh, ci sei anche tu Dakota." mi dice, con voce da oca.
Basta. Non ce la faccio più. Diciotto anni, troppe prese in giro. Troppe delusioni, io. Io non ce la faccio più, davvero.
"Io me ne vado." mi giro, e vedo Harry che fa istintivamente un passo avanti, ma Victoria lo blocca.
Corro via. Gli occhi mi bruciano per il pianto. Prendo il cellulare.
Mesaggi.
Nuovo messaggio.

"Scusa mamma, ma non ho saputo resistere. Non di nuovo. Il dolore è troppo, sarei morta comunque.
Sai, sono stanca. Stanca d'essere 'quella strana', stanca di essere 'classificata', stanca di essere chiamata grassa, bassa, brutta e cazzate varie. Stanca delle prese per il culo e tutte le stupide idiozie degli adolescenti. Scusa se non ce l'ho fatta. Se non sono stata abbastanza forte. Scusa papà, scusa Alli e scusa tu Nick, fratellino mio. Non sei ancora nato, e non mi conoscerai mai. Mi dispiace tanto farlo, ma devo. Addio."

Lo leggeranno quando mi troveranno. 
Supero la ringhiera del ponte e mi tengo alla stessa. Un respiro profondo, due e.. perché non vado giù? Qualcuno mi sta tenendo. Harry.
"Lasciami." comincio a muovermi.
"No. Sta-sta ferma." dice, tentando di tirarmi su, ma io non voglio. Io voglio.. cadere.
"LASCIAMI." urlo. Di nuovo le lacrime. Ti prego no.
"Dakota, se non stai ferma, cadremo." ma io continuo a muovermi.
"Dakota." urla. Ma ormai è fatta.


---

"
Come sta?" 
"Si sta riprendendo.
"Posso vederla?" 
"Solo qualche minuto."
Clock. La porta si apre.
"Dakota. Che hai combinato?" la  sua voce trema. Sta per piangere. "Che ti è saltato in mente? Buttarti giù da un ponte? Volevi lasciarmi sola come Josh ha fatto con te?" si ferma. Piange. "Non volevi lasciarmi sola vero?" mi tocca la mano.
"No." dico, aprendo gli occhi. 
"Dakota. Se-sei sveglia." mi abbraccia.
"Già." rido un po'. Ho un forte mal di testa. Harry. "Dov'é Harry?" chiedo.
Alli si rabbuia. "Harry... non ce l'ha fatta."


---

"Sai, oggi sono quattro anni da quel giorno. Quattro lunghi anni." dico, guardando la lastra in granito accanto a me. Alcuni fiori un po' appassiti sono poggiati lì davanti colorando quel grigio quasi inguardabile. "Quattro anni che continuo a venire qui, una volta al mese. Harry, forse avrei dovuto ascoltarti. Forse ora al tuo posto ci sarei io, e sarebbe meglio, per tutti. Sai, Alli e Louis si sono fidanzati, finalmente. Ci sono riusciti. O meglio Louis ha finalmente capito di amare Alli. Certo che è un idiota, che più idiota non si può." rido. "Forse questa è l'ultima visita che ti farò, almeno per un po'. Vado in America, ho trovato lavoro lì come stilista. Ho sempre desiderato farlo. Perciò, in caso non dovessi più tornare, addio. Harry."

---
"Volo 325, ripeto volo 325 per New York. L'imbarco è previsto per le 18:15."
Sono le 18:03. Ancora dieci minuti poi addio Holmes Chapel. Non mi mancherà per niente.
Addio persone di Holmes Chapel. Addio nuvole, addio pioggia, addio vento. Per me si apre un nuovo mondo. Un mondo a colori, un mondo più allegro. Addio paura di vivere.
"Ultimo avviso per i passeggeri del volo 325 diretto per New York." Devo andare.
Mi guardo per l'ultima volta intorno, l'ultima volta. Addio.
"Buon viaggio." dice un hostess e io le sorrido. Sarà sicuramente un buon viaggio.
Ascolto musica dal mio iPod quando sento la voce del comandante. Pausa.
"C'è un piccolo problema. Stiamo andando verso un punto di grande turbolenza, i motori non sono tanto potenti, perciò l'aereo vacillerà, ma state tranquilli." 
Okay. Tranquilli. Rimetto la cuffia. Play. 
Un po' di turbolenze, aveva detto. Fra poco l'aereo si spezza in due. Ho paura. 
Mando un messaggio ad Alli.

---
"Ultim'ora. L'aereo diretto a New York che è partito da Holmes Chapel è caduto, in mare. Nessun sopravvissuto."

---

NUOVO MESSAGGIO.
"Ti ho sempre voluto bene, Alli. 
-Dakota. xx"

Evviva la felicità!
Buongiorno, o meglio buonanotte ragazzi e ragazze.
Okay, si ero un po' depressa quando l'ho scritta, ma mi piaceva, e l'ho pubblicata.
L'idea è partita da un libro che ho letto, di questa ragazza che si è suicidata e.. ma non vi importa. La prima parte è successa davvero (quella dei messaggi) l'altra l'ho un po' sognata un po' inventata lol
beh, vi chiedo di lasciare una recensione, anche piccolissima, anche se negativa. Ho bisogno di essere giudicata. Voglio sapere se sono brava o faccio vagare i bradipi. lol
Perciò ve lo chiedo per favore, recensite ouo

Ps. voglio solo dirvi che non ho nessun istinto suicida lol. Kisses

Giulia:)

on twitter: @xharoldaddicted

  
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