Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Angel_Books    05/04/2013    0 recensioni
salve a tutti mi chiamo Laira Malfoy.
mio padre semina il panico in casa mia.
mia madre è impazzita.
mio fratello è chiuso in sè stesso.
ma questa non è una richiesta d'aiuto.
questa è la storia di come ho cambiato la mia vita.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Toc...toc...toc...

qualcuno sta salendo le scale che portano alla mia stanza. “sarà di sicuro Tonks.” sono tre giorni che sono chiusa qua dentro e solo ogni tanto Ninfadora arriva a portarmi i pasti. Sento bussare.

- avanti.-

la porta viene lievemente socchiusa e qualcuno si schiarisce la gola. Due occhi verdi mi fissano insistenti dall'ombra. “non è Tonks!” mi alzo spaventata e afferro la bacchetta, ma l'altro è più veloce.

- mettila giù, sporca Malfoy.-

sento una tremenda rabbia montarmi dentro, ma riesco a non far cadere la bacchetta.

- Potter.- sibilo.

- non ti dovresti neanche permettere di pronunciare il mio nome, mostro.-

“respira Laira, respira.”

- comunque non so come tu sia riuscita a entrare, ma ti assicuro che ti farò uscire molto in fretta.-

“calmati Laira, calmati, CALMATI!”

- oh, forse non lo sai- continua quel verme schifoso entrando nella stanza – quello schifo di tuo fratello è morto.-

non ce la faccio più. Quel cretino non si deve permettere di insultare mio fratello. NON SI DEVE PERMETTERE! E faccio quello che non dovrei fare. Mollo la bacchetta e mi avvento su Potter. Lo prendo a pugni, lo faccio finire per terra e comincio a prenderlo a calci.

- NON TI DEVI PERMETTERE! NON TI DEVI PERMETTERE!- continuo ad urlare, mentre Potter tenta di difendersi come può. Poi tutto si blocca. Qualcuno mi ha pietrificato. Vedo il verme sgattaiolare via e Black venirmi vicino. Non l'ho mai visto di persona, ma so che è lui. Come potrei non saperlo? Il suo volto ricopre i muri di tutte le case. Mi guarda fisso negli occhi e io vorrei muovermi, vorrei scappare da quello sguardo che sembra catturarmi. Dopo poco smette di fissarmi e mi libera. Imbarazzata mi siedo sul letto e mi fisso le mani. Sirius si siede vicino a me, mi giro un attimo verso di lui e subito mi rivolto.

- non avrei mai pensato che potesse succedere- sussurra- non credevo ci fosse qualcun altro come me.- mi cinge i fianchi con un braccio. Il mio cuore accelera. Mi alzo di scatto. “no. no.”

- io non sono come te.- affermo.

mi guarda sorpreso, come se stessi mettendo in in discussione l'ovvio.

- io non ho rinnegato la mia famiglia, io continuo a piangere per coloro che sono morti.- mi fermo un attimo, faccio fatica ad andare avanti, il viso di Draco si sovrappone a quello di Black. Ma non posso dargliela vinta. -io odio solo mio padre, per quello che ci ha fatto, ma se potessi tornare indietro, tenterei di salvare anche lui.-

- ti sbagli.- mi dice, e un sorriso diabolico gli si dipinge sulle labbra.- tu hai sempre odiato la tua famiglia e continuerai ad odiarla per sempre.-

“no...non è vero...NO!”

- tu non sai niente di me.- sibilo.

- so più di quanto pensi.- e piano estrae la bacchetta. “ma che cosa...?” non faccio in tempo a pensare niente che mi ritrovo la sua bacchetta puntata alla gola. Il mio cuore perde un colpo. “ è finita.” mi dico “questa volta è finita davvero.” ma poi qualcosa dentro di me si smuove e mentre lui sussurra:

-Avada...-

lo colpisco forte allo stomaco. Lui si piega a metà e io corro via. Raggiungo la cucina e ci trovo dentro la signora Weasley. Lei mi guarda sconvolta, probabilmente non sapeva neanche dalla mia esistanza. Ma l'accumulo di emozioni si fa sentire, piano piano intorno a me si fa nero e svengo.

 

Rinvengo su un divano, con gli occhi di Tonks puntati addosso:

- Tonks...- tento di dire, ma ho la voce impastata e dalle mie labbra esce solo un rantolo.

- Shhh...- mi sussurra e mi accarezza il volto. La sua mano sul mio viso è un toccasana e riesco a tranquillizzarmi. Un improvvisa sonnolenza mi avvolge e piano piano cado tra le braccia di Morfeo.

 

Vengo risvegliata da un'animata conversazione. Quell'insieme di voci mi stordisce e faccio fatica ad aprire gli occhi. L'improvvisa luce rende ancora più penosa la mia situazione. Passano almeno cinque minuti prima che riesca a capire cosa stanno dicendo le voci intorno a me.

- ...sembra che sia pericolosa- dice una voce che non conosco.

- sembra?! Sembra?! Lei è pericolosa! Avete visto come ha ridotto Harry?!- quella leccapiedi della Granger si sta facendo saltare i nervi.

- Hermione, calmati.- ecco, quel fesso di Ron interviene con frasi lampanti.

- Ha ragione, dopotutto non sappiamo cosa sia successo nella stanza.- grazie a Dio esiste Lupin.

- Remus, non puoi dare fiducia a una... una... una persona così- questo è Black. Schifoso verme.

calmati, calmati.” mi dico, mentre apro gli occhi. niente da fare, la mia sopportazione ha oltrepassato il limite. Mi alzo di scatto e loro trasaliscono. Per un attimo un brivido di puro piacere mi pervade nel vedere le loro facce contorcersi alla ricerca di un' idea per sbrogliarsi da quella situazione. Rimaniamo immobili a fissarci per non so quanto, finché Lupin non rompe il silenzio.

- Laira, noi non volevamo... non avevamo intenzione di...-

un mio sguardo infuocato lo costringe a tacere.

- Allora, sentiamo un po' cos'altro avete da dire su di me...- dico beffarda. È arrivato il mio turno.

- Per esempio tu, Granger, cosa vuoi aggiungere a quel avete visto come ha ridotto Harry- continuo, imitando la sua voce sul pezzo finale. Quella scema della Granger inghiottisce a vuoto. Ma questo non mi basta. no.

- non vuoi forse raccontare di quando mi hai fatto dormire sul pavimento della sala comune per ben due anni, fino a quando la McGranitt non ti ha scoperto?- mi avvicino lentamente alla Granger fino a quando lei non comincia ad arretrare spaventata.

- non ti avvicinare- sussurra- non ti avvicinare.- ma io continuo a seguirla, fino a quando non va a sbattere contro la parete.

- non vuoi parlare del mio digiuno forzato? Che passava per dieta, ma era tortura?- la Granger si lascia sfuggire un rantolo e si accascia a terra.

- smettila.- Weasley è dietro di me, ma la sua statura non mi fa paura. Mi giro lentamente e lo guardo negli occhi. Il mio sguardo di ghiaccio lo spaventa e fa istintivamente un passo indietro.

- ti ho detto di smetterla.- continua.

- e di fare che?- chiedo.

- ma di spaventarla così, ovviamente.- è sorpreso, non ha capito che la mia era una domanda retorica. Decido di dargli corda.

- ah, perchè secondo te raccontare cosa mi ha fatto questa... tipa da ormai cinque anni è spaventarla? Secondo me l'unica spaventata sono io, non certo lei.-

- non ti permettere sai!- esclama Weasley.

- che cosa ho fatto?- domando, questa volta davvero sorpresa.

- guarda come hai ridotto Hermione!- la Granger è ancora per terra e fissa il vuoto come in trans.

- io non ho fatto niente!- esclamo.

- Bugiarda!- mi sembra di parlare con un bambino di tre anni.

- il cantastorie sei tu!- gli urlo.

- senti chi parla!- sbraita.

- basta!- interviene Lupin. Ci giriamo tutti e due a fissarlo. “ ma cosa mi è preso?” mi chiedo. Faccio un respiro profondo e mi vado a sedere sul divano.

- voglio vedere Tonks.- dico.

Nessuno osa contraddirmi e poco dopo Ninfadora entra nella stanza. Mi guarda sorpresa dalla porta, poi fa un passo avanti e da dietro di lei compare l'odiosa testa di Potter. Quel deficiente ha un enorme cerotto sulla guancia e un occhio leggermente violaceo. Il mio cuore si riempie di gioia demoniaca e mi costringo a pensare a quanto gli faccia male. Tonks mi fa sedere sul divano e si accomoda di fianco a me.

- dimmi cosa è successo.-

quelle poche parole hanno nella mia mente lo stesso effetto della rottura di una diga e il fiume delle mie parole riesce finalmente a defluire senza più intoppi. Quando arrivo al momento in cui è arrivato Black, Sirius mi interrompe e esclama:

- ...così l'ho aiutata a calmarsi e quando si è addormentata l'ho portata giù.-

- non è vero.- dico con calma.

- certo che è vero!- ribatte Sirius.

- no, non è vero.- continuo

- allora secondo te cosa è successo?- mi chiede Tonks.

- lui ha detto che eravamo uguali e, quando io gli ho detto che non era vero, lui ha provato a uccidermi- gli altri mi guardano allibiti.

- non e vero.- il sussurro di Black è ormai solo un lamento.

- c'è solo una soluzione.- dice una voce, la stessa di prima che non conosco. Da un angolo buio compare il professore di Pozioni, Severus Piton. Mi fissa per un attimo con quegli occhi scuri e poi continua:

- ho un po' di veristatium con me, e basterebbe fargliene bere un pochino per sapere se dice la verità.-

mi sembra un affronto verso di me, ma è l'unico modo per far capire loro chi sia il bugiardo. Invece Black non la pensa come me e fissa con odio Piton.

- vuoi dire che non mi credi?! che secondo te io sono un bugiardo?!- squittisce.

Piton lo ignora e si volta verso di me:

- le va bene, signorina Malfoy?-

- Certo.-

Piton estrae da sotto il mantello una piccola bottiglietta argentata e ne versa il contenuto in un bicchiere. Lo riempie d'acqua e me lo porge. Mentre lo bevo sento gli occhi di Black addosso e butto giù tutto d'un fiato. Il sapore acidulo mi va alla testa, ma poco dopo mi abituo. Mi viene un irresistibile voglia di raccontare tutta la mia vita, tutti i miei segreti, ma sapendo che è per colpa del veristatium, mi serro a forza le labbra. Piton mi chiede:

- signorina Malfoy, è vero che lei ha picchiato Potter?-

“ ma non era per questo il veristatium!”penso.

- si.- sono costretta a rispondere.

- perchè?-

- perchè ha insultato mio fratello.- vorrei dirlo a bassa voce, ma non posso.

- molto bene.- continua Piton - chi l'ha fermata dal massacrarlo completamente?- la sua ironia non mi scalfisce minimamente.

- Black.-

- come?-

- mi ha pietrificata.-

- e Potter è scappato via.-

- esatto.-

- e poi cos'è successo?-

- Black mi ha liberato dall'incantesimo e ha detto che eravamo uguali, che entrambi avevamo rinnegato la nostra famiglia.-

- e lei cosa ha risposto?-

- gli ho detto che non era vero, che io continuavo a piangere per la morte di mio fratello e di mia madre e, che se avessi potuto, avrei salvato, dal baratro in cui si è cacciato, anche mio padre.- le guance mi bruciano e gli occhi mi pungono, ma riesco a resistere.

- e lui ha tentato di ucciderla?-

- si.-

- ma lei è riuscita ha scappare.-

- si.-

- e si è rifugiata in cucina, dove è svenuta.-

- esattamente.-

- molto bene, direi che l'interrogatorio è finito- conclude Piton. Mi porge poi un altro bicchiere contenente una pozione che fa cessare gli effetti del veristatium.

Dopo averla bevuta mi alzo e chiedo a Tonks se posso tornare nella mia stanza. Lei annuisce soltanto. Passo in mezzo a una serie di visi stupiti. Sono ormai sulla porta quando la Granger mi afferra per un braccio:

- Benvenuta, Laira.-

- Grazie Hermione-

“ sì, potrei abituarmi a stare qui.”

spazio dell'autrice

salve genteee!!!
allora, questa è una ff a cui penso da quando ho letto il primo libro di Harry Potter e ancora non conoscevo efp.
comunque, gradirei tanto anche la pù piccola recensione e,  a differenza di quanto scrivo negli spazi d'autrice delle mie altre storie, se potete evitare di commentare negativamente...
 so di pretendere troppo, dopotutto siamo in un paese libero, però...
be' fate come volete.
a presto
Angel_Books
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Angel_Books