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Autore: Echadwen    05/04/2013    2 recensioni
Luinil, fiera ed impassibile guardiana di Bosco Atro, protettrice del sovrano Thranduil.
Implacabile contro i nemici ed indomita nello spirito ma, se ci fosse qualcuno che tentasse di far cedere le sue difese ed arrivare al suo cuore?
Saprà, il principe del Reame Boscoso, farle mettere da parte la guerriera e farle scoprire l'amore?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Movieverse, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Il principe e la guardiana'
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Angolino autrice: L'idea per questa ficcina mi è venuta in mente guardando questa gif http://24.media.tumblr.com/c61de1a5e1bd379773790c4703bf7016/tumblr_mk8co4vuwR1qal0zgo9_250.gif e dal commento della mitica Enedhil: "Va quant'è già scazzata quando parla con Leggy".

Grazie ancora tesora. Sei sempre fonte d'ispirazione.

L'avvertimento spoiler è perchè si narra della Battaglia dei Cinque Eserciti.

Un'altra precisazione. So che quella nella gif è Tauriel ma, per principio, mi rifiuto categoricamente di farla mettere insieme a Legolas, ecco il perchè della guardiana Luinil.

 

 

 

LA GUARDIANA DOMATA




Mi desideri come io desidero te




 

"Questa proprio non ci voleva" disse Bard, rivolgendosi a Thranduil che lo affiancava "non ora che avevamo quel testardo di un Nano in pugno" il sovrano sorrise all'appellativo che il mortale aveva dato a Thorin ma, non era quello il momento di farsi prendere dagli antichi odi.

"Dovremmo disporre i miei arcieri sugli speroni della Montagna" disse mentre osservava una mapppa della Conca "almeno potremmo avere un po' di vantaggio su quella feccia"

"Ed io con loro" aggiunse l'Uomo "mentre il resto si disporrà sul fianco in modo da evitare che entrino nella valle e ci circondino"

I si stavano organizzando alla meglio per fronteggiare le orde di orchi che velocemente stavano piombando su di loro, mentre altre tre creature se ne stavano in silenzio: Legolas, principe di Bosco Tetro, Dain, cugino di Thorin, e Luinil, la guardiana del Re.

"E voi?" chiese rivolto al Nano "Combatterete con noi oppure andrete a rintanarvi con il Re sotto la Montagna?" nella voce della creatura eterna risuonava tutto l'astio per quella razza ed in particolar modo per il Re di Erebor

"Noi combatteremo! Non siamo dei vigliacchi!" rispose quello alzandosi in preda alla rabbia "Vedrete quante teste cadranno grazie alle nostre asce" il fuoco nei suoi occhi, allorché si avvicinò anche lui al tavolo

"E sia allora" riprese la parola il biondo "Bard i tuoi ed i miei arcieri si posizioneranno sugli spuntoni, i nostri guerrieri ed i Nani sul fianco" ma sentì lo sguardo del figlio su di sé



"Luinil deve stare il più possibile lontana dalla battaglia" gli disse col pensiero, allora anche il padre puntò gli occhi su quelli di Legolas

"Legolas... Lei è il capo dei guardiani, non posso lasciarla all'accampamento. Mi ucciderebbe" sorrise

"Allora mettila a capo degli arcieri, almeno li sulla Montagna sarà più al sicuro"

"E sia figlio. Farò come vuoi ma te la vedrai tu con lei dopo" un cenno col capo



"Luinil tu guiderai gli arcieri" disse spostando lo sguardo dal figlio alla donna, cosa che non le passò inosservata

"Ma..." si trattenne dal controbattere, aveva giurato fedeltà e lealtà al suo signore e non avrebbe cominciato ora a disubbidirgli "come volete sire"

"Va a prepararti, anche tu Legolas" ed entrambi uscirono, lei stringendo talmente i pugni da far diventare le nocche bianche e lui pronto alla fine del mondo.

Non appena furono abbastanza lontani da sguardi indiscreti, la rabbia della donna esplose

"Cosa ti è saltato in mente?" la voce alterata e lo sguardo di fuoco, non rispose "Lo so che sei stato tu!" urlò "Non sono una fanciulla che ha bisogno di protezione..." sospirò alla fine, allorché il compagno la spinse contro un albero intrappolandola portando le braccia ai lati del suo viso

"Lo so..." disse semplicemente

"E sono più abile di te con le lame"

"So anche questo" rispose irritandola "ma questo non m'impedisce di temere per la tua incolumità e di fare tutto ciò che è in mio potere per tenerti al sicuro" avvicinò il volto al suo

"Solo perché ci siamo dati qualche bacio..." arrossì "non vuol dire che puoi dirmi cosa devo fare"

"Sono il tuo principe, posso eccome" si beò del rossore che tinse le sue guance

"Solo tuo padre può darmi ordini" rispose altezzosa "e non mi risulta che sia tu il re di Bosco Tetro. Inoltre, principino, io non appartengo a nessuno" gli si fece più vicina con aria di sfida

"Oh, invece sì. Sei mia" posò le labbra su quelle di Luinil, in un bacio forte e possessivo come a voler rimarcare la proprietà della guardiana.

Una volta ottenuto il permesso, avuto con facilità, prese ad esplorare la bocca della compagna, beandosi del calore che era capace di trasmettergli con un solo bacio, e solo quando sentì l'impellente bisogno di respirare le diede tregua, artigliando, però, il suo labbro inferiore tra i denti.
I respiri di entrambi rompevano il silenzio surreale creatosi intorno a loro, erano capaci di consumarsi soltanto con un bacio, un contatto che entrambi desideravano disperatamente tanto da trovarsi aggrovigliati contro un albero od una colonna senza nemmeno accorgersene, solo che la donna non l'avrebbe mai ammesso, l'orgoglio le scorreva nelle vene.
Legolas, infine, le lasciò andare il labbro, ed parlò, nonostante fosse l'ultima cosa che avrebbe voluto fare ed anche la più sbagliata

"Vedi... Non puoi continuare a negarlo. Sei mia e mi desideri come io desidero te, con la stessa bruciante intensità" Luinil aprì di scatto gli occhi ed il suo orgoglio offuscò il piacere appena provato

"Stai al tuo posto" lo redarguì ed in un battito di ciglia sfoderò il pugnale che teneva legato alla cinta per puntarlo alla gola del principe "Non ho bisogno di te", questi sorrise

"Quando smetterai di fare la dura ed accetterai il mio amore?" le chiese mentre con la mano le carezzava la guancia "Ammettere che anche tu mi ami, non ti renderà debole. Sarai sempre la donna forte ed indomita che ha catturato il mio cuore" si lasciò scappare un sorriso imbarazzato. Era troppo inesperta nell'amore e nei contatti con l'altro sesso, gli altri Elfi l'avevano sempre considerata un maschiaccio, un compagno d'armi e non una compagna con la quale condividere l'eternità, tutti tranne Legolas e non era preparata a ricevere quel tipo di attenzioni, a desiderare di averle e di donarle a propria volta così si mascherava dietro la maschera di guerriera che nei secoli aveva eretto.

"Non l'ho mai fatto" ribatté con un filo di voce, abbassando il pugnale

"Giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, battaglia dopo battaglia, io sono sempre stato un po' più tuo e lo sarò se mi vorrai" lo voleva, lo desiderava davvero solo non sapeva come gestire la marea di sentimenti che l'Elfo suscitava in lei

"Se... se dopo la battaglia sarai ancora vivo, potrei pensarci" e per Legolas fu come se gli avesse detto che l'amasse, una gioia incontenibile lo pervase e d'impulso l'abbracciò ed il pugnale cadde a terra. Ricambiò l'abbraccio come meglio poté ma prima che qualcuno dei due potesse parlare i corni risuonarono... La battaglia stava per cominciare.





Fu un ecatombe. Alla fine il bene ebbe la meglio ma a caro prezzo. Il sangue bagnò i verdi prati della valle, sangue di tutti gli eserciti. A terra esanimi giacevano Kili e Fili, i nipoti di Thorin e quest'ultimo aveva riportato ferite mortali.

Luinil ebbe paura quando scendendo dagli speroni vide i corpi dei due giovani fratelli. Se loro avevano trovato la morte, Legolas poteva essere ferito o peggio. Corse a perdifiato verso la tenda del principe, senza dar peso alla stanchezza delle gambe, il cuore le batteva prepotentemente nel petto e nella testa un pensiero fisso: Legolas.

Purtroppo quando giunse all'interno della tenda i suoi timori trovarono conferma. Il principe era steso sul suo giaciglio con un Elfo che lo stava medicando, lentamente si avvicinò, vide la manica destra della sua tunica intrisa di sangue ed uno squarcio all'altezza del petto sull'armatura.

Gli occhi le si riempirono di lacrime allorché il futuro re fece uscire il curatore, appena furono soli si gettò fra le sue braccia, stringendolo forte e nascondendo il volto nell'incavo del collo di questi.
Un piccolo gemito di dolore sfuggì al biondo

"Scusa" disse alzando lo sguardo su di lui

"Non fa niente" le sorrise e con il braccio illeso la strinse

"Non so se essere felice che tu sia qui o se debba riempirti di botte perché ti sei quasi fatto ammazzare" entrambi risero

"Se posso scegliere... preferisco la prima scelta"

"Quando..." si mise a sedere "Quando ho visto Kili e Fili ed ho saputo delle condizioni di Thorin ho temuto per te" Legolas le sfiorò la guancia "anzi sono stata in ansia da quando lo scontro è cominciato"

"Nessuno, nessuno potrebbe mai portarmi via da te. Non sono il pessimo combattente che credi..."

"Non sei pessimo" ribatté "solo, non sei bravo quanto me" lo prese in giro ma il suo viso si rabbuiò subito "Ho avuto così tanta paura" una lacrima le scese sulla guancia "paura che te ne andassi senza sapere..."

"Senza sapere cosa?"

"La mia risposta..." l'altra creatura eterna sgranò gli occhi

"Vuoi dire che?"

"Beh sei tornato vivo, malconcio ma vivo" le braccia di lui le circondarono la vita

"Legolas il tuo braccio..."

"Non m'importa" sorrise contro il suo collo "Mi hai appena detto che mi ami"

"Veramente non l'ho detto" e gli occhi blu di lei andarono ad incrociare lo sguardo perplesso di lui

"Ma..."

"Shh..." gli posò un dito sulle labbra "Sta zitto principino e fammi finire di parlare. Intendo dirtelo ora. Ti amo" per Legolas fu come morire e rinascere mille volte.

Posò le labbra sulle sue ma non in un bacio violento e famelico bensì in un bacio pieno d'amore come lo era il cuore di entrambi.


Luinil aveva capito. Amare non voleva dire essere deboli e succubi del compagno ma esserne la forza, sostenersi a vicenda.

   
 
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