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Autore: _narrys    05/04/2013    2 recensioni
''Nessuno può cambiare una persona, ma una persona può essere la ragione per cui qualcuno cambia.'' Jade, aveva accettatto quella vita penosa che si era lasciata costruire, violenza, droga, sesso, liti, lei sosteneva che le andasse bene così. Lei accettava l'amore che pensava di meritare. Ma si sbagliava, l'amore, quello vero, doveva ancora menifestarsi a suoi occhi, doveva ancora attendere qualcuno che la facesse stare bene, senza essere sballata, o presa dall' eccitimento.
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provate a leggerla, recensirla, anche criticandola. chi lo sa, magari potreste affezzionarvi a questa storia.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo
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Iniziare un nuovo cammino spaventa.

Ma dopo ogni passo che percorriamo

ci rendiamo conto di come

era pericoloso rimanere fermi.

 Figurati se ci fosse una mattina in cui riuscivo ad alzarmi in orario, e che riuscissi a fare tutto con tranquillità.
No, io mi alzavo, pisciavo, ed ero già in ritardo. Harry si offrì di accompagnarmi a scuola, menomale dio. se no mi sarei subita l'ennesima menata della cordinatrice, e non ne avevo voglia.
Naturalmente Zayn non era rientrato, se l'era andata a spassare con qualche puttanella, mentre il giorno prima mia aveva baciata, facendomi crollare a pezzi.
Entrai di fretta in classe, e vidi qualcuno che non conoscevo occupare il posto accanto al mio. Mi andai a sedere e la squadrai da capo a piedi, ma a lei sembrava non importargliene.
-Ciao sono nuova, mi chiamo Charlie Tomlinson.- disse sfoggiando un enorme sorriso, in grado di emanare il buon unore a tutti.
Ma come fa alle otto di mattina ad essere così felice?

Storsi gli angoli della bocca, e mi decisi a risponderle.

-Jade Charles.- dissi stringendole le mani. Ricambiò la stretta fortemente, e si dice che sia un buon segno nelle persone.
Si dimostra la propria forza con una buona stretta di mano.

Quel mini dialogo venne interrotto dalla professoressa Stewart, che subito seppe come farmi girare i coglioni.

-Sei nuova, e sbagli già.
Vicino alla Charles, stai attenta.- sghignazzò quella vecchia di merda. Perchè doveva sempre disfarmi la reputazione, come se quella che ''vantavo'' non fosse già una merda. Ero in procinto di risponderla, ma qualcuno mi precedette. Non che me ne fregasse più di tanto che qualcuno avessi giudizi negativi su di me, ma dava fastidio.

-Lei con me è gentile, non vedo l'utlità di starne attenta.- ribatezzò gesticolando assurdamente, Cha.. Charlie, ecco.
Mi voltai a bocca aperta, la prima che non faceva pregiudizi azzardati.

La vecchia non volle nemmeno rispodere a Charlie, e continuò la sua lezione.

Charlie mi sorrideva, e non aveva paura, o schifo a parlarmi. Sembrava se stessa, il classico tipo che si fa volere bene subito diciamo.
Mi era mancato sghignazzare con una ragazza, inssomma, nella mia vita reganva il silenzio, e di certo non poteva parlare con Zayn o Harry, di come una si era data male la matita, con una ragazza, però risulta sempre piiù facile, e la Tomlinson ci sapeva fare con quelle vispe iridi azzure, a farmi stampare un bel sorriso in volto.

-Dato che la Charles e la Tomlinson sono così affiatate, non si dispiaceranno a svolgere un compito assieme, non è vero?- chiese retorica la prof.
Roteai gli ochhi al cielo, si cazzo che mi dispiace, non vuol dire che ora siamo culo e camicia, ci sto solo parlando da venti minuti.
Io incupita, Charlie sorridente più che mai.

-Charles, le mostrarai la nostra cittadina.- sentenziò, dopo il trillio della campanella.

Avevo già detto che odiavo la mia vita? la odiavo da cima a fondo, non c'era niente di giusto, di buono, di recuperabile. tutto ormai si era consumato fino all' osso, e io insieme a lei. Immersa nei miei pensieri vidi la mia nuova compagna di banco, avvicinarsi, sottraendomi per un poco dalle mie riflessioni nocive.

-A me piacerebbe svolgere quel compito con te, non c'è niente di faticoso, ci divertiamo. Ma se non vuoi, posso capire.- esplicò torturando la copertina che rivestiva il suo libro di matematica.

-Oh, no. Non ho nessun problema, tranquilla.- in fondo che centrava lei se la mia vita era uno schifo.

-Va bene se mi passi a prendere a casa, sulle tre?- domandò speranzosa.

-Certo, ma non so il tuo indirizzo.- risposi accennado un sorriso.

-Street Avenue, sulla trentunesima, presente?- rispose gesticolando.

-Si, certo.- dissi dal canto mio.

Abitavo lì da due anni, sapevo tutto e di più di quella città.

-Ora scappo, ho il corso di matematica- disse alzando il libro apposito.

-Ciao. mimai con la mano

  
  

Charlie.



 si presenterà davvero Jade, o si comporterà come al suo solito?
grazie a tutti quelli che recensiscono.

Voglio fare un saluto speciale, alla mia Power Rangers, che so che legger questo capitolo. ti voglio dire che sei davvero la cosa più bella che mi stia capitando. semplice e coincisa.






 

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