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Autore: Pezzodipayne    05/04/2013    1 recensioni
Lei è una diciannovenne di nome Rebecca ed è una Romana de Roma. Vive con sua sorella e sua madre mentre suo padre gira il mondo per lavoro. Questa ragazza si troverà a vivere il sogno che ogni Directioner vorrebbe a sua volta vivere: incontrare quei cinque interdetti mentali. Non penso ci sia bisogno di dire chi sono, vero? u.u
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Stolker-


Ore 9.45
Il telefono sul mio comodino vibrava da mezz'ora e io cercavo in tutti i modi di non sentirlo e di ignorarlo. Il motivo? 
Il nome che appariva da trenta minuti sullo schermo era quello di Francesco.
Vibrava per un minuto scarso, smetteva e, dopo tre secondi, ricominciava. 
Stanca, allungai la mano per prenderlo. "32 chiamate,13 messaggi persi."
 
"Rebbè posso chiamarti?"
"Rispondi per favore"
"Devo parlarti"
"Ti prego è importante"
"Per favore rispondi a questo telefono"
"Sono sotto casa tua, mi apri?"
"Apri cosi parliamo"
"Perchè non rispondi al citofono? Per favore"
"Io sono ancora qui, apri"
"So benissimo di essere stato stronzo ma apri, almeno parliamo"
"Ho portato una vaschetta di gelato con il tuo gusto preferito"
"Ti ho portato anche un bellissimo fiore"
"Okay ho capito, me ne vado"
 
Da una parte il cuore mi diceva di perdonarlo, di lasciar correre e di continuare quella bella storia. Mentre l'altra parte diceva di lasciarlo fottere, di farlo stare male proprio come lo sono stata io, di mandarlo a quel paese perchè se l'ha fatto una volta lo potrebbe fare ancora e ancora. 
Ed è proprio questo pensiero che avevo intenzione di seguire.
Buttai il telefono nel cassetto del comodino e lo chiusi. Presi la macchinetta fotografica e iniziai a guardare la foto con i ragazzi.
Dio mio erano 
perfetti.
Posai la macchinetta sulla scrivania, accesi il computer ed andai su Twitter. Iniziai a girare per i profili dei ragazzi, per vedere se avessero caricato alcune foto della sera precedente ma trovai solo un tweet di Harry e uno di Niall:
 
Harry: "Stupenda serata a Roma! Grazie ancora ragazzi!"
 
Niall:"L'Italia è incredibile! Ed anche le italiane, ieri sera una ragazza molto carina è salita sul palco per una foto! Incredibile! Grazie ancora di tutto, vi voglio bene!"
 
La ragazza di cui parlavo ero io, oh minchia. No, non ci credo.
Subito retwittai il tweet e lo misi nei preferiti, credendo come una cretina di farmi notare tra le tante. Andai successivamente alle menzioni e mi resi conto che Liam e Zayn avevano retwittato il mio tweet del concerto e che Zayn aveva iniziato a seguirmi.
Porca banana arrostita, sto sognando. Sicuramente. Ovviamente sto sognando. Ora chiudo gli occhi e,quando gli riapro, sarò nel mio letto.
Chiusi gli occhi per qualche istante e quando li riaprii era ancora tutto lì.
Bene, proviamoci una seconda volta. 
Rifeci le stesse cose ma nulla, ancora tutto lì. Immobile.
Oh cazzo, devo chiamare Emma. Ora, subito.
Mi alzai dalla sedia con la velocità di un fulmine, presi il telefono dal cassetto e la chiamai.
-Pronto?- Chiese lei dall'altra parte della cornetta.
-Emma, sono Rebecca! Devo dirti una cosa!- Urlai.
-Rebbè! Smettila di urlare e parla!- Implorò dall'altra parte.
-Io, Niall, twitter,Zayn, ceh io muoio- 
-La smetti di urlare e mi dici con calma quello che mi devi dire?-
-Okay, allora.. -Presi fiato- Niall ha parlato di me in un suo tweet, Liam e Zayn mi hanno retwittato il tweet di ieri sera e Zayn mi segue!- Dissi con calma.
Nè respiri nè risposte, nulla.
-Emma ci sei ancora?- Chiesi preoccupata.
-Sono uscita ora di casa, tempo dieci minuti e sono lì. Ciao- Attaccò.
 
 
Ero li davanti al computer con Emma di fianco che fissava con aria da demente lo schermo.
-Visto? Che ti avevo detto?- Le dissi.
-Già, Zayn ti segue.. Mmh- Iniziò a sfregarsi il mento con il pollice e l'indice.
-Che stai pensando?- Chiesi guardandola in modo strano.
Senza fiatare mise la mano sul mouse e cliccò sui messaggi diretti. -Ora gli scrivi un messaggio!-
Divertente, davvero.
-Ma sei pazza?- Le dissi urlando.
-No, magari si ricorda di te..- Disse, iniziando a scrivere il suo nick nella casella.
-Magari sei cogliona, che dici? Come può ricordarsi di me? Farei solo una brutta figura. Dai, sii realista Emma.- Le tolsi il mouse dalle mani e chiusi Twitter.
-Peggio per te, tu perdi quest'occasione.. E poi, hai presente Zayn quanti messaggi riceve al secondo? Non ci perdi nulla se gliene scrivi uno, magari non lo legge e tu eviti anche la figura, come dici tu..- Si alzò dalla sedia e andò sul letto.
Rimasi per qualche istante a fissare lo schermo del computer.
Che faccio?
Continuavo a torturarmi le mani e le unghie, indecisa sul da farsi.
-Pronto?- Emma, alle mie spalle aveva intanto risposto al cellulare.
-No, non sono Rebecca..- Continuò. Mi girai di scatto e mi resi conto che all'orecchio aveva il mio cellulare. 
-No, sono Emma, piacere..- Disse nuovamente. Ma che fa?
-Emma, chiudi quel cazzo di telefono! Se è un certo Francesco digli che non ci sono- Le dissi, supplicandola.
-No, Francesco.. Rebecca mi ha detto di dirti che non c'è- Disse decisa. Mi misi una mano sulla fronte e chiusi gli occhi, incredula di quello che aveva appena detto.
Questa è ritardata.
-Come non ci credi? Me l'ha appena detto lei..- Insistette. Iniziai a sbattere la testa sulla scrivania, ripetutamente.
-Emma, dammi quel telefono prima di peggiorare la situazione- Dissi affranta.
-Scusa ma non mi avevi detto di dirgli che non c'eri?- Chiese dubbiosa,mentre mi porse il cellulare.
La guardai incredula, ma non le risposi. Mi limitai solo ad afferrare il telefono.
-Francesco hai finito di rompere i coglioni?- Dissi una volta portato il cellulare all'orecchio.
-Voglio vederti- Disse dall'altra parte del telefono con una voce altamente sinistra.
-No, ti ho detto di no. Non voglio vederti e nemmeno sentirti se è per questo. Quindi chiudi questo dannato telefono- Risposi leggermente alterata.
Si sentì un sospiro dall'altra parte.
-Peggio per te. Sarai mia, di nuovo. Ciao amore mio- Disse con voce roca.
Riattaccò ancor prima di darmi il tempo di rispondergli. Ero leggermente impressionata.
-Che ha detto?- Chiese Emma dal bordo del letto con il sorriso sul volto.
-Niente, cazzate..- Le risposi in modo indifferente. -Avanti, scriviamo questo messaggio a Zayn..- Continuai per cambiare discorso.
-Finalmente!- Urlò felice.
Riaprì Twitter, andai nei messaggi diretti, scrissi il suo nick e poi iniziai a digitare:
"Ciao amore mio bellissimo, sono la ragazza della foto del concerto.. Quella che era quasi sul punto di svenire, ricordi?"
No ma che cosa sto scrivendo? Troppo demente. Cancelliamo.
"Salve, si ricorda di me? Solo la ragazza che è venuta al suo concerto giorni fà, è stato davvero incredibile. Mi complimento con lei."
Si Rebecca, a questo punto aggiungici anche 'Cordiali saluti Mr. Malik, una sua umile e devota fan'. Ma per favore, elimina.
-Vuoi scrivere qualcosa di semplice per piacere?- Chiese Emma ridendo.
-Si, ora ci provo..- Risposi.
Misi le mani sulla tastiera e mi limitai a scrivere:
"Ciao Zayn, sono Rebecca. La ragazza della foto al concerto di qualche giorno fà. Ti ricordi? 
Tranquillo se non te ne ricordi, è normale. Scusa il disturbo, un bacio. x" 
Invio.
-Visto? Non è stato difficile.. Ora, andiamo in cucina che tua mamma cucina le crepes.- Disse Emma leccandosi le labbra.
-Ecco, andiamo dai..-

 
-Mamma, noi usciamo..- Urlai, prima di chiudermi la porta d'ingresso alle mie spalle seguita da Emma.
-Bene, dove si va?- Chiese Emma, una volta arrivate in strada.
-Facciamo una passeggiata, compriamo qualcosa.. Non c'è destinazione- Le risposi, iniziando a camminare verso il centro.
-Perfetto, mi piace..- Mi seguì.
Iniziammo a camminare. Dopo pochi metri sentì Emma darmi qualche gomitata leggera sul braccio.
Inizialmente la ignorai, pensando che potesse essere solo una mia impressione.
Poi continuò facendole diventare più violente.
-Ahò, che ti prende?- Le presi il gomito innervosita.
-Qualcuno ci segue- Disse sottovoce, facendo segno dietro di noi.
-Ma cosa dici? E' una semplice macchina che sta camminando. Non segue noi, Emma..- Le dissi, cercando di calmarla.
-No, ti dico che ci sta seguendo.- Continuò lei, iniziando ad agitarsi.
Mi fermai di colpo e notai che la presunta macchina frenò di colpo, cercando di indietreggiare lentamente.
-Oh minchia, hai ragione- Bisbigliai.
-Visto? Che ti avevo detto? Riesci a vedere chi c'è all'interno?- Chiese, stringendomi la mano.
Con un gesto, che a mio parere poteva sembrare disinvolto, girai la testa, misi a fuoco la figura nella macchina non avendo gli occhiali e sgranai gli occhi.
-Emma, aumenta il passo.- Le dissi, iniziando a camminare più velocemente.
-Perchè?- Chiese con gli occhi impressionati.
-Porco cane, fai quello che ti dico e zitta- Dissi prendendole la mano e facendola stare al passo.
Noi continuavamo a camminare e la macchina ad avanzare nella nostra direzione.
Non potevo crederci.
Non poteva essere in quella macchina.
-Entriamo qui e cerchiamo di nasconderci- Mi spinse dentro ad un albergo abbastanza affollato cercando di far perdere alla macchina le nostre tracce.
Una volta dentro, prendemmo l'ascensore e salimmo fino all'ultimo piano.
-Mi spieghi dove stiamo andando?- Chiesi mentre perlustravamo il piano.
-Io sto seguendo te!- Rispose Emma guardandomi dubbiosa.
Perchè me le scelgo tutte io le amichè cosi? Ho una calamita?
Stremate, ci sedemmo a terra e ci poggiammo al muro.
-Mi spieghi chi era quello nella macchina?- Chiese Emma dopo qualche istante di silenzio.
-Francesco, il mio ex ragazzo..- Risposi, guardando il muretto di fronte a me.
-E perchè ti segue? Sempre se posso sapere- Richiese.
-Non lo so perchè mi segue, ho paura di avere un ex fidanzato stolker..Ha detto che sarò sua di nuovo, e questo mi inquieta abbastanza- Le dissi guardandola con occhi terrorizzati.
-Ehi, stai tranquilla. Andrà tutto bene- Disse abbracciandomi.
-Benissimo, ora le fan si mettono anche sotto la porta della camera. Si stanno evolvendo!- La voce di un uomo ci fece staccare dall'abbraccio.
-Nono, si sbaglia. Noi siamo qui per altro, non per vedere chissà chi..- Disse Emma, cercando di giustificare la nostra presenza lì.
-Eh voi mi vorreste far credere che siete qui per puro caso e che non vedere chi c'è dietro questa porta?- Chiese incrociando le braccia al petto.
-Esatto, siamo qui per nasconderci, non per vedere un fotomodello del cazzo che si fa il figo dietro ad una guardia del corpo- Risposi, alzandomi da terra e aiutando, successivamente, Emma.
-Signorine sapete benissimo che qui dentro non c'è un fotomodello, cercate di fare meno le spiritose- Continuò l'uomo guardandoci male.
-Lei cerchi di moderare i toni, perchè non ci si gira cosi verso due ragazze!- Gli urlai contro con tutta me stessa, presa dalla situazione.
Ad un certo punto, la porta alle spalle dell'uomo vestito in nero si aprì e una chioma scura di capelli e degli occhi nocciola si fecero spazio.
-Cosa sta succedendo qui?- Chiese stupito delle urla.
-Succede che queste due signorine vogliono farmi credere di essere qui per puro caso e non per vedere voi- Spiegò la guardia.
Era Zayn. Davanti a noi.
Che ci fissava in modo indifferente.
-Non sapevamo che fossero ancora a Roma, scusate..- Disse Emma, scusandosi da parte di tutte e due.
-Bene, ora lo sapete. Per piacere andatevene- Disse la guardia, prendendoci per le braccia.
Zayn era sul punto di rientrare nella stanza, quando mi staccai dalla guardia e gli corsi incontro.
-Ehi Zayn, aspetta! Ti ricordi di me?- Gli chiesi, cercando di ricevere una risposta positiva.
Mi guardò per qualche istante. Poi, dopo aver esitato qualche secondo, mi rispose:-No, mi dispiace..Hai un viso familiare,ma non so chi tu sia..-
-Tranquillo..- Mi allontanai da lui.
-Io ci ho provato..- Dissi ad Emma,una volta averla raggiunta.
La guardia del corpo ci scortò fino all'ascensore.
-Grazie, il bottone lo sappiamo premere da sole- Disse Emma con tono sarcastico che fece innervosire la guardia.
Premetti il bottone e lasciai alle porte il tempo di chiudersi.
Arrivammo a piano terra e ci guardammo intorno per vedere se c'era traccia di Francesco.
L'albergo era bello grande, come molti a Roma d'altronde.
Ma questo aveva una hall particolare che non avevo mai notato. Si potevano vedere tutti i corridoi dei vari piani se solo si alzava lo sguardo e, al centro in alto, una cupola che lasciava alla luce lo spazio di entrare.
Arrivata al centro dell'ingresso, alzai lo sguardo e guardai su.
-Emma, guarda quanto cazzo è grande quella cupola!- Urlai, attirando l'attenzione di Emma e di alcuni addetti all'ingresso che erano lì per accogliere le persone.
-Signorina, è pregata di non urlare certe cattive parole nella hall- Mi rimproverò il receptionist vicino a noi.
-La scusi- Disse Emma ridendo sotto i baffi e avvicinandosi a me.
-Rebbè, forse è meglio se ora andiamo..- Propose.
-Non mi ha riconosciuto..- Le dissi, continuando a guardare in alto la cupola.
-Sono cose che capitano, loro vedono tante di quelle fan al giorno.. Non puoi pretendere che si ricordino di te, dai. Sorridi..- Disse, sorridendomi come non mai.
Abbassai lo sguardo e le ricambiai il sorriso.
-Dai, andiamo a casa.- Conclusi abbozzando una faccia felice.
Passammo la reception e ci avviammo verso l'ingresso.
Come ho potuto pensare che uno cosi famoso, un ragazzo cosi impegnato, cosi popolare si potesse ricordare di me? Che illusa. Sono una delle tante fan per lui, per loro. Si Rebecca, ti hanno dedicato un tweet e ti hanno retwittato..Ma è stata una cosa di passaggio. Per farti stare bene. Ogni tanto succede qualcosa di felice a tutti,no? Bene, tu l'hai avuta l'altro giorno. Momento finito. Prendi i tuoi sogni e mettili in un cassetto, un'altra volta.
-Rebecca?- Il mio nome risuonò nella hall dell'albergo.
Mi girai verso la reception, in cerca della persona che mi aveva chiamato. Ma nulla. Mi sarò sbagliata.
-Rebecca!?- Questa volta sentì anche Emma, che si girò con me verso l'uomo alla reception che ci guardò perplesso e confuso.
Ci guardammo e ci avviammo verso di lui.
-Scusa, mi prendi per il culo?- Chiesi a quella sottospecie di segretario.
-Scusi?- Chiese confuso.
-Cosa fai, mi chiami per nome e poi fai finta di nulla? Mi prendi per il culo?- Richiesi innervosita.
-E poi come fai a sapere il suo nome?- Chiese Emma stupita.
-Ma veramente io non ho chiamato nessuno..- Rispose desolato.
-Rebecca!- Urlarono di nuovo.
-Vedi, l'hai rifatto!- Esclamò Emma.
-Emma, lui non ha fiatato ora..- Le feci notare.
-Ah, giusto..- Disse ridacchiando.
Qualcuno si sta divertendo. Ora lo picchio.
Iniziammo a girare per la hall alla ricerca di questo povero disgraziato che urlava il mio nome.
-Magari non sei tu e stanno chiamando un'altra Rebecca..- Disse Emma mentre continuava a girare.
Non le diedi retta e continuai a guardarmi in giro.
Arrivai sotto la cupola, alzai lo sguardo e lì lo vidi. Una sagoma con capelli neri che urlava a sguarciagola il mio nome. 
Senza occhiali non riuscivo a mettere a fuoco il volto, talmente era lontano e talmente ero cieca io.
-Emma, non ho gli occhiali.. Chi è quel ragazzo in alto che urla?- Le dissi indicandolo con il dito e strizzando gli occhi, cercando invano di metterlo a fuoco.
-Gli occhiali gli hai lasciati a casa, cogliona?- Chiese ridendo.
-Si, e non ho messo le lenti per la fretta. Dimmi chi è- Le dissi ridendo.
-Malik..- Rispose lei a voce bassa.
-Dai, serio. Chi è?- Richiesi ridendo.
-E' Jawy-Ripetè lei sorridendomi. Oh cazzo.
Alzai lo sguardo e vidi che si sbracciava come un dannato.
-Mi hai chiamato?- Chiesi come una demente.
-Si, ti chiami Rebecca!- Urlò lui felice.
-Eh si, è il mio nome ma non vedo come..- Mi bloccai qualche istante e iniziai a pensare.
Abbassai lo sguardo e fissai Emma negli occhi.
-Porco cannolo, si è ricordato come mi chiamo!- Le dissi urlando.
-Signorina, le parole!- Il receptionist mi sgridò.
-Ma stai zitto, Zayn Malik si è ricordato come mi chiamo!- Gli risposi urlando.
-Rebbè, calmati..Piuttosto guarda l'entrata dell'albergo..- Mi disse Emma, diventando seria.
Lanciai un'occhiata all'ingresso e vidi Francesco, che si avvicinava a me molto velocemente e con un sorriso maligno sul volto.
Il mio sorriso sparì nel giro di pochi secondi. Presi Emma per il braccio, corsi nell'ascensore e premetti nuovamente il tasto dell'ultimo piano.
-Cosa cazzo vuole da me? Gli ho detto che è finita- Dissi disperata.
-Stai tranquilla, si sistema tutto. Ora pensiamo ad allontanarlo- Mi disse stringendomi la mano.
Arrivammo al piano e ci ritrovammo davanti Zayn sorridente.
-Visto? Mi sono ricordato come ti chiami- Disse ridendo.
-Zayn,nascondici. Ti prego- Disse Emma con la voce spezzata. Il suo viso divenne serio all'improvviso.
-Seguitemi- Disse facendoci strada verso la sua stanza.
-Rebecca, dove scappi? Sei mia, non devi allontanarti da me. Mi appartieni- La voce di Francesco alle mie spalle. Un brivido gelido percorse tutto il mio corpo.
-Rebbè, aumenta il passo- Mi disse Emma, prendendomi per il polso e trascinandomi con velocità nella camera di Zayn.
-Chiudi a chiave!- Ordinò Emma a Zayn, che chiuse con molta velocità la porta della camera.
-Tranquilla, siete al sicuro qui.- Ci rassicurò Zayn.
-Solo evitate di farvi sentire, nell'altra stanza c'è il resto della band- Aggiunse. Non doveva dirlo.
-Oh mio dioooo- Emma lanciò un piccolo urlo che bloccai mettendole successivamente una mano sulla bocca. Ma non servì a molto.
-Zayn, sei in compagnia?- Si sentì dall'altra stanza. 
-Rispondi, altimenti si insospettiscono!- Gli suggerì a voce bassa.
-Ah si, giusto- Disse lui sorridendomi.
-Con chi stai parlando?- Un ragazzo apparve sulla soglia della porta.
Niall.
-Oh mio dio, Niall Horan!- Urlò Emma, mettendosi le mani sulla bocca successivamente.
-Voi siete..? Aspetta. Tu sei la ragazza della foto!- Disse sorridendo. 
Cazzoculo si ricorda della foto.
-Ragazzi cos'è questo casino?- il resto della band fece ingresso in stanza.
-Oh mio dio, i One Direction davanti a me. Ora svengo!- Urlò nuovamente Emma, elettrizzata al massimo.
-Emma, calmati. Per favore- Le dissi ridendo a bassa voce.
-Ragazzi, vi ricordate di lei?- Chiese Niall, indicandomi.
Liam, Harry e Louis si guardarono per qualche istante e poi scossero la testa.
-Come no? Dai, la ragazza della foto dell'altro giorno! Quella del tweet!- Continuò Niall.
Oh per tutti i cornetti alla nutella, si ricorda tutto. Posso morire felice.
-Ah, si! Ora mi ricordo, ti ho dato il pass per il backstage!- Disse Harry, sorridendomi.
-Eh si..- Balbettai a voce bassa.
-Ragazzi, ci pensiamo dopo a queste cose.. Rebecca, chi era quel ragazzo che vi seguiva?- Chiese Zayn, diventando serio.
-Il mio ex ragazzo..- Dissi a voce bassa.
-Si, è pazzo e vuole averla tutta per sè. Le manda messaggi, la chiama, la pedina e la aspetta sotto casa- Aggiunse Emma, guardandomi.
-Brutta storia gli stolker..- Disse Louis, sfregandosi la testa.
-Non hai sporto denuncia?- Chiese Liam, avvicinandosi a me molto lentamente.
-E' successo tutto all'improvviso, non ne ho avuto tempo..- Dissi, guardandolo preoccupata.
-State tranquille, si sistemerà tutto. Intanto, per ora, rimanete qui e non uscite. Noi staremo con voi, anche perchè non possiamo uscire dalla camera- Concluse Harry sorridendo.
-Va bene, grazie..- Dissi sorridendo a tutti e stringendo la mano di Emma.
 

 
Yeah Buddy.
Il ritardo fà parte del mio DNA. *si scava la fossa*
Scusate davvero. 
Spero davvero che qualcuno stia leggendo questa storia, anche perchè mi sento realizzata quando viene calcolata da qualcuno #confessioni lol
E spero che il mio ritardo non abbia fatto mandare a quel paese la storia. Mi sentirei male altrimenti t.t
In fondo ho aggiornato, giusto? Giusto? ç.ç
Sooo. Cosa ne pensate del capitolo? Caruccio? 'Na merda? Accettabile? Da buttare nel cesso?
Ditemi cosa ne pensate con una piccola recensione qui sotto. Mi farebbe mooolto piacere asdfghj
 
Se volete chiedere qualsiasi cosa sono qui:
Twitter - @Pdipayne_
  
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