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Autore: Zomi    05/04/2013    9 recensioni
Breve Raccolta su piccoli momenti perduti alla Rufy & Robin, basati sulle conosciute penitenze dei giochi infantili a cui tutti, chi prima chi poi, hanno dovuto subire nell'infanzia.
DIRE, FARE, BACIARE, LETTERA, TESTAMENTO...
[Il pairinig trattato non è ancora inserito tra le "coppie" del sito, ma spero che questa campagna pro Re e Regina aiuti il suo inserimento...]
Genere: Fluff, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nico Robin
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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TESTAMENTO



 
La piccola barchetta ondeggiò timidamente.
Delicatamente, le funi sfilarono da sotto di lei, abbandonando l’esile chiglia di legno chiaro e lasciandola dondolare con moto divertito contro le onde.
Ridacchiando, la ragazza che vi era a bordo si resse sul basso bordo della barca, ancheggiando con essa.
I suoi lisci ma ribelli capelli neri ballonzolarono sulle sue chiare spalle, ricadendo molli sulla schiena.
Il padre, letteralmente aggrappato al parapetto della sua immensa nave, da cui era stata calata la barchetta che galleggiava una decina di metri sotto di lui, fissava ansioso la figlia ridere allegra e spontanea, reggendosi alla bene e meglio alla sua nuova casa.
-Meravigliosa…- sorrideva con la sua voce vellutata e soave, gemella a quella della madre se non fosse stata per alcune note acute ereditate dal padre.
-Grazie zio Franky: è perfetta…-
Il sentimentale cyborg arrossì, prima di immergere nuovamente gli occhi lacrimosi tra le sue enormi braccia, a nascondere il suo ululante pianto.
Tutta la ciurma si strinse attorno al parapetto, affacciandosi verso la ragazza che si apprestava a lasciare per la prima volta da sola la nave su cui era cresciuta fino ad allora.
-Hai tutto?- le chiese nuovamente il medico di bordo, piagnucolando debolmente.
-Tranquillo zio Chopper: ho tutto…- rise allargando le labbra in uno smagliante sorriso a 32 denti.
I pirati sorrisero nel vedere quelle labbra allargate nel sorriso più bello del mondo: il sorriso del loro Re.
Rufy rise a fior di labbra verso la figlia, stringendosi al petto Robin, che in ansia come lui, si aggrappava al parapetto della Sunny, conficcando nervosamente le unghie nel legno dorato della nave.
La loro unica figlia li stava per lasciare.
Stava per iniziare il suo viaggio in solitaria lungo la Rotta Maggiore, in cerca della sua ciurma per rincorrere il suo grande sogno.
Il Re dei Pirati sospirò profondamente, mentre i suoi fidati compagni tartassavano di domande e preoccupazioni quella bambina cresciuta in un attimo, non solo figlia sua e di Robin, ma un po’ di tutti loro.
Nervoso per la prima volta in vita sua, posò gli occhi di pece sulla figlia, studiandola in ogni sua sfaccettatura.
Nico Ace aveva i begli occhi azzurro mare della madre, limpidi e profondi come l’oceano che da sempre gli aveva fatto da casa, liberi da ogni paura e preoccupazione come lo erano quelli del padre. I lunghi capelli corvini e lisci, erano a volte inselvatichiti da qualche riccio scomposto tipico della capigliatura dei Monkey, che ogni tanto emergeva nella massa composta d’ebano.
La pelle olivastra era densa e dolce, ammorbidita dal chiaro calore del sole che l’aveva vista crescere e sorridere, con quelle sue labbra rosee e sottili, sempre arricciate in uno smagliante sorriso a 32 denti che testimoniava la sua discendenza con il Re dei Pirati.
Rufy era orgoglioso di sua figlia.
Era intelligente come la madre, sorridente e coraggiosa come lui, ma con quel pizzico di furbizia al femminile che le dava la spinta in più che sempre la caratterizzavano.
L’aveva vista crescere ancor prima che il sole le baciasse la pelle per la prima volta, fiorendo nel ventre di Robin in 9 lunghi mesi.
Proprio come un fiore, era cresciuta florida e aggraziata, germogliando in un bellissimo giglio.
E ora, dopo 18 anni passati sulla Sunny a rallegrare ogni giorno di più, quel piccolo fiore voleva prendere il largo da solo, andar per mare e scrivere la sua storia.
-Perché un giorno IO sarò il Re dei Pirati!!!!- affermava sempre con il sorriso sulle labbra e gli occhi color zaffiro luminosi come il sole.
Si, Re, perché di diventar Regina ed essere sottoposta al volere di un Re maschilista proprio non se ne parlava.
Teorie femministe della cara zia Nami.
Gli occhi del pirata iniziarono ad inumidirsi, mentre stringeva al petto Robin singhiozzante e tremante di pianto.
Ace se ne stava per andar via.
-Tranquilla mamma…- gridava dalla sua brachetta la mora -… starò bene… te lo prometto!!!!!-
Gli occhi dell’archeologa sorrisero di gioia, seppur continuassero a lacrimare di tristezza, mentre parlava con la figlia, augurandole ogni bene della terra.
-Diventerò forte e coraggiosa…- continuava Ace, sbracciandosi verso i genitori -… ci rincontreremo lungo la Rotta Maggiore, e quando accadrà avrò una ciurma tutta mia… una famiglia tutta mia…-
Rufy sorrise fiero dei sogni della sua bambina.
-Sarò sempre con voi…- un sorriso tremante, misto tra malinconia ed ebbrezza d’avventura ora si allargava sulla bocca della principessa -… ma ora devo andare…-
Sciolse l’ultimo nodo della fune che reggeva la sua piccola barchetta vicino alla ciglia della Sunny, liberandosi anche dell’ultimo legame con la sua casa e la sua famiglia.
Mossa dalle onde, la scialuppa ondeggiò bruscamente, facendo ridere di eccitazione la ragazza, che si ritrovò sul fondo della barca con le gambe all’aria.
-Hihihihi!!!!! È così bello!!!!!-
Il cuore di Rufy iniziò a pompare veloce, mentre la barchetta si allontanava nel mare, spinta da onde lente e spumeggianti di schiuma bianca.
Non aveva le aveva detto niente, nemmeno un ciao, bloccato com’era dall’emozione.
Non le aveva dato nemmeno un ultimo bacio di arrivederci.
Smosso dalla paura di vedersela scivolare via dalla mani così bruscamente, come la più dura e aspra delle penitenze, saltò sopra alla balaustra della sua nave, chiamandola a gran voce e, attirata la sua attenzione, estese il braccio da sopra il suo capo fin su quello della figlia, donandole un ultimo importante segno d’amore.
-Questa è il mio testamento per te…- urlò con tutto il fiato che aveva in gola il Re -… quando ci rivedremo, me lo mostrerai e mi racconterai tutte le tue avventure…-
Strinse con forza il palmo attorno al capo ricoperto della figlia, premendo una scompigliata carezza su quella testolina mora, calando la paglietta sui suoi celestiali occhi.
Quella penitenza era dolce e fresca sulle sue labbra.
Era il epgno più bello della sua vita che avesse mai concesso alla figlia.
-È il mio testamento: in esso c’è tutto ciò di cui avrai mia bisogno…- urlò ancora, sorridendole con affetto.
Distese le dita, liberando la presa e ritraendo il braccio per quelle centinaia di metri che si allargavano tra le due imbarcazioni, allontanando sempre più padre e figlia.
Ace sollevò il viso, infossato contro il petto con fare infantile, alzando gli occhi colmi di lacrime di felicità mentre si premeva a mani piene il Cappello di Paglia sulla testa.
Il copricapo giallo s’infossò sulla sua fronte, ondeggiando sopra ai capelli neri, mentre la ragazza si spolmonava nel gridare verso la Sunny, montando a pie pari sul bordo della scialuppa fino quasi a rivoltarla mentre si sbracciava ancora.
-TI VOGLIO BENE PAPA’!!!!! TI VOGLIO BENE MAMMA!!!!! TORNERO’ E SARO’ IL RE DEI PIRATI!!!!! IL TUO TESTAMENTO SARA’ IL MIO TESORO PIU’ PREZIOSO DI TUTTI, TE LO PROMETTO PAPA’!!!!!-
Rufy sorrise gioioso, allargando le labbra nel suo fare infantile e innocente, ricorrendo con saluti e grida le parole della figlia che si perdeva nel mare che iniziava a dividerli, sbracciandosi come lei nel salutarsi ancora mentre le loro figure si andavano a schiarirsi nell’orizzonte blu.
-Ciao piccola mia… rendimi fiero di te…-
 
 



ANGOLO DELL’AUTORE:
Ho notato un qual certo interesse e curiosità per questo ultimo capitolo, che devo dire il vero ho scritto per primo perchè mi ispirava. Spero di non aver deluso nessuno, ma l’ho visto così il TESTAMENTO di Rufy. Sul punto di morte proprio non lo vedevo il caro Luffy, e quindi ho preferito un epilogo a metà tra il fluff e il malinconico…
Commentate e ditemi pure se invece preferivate un altro genere di “Testamento”: posso sempre modificare il capitolo o aggiungerne un Bis…

Zomi

 

   
 
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