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Autore: Birdcage D Swan    06/04/2013    7 recensioni
[Storia a OC; Iscrizioni chiuse] [Continuazione della serie Fury]
Era lì con lei.
Poteva sentirlo.
Nonostante fosse morto da anni, il suo amore viveva tramite quel bey argentato: Hades Selene.

INTERROTTA | Capitolo "Quinto" con "Nota dell'autrice" scritta in data 31 gennaio 2016
Genere: Comico, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Damian Hart, Kyoya Tategami, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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† Secondo †

 

Chris, dopo…non si sa esattamente cosa, era stato portato via d’urgenza da un’ambulanza.

Ginka e Madoka osservavano il loro amico mentre s’allontanava a bordo del mezzo. Erano sconcertati a dir poco.
«Tu Ginka come stai? È tutto a posto?» domandò apprensiva.
«Ehm…s-sì, Madoka. È solo che…non riesco a capacitarmi della cosa! Che diavolo è successo prima???».
«Chi lo sa. La cosa più importante però è che Chris si riprenda da…qu-quello!».
«Già…».
«Se non sbaglio però, è accaduto qualcosa di strano anche a te, nonostante non stessi combattendo, giusto?».
In tutta risposta, Ginka tirò fuori Pegasus dall’apposita tasca attaccata alla cintura.
«Oh!».
«Ma che diavolo…?».

 
† 
 
3…2…1…PRONTI, LANCIO!!!
 
Phantom Orion e Hell Evanescence furono lanciati nel campo da gioco.
Il bey dell’inverno partì subito all’attacco.
«Orion inizia già a colpire ripetutamente il suo avversario, il quale sembra restar lì a far nulla!».
 
«Accidenti! Il computer non mi da informazioni su quello strano bey».
Effettivamente, il pc della meccanica non dava dati, solo una schermata con la scritta “NO DATE” che lampeggiava.
Diede un’occhiata direttamente allo scontro.
Dai movimenti di Evanescence, si poteva supporre che quel bey potesse essere di difesa; tuttavia, le componenti erano troppo poco visibili da permettere anche delle semplici ipotesi.
“Chissà di che si tratta…” ragionò Madoka.
 
«È molto strano, Signore e Signori! Il beyblade di Deus non intende attaccare quello di Chris. Se Evanescence continua così, rischierà di trovarsi fuori dall’arena in men che non si dica!» commentò DJMan.
«Insomma, vuoi fare qualcosa o no!? Che ci sta a fare lì il tuo bey, per decoro!?» il blader leggendario avrebbe voluto divertirsi un po’ di più, ma la situazione, evidentemente, non lo permetteva.
 
Un ghigno.
«Eh…?» sì Chris, hai visto bene: il tuo avversario ti ha ghignato contro! E ti dirò di più: sembra anche molto sicuro di sé, nonostante il suo bey giri ancora a fatica.
«E adesso che hai da sghignazzare, razza di codardo!!».
 
Persino Ginka non ci stava capendo più niente. Raramente aveva assistito a combattimenti dove uno dei due blader non muoveva un dito.
Il proprietario di Cosmic Pegasus osservò Evanescence con più attenzione…per un attimo, il bey sembrò auto-interferirsi.
«Ma cosa…?».
Lo fece di nuovo, ogni volta che Orion lo attaccava.
«Che sia…» bisbigliò Ginka «Chris!!».
«Che c’è!?» si voltò seccato.
«Quel bey…sembra…sembra essere proiettato!».
«Che hai detto!?».
«Evanescence non c’è! Stai…stai combattendo contro un bey che non c’è!».
 
 †

 
Una goccia di sudore gli rigò la pelle olivastra.
Stava appoggiato con aria persa al distributore, attendendo che la sua moto fosse pronta per partire.
Il suono di un motore potente l’allontanò dai suoi pensieri.
Una Jeep si era fermata a far rifornimento. Dal mezzo scese un’allegra famigliola che, non appena lo vide, si comportò come se fosse al cospetto di un fantasma.
«Forza ragazzi! A-andiamo via» disse il padre ai suoi due bimbi.
Ormai c’era abituato. In molti avevano quel comportamento non appena lo vedevano. Forse era per il suo aspetto un po’ da teppista: capelli verde scuro sparati in aria e divisi in due gruppi, furbi e vispi occhi azzurri, orecchino al lobo sinistro e vestiti un po’ sgangherati.
S’accese una sigaretta, allontanandosi di qualche passo dal distributore, ci mancasse solo che prendesse fuoco.
 
BOOOOOOOOM!!!!!
 
No, non fu lui a incendiarsi all’improvviso, e non fu nemmeno lui la causa di quell’esplosione.
Voltandosi incuriosito, notò del fumo provenire dal distributore del GPL dietro il benzinaio.
Con una corsetta veloce raggiunse il luogo dell’incidente.
Nient’altro che fumo e fiamme.
Spostò con le mani la foschia nera che l’aveva raggiunto, qualche colpo di tosse, e tornò a guardare.
Improvvisamente, si notò qualcos’altro oltre a quel macello.
«Sei tu che hai fatto tutto questo?» domandò all’ombra innanzi a lui.
Non si capiva troppo bene la sua identità: era vestito con una tunica nera lunga fino ai piedi. Il cappuccio gli copriva il capo e metà viso, lasciando scoperti solo gli occhi ambrati di cui uno attraversato da una cicatrice, e due V nere incrociate.
Si scrutarono senza dire una parola, finché…
«Sei tu Tategami?» domandò il misterioso individuo. Dalla voce era intuibile fosse un uomo.
«In persona…».
Di tutta risposta, quello strano tizio gli puntò contro il lanciatore.
«Allora…vuoi duellare eh…!?».
Il verde lo imitò, soddisfatto.
Improvvisamente, dimenticò tutto il casino appena successo, sostituito dalla voglia di combattere. Perché in fondo, lui era un blader, no?

 

«Ma che stai dicendo, Ginka?».
Chris ignorò di botto le parole del compagno, continuando a seguire, giustamente, il suo stesso incontro.
“Come sarebbe a dire che quel bey non esiste?” si domandò Madoka, che (non si sa come, ma succede pure nell’anime NdRebelYell) aveva udito l’ipotesi di Ginka.
Guardò nuovamente l’avversario. Continuava a ghignare soddisfatto.
Nonostante fosse visibilmente in netto svantaggio, Evanescence girava senza sosta.
Cominciava a dargli “leggermente” sui nervi.
«Ora basta. Mi sono stufato di questo combattimento! ORION!!».
Il bey violaceo iniziò a roteare, accendendosi di una luce nera a striature ametista.
«AAAAHHH!! MOSSA SPECIALE! ANELLO DI BARNARD!!».
«Fermati Chris!!!» urlò Ginka.
Deus spalancò gli occhi.
Accadde un fenomeno che nessuno avrebbe mai pensato lontanamente che avvenisse: Evanescence divenne fluorescente, dividendosi in tante piccole sfere luminose.
«Ma cosa…!?».
Quelle luci invasero lo stadio, viaggiando a grande velocità e tagliando l’aria.
Tra le urla spaventate del pubblico, Chris e Ginka cercavano di mantenere la calma.
Sulle teste dei due blader le sfere si raggrupparono, restando ferme per un secondo; ma poi…eccole schiantarsi contro i due ragazzi.
«AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH!!!!!!».
 
«GINKAAAA!!!! CHRIS!!!» urlò Madoka.
 
Dopo l’impatto, la luce di quelle sferette era diventata accecante, per poi svanire, e mostrare al pubblico ciò che era rimasto dei protagonisti della sfida.
«Coff! Coff! Accidenti, Signore e Signori! Quello che è appena successo è…totalmente incomprensibile!» disse il presentatore. Ma c’era altro di ben più strano «Gente io…io non so che cosa dire! Phantom Orion è fermo e risplende di una luce argentata che io personalmente non ho mai visto. Perciò, il vincitore dovrebbe essere…un momento! Dov’è finito Hell Evanescence!? E il suo blader Deus!?».
Ginka si destò dal suo breve trance…
«Oh no, Chris!!».
Corse verso il suo amico svenuto e ricoperto di ustioni.
«Presto! Chris sta male! Chiamate un’ambulanza!!».


Fissava il cielo, o meglio, quell'enorme satellite argentato.

Lo sentiva.
Era ancora più forte e più presente che mai. E il fatto che la Luna fosse piena da ben tre notti, la diceva tutta.
Tuttavia, non si erano ancora verificate le condizioni per avviare il punto cruciale del piano.
Almeno però la sua infinita pazienza era stata glorificata, lasciandole iniziare ciò che doveva portare avanti.
«Potente Anael?» domandò una voce femminile «Volevate vedermi?».
Child-1 era piuttosto preoccupata in quel periodo.
La sua padrona non faceva altro che fissare la Luna di notte e segregarsi nelle proprie stanze di giorno.
Solo lei, in tutta l’organizzazione, era turbata da quella strana inquietudine.
Gli altri membri, fuorché le sue guardie del corpo, non potevano avvicinarsi ad Anael, essendo considerati troppo inferiori.
Però, lei era stata riconosciuta come degna messaggera e, disgraziatamente, aveva cominciato a conoscerla meglio e ad affezionarsi. Anche se quest’ultima non sembrava essere in sintonia con la sua servitrice principale.
«Stanno arrivando» cominciò la sua padrona con tono enigmatico.
«Eh? Chi sta arrivando mia signora?».
«Avverto la presenza di due frammenti di stella».
«Ne siete sicura? Di che genere di bey si tratta?» domandò Child-1, stupita.
«Solo due blader del Sistema Solare. Niente d’importante. Però, uno di quei due uomini è sicuramente lui…».
«Eh? Lu-lui…chi?».
 
«Sono entrambi diretti al porto. Accoglili con una squadra di cinque uomini a tua scelta».
«Va bene signora» accettò senza indugiare.
«Dobbiamo dare loro…il benvenuto che si meritano».
«Sarà fatto!» concluse la servitrice, facendo un breve inchino e dirigendosi verso l’uscita.
«Un’ultima cosa…».
A quelle parole, la ragazza s’arrestò.
«Com’è andata la missione di Child-2?».
Fece un attimo mente locale «Bene a quanto pare. Il blader dell’inverno è stato completamente sigillato, mentre quello dell’autunno solo in parte, ma almeno non riesce a usufruire della forza del proprio beyblade».
«E che mi dici di Child-5?».
«Non è ancora tornato dalla missione, però sono sicura che abbia intercettato il blader della primavera».
Tra una domanda e l’altra c’era sempre una fredda pausa, anche se non fredda come le parole di Anael.
«Ho sentito che il blader dell’estate possiede una forza straordinaria, probabilmente maggiore di quella di tutti i blader leggendari».
«È vero. Ne ho sentito parlare anch’io» affermò la giovane dagli occhi azzurri (ho modificato gli occhi di Child-1 da “viola e inespressivi” a “azzurri e freddi”, poi capirete il perché. Mi scuso per gli eventuali disagi nd. RebelYell).
«Purtroppo non credo che possediamo dei blader all’altezza…».
«Eh? Ne-ne siete sicura!?».
«Tsk! Non preoccuparti mia cara Child-1. Ho già in mente come bloccare il blader dell’estate. Però adesso non è il momento. Va a portare avanti il tuo compito…».
«Come desiderate Potente Anael» e si dileguò.

 
Dopo la sconfitta di Chris, i loro avversari se l’erano svignata senza lasciare traccia.
Perciò, il torneo aveva decretato come vincitori i due blader leggendari.
Ma, in un momento del genere, il possessore di Cosmic Pegasus non era in
teressato a nulla di tutto ciò. Se avesse potuto, avrebbe sfogato la sua preoccupazione tramite qualche lancio, peccato che non potesse farlo, dato che il suo bey al momento era sotto la supervisione di Madoka.
In quel momento, il blader era di ritorno dall’ospedale, all’interno del quale era rimasto fino al termine dell’orario delle visite.
Purtroppo, da quando era svenuto al torneo, il povero Chris non aveva riacquistato i sensi, aumentando così le preoccupazioni di Ginka.
Comunque almeno una cosa lo rassicurava:
Stai tranquillo! Il tuo amico ha solo una commozione cerebrale e qualche bruciatura, ma si riprenderà nel giro di qualche giorno.
Come minimo i medici erano ottimisti.
«Ehi Madoka, sono tornato!».
«Ginka, finalmente!» lo accolse la meccanica «Allora? Come sta Chris?».
«A quanto pare ha “solo” una commozione cerebrale e qualche bruciatura, però nulla di grave».
«Grazie al cielo!» sospirò lei.
«Tornando a noi, hai scoperto qualcosa riguardo Orion e Pegasus?» chiese Ginka con voce ferma.
«Sì, seguimi!» facendogli segno.
 
Nel laboratorio, i bey erano entrambi sotto dei sensori solitamente utilizzati per gli ultimissimi controlli.
Ambedue le trottole si presentavano similmente: risplendevano di una luce argentata. Sarebbe stato anche un bello spettacolo se solo fossero riusciti a girare.
«Immagino sia stato quell’ultimo attacco ad averli ridotti in questo stato» ipotizzò Madoka.
«Sì ma…perché la luce in Orion è più forte di quella di Pegasus?».
«Probabilmente perché l’attacco si è verificato su Orion in maniera diretta, mentre su Pegasus non ha avuto il tempo di agire totalmente».
«Capisco. E dimmi: sei riuscita a trovare qualche informazione su questa strana luce?».
«No, mi dispiace. A quanto pare non si riesce a rilevare alcun tipo di dato. Ma di una cosa sono sicura: quel fantomatico Hell Evanescence non era un bey».
Ginka non era stupito «È vero. L’avevo notato anch’io. Ogni volta che Orion lo attaccava con violenza, Evanescence si comportava come un ologramma».
«Già. Più che un bey, sembrava essere uno spirito».
Sapevano entrambi che tutte quelle ipotesi erano abbastanza inutili. L’unica possibilità scartabile con certezza era il considerare Evanescence come un bey reale, essendo invece una sorta di sigillo che bloccava i bey. Ma a che scopo fare una cosa del genere? Insomma, quel tipo non l’avevano nemmeno mai visto. Perché aveva sigillato i loro bey?
Ginka s’incupì all’improvviso, fissando Pegasus con aria lievemente adirata.
Con uno scatto, acchiappò il beyblade e si diresse fuori.
«Che fai Ginka!?» lo chiamò Madoka vedendolo uscire.
«A fare qualche lancio».
Una volta per strada, si preparò a colpire un punto preciso di fronte a lui.
 
PRONTI…LANCIO!!
 
Quando Pegasus si divise dal lanciatore, invece di mettersi a girare sia in aria che una volta raggiunto il suolo, rimase fermo cadendo come un sasso sull’asfalto.
«Accidenti!» urlò il blader, ripetendo “l’esperimento” ma ottenendo il medesimo risultato.
Madoka restava appoggiata alla porta, colpita dalla determinazione del suo amico.
Era dispiaciuta. Era palese la tristezza di Ginka. Non poteva combattere, e quel che peggio, non ne sapeva il perché.
La meccanica, tuttavia, fu stupita da una cosa ben più strana.
“Ma…ormai è sera. Perché c’è così tanta luce?” si domandò osservando la strana chiarezza di quella via.
La ragazzina alzò lo sguardo, scoprendo così la fonte di luce.
“Wow! Che bella! Certo che la Luna in queste ultime nottate è davvero fantastica! Però è strano…non era piena anche ieri?”

Il caso volle che non solo Madoka stesse fissando quell’unico satellite terrestre.
 
«Dunamis?».
«Che c’è Titi?».
«Mi spieghi perché continui a fissare il cielo?» il piccolo Titi era affannato. In fondo era comprensibile; dall’Africa avevano preso un motoscafo in fretta e furia per riuscire a raggiungere il Giappone il prima possibile.
Il blader di Giove osservò meglio. Oltre ad essere esageratamente grande, quell’enorme sfera argentata presentava delle sfumature irregolari color acqua-marina ai margini; decisamente un fenomeno insolito.
Titi seguì la traiettoria di visuale del compagno «Non credevo che la Luna ti piacesse tanto!».
 
«E non immagini neanche quanto!».
 
Quella voce femminile li allarmò.
In men che non si fosse detto, un gruppetto di blader senza identità puntarono loro contro il lanciatore.
«Ahahhah!!! Chi-chi sono quelli!?» s’allarmò il blader di Venere.
Quella gente era strana. Portavano tutti quanti una tunica scura che, oltre al corpo, copriva anche gran parte del viso, lasciando scoperti solo gli occhi. Altro elemento comune: tutti avevano tra le sopracciglia due V nere incrociate di cui una rovesciata.
Si presentarono attaccandoli.
Titi e Dunamis risposero.
 
PRONTI, LANCIO!!
 
Circa sei bey trasparenti si scontrarono contro un bey viola e uno ambrato.
«Accipicchia!! Ma perché quei beyblade sono trasparenti!?!?».
«Non lo capisci Titi?» disse Dunamis con voce ferma «Quelli non sono dei bey!».
«Che cosa!?» si stupì il blader messicano (sono fermamente convinta che Titi sia messicano ù.ù ndRebelYell).
Con una veloce vibrazione, Jupiter si tolse di dosso tutti gli avversari che lo circondavano, scaraventandoli via di alcuni metri.
«Non vi serviamo! Noi non facciamo parte dei blader leggendari delle quattro stagioni!» urlò il blader di Giove.
Subito dopo, ogni beyblade tornò in mano al legittimo proprietario.
In seguito, quei blader misteriosi ruppero le righe, dando spazio al loro momentaneo capo.
 
«Chi-chi sei tu!?» disse Titi spaventato, notando che quell’individuo si stava avvicinando.
«Dunamis… diretto discendente del guerriero Giove» aveva una voce femminile e due freddi occhi azzurri «Non avevo dubbi del fatto che te ne saresti accorto…».
«Tsk!».
«Beh, è inutile che ti spieghi tutta la storia, immagino che tu la sappia già, ormai» quella ragazza aveva un atteggiamento “abbastanza” detestabile.
«A quanto pare, Anael ha ancora i suoi poteri».
«POTENTE Anael» ci tenne a precisarlo «La nostra somma padrona è pronta a liberarsi di tutti coloro che hanno intralciato i suoi sogni».
«Già. I sogni di una pazza invaghita di un assassino» quella risposta causò un ringhio di odio uscire dalle labbra della ragazza «Comunque sia, il desiderio della vostra potente padrona non s’avvererà. Il frammento di stella appartenente al beyblade dell’estate è scomparso».
«Questo lo dici tu!» disse, suscitando l’inoccultabile stupore del proprietario di Jade Jupiter «Come tu ben sai, la mia potente padrona conosce alla perfezione tutte le esatte posizioni dei frammenti di stella, e ha captato anche quello appartenente al bey dell’estate».
Com’era possibile?
Ok, sappiamo tutti che il frammento di L-Drago era entrato nel bey di Kenta evolvendosi da Flame a Flash Sagittario, però quest’ultimo era stato rifiutato da Kenta, perdendo così totalmente le tracce di quel bey leggendario.
Fatto sta che Dunamis non riusciva a comprendere quelle parole. Tuttavia, cercò di nascondere di fronte ai nemici la sua preoccupazione.
«Perché sei venuta a dirci queste cose? Non è molto furbo da parte vostra».
«Questo non lo so…» cominciò la ragazza, con aria ottimista, alzando le mani al cielo «La Potente Anael ci teneva che foste informati, tutto qui! Ora, se volete scusarci, dobbiamo tornare alla nostra base» concluse voltandosi, venendo seguita dai compagni.
«Ehi ferma! Dove pensi di andare!?» s’adirò Titi, puntandole contro il lanciatore.
«No Titi» lo blocco Dunamis posandogli una mano sul dispositivo di lancio «Non dobbiamo combattere. Non ancora, per lo meno…».
«Eh…?»

Avevano chiamato anche lui, magari poteva esistere una remota possibilità che qualcuno ci capisse qualcosa in tutti quei casini apocalittici.
Ma, come volevasi dimostrare, osservava quei bey senza capirci un tubo.
«Ma…perché mi chiedete di aiutarvi? Non ci capisco niente di ‘sta roba!».
«Beh Kenta, ci hai chiesto di dirti cos’era successo di male a Chris, e noi ti abbiamo risposto!» disse Ginka.
«Beh, ormai io e il mondo del Beyblade siamo due entità totalmente separate. Quindi in queste situazioni non posso esservi d’aiuto, mi dispiace».
«Allora ti pesa ancora quella faccenda di Flash Sagittario…?» domandò Madoka.
Kenta non rispose, era troppo doloroso ripensare a tutto ciò che era accaduto a “causa” sua.
 
BIP!
 
La meccanica afferrò il pc.
«Salve ragazzi!».
«Papà!» disse Ginka notando l’immagine di Ryo.
«Venite subito al quartier generale della WBBA. C’è bisogno di voi!».
«È successo qualcosa di grave?» domandò Kenta.
«Non esattamente, ma venite subito» e il computer si spense.
 
Dopo alcuni minuti, i ragazzi erano già giunti presso lo studio di Ryo.
«Ciao ragazzi!» li salutò Hikaru.
«Ciao Hikaru! Si può sapere che sta succedendo?» domandò Ginka.
«Tranquilli! Vi spiegherà tutto una persona. È nella stanza in fondo al corridoio» indicò loro la strada da prendere.
I tre ragazzi, in seguito, giunsero di fronte a una porta automatica, che s’aprì innanzi a loro non appena furono a pochi centimetri da questa.
L’interno si presentava come un salottino, con tanto di divanetti e poltrone.
Una volta entrati, le persone che li attendevano si alzarono in piedi.
«Salve ragazzi!».
«Ginka! Madoka! Kenta! Come sono felice di vedervi!».
Senza dubbio, in un momento come quello, due blader leggendari comparsi quasi dal nulla era l’ultima cosa che si aspettavano di vedere.
Ginka «Dunamis?».
Kenta «Titi?».
Madoka «Che ci fate qui!?».
 
 

 

† Angolo dell'autrice †
 

Masamune- NO VA BE’, AGGIORNIAMO UN PO’ PIU’ TARDI, MI RACCOMANDO!!! (-.-“)
Lo sssssssooooo, scussssattttteee ^^’
Comunque, vi ricordate di questa storia? Che venne inserita su EFP quando ancora le cellule procarioti nuotavano nel brodo primordiale? Beh…finalmente è stata aggiornata ^^
Allora, spero davvero di essere riuscita a incuriosirvi un minimo ^-^ beh, si fa quel che si può…
Masamune- Mpf! Tanto si saranno dimenticati tutti della trama, dato il tempo che c’hai messo per aggiornare -.-
Probabile…
Mi scuso se non ho risposto ad alcune recensioni dello scorso capitolo, ma avevo paura che facendolo vi avrei spoilerato qualcosa della trama e volevo evitare.
Scusate anche se i vostri fantastici OC non sono ancora saltati fuori, ma abbiate pazienza, tenterò di farli apparire tra un paio di capitoli (anche se in realtà c’è un OC che è già apparso ;D)
Finora questi ultimi capitoli non sono stati molto lunghi, ma i prossimi cercherò di allungarli di più.
 
Concludo ringraziando AxelKyo che ha messo la fic tra le seguite, a Leke_96 che mi ha dato due OC (un blader e un wheeler) e Axel tornado di fuoco che mi ha dato un OC e ha aggiunto la fic tra le preferite, e Ami_ChanXD che l'ha messa tra le preferite. Grazie mille! :D
Grazie anche a chi segue e legge questa storia.
 
Altra piccola cosa: avrete forse notato che tra i generi della fic c’è “comico”. Finora di comico non c’è stato nulla, ma poi le cose cambieranno ;)
 
Ok, direi che ho finito.
Scusate per gli ultimi discorsi che a parte i ringraziamenti sono inutili DX
Vi saluto :)
 
RebelYell
 
 

  
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