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Autore: faith15    27/10/2007    7 recensioni
Un contratto.. uno stupidissimo contratto può cambiare la vita di un individuo ma delle volte non in peggio.. Un giovane ragazzo scoprirà cos'è l'amore attraverso un ragazzo.. Una storia d'amore, amicizia e musica..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Takanori entrò piano in casa, come un ladro

Accie ragazze…. Kizkiz… scusate per il ritardo ma me è appena tornata dal loro concerto *___* mi mancano giààààààààààààààààààààà T______T li rivoglioooooooooo

Reita: anche per me è strana questa cosa di uru seme ma siccome non l’ho mai sentita ho voluto cambiare un po XD.. accie mille… kiz

Purin: lowwa *__* me è felice che ti piace!!!!

 

Comunque quetto è l’ultimo capitolino.. kizkiz

 

 

Tutti i personaggi descritti sono di loro proprietà (T_____T e la tristezza calò) non mi appartengono (T___T), questa storia non è stata scritta per motivi di lucro.. solo per puro divertimento.

 

 

La luce del sole filtrava attraverso le fessure delle persiane semichiuse, facendo risplendere il viso di Yuu ancora in piena fase rem.

Kouyou fu destato dello squillare del cellulare del ragazzo che stringeva tra le braccia.

Non sapendo cosa fare e per paura di svegliare il moro lo nascose nel cassetto, sapeva benissimo che chiamare Yuu all’alba sarebbe stata la sua condanna a morte e poi la paura di essere trattato come un perfetto cretino da colui che aveva la fama di essere il più grande donnaiolo dell’intera scuola era così grande da fargli considerare l’opzione della fuga.

Quando ritornò nella posizione in cui si trovava prima il braccio di yuu gi avvolse la vita, facendolo leggermente arrossire.

Probabilmente non si ricordava che il corpo che aveva al suo fianco non era quello formoso di una ragazza ma quello muscoloso di un uomo.

Appoggiò la testa sul cuscino molto lentamente, talmente avvolto dai suoi pensieri da non notare due enormi occhi scuri puntati sul suo viso.

< Che muso! Accidenti… > Disse Yuu, stringendolo ancora più a se.

< Scusa.. non volevo svegliarti > Rispose titubante.

< Sei sveglio da tanto? >

< No, il tuo telefono a iniziato a squillare… tieni! > Disse il biondo staccandosi dall’abbraccio di Yuu e tirando fuori il cellulare dal cassetto del comodino.

< Perché era li? >

< Non volevo svegliarti e non potevo rispondere! > Disse semplicemente, ma la curiosità di sapere chi fosse il mittente della chiamata lo agitava un pochino.

< MM.. Uffa.. > Disse il moro gettando l’apparecchio ai piedi del letto

< E’ successo qualcosa? >
< No niente, era solo mia madre! >

< Non si arrabbierà con te vero? >

< Secondo te? > Chiese guardando male il biondo che alzò le spalle per risposta…

< A vero scusa, tu non hai orari! Dimenticavo.. >

Yuu non gli rispose, ma si nascose sotto le coperte e iniziò a fargli il solletico sulla pancia facendo ridere Kouyou che iniziò ad agitarsi, facendogli dimenticare le mille domande che gli giravano in testa e a cui non riusciva a trovare una risposta.

< NO dai… basta, sai che non lo sopporto! Nooo.. > disse ridendo a crepapelle.

< Ahhaha… dai Kou, ancora un po! > Gli rispose, saltandogli addosso e continuando il suo lavoro.

< Vuoi mangiare? Guarda che non ti faccio fare colazione! > Lo ricattò, e la cosa sembrò funzionare perché lui la smise immediatamente e ritornò al suo lato del letto tranquillo abbracciando un cuscino a forma di bara.

< Lo sai che è un po macabro questo coso? >
< Lo so e mi piace! > Disse semplicemente infilandosi i pantaloni di una tuta

< Se ti serve qualche vestito prendi! > Disse prima di scomparire dietro la porta.

 

-.-.-.-..-.-.

 

Anche se era un po imbarazzato si alzò e andò a farsi una doccia rinfrescante, sapeva troppo di sesso e la cosa poteva essere molto sospettosa se sentita dai suoi genitori.

Una volta uscito afferrò un pantalone e una canottiera nera e si sedette sulla poltrona a forma di trono che Kouyou aveva comprato in una strana fiera, infondo quelle sue stravaganze gli erano sempre piaciute ma per colpa della sua codardia e paura di quello che poteva essere non glielo aveva mai detto.

Afferrò la chitarra appoggiata vicino alla finestra l’attaccò all’amplificatore e iniziò a suonare le prime strofe della loro canzone, cercando di trovare accordi adatti al pezzo mancante trovando qualche nota carina..

< Secondo me potrebbe andare, dobbiamo solo sistemarla meglio! > Disse kouyou riapparendo nella stanza sorseggiando una tazza di caffè.

<  Tu dici? > Disse facendo una smorfia di disappunto..

< Magari se mettiamo questo pezzo con la scala che hai fatto tu!.. potrebbe anche andare.. >

< Ma guarda.. oggi gli va bene, fino a ieri dicevi che faceva schifo! >

< Se non vuoi allora non lo mettiamo! >

< Nono va bene.. tu continua, io vado a farmi una doccia! > Disse appoggiando la tazza sulla cassettiera di legno e prendendo la nella biancheria nera.

Driiiin….

< Kou… il tuo cellulare! > Urlò

< Guarda chi è! > La sua voce era molto lontana…

< Taki.. rispondo io! > Disse prima di premere il tasto per l’accensione della chiamata.

< Moshi moshi? >

-Yuu?-

< Si sono io! >

-Pensavo di aver chiamato Koukun!va beh… -

< non ti preoccupare hai fatto  il numero giusto, cosa c’è??>

-Um.. che ci fai da Kou a quest’ora? Sono solo le dieci e per te è ancora l’alba! Comunque oer oggi è meglio vederci alle due perché vi devo parlare di una cosa!-

< Storia lunga comunque va bene, dai ci vediamo dopo! Ciao… >
- ciao - Disse  Takanori con fare sospettoso.

 

Sapeva benissimo che la bellezza bionda in bagno ci avrebbe messo degli anni interi prima di uscire così decise di raggiungere la cucina e vedere cosa poteva divorarsi durante l’attesa.

 

 

.--.-.-.-.-.-.-.

 

Il tempo trascorse nella pace più assoluta, sia Akira che Takanori si gustarono il pranzo preparato dalla nonna di Takanori.

< E’ meglio andare, sanò arriveremo in ritardo… > Disse Akira afferrando i cappotti e il basso e prendendo la mano del suo ragazzo.

< Sei sempre così freddo! > aggiunse < Meglio se te la riscaldo io.. >

< Certo.. non mi oppongo.. ciao nonna! >

< Salve signora Matsumoto > E uscirono nel vialetto innevato, Takanori scappo subito dalla presa del biondino e iniziò a correre tra la neve, come fanno i bambini piccoli quando escono con i genitori.

< Guarda che se prendi una lastra di ghiaccio cadi e ti fai male! >

< Ma va! Non sono così scemo.. > Gli rispose, lanciandogli una palla di neve, colpendolo in pieno viso..

< Muoviti.. andiamo.. >  Gli disse Akira, sentendosi più il padre che il fidanzato, delle volte sapeva essere davvero infantile… ma la cosa non lo infastidiva molto, amava quel lato del suo carattere.

 

Quando arrivarono davanti al luogo del ritrovo notarono che Kouyou e Yuu e Yutaka erano già arrivati.

Non appena gli sguardi di Yuu e Takanori si incontrarono scattarono entrambi verso una grandissima collinetta di neve.

< Oh santo kamisama! > Disse Kouyou, mettendosi una mano sulla fronte, non potendo credere nella scena che aveva sotto ai propri occhi.

< Ragazzi! Piantatela, la gente ci stà guardando malissimo… > Disse Akira, tutto rosso in viso.

Vedendo che i due avevano cominciato a fare una grande guerra di palle di neve.

< Lasciamoli stare un po, meglio che si sfoghino adesso che durante le prove > Aggiunse yutaka sedendosi su una panchina osservando i due ragazzi-bambini giocare.

< Sai ti manca un uncinetto e sei la nonna perfetta Yukun! > Disse il bassista iniziando a correre verso i due ragazzi per intimarli di smettere.

La cosa funzionò visto che ritornò indietro seguito da entrambi con il broncio sul viso.

< E basta! abbiamo cose serie di cui parlare >

< Ma dopo possiamo fermarci qui? > Chiese Taki osservando il gruppo con occhi da cucciolo bastonato..

< E daiii… > Si aggiunse anche Yuu

< Però dopo! > rispose Kouyou afferrando Yuu per la giacca e spingendolo verso l’entrata del locale.

< ma perché quei due sono così attaccati? Hai visto che occhiate si mandano? > Domandò Akira a Yutaka, che per risposta sollevò le spalle

< E prima, quando ho chiamato Yuu era con Kouyou, alle dieci! > aggiunse Takanori..

< Se avete finito di spettegolare come delle vecchiette potete entrare > Disse Kouyou guardando male il trio di ragazzi.

 

 

La sala prove era grandissima, e piena di strumenti musicali, avrebbero fatto li tutte le prove.

<… tu cosaaaaa? > Urlò Yuu..

< Ma io ti disintegrooo > aggiunse, alzandosi e dirigendosi nella direzione in cui si trovava Takanori che si nascose dietro al suo ragazzo < Proteggimi… >

< Andiamo calma Yuu > Disse Akira

< Infondo non ha fatto nulla di male, ci serve! >… Kouyou…

< Prima o poi dovevamo suonare dal vivo >… Yutaka…

< Il prima o poi si può dire quando abbiamo delle canzoni da poter suonare! Ora non abbiamo niente! >

< Sappiamo fare tante cover, poi abbiamo la nostra canzone, abbiamo tempo una settimana se ci chiamano! E’ la nostra occasione, non sai quante band nascono così! >

< La nostra carriera è finita prima di averla cominciata, nessuno ci cercherà più dopo lo schifo che faremo! >

< Viva l’ottimismo Yuu… Su mettiamoci tutto l’impegno possibile.. suoniamo! > Disse Yutaka..

< Noi siamo… > Disse Akira bloccandosi non sapendo il nome della loro band.. < Noi chi siamo? > Domandò voltandosi a guardare gli altri intenti ad intonare gli strumenti..

< Scusa? > .. Yuu..

< Come ci chiamiamo? >

< Malattia della memoria Akichan? >

< Nooo baka, noi band? >

< Ah… siamo iscritti come i “Gazette” > Disse Takanori, afferrando il microfono..

< Ma che razza di nome è?? > Sempre Yuu..

< Bellissimo, comunque l’ho messo solo per dargli un nome, poi possiamo cambiarlo! >

< Lasciamo perdere, altro che battaglia di neve, se abbiamo tempo io ti uccido!! >

 

 

 

L’Iva, le tasse imponibili… (non so se in Giappone si facciano, ma quando ho scritto l’inizio di questo capitolo la mia prof parlava di queste cose perciò più o meno quello che prova Yuu in realtà sono io!!XDXDNdFaith17)  troppo difficili, la sua mente era molto fragile durante le prime ore mattutine e perciò per la sua salute mentale aveva deciso di dedicarsi a qualcosa di più bello e affascinante, osservare un certo biondino in prima fila..

La sua postazione era ideale,nell’angolino in  ultima fila attaccato alla finestra.

Yuu non aveva la fama di essere un grande secchione, anzi ormai era stato aggiunto negli elenchi degli alunni senza speranza.

Ma osservare quelli che si impegnavano,specialmente se uno di questi era il suo chitarrista preferito, era diventato il suo hobby preferito.

Adorava quando Kouyou faceva il sapientone, rispondendo a tutte le domande facendo sentire tutti gli altri dei perfetti imbecilli, compresa la professoressa e soprattutto adorava il suo sguardo corrucciato quando non capiva qualche argomento.

Si stava perdendo in quella magnifica visione, ma la voce di quella arpia della sempai lo riportò a quella realtà così lontana dal biondo.

< Allora signor Shiroyama… Mi spieghi cos’è lo scorporo dell’IVA! >

Che voce noiosa e fastidiosa, ma possibile non lo lasciasse mai in pace, infondo quello che chiedeva era solo un po di pace e tranquillità, almeno nelle prime ore!

Non stava recando alcun fastidio, ma questa non si dava mai per vinta! Più stava per i fatti suoi e più doveva disturbarlo.

< Non so nemmeno cosa sia! > Rispose semplicemente il ragazzo, cercando di osservare il volto stupito e divertito di Kouyou.

< So che il signor Takashima sia estremamente interessante ma lo può anche osservare in separata sede, questo non è il momento più opportuno! > Lo rimproverò acida facendo arrossire sia Kouyou che Yuu, essendo stato beccato in fragrante.

< Meglio guardare lui che la sua brutta faccia > Disse secco di rimando, quanto non gli piaceva essere criticato o rimproverato, lui poteva fare quello che voleva.

Era anche grazie  a questo che si era guadagnato il rispetto di praticamente tutta la scuola.

< Allora sei pregato di andare fuori e di liberarci della tua inutile presenza! >

Il moro non se lo fece ripetere due volte.

Si alzò raccogliendo tutto il materiale, che poi era solo una penna e un Ipod nero, e uscì sbattendo la porta, tutto sotto gli occhi divertiti dell’intera classe.

Sapeva benissimo che rimanere davanti l’aula non sarebbe servito a nulla se non ad annoiarlo a morte, così raggiunse il cortile interno della scuola e si accese una sigaretta, aspirando ogni singola particella di nicotina che quel bastoncino di tabacco poteva offrirgli.

L’aria era fredda, e le goccioline di ghiaccio gli bagnavano la testa ogni volta che si scioglievano, scompigliando leggermente la sua capigliatura.

L’odor del caffè proveniente dalla sala professori lo inebriava, essendo un caffè dipendente, sentirne solo l’odore lo rendeva felice.

< Oh.. shiroyama Shiroyama! Ma che combini sempre per finire fuori? > Akira apparve da dietro una colonna , anch’esso fumando.

< Ho detto alla prof che ha una brutta faccia! > Rispose serio guardando una gocciolina staccarsi dalla foglia e morire tra le sue mani.

Akira non riuscì a trattenersi, e scoppiò in una sonora risata, facendo voltare quei pochi ragazzi che passavano.

< Tu che cosa hai fatto? Yuu sei troppo fuori! >

< mm… e invece tu che hai combinato? > Fece guardandolo con fare indagatorio.

< E’ colpa di Takanori, io volevo solo fare quattro chiacchiere e lui mi ha fatto sbattere fuori! > <

< Tu parli sempre e mai nessuno ti ha sbattuto fuori! >

< Beh ma lui non voleva ascoltarmi così gli ho rubato il libro e la penna! (presa dal mio sogno… solo che Reita mi aveva rubato lo schermo del pc XDNdfaith17)

< ahahhah tu sei malato! > Concluse il discorso, aspirando la nicotina…

< Cosa ti prende? >Domandò Akira notato lo sguardo perso dell’amico, il che non era assolutamente normale! Solitamente era sempre molto emozionato, felice.

Ma ora non lo era per niente.

< Niente.. perché? > Rispose, senza guardarle l’altro negli occhi.

< Yuu… andiamo.. a me puoi dire che hai! > cercò di consolarlo, appoggiandogli una mano sulla spalla.

< E’ che…  non so che fare! >

< Riguardo a cosa? >

< Io e Kouyou siamo andati a letto insieme! > Disse tutto d’un fiato, sapeva benissimo che Akira non avrebbe avuto pregiudizi, essendo lui il primo ad aver iniziato una relazione omosessuale, ma la cosa che lo disturbava era la sua di reazione.

Per quanto potesse amare Kouyou, la cosa lo spaventava.

Come avrebbe reagito la gente? E se i suoi genitore lo avessero scoperto? Per quanto potesse sembrare sempre così altezzoso e sicuro di se in realtà si sentiva così insicuro.

< Allora avevamo ragioneeeeeeeeee! > Esclamò Akira, felice.

< Scusa? > Yuu sbarrò gli occhi, come avevano ragione? Che diceva quel pazzo?

< Io e gli altri abbiamo notato un piccolo cambiamento tra voi due ultimamente, specialmente le occhiate che vi mandate, le manine che scappano ogni tanto durante le prove! >

< Accidenti! >

< Ma dai.. che male c’è scusa? Io e taki ci facciamo dei problemi? >

< Ma voi siete abituati! Io non so nemmeno che fare! > disse prendendosi il viso tra le mani.

< Dai non fare così! Si vede che vi amate! Ma poi che ve frega! L’importante è che voi due stiate insieme se è questo che volete! >

< Per te è facile? >

< Beh.. all’inizio non lo è mai, come qualsiasi altra storia Yuu! E’ una cosa normalissima..

Tu cosa provi per lui? >

Questo era uno dei rari momenti in cui Yuu sembrava una persona normale, niente  scherzi, niente risate idiote, solo sentimenti veri e dettati dal cuore.

< Credo proprio di amarlo! >

< E lui? >

< Non lo so… > Il moro abbassò nuovamente lo sguardo, mordendosi il labbro rischiando di ferirsi con il pearcing.

< Dovresti chiederglielo! >

< Già! Oggi risolverò tutto! Tanto dobbiamo vederci per le prove no? >

< Già… e ricorda che se non venite alle prove Takanori vi picchia, in questo periodo è piuttosto suscettibile.. si vuole impegnare! Mi fa paura quando fa così! > Disse rialzandosi e raccogliendo la sua borsa.

< Ora devo andare a pregare la prof, mi devo far rimettere in classe > e sorridendo Akira se ne andò scomparendo dentro l’atrio, lasciando Yuu solo con i suoi pensieri.

Quando il suono della campana segnò la fine di tutte le lezioni Yuu aspettò kouyou davanti al cancello d’entrata.

Li l’avrebbe visto sicuramente passare.

< Ehy Kou! > Urlò in moro, attirando l’attenzione di tutta la scuola.

Il biondo abbassò leggermente la testa e lo raggiunse prendendolo per un braccio e portarselo via.

< Ehy ma perché non ci aspettano? > Chiede Yutaka

< Lasciamoli soli… >

< Ma vengono alle prove? > Chiese Takanori con lo sguardo di un assassino.

< Si.. Piccolo dovresti calmarti un pochino sai! Sai troppo nervoso! >

< Che vorresti dire? > Sia Yutaka che Akira si guardarono terrorizzati, non avevano mai visto il giovane così feroce, salvo quando aveva fame.

< Niente niente! > Rispose allontanandosi leggermente e raggiungendo Yutaka..

< Proteggimi! > Disse a bassa voce..

< Avrà le sue cose! > Rispose l’altro temendo una reazione non del tutto gradevole, ma evidentemente Takanori era impegnato a fare progetti omicidio e non li udì.

 

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< Oggi sei stato proprio scemo! > Disse Koukun prendendo Yuu per mano che per risposta rimase impassibile.

< Che hai? > Chiese quasi terrorizzato lasciando la sua mano e guardandolo negli occhi.

< Voglio sapere per te cosa sono! > Disse tutto d’un fiato, sentendosi un perfetto idiota.

< In che senso? > Domandò l’altro corrucciando la fronte, aveva intuito quello che voleva sentirsi dire ma preferiva averne la certezza.

< C’è solo un senso! Per te sono quello con cui passare le tue ore libere scopandomi come una bambolina o provi qualcosa di sincero nei miei confronti? > Ora sapeva benissimo cosa provavano le ragazze quando gli porgevano quella stessa domanda, e si sentiva un mostro.

Kouyou si allontanò, voltandogli le spalle.

Il cuore di Yuu perse un colpo quanto sentì il corpo statuario del biondo gettarlo contro al muro del sottopassaggio che li conduceva vicino alla sala prove.

Il suo corpo era schiacciato da una forza fenomenale, immobilizzato da una presa d’acciaio.

Il respiro di Kouyou gli riscaldava il collo e l’odore così femmineo e dolce gli riempiva le narici.

< Non ti permettere ai più di dire che sei il mio giocattolo sessuale, se ti ho dimostrato questo allora ti chiedo scusa ma non devi mai pensarlo! TI stò dando sia l’anima che il corpo.. alle mie puttane concedo al massimo qualche ora per stare con me! > (poco modestoND FAith17)

Troppi sentimenti, per quanto potesse sembrare una frase piuttosto volgare gli aveva aperto il cuore, facendolo emozionare e innamorare ancora di più.

Le lacrime cominciarono a scendergli solcandogli quel viso perfetto.

< MI dispiace! > Mormorò tra le lacrime

< Di cosa? Sono io che mi devo far perdonare… piccolo mio non sai quanto ho sognato di poterti stringere tra le braccia, farti mio.. o anche solo sussurrarti parole dolci e toccarti.. Oggi quando ho sentito che mi stavi guardando mi sono sentito così bene e appagato! > Rispose asciugandogli le lacrime con il pollice per poi portarselo alle labbra per poi baciarlo, un bacio delicato e dolce come pochi sapevano dare.

Un dolce bacio salto.

Yuu si sentiva in paradiso.. si lo amava, lo amava con tutto se stesso e non se o sarebbe lasciato fuggire.

< Ora è meglio andare, Akira ha detto che Takanori è piuttosto furioso ultimamente! > Suggerì Yuu, ricordandosi le parole dell’amico e asciugandosi frettolosamente il viso.

Prese il suo ragazzo sotto a braccetto e insieme raggiunsero la sala prove.

 

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Quella sera suonarono per diverse volte, la canzone doveva essere perfetta essendo ormai ufficiale la loro partecipazione a quella serata live.

Akira si gettò a peso morto sul letto del proprio ragazzo, iniziando a lamentarsi, dimentico del mal umore del biondo.

< Mi si stanno per staccare le dita… maleeeeeeeee > urlò.. facendosi sentire sino al distretto vicino.

< Uffa.. sei peggio di una femminuccia!che diavolo ti serve lamentarti! Dobbiamo essere perfetti Akikun! >

< Grazie per la considerazione, io ti dico che mi fanno male le mani perché ci stai sottoponendo ad un allenamento militare sotto la tua dittatura e mi dici pure che mi lamento come una femminuccia? > Esclamò offeso raggiungendo la porta.

Takanori lo bloccò, cingendogli la vita con un braccio e gettandolo contro al muro.

< Scusa! > Disse soltanto portandosi le dita del bassista alla bocca, iniziando a leccargliele con fare malizioso.

< Così non mi compri! > Ribadì Akira cercando di liberarsi dalla presa del bassettino davanti a lui, rinunciandoci non appena le mani di quest’ultimo raggiunsero la zip dei pantaloni iniziano ad armeggiare l’elastico dei boxer.

< Nemmeno….. > Non riuscì  a terminare la frase che le mani piccole ma non per questo meno mascoline del suo ragazzo gli entrarono nel indumento intimo, stuzzicando la sua sessualità.

< E va bene.. mi arrendo! > Il corpo si Akira si rilassò lasciandosi prendere dagli spasmi di piacere…

Takanori lo fece stendere sul letto mettendosi sopra di lui iniziando a spogliarlo di tutti gli indumenti..

Le mani callose di Akira non rimasero immobili, iniziarono anch’esse a spogliare il biondo, accarezzando ogni singolo centimetro di pelle candida e profumata, dalle spalle alle natiche per poi finire sul suo membro..

Takanori si perse in quel corpo così statuario e bronzeo, assaporandone ogni centimetro con la lingua raggiungendo così la parte più intima e eccitante del corpo del ragazzo, iniziando a leccarglielo e baciarlo.

Dopo pochi minuti lo fece suo rimanendo abbracciati e stremati per tutta la notte.

 

 

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E così passo anche quella settimana, una delle settimane più eccitanti che il gruppo potesse avere.

La preparazione al live fu estenuante ma ora erano pronti, musicalmente si intende perché psicologicamente erano ridotti ad uno straccio.

Se prima Takanori era nervoso ora era davvero da ricovero.

Akira osservava il suo ragazzo fare avanti e indietro, cambiarsi di abito e trucco provando ogni volta nuove pettinature optando alla fine per il completo scelto all’inizio.

< Piccolo ti calmi? > Disse con un tono molto più tranquillo di quanto doveva essere.

< nooo.. come faccio a calmarmi? >

< Fai come tutti noi! Nessuno è così agitato! > Ma non appena finì la frase entrò Yuu in piena crisi isterica, iniziando a saltellare per tutto il camerino sbraitando seguito da un Kouyou e uno Yutaka completamente in lacrime dalle troppe risate.

Akira si coprì il viso con le mani esasperato.

I chitarristi cominciarono a fare varie prove cercando di rilassarsi, Yutaka optò per un po di sano yoga, anche se non sarebbe servito ma almeno era concentrato su un’altra cosa.

Ruki e Akira invece erano presi a litigare per accorgersi dell’arrivo del proprietario del locale, per annunciargli che ormai era arrivato il loro turno.

Le urla delle ragazzine arrivarono fino all’entrata del camerino, anche se era la prima volta che suonavano davanti ad un vero pubblico, la gente già li cercava.

Chissà che si aspettavano.

Non appena misero piede sul palco furono accolti dal un rande boato.

Un gruppo di ragazzini urlati in prima fila era il motivo principale.

Yutaka si avvicinò furtivo all’orecchio di Yuu e disse shokkato indicando quel gruppetto.

< Ma loro non sono quelli del negozio di strumenti di musica? >

< E’ verooo! > Rispose entusiasmato il moro, mettendosi davanti nel palco, iniziando ad armeggiare la propria chitarra.

Tutti presero posto e dopo aver accordato bene gli strumenti calò il silenzio.

Il silenzio più bello, quello della calma prima della tempesta.

E quella tempesta tanto attesa non tardò ad arrivare, Yutaka iniziò a sbattere e a colpire dando il ritmo seguito dalle chitarre e dal basso.

Il pubblico rimase impietrito a sentire tanta bravura, solitamente i gruppi che suonavano nelle livehouse ai loro inizi non erano mai un gran che ma loro avevano qualcosa di magico.

Con un solo accordo iniziale erano riusciti a creare un’atmosfera elettrizzante quanto calorosa.

(ok…. Stò cercando di immaginarmi come sarà il concerto a monaco…e stò per morire sapendo che saremo al posto di quei ragazzini!! muoreNDFaith17)

 

 

Ma perché la sua vita dipendeva sempre da un contratto?

Ma ora vedeva del positivo in tutto quello che gli era capitato, specialmente il trasferimento in italia.

Se i suoi non avessero firmato il contratto per l’acquisto della casa a quest’ora non starebbe per firmare il contratto con la PSCompany.

Era successo tutto così in fretta che non riusciva ancora a crederci.

Il cuore di Takanori andava a mille, rischiando di rompergli il petto e mentre firmava il pezzo di carta stringeva forte la mano del suo ragazzo talmente forte da rischiare di rompergliela.

 

 

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< Taki!... Taki?... Rukiiii! >Urlò un ragazzo biondo, sbraitando come un forsennato.

< A ciao.. ma perché stai urlando? > Domandò il ragazzo seduto su un comodissimo divano, intento a maneggiare una scatola di medicinali..

< Malatuccio? > Chiese, andando dietro allo schienale del divano per poterlo abbracciare e starnutendo.

< Beh.. non credo di essere l’unico… ho un mal di testa incredibile! >

< A che pensavi? Ti stavo osservando! > chiese Akira… mettendosi a sedere vicino al proprio ragazzo.

< sinceramente a tutto! >

< Tutto cosa? >

< L’inizio di tutto questo! > Disse Takanori, indicando il piccolo televisore nell’angolo della stanza.

Un grandissimo teatro, semi pieno… centinaia di persone urlavano il loro nome.

< Nostalgia dei vecchi tempi? >

< Per niente! Sono solo grato a tutto quello che ci è successo! >

 

-.-.

 

Il suono di una chitarra riempiva le mura di un piccolo camerino..

< Hai intenzione di stare attaccando per tutto il tempo a quella chitarra? >

Domandò infastidito il moro, afferrando lo strumento e iniziando a correre, evitando accuratamente di inciampare dentro ai vestiti e ad oggetti vari sparsi sul pavimento.

Tutti del suo caro fidanzato… lui alle sue cose ci teneva.

< Yuu ridammela immediatamente! > Ordinò il primo chitarrista, facendosi strada tra tutto il casino, non riuscendo comunque ad afferrare l’oggetto.

< NO.. mi stai trascurando… ora starai un po appiccicato a me! > esclamò appoggiano delicatamente lo strumento sul tavolo e gettando il suo ragazzo sulla poltrona che occupava fino a pochi minuti prima.

Quando Yuu si mise a cavalcioni sul ventre di Kouyou, le gambe semi nude di quest’ultimo sfiorarono la pelle dei pantaloni del moro, facendolo rabbrividire.

Era una sensazione gradevole.

< Amo questi vestitini succinti! > Disse malizioso yuu, iniziando a lasciare una scia di baci sul collo dell’altro, che per risposta arrossì visibilmente.

Fortunatamente il secondo chitarrista era impegnato a baciargli il collo e a lasciargli leggeri succhiotti per notarlo, non voleva dargli questa soddisfazione.

< ritieniti fortunato! Se fossimo sullo stesso lato del palco ti avrei già violentato da tempo davanti a tutti! >

< ma noo.. sarebbe una disgrazia! Pensa poi alle mie fan! Ti metterebbero una bomba sotto casa, rischiando di ferire anche me!... meglio sfogarsi qui, adesso! > Disse, fingendosi preoccupato, iniziando ad esplorare il corpo caldo di Yuu, sfilandogli la maglietta in poco meno di due secondi.

Aveva un petto morbido e profumato, molto bello da baciare.

Kouyou si soffermò sul capezzolo giocherellando con il pearcing freddo (Aoi non ha il pearcing al capezzolo, ma io l’ho messo perché secondo me è un tipo da quel pearcing XD)

< mm.. direi che hai proprio ragione…non riuscirei mai a concentrarmi con questa voglia.. poi sapendoti li, tutto mezzo nudo, finirei con il violentarmi akira! >

< Scusa e perché akira? >  domandò facendo il broncio

< Perché è il più vicino, basta che mi giro e me lo ritrovo li, è il più raggiungibile.. invece se devo venire da te, devo prima passare tutto il palco, cercarti e poi stuprarti! >
< Che fatica e! >

< Infatti.. perciò stiamo zitti  e tiriamo fuori gli istinti animaleschi ora! >

Disse Yuu, impossessandosi della bocca di kouyou.

Così calda e morbida.

Le mani di Kouyou arrivarono fino alle natiche sode del moro, afferrandole forte.

< Potreste almeno chiudere la porta mentre fate i maialini! > Disse akira, scoppiando a ridere, imitato immediatamente da Takanori e da Yutaka.

< E voi potreste almeno bussare! >

Rispose seccato il moro, alzandosi a malincuore dal suo ragazzo e andando verso ai suoi amici, che ormai in piena crisi isterica dalle troppe risate.

< Wow.. mi sa che ti stuprerò prima o poi.. guarda li! > Esclamò akira, notando l’ormai evidente erezione dell’amico.

< Andate viaa! > Mancavano tre ore al concerto.. e lui in quelle tre ore avrebbe fatto sesso con il suo Kouyou come aveva deciso.

Una volta eliminati gli scocciatori poté ritornare dal suo amore.. ma questa volta si assicurò di aver chiuso a chiave la porta.

< Ritorniamo a noi! > Esclamò ritornando sopra a Kouyou.

 

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< Poveri! >

< hai visto che faccia ha fatto Yuu? > Akira era completamente rosso in viso e stentava a reggersi in piedi dalle troppe risate.

< E Kou?? L’hai visto..? non sapeva cosa fare! >

< Si vede che voi due state insieme! Siete uguali, nessuno vi ha insegnato a non prendere in giro il prossimo? >

< Ma se fino a pochi secondi fa ridevi anche tu! > puntualizzò akira

< Ma se dovesse succedere a voi due? >

< NO problem! >

< Già successo! Wow.. guarda li! > Esclamò Takanori, notando una bicicletta elettrica appoggiata al muro

< O santo cielo! > Escalmò Yutaka appoggiandosi contro al muro, non voleva rischiare di essere investito da un folle nei corridoi del budokan.

Akira, che ormai era morto dalle risate, cercò di seguire con la telecamera l’impresa del suo ragazzo.

 

E così passarono anche le ultime tre ore, l’agitazione si diffuse tra tutti i membri del gruppo.

< waaa… > Yuu iniziò a saltare per la stanza agitando la sua chitarra

< Le porcate gli hanno fatto male! > Esclamò Akira

< Piantala! > Disse kouyou, tirandogli una gomitata nello stomaco.

< Ragazzi.. pronti… al cinque si entra in scena > Urlò il manager, raccogliendo tutte le sigarette…

meglio non gettarle sul pavimento.

Sapeva benissimo che una volta finito il concerto si sarebbero accasciati tutti li e non voleva rischiare di ritrovarseli tutti sporchi e malconci.

< Ragazzi.. ricordatevi che siamo i migliori… scendiamo in campo e spacchiamo! > Urlò Yutaka e tutti annuirono con un urlo.

Appena misero piede sul palco il pubblicò delirò, iniziando ad urlare e ad applaudire.

Takanori afferrò il microfono e si preparò alla miglior performance di tutti i tempi.

Le luci si accesero e il tendone, che li nascondeva creando un gioco di luci e figure, calò.

Rivelando al mondo le cinque incredibili figure intente in una danza fatta di note e magia.

< Porca puttana! > Escalmò Yuu ritrovandosi faccia a faccia con centinaia e centinaia di persone. Più o meno aveva visto il teatro nella televisione, ma dal palco era tutta un'altra cosa.

Akira sentì il suo cuore fermarsi per diversi secondi, i suoi occhi iniziarono a bruciargli.

Delle candide lacrime iniziarono a bagnargli il volto.

< papà.. > Disse a bassa voce, notando la figura austera del padre in prima fila, erano cinque anni che sperava di vederlo tra il pubblico e ormai ci aveva perso ogni speranza.

La voce di Takanori  giunse fino all’angolo più nascosto del budokan.

Nonostante fosse malato dava il meglio di se, nascondendo il suo malessere come tutti gli altri membri del gruppo.

 

Canzone dopo canzone, nota dopo nota.. i gazette ormai avevano preso vita e niente li poteva fermare.

 

 

“Non ha importanza quante volte vi dica grazie.Non è mai abbastanza.Vi amo “

 

 

By Ruki (Nameless Liberty six guns)

 

 

E così, con una frase tutto terminò, la magia che aveva regnato fino a pochi minuti prima si era spenta, lasciando un bel ricordo nei cuori di tutti.

 

 

 

Ed eccoci qui.. siamo giunti alla fine... T___T spero di non avervi deluso con questo finale…

 

   
 
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