Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: wallsofart    06/04/2013    1 recensioni
Freddo, un freddo che mi penetrò fino alle ossa.
La finestra che avevo aperto mezz'ora prima, si aprì tutta di scatto, facendo entrare una folata di vento che scostò violentemente le tende.
Guardai alla mia destra, dove stava prima Louis ma non c'era nessuno.
Scesi con lo sguardo fino alla mia mano, dove stava la fotografia di Louis. Quindi, non stavo stringendo la sua mano.
Freddo fin dentro le ossa.
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


















 

Capitolo 6

Scusate eventuali errori grammaticali o di altro tipo, non ho riletto.

 

Sapevo fin dall'inizio che questa storia della vacanza natalizia, da passare nel cottage di Liam, non avrebbe portato nulla di buono e ne ebbi la conferma una volta varcata la soglia; Liam ed Harry stavano avendo una discussione piuttosto accesa. E trattandosi di Liam, la cosa doveva essere alquanto grave ed irritante per lui.
Avevo provato in tutti i modi di non venire, ma quando ero tornata dal lavoro la Jaguar di Malik stava in bella mostra sul mio vialetto, dove dentro ci stava la mia migliore amica con dentro le sue e mie valigie.
Così, il mulatto – dopo aver visto che io non cedevo nemmeno da morta – mi aveva preso di contrappeso e portata in auto.
Per tutta la durata del viaggio mi ero lamentata e avevo bofonchiato insulti poco carini al moro ed avevo dichiarato lo sciopero del silenzio alla mia migliore amica; cosa alquanto infantile e stupida ma che sapevo l'avrebbe portata a chiedermi perdono in ginocchio e questa cosa era abbastanza eclatante. Ma in cuor mio sapevo che non sarei riuscita a tenerle il muso per più di due giorni, se non di meno.
«Santo cielo Harry! Non sto dicendo questo, okay?» la voce alzata di un'ottava di Liam, mi costrinse a destarmi dai miei pensieri.
Lasciai il manico delle mie valigie e mi guardai intorno, cercando di capire cosa stesse succedendo, ma il mio sguardo ricadde subito su Harry; aveva le narici allargate e respirava pesantemente.
Il mio sguardo corse lungo le sue braccia, per soffermarsi poi sulle sue mani chiuse a pugno; le gnocche bianche.
Mi affrettai ad affiancarmi al riccio, poggiando una mano sul suo bicipite, che mi accorsi era piuttosto contratto.
«Harry.» sussurrai guardando il profilo del suo volto.
Lo sentii rilassarsi poco dopo e Liam approfittò di quel momento per concludere in quel punto la discussione, afferrando un cappotto e sbattendo la porta principale del cottage. Non mi aveva nemmeno salutata.
Inutile dire che speravo in un abbraccio, o anche solo ad uno dei suoi magnifici sorrisi. Insomma, non ci vedevamo da sei anni e il fatto che lui si fosse comportato in quel modo mi aveva ferita, decisamente, ma sapevo anche che era arrabbiato quindi dovevo cercare di capirlo.
«Harry, tutto okay?» Zayn si avvicinò a noi, facendo sfiorare il suo petto con la mia schiena. A quel contatto una scarica elettrica attraversò il mio corpo, e mi costrinsi ad aggrapparmi di più ad Harry che istintivamente portò il suo braccio sinistra intorno al mio bacino.
«Forse non avrei dovuto invitare Sara. Non capisco perché Liam provi tutto questo astio nei suoi confronti.» mormorò guardando il punto in cui Liam era sparito.
Aggrottai le sopracciglia alla pronuncia di quel nome femminile.
«Non lo so, Hazza. Sinceramente non voglio entrarci dentro. Capirai quando lui si deciderà a parlarti.» disse Zayn, allungando poi la mano per dargli una pacca sulla spalla.
Feci scivolare l'altro mio braccio intorno al ventre del riccio, abbracciandolo in modo piuttosto goffo.
«Ciao pulce.» soffiò teneramente, baciandomi poi la testa.
Sorrisi.
La mano di Zayn scivolò lungo la mia schiena, con un gesto malinconico, e poi annunciò che sarebbe stato in camera sua.
Rabbrividii a quel contatto e chiusi per un millesimo di secondo gli occhi.
«Ciao Har.» mormorai appoggiando la testa sulla sua spalla.
Nonostante avessi i tacchi ero più bassa di lui, e quella cosa mi faceva ridere parecchio.
«Ciao Ali.» mi staccai da quella posizione comoda, permettendo ad Harry di abbracciare la rossa.
Un sorriso stava per comparire sul mio volto, ma se Alison l'avesse visto sapevo che l'avrebbe preso come segno di un perdono, al momento la volevo fare disperare un po'.
Afferrai le mie valigie e mi diressi verso la camera che io e Louis avevamo occupato prima che.....prima che morisse.
Era come la ricordavo. Ampia e accogliente, con un'atmosfera tranquilla.
Passai la mano sulla scrivania dove stavano alcune foto di Liam insieme a me e i ragazzi.
Sembrava ieri, quando venivo qui ogni Natale, passandolo con loro che erano la mia seconda famiglia.
Quando io e Louis con una scusa riuscivamo a rimanere qui, nel cottage, mentre loro andavano a sciare.
Le risate e le urla dei ragazzi mi distrassero. Aggrottai la fronte e uscii dalla camera; Alison se ne stava schiacciata contro il muro, il suo respiro era irregolare.
Vedendola in quello stato sapevo che il mio sciopero del silenzio sarebbe terminato prima del previsto.
«Ehi, che succede?» mormorai andandole incontro.
Sapevo che era uno sbaglio andare lì, lo sapevo.
«C'è Niall...» sussurrò pianissimo. Mi sporsi verso le scale; una chitarra e una valigia stavano all'ingresso.
Mi voltai di nuovo verso la mia migliore amica e l'afferrai per le spalle. «Ali, è la tua occasione.» sussurrai dolcemente, sorridendole.
Lei alzò il suo sguardo verso di me e deglutì rumorosamente. «E se lui...» assunse un'espressione di puro dolore, mentre lottava contro le lacrime.
La strinsi a me e mi ritrovai a fare i suoi stessi pensieri. E se Niall non voleva più saperne? In fondo, avrebbe avuto tutto le sue ragioni.
Io non mi capacitavo del fatto che, ancora, dopo sei anni, io e lei amavamo così tanto due persone da cui c'eravamo allontanate.
E se solo fossi stata meno egoista, avrei pensato che lei stesse soffrendo per la separazione con Niall.
«Alison, me lo devi promettere, devi andare da lui.» mormorai al suo orecchio, per poi staccarmi e farle un sorriso luminoso.
Lei annuì e fece intrecciare le nostre mani; l'accompagnai fino al salotto, dove stavano tutti.
Il sorriso radioso di Niall quasi mi accecò. I suoi capelli biondo, l'azzurro intenso dei suoi occhi e il suo accento irlandese. Non era cambiato niente.
«Jamieeeee!» il biondo urlò correndo nella mia direzione, cosa inaspettata, dato che pensavo che il primo l'avrebbe fatto verso Alison.
Avvolse le sue braccia muscolose intorno al mio corpo, stritolandomi quasi. «Niall, soffoco.» borbottai con la faccia appiccicata al suo petto.
Lui mi strinse un altro po' e poi mi lasciò andare, scrutandomi attentamente. «Sei più bella! Ma sei sempre bassa.» ridacchiò, ammiccando.
Ridussi gli occhi a due fessure e puntai l'indice destro sul suo petto. «Tu...lurido...irlandese.» dissi accentuando ogni parole, con un colpo al petto.
Lui rise sonoramente e poi mi riafferrò tra le sue braccia. «Mi sei mancata.» mormorò dolcemente al mio orecchio.
Sorrisi e mi guardai intorno incontrando lo sguardo fiammante di Zayn; stavo per andare in escandescenza.

 

 

Alison

 

Mi ero nascosta dietro Jamie appena avevo visto Niall correre dalla nostra parte. Ero proprio una fifona.
Non riuscivo a reggere il suo sguardo e il suo sorriso così brillante da mozzarmi il fiato.
La seconda volta che l'abbracciò, il suoi occhi incatenarono i miei, e allora sentii che mi stavo perdendo dentro di lui per riscoprire la vera Alison. Riscoprire l'amore.
Si allontanò da Jamie. «Alison.» bisbigliò, come se non volesse che gli altri lo sentissero.
Senza nemmeno rendermene conto, mi trovavo già tra le sue braccia, ritrovando il calore che avevo perso.
Mi aggrappai alla sua schiena e lui strinse ancora di più la presa, poggiando la sua fronte sulla mia testa. 
Non avevo bisogno di parole, perché sapevo che gli ero mancata, lo conoscevo bene e quella cosa mi fece più che piacere.
Non so per quanto tempo rimanemmo in quella posizione, abbracciati l'un l'altro, mentre io inspiravo il suo profumo più che potevo per poterlo ricordare anche stanotte e i giorni successivi.
Sfregò il naso contro i miei capelli, ed io accarezzai la sua schiena salendo fino alle spalle.
Era bello ritrovarsi con l'amore della tua vita; non servivano mai le parole, ma i gesti e quelli dicevano tutto.
Le sue mani scesero lungo la mia colonna vertebrale, fermandosi alla base di essa, attirandomi di più a lui.
«Sei così bella.» mi informò.
Chiusi gli occhi, mentre sentivo il sangue colorarmi le guance; tutto aveva un senso adesso.
Jamie e i ragazzi, ci lasciarono soli, andando ognuno per i fatti loro e li ringraziai mentalmente.
«Che dici, ti va di parlare?» si staccò leggermente da me, lasciandomi un bacio sulla fronte.
Annuii.
Vederlo era tutto ciò che avevo desiderato in quei sei anni.
Afferrai il cappotto, la sciarpa e il cappello e li indossai, seguendo Niall fuori.
Camminammo in silenzio per un po', uno di fianco all'altro.
«Sai, quando Liam mi ha chiamato, dandomi la notizia non ci credevo.» - cominciò a parlare, guardando di fronte a se - «Mi aveva detto che Zayn aveva incontrato Jamie. Io ero rimasto...allibito.» - disse sorridendo, sicuramente ricordando quella scena - «Gli ho chiesto subito di te...e lui mi ha detto: “Ti ho telefonato appunto per questo, gnomo. Alison, Jamie, Harry, Zayn ed io passeremo il Natale insieme, che dici vieni?”. A quel punto il cellulare mi cadde di mano.» - rise, ed io lo seguii a ruota, immaginando la scena - «Insomma, non vi vedevamo da sei anni! Vi abbiamo cercate ovunque.» - un sorriso malinconico apparve sul suo volto, ed io mi avvicinai di più a lui, accarezzandogli le labbra con il pollice, come se lo volessi trasformare in un sorriso vero e proprio - «Ho preso il primo volo per Londra...» sussurrò, abbassando lo sguardo su di me.
La sua mano destra avvolse il mio polso, fermando ciò che stavo facendo.
I brividi attraversarono ogni lembo della mia pelle, facendomi venire la pelle d'oca.
Portò la mano più vicino alle sue labbra, baciando i polpastrelli uno ad uno.
«Ho pensato a te ogni secondo...» le sue labbra vibrarono contro la mia pelle.
Chiusi gli occhi, avevo una voglia matta di baciarlo.
«Anche io, Niall...»
«Allora, perché?» chiese portando la mia mano sulla sua guancia, passando poi un dito sulle mie palpebre.
Aprii gli occhi.
«Jamie aveva bisogno di me..» sussurrai con gli occhi lucidi, tracciando con la punta delle dita il profilo del suo viso.
«Io e tu, avevamo bisogno di noi.» sussurrò baciandomi la punta del naso, per poi sorridermi malinconicamente, di nuovo.
Odiavo quell'espressione sul suo viso.
Mi alzai in punta di piedi, cercando di baciarlo, ma lui si voltò facendomi scontrare con la sua guancia.
Abbassai lo sguardo e ritirai la mano. Stavo per parlare, quando un tuono rimbombò e mi fece saltare in aria. Stava cominciando a piovere.
Senza dire nulla, cominciai ad incamminarmi verso il cottage. Una stupida, ecco cos'ero stata.

 

 

Jamie

 

Quando Alison e Niall erano rientrati, nemmeno si guardavano, e quella cosa mi fece male perché sapevo quanto Alison tenesse ancora a lui.
Apparecchiai la tavola velocemente, attirando poi l'attenzione di Alison, dicendole di cominciare a cucinare per farla distrarre.
«Ma Sara quando arriva?» Harry si voltò sorpreso verso Liam, a quale aveva appena posto la domanda.
Avevo scoperto chi fosse questa presunta Sara, era la quasi ragazza si Harry...e a quanto pare, il nostro Liam ne era cotto. Ma solo quello stupido del riccio non l'aveva capito.
«Credo arriverà a momenti..» rispose Harry ancora allibito.
Roteai gli occhi e poi guardai Niall, che mi rivolse un sorriso tirato e si sedette a tavola come tutti gli altri.
Rimasi a fissarlo per un po', fin quando il suono del campanello non rimbombò in tutte le stanze.
«Vado io.» dissi frettolosamente, curiosa di conoscere questa famosa Sara.
Quando aprii la porta, mi ritrovai davanti due paia di occhioni verdi, dolci. Feci scorrere il mio sguardo lungo la figura; aveva dei lunghi capelli neri, che contornavano il viso dolcemente, era bassina e aveva un fisico davvero niente male. Era bellissima.
Allungai una mano, prendendo una delle due valigie. «Ciao Sara, io sono Jamie.» mi presentai, dopo aver chiuso la porta e portato le valigie in un angolo più appartato del corridoio.
Lei sorrise timidamente e afferrò la mia mano. «Piacere mio.» e la lasciò, cominciando a guardarsi intorno.
Sorrisi e chiamai Harry a gran voce, lasciandoli poi da soli in corridoio.


«Allora, Harry, da quando tu e Sara..be', vi sentite?» chiese Alison, addentando la pasta.
Harry si voltò sorridendo verso Sara. «Da qualche mese.» disse stringendo la mano della ragazza, che stava sul tavolo, delicatamente.
«Ci credo ben poco, che in questi mesi tu non sia passato da una troia all'altra..» borbottò Liam, infilzando la pasta malamente.
Spalancai leggermente la bocca. Il braccio di Zayn – che stava di fronte a me – si fermò a mezz'aria, mentre Niall rimase interdetto come Alison.
Mi voltai verso Sara, che sorrideva serenamente. «Sai, Liam. Mi dispiace che tu pensa questo di uno dei tuoi migliori amici. Sai che Harry è cambiato...» commentò la ragazza, senza scomporsi affatto.
Incrociai lo sguardo di Harry, che sorrideva sommessamente e divertito, a quella scena.
La bocca di Liam si aprì e si richiuse varie volte, senza dir mai davvero qualcosa.
Mi alzai e cominciai a sparecchiare la tavola, cercando di alleviare la tensione che si era creata.
Si alzarono tutti e mi diedero la buonanotte, tranne Zayn, che rimase con me.
Stavo per urlare ad Alison di fermarsi con me, ma avevo visto che Niall l'aveva richiamata e lasciai perdere.
«Hai paura di restare da sola con me?» sussurrò il moro, venendomi alle spalle, mentre posavo i piatti dentro la lavastoviglie.
La sua mano si poggiò sulla mia spalla, risalendo poco a poco lungo il mio collo. Buttai la testa di lato, mentre mi estasiavo di quel tocco.
«Mi dispiace Jamie, per quello che ti ho detto qualche settimana fa.» mormorò facendo vibrare le sue labbra sulla parte posteriore del mio collo, per poi lasciarvi un lungo bacio.
Fremetti a quel contatto e portai una mia mano verso dietro, cercando appiglio sul suo fianco, che trovai poco dopo. Portai il suo corpo più vicino al mio, mentre il suo tocco si era riposato sulla mia spalla, appoggiando l'altra sua mano sull'altra di spalla.
Cominciò a muovere le mani dolcemente, in modo da farmi un massaggio.
Poggiai entrambi le mani sul piano in granito che mi stava davanti.
«Jamie...» sussurrò, baciandomi di nuovo il collo, sapendo che era il mio punto debole.
Un tuono squarciò il cielo, facendomi sobbalzare per la paura. Era già la terza volta che succedeva quella sera.
L'atmosfera che si era creata prima, scomparve e ne approfittai per andarmi ad infilare in camera mia.
Accesi i riscaldamenti, cosicché da poter dormire con una canottiera e un paio di pantaloncini.

 

Louis mi fissava con i suoi occhioni azzurri spenti, accennando un piccolo sorriso sul suo volto. «Ciao piccola.» mormorò lentamente, appoggiando una mano tremante sul mio volto.
Le lacrime rigavano il mio viso, mentre afferravo l'altra mano tra le mie. «Non puoi lasciarmi, Louis.» dissi disperata, mentre un'altra ondata di lacrime mi scuoteva.
Vidi il volto del mio ragazzo tramutare in un'espressione di dolore. «Mi dispiace Jamie. Sai come funziona...» bisbigliò, alzandosi lentamente per baciarmi.
Ricambiai quel bacio reso salato dalle lacrime, mentre il mio corpo tremava spasmodicamente.
Louis ripoggiò la testa sul lettino. Accarezzai la sua testa pelata, stando attenta ai vari tubicini attaccati ai suoi bracci.
«Io...non ce la faccio.» borbottai con la voce soffocata dal tessuto del lenzuolo, quando poggiai la faccia sul lettino.
«Sssh.» la sua mano si posò sui miei capelli.
Non potevo sopportare la sua perdita, maledetta leucemia.
Un grido acuto uscì dalle sue labbra e la scena cambiò totalmente, ritrovandoci in una stanza tutta nera.
«Louis...che succede?» lui era girato di spalle.
Gli erano ricresciuti i capelli, ed era pieno di vitalità, tutta quella vitalità che la malattia gli aveva portato via.
«Oooh, guarda chi abbiamo qui.» - commentò acido, girandosi verso di me - «La persona che mi ha fatto morire!» ringhiò verso la mia direzione.
Scossi il capo, mentre le lacrime uscivano corpose dai miei occhi. «No, Louis! Non è stata colpa mia!» urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.
Accanto a lui comparse una ragazzina dai capelli biondo cenere, e gli occhi verdi, che mi scrutavano. «Ci hai fatti morire! Ci hai fatti morire!..» un coro, dettato dalle voci di Louis e Bridgette, si levò per tutta la camera facendo in modo che io mi accasciassi a terra, tenendo i palmi delle mani premute forti contro le orecchie.
Mi svegliai di soprassalto. Era un incubo.
Solo un insignificante, inutile e stupidissimo incubo. Non gli ho fatti morire io...almeno, non Louis.
Mi accorsi di una figura al mio fianco, che mi ripeteva «Stai tranquilla, va tutto bene..» impaurita mi aggrappai a quella persona, che mi lasciò dei brevi e dolci baci sul capo.
Dopo qualche minuto, mi ripresi perfettamente, e dal profumo di menta e tabacco capii che era Zayn.
«Hai così tanto bisogno di affetto..» sussurrò ancora chino sulla mia testa.
Chiusi gli occhi. Era così piacevole stare con lui, in quel modo, abbracciati.
«Sognavi Louis vero?» chiese in un sussurro come se non volesse farmi del male.
Annuii lentamente.
Cominciò a baciarmi la guancia, arrivando poco a poco alle labbra, senza toccarle davvero.
Percorse tutta la mascella, scendendo al collo. «La tua pelle così morbida.» sussurrò.
Portai le mani dietro al suo collo, accarezzandolo lentamente, mentre lui si metteva su di me, facendo leva sui gomiti per non pesarmi.
La sua mano destra mi accarezzò dalla spalla fino alla coscia sinistra, provocandomi dei brividi talmente forti che pensavo di poter morire tra le sue braccia.
La mia gamba destra si attaccò al suo bacino, mentre lui continuava ad accarezzare il mio corpo.
«Meriti di essere baciata ogni secondo dei tuoi giorni..» - mormorò lasciandomi un baciò sul petto, all'altezza del cuore - «Meriti di essere baciata ovunque..» - aggiunse - «Qui.» - portò il suo indice nella parte sinistra del mio petto - «Qui.» - portò il suo indice sotto il mio mento, tracciando una lunga linea che arrivava all'ombelico, lasciandoci un bacio, - «Qui.» - stavolta, tracciò un percorso che si fermava sulla spalla - «E qui, sempre.» bisbigliò passando il pollice sulle mie labbra.
Le schiusi, facendo entrare il suo dito dentro la mia bocca, leccandolo.
Lo guardai negli occhi, quegli occhi così belli e spaventati allo stesso tempo. «Dio, sei così bella...sembri una dea.» si chinò su di me e mi diede un bacio che di casto aveva ben poco.
Percorsi tutta la lunghezza della sua schiena con le mani, arrivando ai lembi della maglia per toglierla, per potere avere un contatto diretto con la sua pelle.
Quel momento era così perfetto, era così da me e Zayn insieme, che dovevo immaginare che qualcosa avrebbe rovinato tutto.
«Jamie..» - disse con il respiro affannato, al mio orecchio - «Lasciati amare è l'unica cosa che riesco a fare adesso e per sempre. » aggiunse.
Quelle parole mi riportarono a Louis, a quando mi aveva detto che mi avrebbe amata per sempre, a quando mi aveva detto che l'unica certezza che aveva nella vita era il nostro amore e allora mi sentii una stupida.
Deglutii a fatica, poggiando le mie mani sul suo petto per allontanarlo. «Zayn, ti prego.» lo supplicai con le lacrime agli occhi.
Lui si alzò, sedendosi al mio fianco.
No, non avevo paura di innamorami di nuovo. Non era quello il punto, il punto era che quel lui era Zayn...e questa cosa mi spaventava così tanto perché lo conoscevo.
Conoscevo lui e il suo carattere. Conoscevo il fatto che dopo un po' di tempo si sarebbe stancato della rompipalle che sono. Quindi era meglio così; non poteva stare insieme e basta ed io avevo chiuso con gli uomini, per sempre.
Una sensazione di vuoto mi invase l'anima, quando Zayn si alzò dal letto, percorse la stanza a piedi nudi e uscì, lasciandomi da sola con i miei mostri.
Era meglio così, mi ripetevo, era meglio così.
 




Ciao belle c:
Avete visto il nuovo banner? Sì? Non è bellissimo?! 
Crediti a: xhazzacurls. 

Oggi non ho molte parole e molta voglia di vivere.

Quindi, mi limiterò.

Bo...non sono dell'umore e sinceramente mi dispiace per il ritardo

  • anche se nessuno si caga 'sta FF -

    capisco che è orrenda e che faccia cagare anche gli stitici, però...bo,vorrei sapere che ne pensate! Anche critiche, quelle aiutano a crescere no?

    Bene, se trovo sempre più recensioni la voglia di scrivere diventa sempre più alta e non mancherei mai gli aggiornamenti.

Comunque, basta con la lagna.

Al solito, ringrazio chi:

RECENSISCE.

E chi ha messo/mette/metterà questa merda di FF tra:

preferite/seguite/ricordate.

Grazie, di cuore.

Ringrazio anche le lettrici mute, siete fantastiche tutte c:

Spero vi sia piaciuto questo capitolo.

Vi lascio il mio:

 

Facebook

 

Twitter

 

Ask

 

Per eventuali domande di chiarimento c:

Se volete essere avvisate quando aggiorno, menzionatemi su twitter ed io vi avviserò! (so già che non accadrà).

Ciao bellissime ❤

Piesse: Sara, Sum e Carmen e.e so che state leggendo il capitolo u.u voglio la vostra recensione! HAAHHA 
scherzo, vi amo ❤

 

Piesse2: Lei è Lucy Hale che interpreta la nostra Sara c:

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: wallsofart