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Autore: zaynsbutilia    06/04/2013    0 recensioni
“Lo odio perché ha capito come sono.
Lo odio perché, senza dirglielo, ha scoperto che sono debole, che non sono forte.
Ha scoperto ciò che le persone non hanno mai capito: sono umana.
Tutti credevano che io fossi la ragazza che ride sempre, senza pensieri, che consola tutti e non ha problemi, sempre felice e mai triste.
Ma lui no, ha capito i miei problemi, sa che sono debole e vuole aiutarmi, lo odio per questo.
E più di tutto lo odio perché lo amo ma non sarà mai mio.”
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Resto stupita dalla bellezza del posto in cui Harry mi ha portata. Non so dove siamo, so solo che questo è il posto più bello del mondo. Un piccolo bosco, giusto un centinaio di alberi fitti, e poi lo strapiombo nel mare blu che si sperde col cielo. Scendo dalla macchina avvicinandomi allo strapiombo tenendo le mani avanti, come per paura che possa sparire. Ma non è un sogno, né la mia immaginazione, è tutto vero. 
-Ti piace?- chiede il ragazzo avvicinandosi. 
-È bellissimo- sussurro. 
-E non sarebbe stupendo fare tipo un pick-nick secondo te?- chiede ancora.
-Oh si sarebbe meraviglioso! Ma non abbiamo nulla da mangiare e non sembra ci sia un bar nei paraggi- penso sconsolata.
-Tadan!- urla lui tirando fuori un cestino dal bagagliaio dell’auto. 
-Ma come..?- domando perplessa.
-I vero mago non rivela mai i suoi trucchi!- ride -andiamo a fare una passeggiata dai-. Lo seguo mentre cammina a passo svelto tra gli alberi. Sembra conoscere bene il posto, come se fosse casa sua. Eppure, per quanto ricordi, non è mai venuto qui prima di una settimana fa. Inizio ad avere paura, pensando che magari è un bravo attore e che non ha la più pallida idea di dove stiamo andando.
-Harry, dove stiamo andando?- chiedo preoccupata.
-Tranquilla, so benissimo dove siamo- ride lui prendendomi per un braccio. E ha ragione, riesce ad ambientarsi benissimo tra tutti quegli alberi che non permettono nemmeno alla luce del sole di vederci. Dopo qualche minuto arriviamo al bordo dello strapiombo, dove il riccio distende una tovaglia a quadretti bianchi e rossi come quelle che si vedono nei film. Tira fuori dal cestino un paio di panini e delle bevande, poi si siede a gambe incrociate e io faccio lo stesso, senza distogliere gli occhi dal bellissimo paesaggio.
-Fame?- chiede lui prendendo un panino e allungando il braccio verso di me.
-Sono le dieci e venti del mattino, come posso avere fame adesso?- rispondo agitando le braccia e facendo una faccia che non saprei descrivere.
-Ma perché fai così?- ringhia lanciando il panino sulla tovaglia.
-Così come?- domando confusa, confusa sul serio.
-Sei sempre così acida, così perfettina.. Smettila!- mi urla.
-Fai domande idiote, cosa ti dovrei rispondere eh?-.
-Non lo so, ma non essere acida!- continua lui aggiustandosi il ciuffo.
-Se sono acida perché mi hai organizzato tutto questo?!-.
-Perché volevo farmi perdonare, non sono come tu pensi!-.
-Si invece, sei un idiota, ecco cosa sei! Portami a casa!- ordino.
-Cosa? Non ci penso nemmeno!- sbraita lui.
-Bene, allora ci andrò da sola- esclamo alzandomi -ciao Styles, ci si vede in giro-. Inizio a camminare per il sentiero ma quando sento il ragazzo urlare il mio nome e alzarsi, inizio a correre più veloce che posso. Saltello tra i rami a terra e tra i sassi, ma non sono molto brava a schivare gli alberi e dopo pochi minuti mi ritrovo a terra con un dolore fortissimo alla fronte.
-Oddio, Pervinca stai bene?- urla la voce di Harry mentre le sue mani mi tengono la testa leggermente sollevata. Apro gli occhi, incrociandoli con i suoi, e subito li richiudo. Ma le sue iridi verdi rimangono impresse nella mia mente, le vedo ovunque.
-Vattene!- urlo, lottando contro me stessa per trattenere le lacrime.
-Dai smettila, hai preso una bella botta, non fare così- continua il riccio stringendomi tra le sue braccia mentre cerco di dimenarmi.
-Lasciami! Lasciami ho detto! Voglio andare a casa, A CASA!- ribadisco.
-Come vuoi..- annuncia sconsolato prendendomi in braccio e portandomi alla macchina. Per tutto il viaggio restiamo in silenzio, e anche a casa non sono di troppe parole. Dico semplicemente a mia mamma che sono tornata prima perché mi sentivo poco bene e mi lancio nel letto. Vorrei che le coperte mi tirassero dentro, intrappolandomi per sempre, ma purtroppo non è così. Chiudo gli occhi per non far uscire nemmeno una goccia di quelle lacrime amare che tanto vorrei lasciar cadere, e mi addormento. 
 






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ECCO L'OTTAVO CAPITOLO GENTE ASDGGHJK
E' UN PO' CORTINO MA NON AVEVO MOLTE IDEE LOL
CHE NE PENSATE? FATEMI SAPERE TUTTO CON DELLE RECESIONI ASDGHTJKL
CIAO CIAO SPLENDORI CC:
   
 
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