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Autore: KiaraRowling    27/10/2007    24 recensioni
Le ragazze sanno essere molto vendicative quando vogliono: lo sa bene Hermione che, dopo essere stata lasciata da Ron (sì, avete letto bene, lasciata!) decide di vendicarsi e di passare un ultimo anno indimenticabile, grazie all'aiuto del suo più acerrimo nemico..
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry, Potter, Ron, Weasley, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il tanto atteso capitolo del ballo.. non dico nulla, se non che questo è il penultimo capitolo, perciò col prossimo si concluderà questa fiction.. che tristezza!!! Grazie a tutti coloro che hanno recensito il capitolo precedente, spero di trovare molte recensioni anche questa volta!!!

Bacionissimi a tutti!!!

Chiara 

Il giorno del Gran Galà, l’eccitazione era palpabile: le ragazze correvano su e giù per i corridoi come in preda all’isteria, mentre i ragazzi cercavano di mantenere un atteggiamento del tutto indifferente.

A colazione, sembrava che non esistessero più le quattro Case: le ragazze di Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso, infatti, sedevano un pò qua e un pò là, a gruppi, intente a scambiarsi consigli sul trucco, i capelli, i vestiti.

Un esempio? Al tavolo dei Grifondoro, Lavanda Brown, Calì Patil, Cho Chang e Pansy Parkinson discutevano sulle acconciature più alla moda, e sulla quantità di trucco da usare.

- Miseriaccia, sembrano tutte impazzite! - commentò Ron osservando la Sala Grande.

Harry annuì con un sorriso: dubitava che sarebbe capitata un’altra occasione in cui le Case sarebbero state così pacifiche, e per una volta era bello vedere la Sala Grande unita.

- Herm, stai bene? Sei pallida.. - disse Ginny Weasley all’amica.

Hermione annuì con un sorriso tirato: era nervosissima.

Quella sera sarebbe dovuta andare al ballo con lui, col ragazzo che amava e che, ora come ora, la odiava.

La odiava.. eppure quel regalo.. che l’avesse fatto solo per paura che lei non riuscisse ad essere presentabile? In effetti, quello sarebbe stato un tipico atteggiamento alla Malfoy; eppure..

Scosse la testa, riscuotendosi da quei pensieri, e si accorse che Draco la stava fissando: i loro sguardi si incrociarono per un secondo, poi il biondo volse la testa da un’altra parte.

- Stasera vengo da te, così ti aiuto a prepararti, ok? - le disse Ginny con un sorriso.

Hermione annuì: meno male che c’era l’amica, se non fose stato per lei..

E per Harry. L’amico l’aveva sostenuta, e non l’aveva odiata per essersi innamorata di Malfoy: e di questo, gliene era veramente grata.

Ovviamente, appena finita colazione, le ragazze andarono nei dormitori: il Ballo si sarebbe svolto la sera ma, si sa, alle ragazze serve tempo per farsi belle.

- E noi che facciamo ora? - chiese Ron a Harry, che alzò le spalle.

- Che ne dici di una partita a Spara Schiocco? - propose il moro all’amico.

Nel frattempo, Draco sedeva in sala comune, visibilmente teso.

- E’ tutto pronto? - chiese a Blaise.

- Tranquillo Draco, è tutto a posto. -

- Spero che la Weasley faccia bene il suo lavoro.. -

Blaise gli sorrise : - Vuole vedere Hermione felice almeno quanto te. Stai tranquillo. -

La giornata passò velocemente, anche troppo per le ragazze, e giunse l’ora di prepararsi.

Ogni coppia aveva degli abiti coordinati, poichè queste erano le regole del Gran Galà.

Ginny, ad esempio, indossava un abito rosso, lungo fino alle caviglie, con una fascia di seta nera intorno alla vita, a ricordare lo smoking nero del suo accompagnatore: l’abito era scollato davanti, mentre, sotto la fascia nera, la gonna si apriva a sbuffo; ai piedi portava ballerine rosse, con un accenno di tacco, e un fiocco nero sul davanti. Aveva tirato su i capelli in uno chignon, lasciando solo due ciocche davanti, ad incorniciarle il viso; il trucco era a malapena visibile, con una sottile linea di matita nera negli occhi, e un tocco di rossetto. Aveva poi optato per un paio di semplici pendenti d’argento, lunghi fino a metà collo.

Il suo accompagnatore, che altri non era se non Harry, avrebbe indossato un semplice smoking nero, con una camicia color avorio sotto la giacca.

- Hermione, non mi hai ancora detto che vestito indosserai.. - disse Ginny, sedendosi sul letto.

La riccia uscì dal bagno avvolta in un asciugamano, i capelli bagnati.

- Ecco.. l’altro giorno sono tornata in camera mia, e ho trovato.. - aprì il suo armadio e ne estrasse qualcosa - questo, sul mio letto. -

Ginny spalancò gli occhi stupefatta: - Ommioddio Herm!!! E’ stupendo!!! Ma chi te l’ha regalato?? -

Hermione arrossì imbarazzata: - Dr.. ehm.. Malfoy. -

Ginny sorrise: - Beh, bisogna dire che ha davvero buon gusto. -

- Dai - aggiunse poi - cambiati e poi vieni qui: ho intenzione di renderti talmente bella che Malfoy cadrà ai tuoi piedi in un attimo!! -

Ci mise un’ora, ora in cui Hermione soffrì le pene dell’inferno; alla fine, per fortuna, Ginny era altamente soddisfatta.

- Herm, sei semplicemente stupenda!! - esclamò Ginny guardandola.

Hermione si avvicinò timidamente allo specchio, portandosi le mani davanti alla bocca: non poteva crederci.. era veramente lei??

- Muoviamoci! - le disse Ginny.

Le ragazze scesero davanti alla Sala Grande, dove la McGranitt stava parlando con la Caposcuola di Tassorosso.

- Oh bene! - esclamò l’insegnante - Signorina Weasley, tu vai pure in Sala Grande. -

Ginny, strizzato l’occhio all’amica, entrò nella Sala, chiudendosi la porta alle spalle.

- Bene ragazze, ora vi spiegherò cosa accadrà: i vostri accompagnatori sono già dentro, al centro della Sala, che vi aspettano. Secondo le regole del Gran Galà, voi entrerete a cavallo: arriverete al centro della Sala, dove i vostri accompagantori vi faranno scendere da cavallo, e sarete proprio voi ad aprire le danze. -

- Ci sta dicendo.. che dovremmo entrare in Sala Grande, sotto gli occhi di tutti, a cavallo? - chiese Hermione stupita.

- Esatto Signorina Granger. Anzi, per l’esattezza, entrerete in sella a degli unicorni. -

Hermione fece per aprire bocca, ma fu interrotta dall’arrivo di Hagrid, che, ai lati, teneva le mani sulla schiena di due splendidi esemplari di unicorni bianchi.

- Ecco qui professoressa! - esclamò il guardiacaccia.

- Grazie Hagrid: potresti gentilmente aiutare le ragazze a montare sugli unicorni? - Hagrid sorrise, e, alzandole senza nessuna fatica, issò prima Hermine e poi la Caposcuola di Tassorosso sugli unicorni, facendole sedere all’amazzone.

- Perfetto ragazze. Siete pronte? -

Hermione si sentiva morire: avrebbe avuto tutti gli occhi puntati su di lei, per non parlare di Draco..

E se fosse caduta, o inciampata? Non voleva nemmeno pensarci.

- Ora andrò di là, e annuncerò l’inizio del Galà. Quando le porte si apriranno, fai partire gli unicorni, d’accordo? - disse La McGranitt a Hagrid, che annuì.

L’insegnante entrò in Sala Grande, e il silenzio invase per qualche istante il corridoio dove le ragazze e Hagrid aspettavano.

- Sei davvero una favola Hermione! - le disse Hagrid con un gran sorriso, e Hermione gli sorrise di rimando: non ce la faceva neanche a parlare, la tensione le aveva bloccato l’uso della parola.

Le porte della Sala Grande si aprirono lentamente: Hermione deglutì e respirò forte, il cuore che le martellava furioso nel petto.

Gli unicorni avanzarono sotto l’incitamento di Hagrid, ed entrarono in Sala Grande.

Essa era un tripudio di bianco: mille candele fluttuavano nell’aria, con fiamme di colori diversi, quasi a voler ricreare un arcobaleno. Il pavimento era bianco, cosparso di petali di fiori rosa; i tavoli delle quattro Case e quello dei professori erano stati fatti sparire, lasciando il posto all’orchestra e al centro della Sala, dove due ragazzi attendevano le loro dame.

Hermione si rese conto a malapena degli sguardi che aveva su di sè: il suo sguardo, infatti, era fermo su di lui.

Lui. Semplicemente divino.

Indossava uno smoking bianco, con una camicia color del mare, che ricordava tanto i suoi occhi, e aveva i capelli spettinati, che gli ricadevano ribelli sugli occhi.

Ma anche lui non aveva occhi che per lei.

Era rimasto completamente folgorato dalla sua bellezza: il vestito che le aveva regalato.. era semplicemente perfetto per lei, non sarebbe stato altrettanto bene addosso a nessun altra.

Era bianco, incredibilmente bello: senza maniche, con un corpetto a forma di rosa sbocciata, i cui petali le coprivano i seni, il ventre e i fianchi; sotto, il vestito scendeva lungo e dritto, con dei ricami sul fondo; Hermione portava delle scarpe aperte, bianche, con del tacco. Aveva i capelli raccolti, tenuti su da mollette, di cui era visibile soltanto una piccola perlina bianca. Il trucco era appena accennato: un filo di matita nera, e un tocco leggerissimo di gloss sulle labbra; gli orecchini erano piccoli, discreti, a forma di rosa.

Era più bella di una dea.

Gli unicorni si fermarono esattamente al centro della Sala: i due Capiscuola di Serpeverde e Corvonero si avvicinarono agli animali, e fecero scendere con grazia le loro dame.

Gli unicorni vennero portati via, mentre un applauso scoppiò appena le due dame misero piede a terra.

Come la professoressa McGranitt aveva loro detto, sarebbero stati proprio loro ad aprire le danze, e il primo ballo della serata sarebbe stato eseguito solo dalle due coppie.

Draco strinse a sè Hermione, e le danze ebbero inizio: i piedi di Hermione si mossero automaticamente, mentre il suo corpo si lasciava guidare da Draco, perdendosi nelle note di quel dolcissimo valzer.

Il primo ballo volò via in un attimo, ma quando anche il secondo iniziò e la Sala si riempì di coppie danzanti, Draco non accennò a lasciarla o a smettere di ballare.

Non riusciva a guardarlo negli occhi, era come se le emozioni che provava le impedissero di alzare lo sguardo e incontrare i suoi occhi.

Si sentì stringere più forte, mentre la sua voce le mormorava all’orecchio: - Non ci sono parole per descrivere quanto sei bella. -

Arrossì, ma ancora non alzò lo sguardo su di lui.

Da un lato della pista, Harry e Ginny seguivano la scena, mentre Ron era stato letteralmente trascinato da Lavanda a ballare.

- Come pensi stia andando? - chiese Harry alla rossa.

- Spero bene, altrimenti la sorpresa sarà rovinata.. - rispose Ginny sovrappensiero.

Harry agrottò la fronte: - Sorpresa? Che sorpresa? -

Ginny si morse il labbro.

- Ma niente.. ehm.. vado a prendere da bere! - esclamò la rossa, allontanandosi rapidamente dal suo ragazzo.

L’aveva scampata bella, Harry non doveva assolutamente saperne nulla.

Zabini le si avvicinò con noncuranza: - Quando dobbiamo agire? - le chiese.

Ginny gli rispose senza voltarsi: - Dobbiamo aspettare che sia Malfoy a darci il segnale. E’ tutto pronto? -

Blaise annuì: - Sì, dobbiamo solo ricordarci di Obliviarle la memoria appena tutto sarà finito. -

Ginny rimase qualche istante in silenzio: - Finiremo nei guai, non è vero? Voglio dire, quello che stiamo facendo è illegale.. -

- Solo se ci scoprono. - le rispose lui con una strizzata d’occhio.

La serata proseguì, e, cosa alquanto strana, Draco non mollò Hermione un secondo: alla ragazza piaceva moltissimo ballare, ma non credeva certo di non fare altro per tutta la serata!

Raccolse tutto il coraggio che riuscì a racimolare, e alzò lo sguardo su Draco: - Non sei stanco di ballare? - gli chiese timidamente.

Lui la fissò, e lei si sentì piegare le ginocchia: - No, perchè? Tu sei stanca? -

Hermione scosse la testa: - No no.. lo dicevo per te.. -

- Io non.. ehm.. non ti ho ancora ringraziato per il.. regalo.. -

- Nessun problema. -

- No, davvero.. grazie. -

Lui la guardò negli occhi, e le sorrise: - Prego Hermione. -

Il biondo alzò lo sguardo verso Ginny, che capì al volo.

- Ora Blaise. -

Il moro annuì, e si allontanò rapidamente dalla Sala.

Ginny si avvicinò verso il palco dove il direttore d’orchestra era impegnato nel suo lavoro, e gli fece cenno di fermarsi.

La musica s’interruppe all’improvviso.

Tutti si volsero verso il palco, incuriositi.

In quel momento, una figura femminile salì sul palcoscenico, sotto gli sguardi sbalorditi di tutti.

- Chi è quella? - chiese Ron, avvicinandosi a Harry.

- Non ci credo.. - rispose lui, scuotendo la testa, incredulo.

La più stupita di tutti, però, era Hermione: la riccia si portò le mani alla bocca, mentre gli occhi le diventavano lucidi.

La donna sul palco prese il microfono: - Questa canzone è dedicata ad una persona molto speciale. Una persona che ha catturato il cuore di un’altra. Perchè, a volte, le parole non bastano per esprimere ciò che si sente. -

Draco si allontanò da lei, e salì sul palco, mentre tutti lo guardavano in silenzio.

- A Hermione, con tutto l’amore che ho da offrirle. - disse lui, fissandola negli occhi.

Scese dal palco, rimanendo comunque di fronte a lei.

E mentre tutti si chiedevano cosa stese succedendo, insegnanti compresi, la donna iniziò a cantare.

Every night in my dreams
I see you, I feel you,
That is how I know you go on

Far across the distance
And spaces between us
You have come to show you go on

Una lacrima scese lungo la guancia di Hermione: non poteva essere vero.. quella era Celine Dion.. era lì, davanti a lei.. ma come era possibile, come aveva fatto ad arrivare lì? E soprattutto.. come poteva lui, il ragazzo che amava e che avrebbe dovuto odiarla, dedicare una canzone a lei?

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

Love can touch us one time
And last for a lifetime
And never let go till we're one

Love was when I loved you
One true time I hold to
In my life we'll always go on

- Se scoprono che l’abbiamo portata qui noi, ci ammazzano.. - commentò Ginny, a metà felice per l’amica, a metà terrorizzata per quello che sarebbe successo appena i colpevoli sarebbero stati individuati.

- Beh, almeno abbiamo fatto felici due persone - le rispose Blaise.

- Fantastico, davvero consolante.. devo ricordarmi di dirlo a mia madre, quando verrò espulsa per uso illegale della Magia.. -

Near, far, wherever you are
I believe that the heart does go on
Once more you open the door
And you're here in my heart
And my heart will go on and on

- Silente, che storia è questa? Che sta succedendo?? Quella non sarà mica una babbana?!? - chiese il Ministro della Magia, confuso e preoccupato.

- Non ne ho la minima idea, Ministro. - rispose il Preside, gli occhi che ridevano.

Non poteva certo dire che i suoi studenti mancassero di originalità, per le dichiarazioni d’amore.

You're here, there's nothing I fear,
And I know that my heart will go on
We'll stay forever this way
You are safe in my heart
And my heart will go on and on

La Sala Grande era completamente ammutolita. Hermione piangeva in silenzio, confusa, emozionata. Draco le si avvicinò.

- Ti amo Hermione. -

Perchè esiste un amore che continuerà ad andare avanti, qualunque cosa accada.

Il loro.

  
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