Harry e Charlotte arrivarono a Roma.
"Io non so parlare italiano!" disse Charlotte.
"Io so un pò di parole: ho imparato con i concerti!".
"Ok!".
Harry prese con una mano la mano di Charlotte e con l'altra le valigie e si avviò verso il taxi che li aspettava.
"All'albergo Trastevere!".
Quando arrivarono in albergo presero la chiave della stanza e si diressero verso l'ascensore.
"Che bella camera!" disse Charlotte rimasta a bocca aperta.
"Hai ragione, è proprio bella!".
In quel momento squillò il cellulare di Harry: era Niall.
"Ciao Niall" disse Harry.
"Ciao Harry. Non è vero che tornate fra due settimane?".
"Si, non vedete l'ora vero?".
"Certo!".
"Va bene adesso ti saluto, ci sentiamo dopo, ciao!".
"Ciao!".
Harry e Charlotte uscirono fuori a farsi una passeggiata e a esplorare la città.
Andarono a vedere il Colosseo e altri magnifici monumenti storici.
Presto si fece tardi e i due ragazzi andarono a mangiare in una pizzeria.
Il mattino dopo Charlotte svegliò Harry.
"Harry, svegliati!".
"Che c'è?" chiese lui ancora assonnato.
"Sono incinta!".
"Cosa?!".
"Si, hai capito bene!".
"Wow!".
"Sei contento?".
"Si, molto!" rispose Harry con un sorriso a trentasei denti stampato sulla faccia.
Visto e Charlotte era molto debole decisero di ripartire prima.
Così presero l'aereo e tornarono a Holmes Chapel.
Quando arrivarono a casa i ragazzi li guardarono sorpresi.
"Non sono ancora passate due settimane!" disse Louis.
"Si, ma Charlotte...".
"Mia sorella sta male?".
"Non proprio" disse Charlotte, ma subito scappò verso il bagno per vomitare.
"Emh lei...".
Louis andò da sua sorella e quando tornò era sbiancato.
"Cosa hai osato fare!" disse guardando Harry in cagnesco.
"Io non ho fatto niente!".
"Louis calmati, non è colpa sua!" disse Charlotte.
"Hai ragione!".
"Ma è maschio o femmina?".
"Ancora non lo sappiamo!".
Dopo che furono passati nove mesi arrivò il momento che Charlotte partorisse.
Insieme a Harry e ai suoi amici andò all'ospedale e dopo che partorì si addormentò stremata.
Dopo poco fu svegliata dalla voce dolce di Harry.
"Amore, è una femmina!".
"Che carina!" disse lei prendendola in braccio.
"Diamogli un nome italiano: Alessia!".
"Ok".
Quando la portarono a casa tutti la prendevano sempre in braccio.
I suoi genitori la prendevano solo per farla mangiare e per farla dormire.
Alla fine la bambina crebbe e divenne bellissima.
E quando divenne grande si sposò con il figlio di Niall e Allison.
Nota d'autrice: care lettrici siamo giunte alla fine di questa storia.
Ora ne comincerò un'altra, ma sarà un pò diversa.
Ciao e alla prossima storia!!!