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Autore: Sasuke Uchiha_10    07/04/2013    2 recensioni
Sakura Haruno guidata dall'amore per Sasuke Uchiha decide di fuggire dal villaggio per allearsi con Orochimaru e quindi incontrare il suo unico amore,ma incontrerà degli imprevisti che scoprirete se leggerete
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Erano passati sei anni dal matrimonio fra Sakura e Sasuke.
Era nato il figlio che la coppia aveva tanto desiderato, Daisuke, l' erede dello Sharingan.
Capelli neri, e due occhi particolari, uno verde come la madre, uno nero come il padre.
Già all' età di sei anni si distingueva dagli altri compagni, per la sua forza, per le sue doti curative e il suo shraingan.
Ma aveva qualcosa in più degli altri bambini, una maledizione, un marchio ma allo stesso tempo ciò che lo rendeva particolare e più potebte degli altri.
Sul collo un piccolo drago nero, lì dove i suoi genitori portavano il Segno Maledetto, lui aveva l' eredità di quel Segno, ma che poteva comandare solo lui.
Anche se solo a sei anni riusciva a risolvere i problemi più intricati, grazie al suo sangue freddo e al suo quoziente di intelligenza di 190.
Proprio per colpa di quel segno che lo distingueva veniva isolato, gli abitanti erano convinti che anche lui seguisse le orme dei genitori e tradisse il villaggio per Orochimaru.
Quel Sannin non aveva mai smesso di dare la caccia ai suoi genitori e a lui.
Da alcuni anni non si era più fatto vedere, in molti dicevano che era perchè si stava preparando all' attacco finale.
Quella tensione che da un pò aleggiava a casa lo rendeva impaziente e nervoso.
Lui non voleva altro che un pò di pace, vivere come un ragazzo normale con i suoi genitori.
Chiedeva forse troppo?
A quanto pare sì...

Cos' è la felicità?
Vivere spensierati senza preoccupazioni?
No...
( La felicità non esiste...)
Avere tutto ciò che si vuole?
No...
( La felicità è solo un' utopia...)
Poter far tutto ciò che si vuole quando ci pare?
No...
( La felicità non è altro che una favola raccontata ai bambini per farli dormire...)
Cos' è la felicità?...
Forse...
( Non esiste...)

Sakura: Tesoro, svegliati- la voce dolce della madre gli arrivò agli orecchi.
Cominciò ad aprire gli occhi.
Il volto sorridente della madre lo salutò sereno illuminato dai raggi del sole mattutino.
Daisuke: E' già ora di alzarsi?- la madre gli scompigliò i capelli, bellissima come sempre, gli diede un piccolo bacio sulla fronte.
Sakura: I biscotti sono pronti, ho fatto i tuoi preferiti, quelli con il cioccolato- gli occhi del bambino si illuminarono.
Anche se particolare rimaneva pur sempre un bambino.
Si alzò dal letto e corse in cucina, dalla fretta neanche si mise la vestaglia e le ciabatte.
La madre rise vedendolo scomparire nel corridoio.
Daisuke corse verso il tavolo della cucina dove il padre stava sorseggiando il suo caffè pensieroso, come al solito negli ultimi giorni.
Il bambino gli saltò in grembo facendogli versare alcune goccie di caffè sulla tuta da Jonin.
Sasuke: Daisuke! Quante volte ti ho detto di stare più attento?- sua madre comparì in quel momento sulla soglia della porta baciando il marito.
Sakura: Non brontolarlo, non lo ha fatto apposta...- Sakura andò verso il forno e ne estrasse una teglia.
Quando l' appoggiò nel tavolo, le mani del bambino ne afferrò subito uno addentandolo.
La madre si sedette davanti a lui e si mise ad osservarlo sorridendo.
Daisuke: Perchè mi guardi così mamma?
Sakura: Mi piace vederti mangiare con gusto quello che ti ho preparato...
Sasuke: Tua madre non cambierà mai, rimarra un' inguaribile romantica...- la fine della frase fu completata dal grembiule cha andò in faccia all' Uchiha.
Sakura: Però l' hai sposata quest' inguaribile romantica
Sasuke: Solo perchè mi hai costretto
Sakura: Ah sì? però a mettermi inconta sei stato tu, o sbaglio?- Daisukke li osservò divertito.
I suoi genitori quando avevano queste piccole liti lo facevano ridere, se poi c' era anche lo zio Naruto le risate erano assicurate.
Quando quella piccola lite ebbe fine, Sakura aiutò il figlio a vestirsi, maglietta nera con collo largo e pantaloncini fino al ginocchio grigi.
Sembrava la copia del padre da piccolo, ma il carattere era sicuramente quello della madre.
Sasuke: Pronto per l' Accademia?
Daisuke: Prontissimo!
Sasuke: Allora andiamo- Sasuke prese il figlio sulle spalle che intanto sautava la madre con la manina.
Daisuke: Ciao mamma! Ci vediamo questo pomeriggio!
Sakura: Ciao tesoro, non fare tardi!
Come tutte le mattine andava all' accademia sulle spalle del padre.
Suo padre non era mai stato una persona molto socievole, ma con lui era completamente diverso.
" Quando non ci sei non fa altro che parlare di te" si ricordò ancora le parole della madre.
Tutto quello che sapeva lo aveva imparato da suo padre e sua madre.
Suo padre era il Jonin più forte di tutto il villaggio, dopo zio Naruto che era l' Hokage, e sua madre la miglior ninja medico di tutto il paese dopo che nonna tsunade era morta quattro anni dopo la sua nascita.
Lui sapeva tutto del tradimento dei suoi genitori, ma sapeva anche che lo avevano fatto in buona fede.
Per fortuna nonna Tsunade non aveva punito Sakura perchè sapeva che lo aveva fatto per amore, invece era stata un pò più dura con il suo papà.
Ma alla fine tutto si era risolto per il meglio.
Daisuke: Papà...
Sasuke: Dimmi
Daisuke: Perchè tu e la mamma siete così silenziosi e pensierosi in questi giorni?- Sasuke si fermò all' improvviso sospirando.
Lo sapeva, c' era qualcosa che non andava.
Sasuke lo fece scendere dalle spalle e lo appoggiò a terra inginocchiandosi davanti a lui per guardarlo negli occhi.
Sasuke: Ora prestami la massima attenzione Daisuke, io e la mamma siamo solo preoccupati per quel ninja, però sappi, che qualunque cosa io e la mamma facciamo lo facciamo solo e unicamente per il tuo bene, chiaro?- Daisuke annuì.
Perchè gli diceva quelle cose?
Era tutto troppo strano per un bambino, anche se intelligente non riusciva a capire.
Sasuke: Vai o farai tardi- Sasuke abbracciò il figlio che poi corse verso l' accademia.
Sasuke cominciò a tornare verso casa, ma proprio a metà strada incontrò la moglie con la tuta da Jonin.
Brutto segno.
Non sorrideva.
Brutto segno.
Lo sguardo era serio.
Brutto segno.
Sakura: E' arrivato.
Bruttissimo segno.
Sasuke: Dov' è?
Sakura: All' entrata del villaggio, fra poco daranno l' allarme.
Sasuke: Andiamo- i due scomparvero.

Il suono di un' allarme.
Era davvero rumoroso e grutturale.
Il maestro Iruka parve agitato, era insolito, lui era sempre molto calmo.
Cominciò a far uscire gli studenti dall' aula in fretta.
Aveva una brutta sensazione.
Una vampata di fuoco esplose verso il cielo.
Quella era sicuramente una tecnica di suo padre.
Brutto segno.
Mentre percorreva le vie di Konoha le immagini di sua madre e di suo padre gli invasero la testa.
Brutto segno.
Gli occhi smeraldini della madre sorridenti diventare sempre più sbiaditi.
Brutto segno.
Gli occhi profondi del padre diventare sfuocati.
Brutto segno.
Le parole del padre di quella mattina " ... Qualunque cosa io e la mamma facciamo, lo facciamo solo e unicamente per il tuo bene".
Bruttissimo segno.
Bruttissima sensazione.
All' improvviso la sensazione divenne dubbio, il bubbio certezza.
Daisuke si allontanò dal gruppo così all' improvviso che Iruka non riuscì a riprenderlo.
Daisuke correva veloce.
In poco tempo arrivò all' entrata del villaggio.
Vide decine di corpi a terra inermi.
Un ninja con la tuta di Oto in piedi, il volto pallido, i capelli neri e unti, gli occhi dorati.
Orochimaru.
Orochimaru: Quindi tu dovresti essere Daisuke, il figlio di Sasuke e Sakura... bene bene...
Sasuke: Lascialo stare!- Sasuke si mise in mezzo a loro.
Sakura: Naruto! Pensa a Daisuke!- Naruto prese Daisuke per mano e lo portò dietro di sè.
Sakura si mise accanto al marito.
I due si guardarono negli occhi.
Sakura: Dobbiamo farlo...
Sasuke: Lo so...
Sakura: Ti amo tesoro
Sasuke: Ti amo anche io e ti amerò per sempre...
I due si voltarono verso Daisuke e gli sorrisero per poi correre verso il ninja.
I due fermarono le braccia del ninja ormai guarite e formarono dei sigilli.
Sakura e Sasuke: TECNICA DELL' ESPLOSIONE!
Un rombo seguito da un bagliore accecante.
Daisuke riuscì a vederli, i suoi genitori tendergli le mani.
Sakura: Ti vorremo bene per sempre Daisuke, non te lo scordare mai
Sasuke: Se avrai bisogno di noi saremo sempre con te...
Daiuske: Mamma! Papà! Dove andate?!- le figure cominciarono ad allontanarsi.
Sakura: Saremo per sempre nel tuo cuore non te lo dimenticare!
Sasuke: Diventerai un grande ninja!
La luce sparì.
Dove erano Orochimaru e i suoi genitori adesso non c' era altro che una grande buca nera.
Daisuke cominciò a piamgere.
Naruto lo strinse forte a sè.
Naruto: Non devi piangere Daisuke, loro ti vogliono bene e rimarrano per sempre con te.
Daisuke: Lo so... ma mi mancano... li rivoglio con me...
Naruto: Loro sono due eroi, si sono sacrificati per poterti vedere crescere senza problemi, senza che qualcuno ti facesse del male...- Daisuke si strinse allo zio.
Daisuke: Ma rimarrano per sempre con me? Vero?
Naruto: Saranno per sempre con te, nel tuo cuore...

Cos' è la felicità?
La felicità è sapere che c' è qualcuno che ti vuole bene...
( Perchè la felicità esiste solo se ci sono persone care attorno a te che ti dimostrano affetto, la felicità non è solo un' utopia, è uno scoglio su cui aggrapparsi quando ti senti smarrito)
  
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