Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Ella_x    07/04/2013    10 recensioni
-Buongiorno ragazzi- salutò rivolgendo lo sguardo verso la classe.
I suoi occhi azzurri si scontrarono con quelli altrettanto azzurri di Becky e il cuore di quest’ultima perse un battito.
-Io sono Louis Tomlinson, il vostro nuovo insegnante di scienza per tutto l’anno- spiegò entusiasta sfilandosi la giacca marrone e mostrando un fisico perfetto avvolto in una camicia a quadri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                              Image and video hosting by TinyPic

Science can be just what is, not what it could be.

Capitolo 17

Becky si stropicciò gli occhi,sentendo i raggi del sole attraversare le sue palpebre ancora chiuse.

-Aprite o no questa porta?Avete pagato fino alle nove e sono le dieci e un quarto-.

La ragazza si stiracchiò tappandosi le orecchie,infastidita dai colpi alla porta provenienti dall’esterno.

-Ma che diavolo succede?- borbottò Louis tappandosi le orecchie con il cuscino a fiorellini viola del motel.

-Dobbiamo lasciare la camera- spiegò Becky legando i capelli arruffati  in una cipolla disordinata.

-Ci penso io,usa prima tu il bagno- disse il professore lanciando le coperte ai piedi del letto e alzandosi.

Becky si  incamminò  nell’altra stanza rimanendo in silenzio,con gli occhi sbarrati.

Le aveva appena dato del tu,e non se l’era immaginato o sognato,le aveva dato proprio del tu.

Un sorriso ebete si dipinse sulle sue labbra secche dal sonno,e quando si ricordò del bacio della sera precedente il sorriso si allargò ancora di più mentre il sangue fluiva velocemente verso le guancie,rendendole rosse.

Nonostante non avesse chiuso occhio per pensare e ripensare alla situazione,non sapeva ancora come comportarsi.

Quella situazione era assurda e troppo complicata ma nonostante questo Becky credeva che magari sarebbe potuto nascere qualcosa tra i due.

Infondo nelle favole l’amore trionfava sempre no?

La ragazza si lavò alla svelta faccia e denti e ritornò nella stanza, ritrovando il professore steso sul letto a pancia in giù con la testa immersa nel materasso.

-Signor Tomlinson,è tutto okay?- domandò preoccupata ricevendo un mugolio incomprensibile in risposta.

Becky alzò le spalle,cominciando a cercare le poche cose che aveva,sparse per la camera.

Louis sospirò -Dobbiamo parlare- la voce era attutita dal cuscino,in cui ancora affondava la sua  faccia.

-Lo so,ma ora deve vestirsi e dobbiamo andarcene da qui- rispose Becky,lanciando la giacca dell’insegnante sul suo petto.

Il viso provato dal sonno del ragazzo riapparve dal cuscino e con un balzo agile si alzò chiudendosi in bagno.

Becky aspettò che il suo professore uscisse,sedendosi sul davanzale della finestra della stanza.

Il grigio del parcheggio e il marrone del terreno arido erano i colori dominanti del noioso paesaggio che la mora osservava sospirando.

La porta del bagno si aprì e Louis apparve in tutto il suo splendore.

Anche con la barba incolta e i capelli in disordine era perfetto e Becky non sapeva proprio come avrebbe fatto a resistergli.

-Andiamo?- chiese il professore,aprendo la porta mentre qualche pallido raggio oltrepassava la soglia.

Becky annuì,uscendo dalla camera affiancata da Louis che non riusciva a staccarle gli occhi di dosso nonostante ce la mettesse tutta.

In silenzio entrarono nel piccolo bar dell’aria di servizio.

I tavoli erano quasi tutti liberi,fatta eccezione per qualche camionista ubriaco già alle dieci di mattina e qualche straniero munito di macchina fotografica e cartina.

La mora sorrise,mentre la cameriera le correva in contro eccitata -Becky!Che bello rivederti!- urlò la bionda sventolando le mani all’aria.

-Patty- salutò pacata Becky regalandole un sorriso.

-Lui deve essere il tuo ‘amico’- ammiccò la bionda indicando Louis,mimando le virgolette con le dita.

-Si- rispose confusa la mora.

-Io sono Patty- squittì la ragazza stringendo la mano di Louis.

-Prendete un tavolo?Scegliete quello che più vi piace..C’è quello vicino alla finestra che è il più illuminato,o quello vicino al jukebox dove si sente meglio la musica,e quello vicino ai bagni dove,beh,no quello è meglio non prenderlo- spiegò in un solo fiato la cameriera,indicando i tavoli.

-Grazie,ne prenderemo uno qualsiasi- tagliò corto Louis,trascinando Becky verso un tavolo nell’angolo più appartato dove si  sedettero in silenzio uno di fronte all’altro.

Il professore continuava ad osservare intensamente Becky,che sentendosi in imbarazzo aprì il menù,nascondendoci la testa dietro.

Louis si schiarì la voce,cercando il modo giusto di iniziare quel discorso che nessuno dei due voleva affrontare.

-Becky,io- cominciò il ragazzo,prima di essere interrotto dalla cameriera.

-Che cosa vi porto?- domandò  con la sua voce squillante,impugnando saldamente penna e blocco per gli appunti.

Louis sbuffò,lanciando una veloce occhiata al menù –Un caffè macchiato e un  brownie- disse,prima di rivolgere uno sguardo alla ragazza di fronte a lui.

-Un muffin ai mirtilli e una spremuta d’arancia- rispose Becky,sorridendo a Patty che annuì prima di saltellare fino alla cucina.

Louis tentò ancora una volta,ma di nuovo fu interrotto dalla bionda con le loro ordinazioni tra le mani.

Quando finalmente la cameriera scomparve dietro alla porta Louis sigirò verso Becky beccandola a fissarlo.

-Dobbiamo parlare- ripetè il ragazzo,giocando con la forchetta del loro tavolo.

Becky annuì soltanto,aspettando che fosse il professore a cominciare.

-Ieri sera abbiamo fatto entrambi un errore e uhm, credo..credo che non si debba ripetere più- spiegò il ragazzo –Insomma,se qualcuno lo scoprisse io finirei per ritrovarmi senza lavoro e lei si troverebbe a  ripetere l’anno-.

Becky inghiottì un boccone di muffin a fatica annuendo.

-Infondo era solo un gesto dettato dall’attrazione fisica del momento,non ha significato nulla per me- disse Louis,bevendo un sorso del suo caffè.

Becky tossì,mentre sentiva tutto intorno a lei sgretolarsi.

Non era significato nulla per lui.

Lo aveva definito un ‘errore’,mentre lei si era costruita un muro di illusioni grande quanto una casa.

La ragazza allontanò il suo piatto,alzandosi dal tavolo.

Allungò verso l’insegnante una banconota da dieci sterline –Per pagare il conto,io non ho fame,l’aspetto nel parcheggio- balbettò velocemente.

Corse fuori dal ristorante,ignorando la cameriera che la salutava,mentre qualche lacrima le sfuggiva.

Si sedette sul ciglio del marciapiedi,stringendosi le ginocchia al petto come faceva sempre quando stava male.

Quella non era una maledetta favola,quella era la realtà.

Un colpo di clacson la avvertì che era ora di ritornare a casa.

Becky si asciugò le lacrime con la manica della sua maglietta,entrando in auto.

Il viaggio proseguì in silenzio fino a quando,in pomeriggio inoltrato, la casa del professore apparve oltre la collina.

Louis appese la giacca all’attaccapanni,controllando la casella dei messaggi del telefono di casa che segnalava un messaggio.

‘Ciao Louis,sono la mamma’.

‘e ci siamo anche noi’ aggiunse un coro di voci femminili seguito da qualche risata.

‘Ricordi di quella cena per vedere come ti sei sistemato li? Finalmente tuo padre è riuscito a prendersi un giorno libero dal lavoro. Le tue sorelle non vedono l’ora di essere li e conoscere i tuoi nuovi amici. Arriveremo domani sera verso le cinque. Mi raccomando prepara le camere e fai una spesa abbondante. Ti vogliamo bene’.

Il ragazzo sorrise dolcemente,contagiando anche Becky,che però si ricompose subito.

-Posso fare una doccia o le serve il bagno?- domandò la ragazza.

Non aveva nessuna voglia di parlare con il professore,ma era pur sempre casa sua.

Louis annuì,dandole il permesso di usare il bagno.

-Potrei avere anche una maglietta?Non ho nulla di pulito- domandò ancora la ragazza.

Il professore salì le scale seguito dalla sua alunna e le lanciò una maglietta rossa.

-Grazie,domani mattina parlerò con Harry o Holly per sapere se possono ospitarmi per un po’ e toglierò il disturbo- disse la mora dirigendosi verso il bagno.

-No- disse il professore, facendo voltare la ragazza -Resti,non posso affrontare da solo mio padre- implorò Louis.

Becky si schiarì la voce –D’accordo- sussurrò,prima di correre in bagno.

 

Salve bellissime..

Vi chiedo scusa per il ritardo e per il capitolo brutto e noioso.

Mi dispiace se ho deluso le vostre aspettative ma purtroppo i due non possono strare insieme (per il momento uou)

Grazie per le recensioni,anche se sono davvero poche ma  lo capisco visto che ormai la storia è diventata noiosa.

Boh spero di riceverne almeno un paio,anche negative,perché possono aiutarmi a migliorare.

Ci vediamo al prossimo aggiornamento,che spero

sarà presto cc

Much love,

Anto.

Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Ella_x