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Autore: itsmalikswifegirls_    07/04/2013    5 recensioni
Alessia, una ragazza come tante, innamorata dei suoi idoli, ma con problemi sia verso se stessa, sia verso sua madre, si trova ad affrontare da sola il viaggio per realizzare i suoi sogni. E quando meno se lo aspetta, tutto diventa realtà. Riuscirà Alessia a conquistare il cuore di uno dei suoi idoli?
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ciao belle,mlml.
Questi giorni scrivo molto e sapete perché? Non mi va di studiare,yeey.
Sono trasgry e quindi non faccio i compiti,yoyo.
Bene, vi avverto che c'è una parte un po'.. come dire, HARD lì sotto, skstm ma dovevo farla una eh.
Grazie sempre a tutte/i, a tutte quelle che mi recensiscono(siete gli amori miei OuO) e grazie anche a coloro che leggono in silenzio.
Vi amo da morire, ora mi dileguo.
A presto, bacini bavosini:3

Capitolo 28

Non ero più sola.
C’era Niall lì con me, al mio fianco, allungato in quel piccolo e scomodo divano, a mangiucchiare patatine.

“Ehi, cosa c’è che non va? Sei silenziosa.” –mi fece notare.
“No, è che ancora non ci credo.” –risposi, mettendomi a sedere.
Si tirò su anche lui, e sorrise.
“Devi crederci piccola, siamo io e te, e andrà tutto bene.” –mi rassicurò, prendendomi le mani e baciandomi dolcemente.
“Avevo bisogno di queste.” –sussurrai, sfiorando le sue calde labbra con la punta dell’indice.

Mi sollevò e mi fece accomodare sulle sue gambe, a cavalcioni.
Prese a baciarmi, mentre io iniziavo a sudare, convinta che la serata non sarebbe andata a finire di certo giocando a dama.
Si tolse la maglietta con un gesto fulmineo, e le mie guance presero fuoco alla vista di quella grazia di Dio.
Continuava a baciarmi il collo, con insistenza, ed io iniziavo a fremere.
Non mi ero accorta di volerlo così tanto.

Cercai la zip dei suoi jeans, e quando la trovai, la tirai giù senza alcuna esitazione, toccandolo dalla parte esterna, sui boxer.
Un gemito strozzato arrivo  dalla sua bocca mentre mi baciava, seguito da ansimi e sospiri irregolari.
Mi bastò poco per scostare la stoffa dei boxer e trovare il suo membro; ed una volta preso, iniziai a massaggiarlo ripetutamente su e giù, mentre la sua durezza riempiva la mia piccola mano.

Quando mi sembrò abbastanza, mi scostai da lui, lasciando che si riprendesse dall’estasi del gesto.
“Come mi hai fatto godere.” –mi disse, ancora ansimando.
Quelle parole mi fecero arrossire all’istante, non ero abituata a ‘far godere’ qualcuno.

“Piccola, sei a disagio vedo.” –notò Niall, abbracciandomi.
“No è che..” –balbettai.
“Sssh, adesso tocca a me.” –disse, facendomi fremere.
Mi allungò sul divano, e rapidamente si trovò su di me, fissandomi negli occhi.
Con un movimento veloce mi divise le gambe, e scese piano il morbido tessuto dei pantaloni, facendolo scivolare sulle mie cosce.
Entrò in me con molta delicatezza, con due dita, facendomi sobbalzare.
Chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quella dolce e favolosa sensazione, e mentre lui disegnava cerchi con il suo indice sul mio clitoride, io tentai di fargli un succhiotto su una spalla, quasi per marcare il ‘territorio.’
Non so come, ma i suoi gesti mi fecero provare un piacere enorme, e venni dopo alcuni minuti di stupefacente agonia, crollando tra le sue braccia, mentre mi baciava i capelli.

L’abbaiare di Rufus ci fece tornare alla realtà, e vedemmo le luci dell’auto di mia zia affiorare nel vialetto di casa.
“Porca puttana, mia zia!” –esclamai.
Recuperammo gli indumenti e salimmo a chiuderci in camera mia, almeno avremmo avuto il tempo di rivestirci e di dire a zia Anna che stavamo facendo i compiti.

“Tesoroooo! Sono a casa!” –sentimmo urlare dal piano di sotto.
Io e Niall ci scambiammo uno sguardo di intesa, e dopo esserci rivestiti, decidemmo di andare a presentarci come fidanzati ufficiali a zia Anna.
“Zia, lui è Niall Horan, il mio fidanzato.”
Sottolineai la parola fidanzato con un espressione della voce molto forte.
“Ah, io Ale.. Insomma, non sapevo.. Aspetta, ma lui non è quello dei tuoi poster?” –chiese, scrutando Niall da vicino.
Lui si lasciò scappare una risatina a dir poco isterica.
“Sì zia, è lui.” –risposi, di fretta, arrossendo.
“Oh mio Dio. Ma io non so che dire, insomma.. è davvero un bel ragazzo, complimenti.” –ammise, abbracciandomi.
Era commossa, e se non si fosse staccata avrei iniziato a piangere anche io dietro di lei.
Niall ci osservava con uno sguardo dolcissimo e un sorrisone stampato sul volto.

Zia si accorse di lui, e con aria da bonacciona le andò vicino e le urlò quasi:
“Oh andiamo! Abbraccio anche te bel ragazzone! Benvenuto in famiglia!” e gli stampò due baci su una guancia.
Scoppiammo tutti e tre a ridere all’unisono, seguiti dall’abbaiare festoso di Rufus, che ci saltellava intorno, felice.

Quello per me era davvero l’esempio di una famiglia unita, non come in casa di mia madre, dove tutto doveva essere fatto alla perfezione e sotto i suoi ordini, il che la faceva sembrare più un campo di concentramento, che una famiglia.
Se solo avessi riportato e presentato Niall in casa mia, si sarebbe scatenato un putiferio, tra i ‘è un ragazzo famoso’ e ‘a sedici anni non si può essere innamorati, si è ancora immaturi.’
Queste sì che sono davvero delle grandi stronzate, io ero innamorata, tanto innamorata di Niall, innamorata come nessuno lo era stato mai.

“Beh ragazzi, voi fate ciò che volete. Niall caro, resti a dormire da noi? Ti preparo il letto in camera di Ale se vuoi.” –disse zia Anna, interrompendo i miei pensieri.
“Oh si figuri signora, non vorrei creare disturbo.” –fu l’educata risposta di Niall.
“Chiamami Anna ragazzo, e poi, ma quale disturbo, sei il fidanzato della mia bambina. Corro subito a preparare tutto!” –esclamò raggiante la zia, uscendo dal salotto e correndo su per le scale.

“Tua zia è wow, come te d’altronde.” –mi disse Niall, avvicinandosi.
“Mh, sai chi altro è wow?” –gli domandai, tirandolo per la maglietta.
“No,chi?” –rispose, stando al mio gioco.
“Tu.” –risposi, baciandolo.

Continuammo a baciarci per un tempo che mi parve infinito, e una volta che ci fummo staccati, mi guardò negli occhi e io mi ci persi, come ogni volta che il verde dei miei si scontrava con il blu dei suoi.
“Ale..” –sussurrò.
“Dimmi..” –balbettai.
“Credo..” –biascicò.
“Cosa?” –chiesi.
“Credo proprio di essermi innamorato di te.” 
  
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