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Autore: LUcy__    07/04/2013    4 recensioni
L'Olimpo è diviso in due fazioni. Da una parte Zeus, con Atena, Ares, Era, Dionisio e Demetra. Dall'altra Poseidone, Apollo, Artemide, Efesto, Afrodite e Ermes. Solo Ade è rimasto neutrale e entrambe le fazioni aspirano ad averlo come prezioso alleato. Colpa della sua calma apatica e dell'interesse che ha ad avere così tanti morti.
Così, mentre la guerra infuria fra mari e cieli, nell'Olimpo i semidei vivono con tensione la situazione.
In particolare Louis, figlio insicuro e isolato di Poseidone, Harry, giovane figlio di Zeus, Olympia, la solitaria e inquietante figlia di Ade, Niall, freddo e un poco cattivo fratellastro di Harry, Liam, l'intelligente figlio di Atena e Zayn, quel misteriosissimo figlio di Ermes che nasconde qualcosa di oscuro.
{Harry/Louis, Zayn/Liam, Niall/Nuovo personaggio.}
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Five.
 

A Olympia gli Inferi sembrarono meno accoglienti quando tornò a casa.
Dei, se si sentiva in colpa. Non avrebbe mai dovuto rivelare nulla a Niall, ma lui l’aveva praticamente implorata per giorni, ed era così dolce, carino, tenero… stupendo?
Tu sei pazza.”
Annuì al proprio pensiero e entrò nel palazzo del padre, decisa a parlare con lui.
Si sentiva una ladra, una traditrice, solo adesso comprendeva quanto fosse stata meschina ad aver violato le volontà del padre.
“Preoccupata, mia cara?”
Olympia si congelò sul posto, nel sentire quella voce stridula, cattiva e sarcastica, che le parlava così da quando era piccola.
Aletto*.
Non si osò guardarla. La odiava così tanto, e il sentimento era reciproco. Sapeva che lei e le sue sorelle consideravano l’essere semidei essere come mezzosangue bastardi, e lei poi era la figlia del loro signore e padrone, quindi l’odio era superiore.
“Aletto…”disse, a mo’ di saluto. La sua voce, constatò, era veramente debole e smorzata. L’essere si materializzò davanti a lei, facendola sobbalzare. “Cosa vuoi?”domandò allora. Ecco, adesso era davvero intimorita.
“So tutto.”rispose, scoppiando a ridere sguaiatamente con quella voce sgradevole all’udito. Lei indietreggiò e si coprì il volto con una mano.
Non era giusto che quegli esseri dannati la perseguitassero ogni volta, che controllassero ogni sua mossa, pronte a registrare ogni suo sbaglio, per accusarla.
“Cosa succede qui?”tuonò la voce del Dio degli Inferi, apparso in quel momento. Aletto volò via e Olympia tirò un sospiro di sollievo.
“Padre…”salutò, sentendo la sicurezza che quell’uomo le trasmetteva. Ora stava decisamente meglio.
“Figlia mia, mi sembri preoccupata.”disse subito lui, notando l’espressione della ragazza, che era rimasta un po’ tesa.
Lei non rispose subito. Andò dritta nella Sala Del Trono del palazzo, aspettando che il genitore la seguisse.
Si sedette sugli scalini neri davanti al trono e guardò di sottecchi il padre.
“Dimmi tutto.”ordinò, benevolo; lei prese coraggio. E parlò.
“Zeus ha bisogno del tuo aiuto in guerra. Non ha il fegato per chiedertelo, ma io lo so. Me l’ha detto suo figlio.”
Lui si portò una mano al mento. Seduto lì sopra, su quella sedia enorme e di alabastro nero, sembrava ancora più grosso del normale. La intimidì.
“Adesso tu e suo figlio siete così intimi?”domandò, con il tono dei padri gelosi delle proprie bambine.
“Non lo so, ok? So solo che se tu potessi entrare in guerra con la tua armata… Zeus ti sarebbe per sempre riconoscente! E… finalmente potresti avere un trono sull’Olimpo, come meriti!”esortò lei. Il pensiero di poter dare quello che spettava al padre le diede un poco in più di coraggio.
“Oh. Interessante, direi. Ma so che a te darebbe fastidio… e dovrei usare te e il tuo potere. Non so se…”
“Non mi importa, giuro.”si affrettò a dire lei. Si rese conto di quello che stava per fare, di cosa avrebbe dovuto accettare.
In realtà, non era per niente sicura di riuscirci. Non voleva deludere nessuno, però.
“Ci penserò, figlia mia.”disse. Qualcosa, tuttavia, faceva intendere che era quasi del tutto convinto; avrebbe sicuramente accettato.
Olympia sapeva perfettamente che ce l’aveva fatta.


“Dimmi tutto, Niall.”
La voce seria di suo padre esortò il biondo, che finalmente cominciò a raccontare ogni singola parte ben dettagliata della sua ultima conversazione con Olympia.
“Oh, è fantastico padre… so tutto… ho scoperto come Ade vince le sue battaglie!”esclamò, eccitato, in conclusione del suo discorso. La vittoria lo aveva reso ancora più sicuro di sé, ed ora si sentiva talmente potente che avrebbe potuto radere al suolo un intera città solo azionando una tempesta.
Zeus, sinceramente, non pensava che il figlio potesse arrivare a tanto; scoprire il segreto di Ade in così poco tempo, conoscendo il carattere difficile che avevano lui e sua figlia, era davvero complicato.
Comunque, si alzò in piedi e gli fece cenno di continuare.
“Lui usa Olympia.”annunciò. Zeus subito fece una faccia molto perplessa, voltandosi verso di lui e scrutandolo bene. “Il suo potere, padre! Crea un esercito così, capisci?”
Il Dio non poteva crederci. La soluzione era così semplice, che l’avrebbe dovuta intuirla da solo. Presto avrebbe avuto l’aiuto del fratello, e allora…
Avrebbe distrutto Poseidone.
Già si immaginava cacciare il Dio del Mare dal suo regno, confinandolo lontano dall’Olimpo, come tempo prima aveva fatto con Ade; avrebbe dato a lui il posto di Poseidone, se lo sarebbe meritato.
“Molto bene figlio mio, molto bene…”disse, annuendo tra sé. Si lasciò scappare un sorrisetto soddisfatto, che cacciò via con molta lentezza.
“Immagino che il mio lavoro non sia ancora finito, vero?”chiese allora Niall, sicuro della risposta; l’aveva chiesto per esserne completamente sicuro e basta.
Il Re degli Dei scosse la testa. A lui serviva l’assoluta certezza che Ade avrebbe acconsentito a stare dalla sua parte, null’altro.
“Appena le truppe di mio fratello saranno accanto alle mie, il tuo compito sarà finito. Fino a quel momento, continua a fingere.”ordinò, di nuovo serio.
Niall non fece altro che annuire, obbediente.




The writer is IN

(*Aletto: una delle Erinni, personificazioni della vendetta contro chi tradisce parenti e amici.)

E dopo questa dimostrazione del fatto che io non sono capace ad aggiornare in tempo e regolarmente, direi che pure il capitolo non ha senso… e ne ho ben ragione.
I capitoli di passaggio sembrano sempre troppo inutili, troppo stupidi, troppo corti, troppo…. Troppo.
Ma giuro che questo dovrebbe essere l’ultimo capitolo del genere, e negli altri si trova quel sistema a rotazione per far passare le coppie.
E nel prossimo capitolo ci sarà il momento Larry che tutti aspettavano, amatemi.
 
Qui vediamo Olympia che praticamente muore dalla paura di dire tutto al padre, che però la prende abbastanza bene e considera anche l’idea di entrare in guerra.
Niall e Zeus invece sono i soliti “brutti cattivi”, per usare un eufemismo idiota.
Però si vede molto come sono i rapporti con i loro genitori divini. E direi che sono molto, molto diversi.
 
Vorrei ringraziare tutti quelli che recensiscono, leggono, mettono tra seguite/preferite/ricordate la storia.
Non so come fate a stare dietro a ‘sti aggiornamenti e al mio crescente bipolarismo, but thanks.
E poi ho scritto una OS, si chiama DAP, e vorrei che mi deste un parere, perché è la cosa più angst che abbia mai scritto. E anche più pesante, anche se non muore nessuno.
Alla prossima,
.Lu

  
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