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Autore: ashtonslaugh    07/04/2013    4 recensioni
Lei è sfacciata
Lui è gentile
Lei è acida
Lui è dolce
Lei è forte ma è sola
Lui è debole ma circondato da amore
Cercava una piccola cosa in un mondo infinito e invece ha trovato lei, una cosa infinita in un piccolo mondo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ormai il sole mi aveva svegliata. Sentivo i suoi i raggi illuminare il mio volto riscaldandomi leggermente. Non ero in grado di alzarmi,aprire gli occhi e affrontare la mia insicurezza più grande. La stessa insicurezza che in quel momento aveva le sue forti braccia intorno al mio corpo,mentre il suo viso affondava nel mio collo,sentivo il suo respiro lento e regolare calmarmi da ogni ansia e i suoi morbidi ricci appoggiarsi sulla mia spalla solleticandomi,prima che ritornassi alla dura verità

-so che sei sveglia-quelle parole,pronunciate on dolcezza mi fecero sussultare. Non risposi però e cercai di divincolarmi dalla sua stretta –dove vai?-chiese stranito lasciandomi finalmente andare

-a casa-risposi più rigida che potevo mentre cominciavo a rivestirmi. E ora? Avevo fatto di tutto pur di rimandare quel momento. in fin dei conti è stata solo una notte,una notte di follia,pensai. Dovevo andare,cancellare quelle ultime immagini dalla mia mente o sarei scoppiata e non mi sarei più riuscita a fermare,e io non volevo che lui mi vedesse debole. Infilai le braccia nel giacchetto leggero mentre Harry mi sfiorava la pelle con gli occhi

-ti voglio rivedere-disse all’improvviso e mi dovetti sforzare per guardarlo in faccia

-starò a casa ancora per uno o due giorni-dissi facendo finta di niente

-non è quello che intendevo,non prendermi in giro Leah-sospirai girandomi dalla sua parte

-non credo sia una cosa possibile-

-e perché?- la sua voce sembrava sinceramente stupita

-e lo chiedi anche? Non voglio che succeda nient’altro tra di noi-risposi ferma

-non sono d’accordo-c’era una tale decisione nelle sue parole che per un momento mi lasciai andare alla tenerezza di quel pensiero. Ma fu un istante solo. Mi allacciai l’ultimo bottoncino  ritornando alla realtà

-è stata una pazzia-sibilai. Harry si alzò,mi prese veloce il mento fra le dita e mi costrinse a guardarlo negli occhi

-dimmelo adesso-sussurrò ad un centimetro dal mio viso. Sapeva del potere che aveva su di me,di come non potessi mentirgli quando mi fissava in quel modo

-non ha importanza quello che è stato per me-sussurrai mentre le sue iridi verdi si facevano sempre più scure. Mi prese con l’altra mano i polsi bloccandomi contro di lui,sussultai a quel contatto

-perché non riesci a capire?-non capii il senso di quella frase,troppo impegnata a far in modo che le lacrime non uscissero dai miei occhi,ma con pochi risultati perché scesero un istante dopo

-non c’è nulla da capire-tagliai corto e lui parve stizzirsi ancora di più perché aumentò la sua prese su di me-non sono una bambola che puoi usare a tuo piacimento per poi gettarla via-

-cosa stai dicendo Leah?-

-lasciami andare Harry-sussurrai prima che un silenzioso singhiozzo mi fece sussultare nuovamente,c’era disperazione nel mio tono e Harry la dovette percepire perché in un attimo fu lontano da me. Più veloce che potei raggiunsi la porta e dopo averla superata un senso di vuoto e tristezza mi strinse lo stomaco. Ero stata stupida e ora ne avrei pagato le conseguenze,ne ero certa,ma come avrei fatto d’ora in avanti a guardare Harry in faccia,sapendo di non poter più indossare la mia maschera di freddezza e disinvoltura? Io lo amavo e lui era uno stronzo,ormai conoscevo questa storia da tempo.

Dalla mia borsa tirai fuori il telefono digitando frettolosamente il numero dell’unica persona che in quel momento mi potesse aiutare. Ci furono numerosi squilli prima che Caterina mi rispondesse,con tono impastato,la dovevo aver svegliata

-Ringrazia Dio che ti trovi a migliaia di chilometri da me perché ti avrei già uccisa,sono le 5 qui Lia!-sbottò

-ho bisogno di te-dissi tirando su con il naso,e quello fu esattamente come un campanellino nella testa della mia amica

-che è successo?-chiese allarmata

-ci sono cascata di nuovo-ripresi a singhiozzare mentre mi sedevo sul seggiolino della fermata dell’autobus che mi avrebbe riportato a casa-e sto peggio di prima forse-

 
Harry

L’avevo lasciata andare,ancora,di nuovo. Avevo osservato la sua esile figura oltrepassare la soglia di casa portandosi dietro anche il mio cuore,possibile che non si accorgesse di quanto l’amavo?  Era comunque stato sciocco da parte mia entrare in questa casa con lei,smascherarmi così apertamente.
Non passò neanche un ora che i ragazzi fecero ritorno pretendendo spiegazioni. Fui felice,si fa per dire,di dargliele,ma il silenzio di Zayn mi inquietava,sospirai mettendomi a sedere di fronte a lui

-Zayn..-cominciai,ma fui interrotto

-l’abbiamo fatto per te-lui inchiodò le sue iridi scure nelle mie verdi-perché tu ci avevi chiesto di non cercarla,neanche quando è ritornata in Inghilterra-

-è vero,e mi dispiace-annuii

-ma tu non hai idea di come mi sia sentito quando poco fa mi guardava con quell’odio,mai nessuno l’ha fatto-la sua voce si alzò

-lo so invece,forse anche meglio di te-aggrottai la fronte stizzito dalle sue parole

-no che non lo sai!-sbattè il pugno contro il tavolo intorno al quale eravamo tutti seduti,i ragazzi,me compreso,sussultarono-altrimenti in 3 anni che sono passati la saresti
andato a cercare!
-


-non è stata una mia scelta Zayn!-mi stavo arrabbiando,entrambi facemmo il giro del tavolo trovandoci pericolosamente vicini

-la sarei andato a cercare io,per starle accanto,ma no,tu non volevi soffrire da solo vero? Tu non volevi che noi fossimo sui amici perché non era giusto vero?-disse
retoricamente mentre il suo viso si faceva sempre più buio e cupo-nonostante sapessi quanto io tenessi a lei-


-stai esagerando adesso! Non venire a fare la vittima facendomi la predica perché quello che ha sofferto come un cane qui sono stato io,non ti devi permettere di dire
altro!
-gridai


-aveva bisogno di qualcuno che l’aiutasse Harry,era appena uscita da un coma e tu hai fatto in modo che fosse sola!-

-Zayn-Liam gli posò una mano sul petto facendolo indietreggiare ma lui riacquistò terreno avanzando nuovamente verso di me con fare minaccioso

-la devi smettere! Tu non sai niente!-il mio petto ormai si alzava e abbassava in modo irregolare,così come quello del mio amico. Louis e Liam ci tenevamo per le spalle in
modo da non compiere sciocchezze mentre Niall tentava di farci calmare parlandoci in modo autoritario,ma nessuno dei due lo ascoltava,troppo impegnati a leggere la rabbia negli occhi l’uno dell’altro


-e tutto questo solo perché sei un fottuto egoista-la frase mi colpì pienamente come una lama affilata,togliendomi il respiro,non fu il tono con cui era stata espressa,che ora si era abbassata notevolmente diventando un sibilo agghiacciante,ma da chi,dal mio migliore amico che in quel momento mi odiava,anche lui,esattamente come Leah,e dalla verità che si celava all’interno. Tutti si guardarono terrorizzati prima di rivolgere i loro sguardi a me. Fu un attimo e scattai in avanti verso Zayn,volevo colpirlo,volevo farlo stare zitto. Niall in mezzo a noi m spinse indietro facendomi sbattere contro il muro della cucina

-smettetela,entrambi. Leah non è un oggetto da contendersi,ormai quel che è fatto è fatto non rimane che cercare di rimediare-sia io che Zayn lo osservavamo stupiti. Non
so lui,ma io mi sentivo uno schifo.

 

Leah

Dopo la lunga e confortante telefonata che avevo avuto con Caterina ero riuscita a riprendere il controllo,ero salita su un autobus e anche se  con qualche difficoltà ero ritornata a casa. Gemma e Anne non la smettevano di chiedermi dove fossi stata e perché ero scappata via in quel modo,la cosa mi stupì perché ero abbastanza sicura che Dan avesse raccontato a tutti come fossero andate le cose,mi sbagliavo. Mi sembrava di essere ritornata ragazzina quando tornavo a casa avendo sforato il coprifuoco di almeno un ora e mezza,mia madre si arrabbiava così tanto che pensavo sarebbe esplosa. Erano passati 3 anni e mi sembrava ieri quando entrai per la prima volta il quella casa,mi ricordo che non vedevo l’ora di andarmene. La mia attenzione fu catturata da Anne e Gemma,erano davanti allo specchio che si trovava in soggiorno,la madre stava tirando su in capelli alla figlia in modo che risultasse un’acconciatura elegante,passò poi le dita tra le ciocche ribelli di Gemma domandole una volta che si trovarono dietro all’orecchio. Le diede un bacio in fronte contenta di quel momento passato con la sua bambina. Sentii un groppo alla gola,io non avrei mai potuto fare niente di tutto ciò con mia madre,non avrei mai potuto condividere nessuno esperienza con lei. Fu come se mio padre mi leggesse nella mente perché dopo aver seguito il mio sguardo e capendo ciò che osservavo si avvicinò a me abbracciandomi. Mi riscossi velocemente prima che lui mi sussurrò qualcosa all’orecchio

-lei manca anche a me-il mio cuore perse un battito e mi strinsi maggiormente a lui-io ci sono-sorrisi annuendo contro il suo petto. Notai da sopra la sua spalla la figura di Dan entrare nella stanza,mi staccai dall’abbraccio di mio padre sorridendogli dolcemente. Dovevo parlare con lui. Mi avvicinai e quando lui mi guardò un lampo di sorpresa gli attraversò gli occhi.

-vieni fuori con me?-gli chiesi e lui annuì. Passammo per la porta sul retro della cucina e in un attimo eravamo in giardino-mi dispiace per quello che è successo non pensavo
potesse davvero farlo
-


-non ti preoccupare,forse ho scelto io il momento sbagliato-

-già,forse-ridacchiai per la risposta stupida che gli avevo dato

-ora?-alzai lo sguardo su di lui non capendo

-cosa?-

-ora è il momento giusto per te?-boccheggiai a quella domanda ma non risposi,si vede che Dan prese il mio silenzio per un si perché lentamente si avvicinò a me posandomi
un leggero bacio sulle labbra,rimasi immobile,spaventata,anche quando lui lo approfondì. Mi resi conto però che rimanere in quella posizione era da stupidi,e io dovevo capire bene cosa intendevo fare con Dan,non potevo continuare  a prenderlo in giro e ad illuderlo. Afferrai saldamente i suoi capelli corti dietro il collo in un pugno avvicinandolo di più a me,risposi al bacio con energia. Non fu quello che si può definire un bacio casto ma Dan parve apprezzare questo mio impeto perché mi strinse di più al suo corpo. Quando si staccò mi osservava attentamente,mi fissava in cerca di qualsiasi mia reazione


-niente?-domandò. Niente? Cosa vuol dire niente? Lo guardai non capendo e lui mi sorrise dolce-cos’hai provato?-oh,ora capii meglio le sue parole,niente. Scossi la testa guardando in basso mentre le mie guance diventavano leggermente rosse,lo sentii sospirare-Harry non è proprio un fratello per te eh?-lo guardai spaventata

-cosa intendi?-

-un fratello normale si sarebbe ingelosito se un uomo avesse baciato la propria sorella,ma non avrebbe reagito in quel modo comunque-disse sorridendo

-oh,bè..-balbettai qualcosa di incomprensibile persino a me stessa

-posso sapere cos’è successo tra di voi?-

-cosa vuoi che sia successo? Niente!-mi misi sulla difensiva

-sono solo curioso,voglio sapere perché non riesco ad avere la donna che desidero-deglutii rumorosamente al suo essere così schietto

-non credo sia una buona idea-rinunciai sospirando

-d’accordo-mi diede un bacio sulla guancia poi,infilò le mani nelle tasche dei suoi pantaloni-rientriamo?-annuii sorridendogli,lui ricambiò seguendomi poi all’interno della casa.
 
 

Salve a tutti! Eccoci finalmente arrivati al 21esimo capitolo. Si vede Leah che finalmente cerca di mettere un po’ di ordine nella testa anche se sempre influenzata da Harry che fa di tutto pur di farle capire i suoi veri sentimenti. C’è anche una lite tra Zayn e Harry in cui i due si sfogano su loro stessi,e c’è pure un Niall autoritario! Ahahah,che carino :’)
Fatemi sapere i vostri pareri sul capitolo se volete,vi dico solo che ne mancano un paio alla fine della storia :( vabbè poi ci arriveremo ma non parliamone ora,ok,mi dileguo,adioss :)
-Ele:)
  
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