Quando tutti i componenti della famiglia si addormentarono, come di consueto i giocattoli attraversarono la porta magica, ritrovandosi a Giocattolandia, sempre più agitati e confusi. Il prepotente dinosauro di lego destò l’attenzione di tutti annunciando la catastrofe
< Come avete notato, oggi i due cuccioli d’uomo non solo non hanno giocato con noi, ma non si sono nemmeno presentati nella sala giochi. E tutto questo perché? Per quel maledetto videogioco che hanno ricevuto in regalo, da cui non riescono a staccarsi. Aprite gli occhi: finiremo nella soffitta buia, sovrastati dalla polvere e dalla noia>
< Il dinosauro ha ragione! È vero che presto i bambini non giocheranno più con noi, e cosa faremo? Cosa potrà capitarci? Privi di avventure, privi di argomenti per la notte qui, a Giocattolandia! Non voglio finire al buio, senza le risate dei bambini!> esclamò Pinocchio in lacrime < o peggio, non voglio finire nel dimenticatoio!>
Quello era il luogo destinato ai giocattoli che non venivano più amati dai loro padroncini, un luogo senza spazio, né tempo, che conteneva un’immensa cisterna , temuta da tutti. Nel suo interno, infatti, venivano riposti tutti quei balocchi che dopo un certo numero di anni non servivano più a far divertire i bambini, la cui fantasia e creatività serviva per far funzionare la magica città.
< No, il dimenticatoio no! Ho paura!> esclamò Cicciobello in lacrime
< Calma, non facciamoci prendere dal panico!> rispose Hulk, cercando di salvare la situazione < Innanzitutto i bambini ci vogliono molto bene! Quella di oggi è stata una semplice reazione verso una nuova attrattiva: un normale percorso che abbiamo dovuto subire tutti con l’arrivo di un nuovo giocattolo! Ma vedrete che tra qualche giorno tutto tornerà come prima!>
< Non dategli retta: tu, muscoloso verde, parli così perché sei il preferito di Gilbert, ma dimmi: quante volte il tuo padroncino oggi ti ha preso con sé, inventandosi una nuova storia per giocare insieme?> domandò con provocazione il dinosauro
< Non saprei! Non mi ricordo> rispose il supereroe sconcertato
< Tutti quei muscoli ti soffocano il cervello: te lo dico io, zero volte! Oggi non ti ha proprio guardato, così come ha fatto con ciascuno di noi! Bisogna agire e infretta, prima che sia troppo tardi! Dobbiamo rimanere qui al sicuro, per poter avere il tempo di trovarci un nuovo padroncino, prima di finire nel dimenticatoio> esordì il rettile, mortificandolo
< Calma dinosauro, Hulk ha ragione: i due piccoli oggi erano solo un po’ sovraeccitati per il nuovo gioco, tutto qui. Io sono fiduciosa e convinta che domani la mia piccola Marie verrà a cercarmi per passare del tempo con me e con tutti noi, come ha sempre fatto!> rispose la Barbie farfalla guardando il verdastro, che ancora una volta sì intimidì di fronte a tanta grazia e saggezza.
< Barbie farfalla ha ragione, dovremo ascoltarla!> risposero le altre Barbie, sostenendo l’ipotesi dell’ amica.
< Facciamo così: vediamo come si comporteranno i bambini in questi giorni. Se tra una settimana continueranno a trascurarci per il videogioco, daremo retta al dinosauro e non torneremo mai più dall’altra parte dello specchio, per evitare il dimenticatoio!> sostenne la Cosa, con determinazione
< D’accordo> risposero tutti gli altri giocattoli e verso i primi raggi di sole saltarono insieme nel mondo degli umani, riponendosi ognuno nella medesima posizione all’interno della sala giochi.