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Autore: jas_    08/04/2013    22 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
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Capitolo 10

 
 

Appoggiai il telecomando sul tavolino davanti a me e mi guardai in giro senza sapere bene cosa fare. Ero a casa di Harry, un normale appartamento londinese, non molto grande ma accogliente, seduta sul suo divano. Lui era di sopra a farsi una doccia e nel frattempo io avevo ordinato le pizze che sarebbero arrivate a momenti. I suoi non erano in casa, e nemmeno sua sorella - che avevo visto in alcune foto di famiglia appoggiate su una mensola - eravamo soli, e la cosa mi metteva leggermente a disagio nonostante non avessimo ancora passato molto tempo insieme da quando eravamo arrivati lì. Il suono del campanello mi fece sussultare, mi alzai dal divano e presi i soldi dalla borsa per pagare le pizze che erano già arrivate. Lasciai il resto al fattorino e appoggiai i cartoni sul tavolo prima di andare al piano superiore alla ricerca di Harry che sembrava essere stato risucchiato dalle tubature.
Mi guardai intorno, tutte le porte che si affacciavano al corridoio erano chiuse e io non avevo idea di dove portassero. Stavo per chiamarlo quando la porta di fronte a me si aprì, e dietro una nuvola intensa di vapore spuntò la figura di Harry che era... Nudo.
Senza nemmeno rendermene conto lo guardai, quando riuscii a collegare ciò che avevo visto al cervello gridai coprendomi gli occhi con le mani, scandalizzata.
«Oh scusa Cioppicioppi» disse lui tranquillo, «ho dimenticato l'asciugamano» si scusò, tornando in bagno ed uscendo alcuni secondi dopo.
«Ora puoi anche guardare» rise.
Riaprii gli occhi notando con piacere che aveva avuto la decenza di legarsi un asciugamano in vita, «ma ti sembra il caso di andare in giro nudo quando hai degli ospiti per casa?» strillai, sentendomi ancora le guance in fiamme.
Lui sorrise divertito e per niente a disagio a differenza mia, «scusa ma non pensavo che saresti venuta qua.»
«Volevo avvertirti che erano arrivate le pizze, pensavo fossi annegato nella vasca da bagno» borbottai, prima di voltarmi e avviarmi verso le scale, ancora turbata. «E sbrigati a vestirti che si raffredda» aggiunsi, prima di scendere i gradini.
Harry arrivò pochi attimi dopo, fortunatamente vestito, e con i capelli ancora leggermente umidi che gli cadevano sugli occhi.
«Sei ancora arrabbiata per prima?» domandò, dopo alcuni minuti in cui avevamo mangiato in religioso silenzio.
Scossi la testa pulendomi la bocca con un tovagliolo, «non sono arrabbiata, sono solo... Imbarazzata» conclusi infine, sentendomi di nuovo le guance diventare rosse al solo pensiero dell'episodio appena accaduto.
«Sei tu che hai visto i miei gioielli di famiglia, non il contrario!» ribatté lui, «non sono imbarazzato io e lo sei tu per me?»
Alzai le spalle continuando a mangiare in silenzio, «dovresti avere più pudore di te stesso, Harry» lo ripresi poi.
Lo sentii sospirare, «non vado in giro nudo per strada, solitamente. È stato un incidente, capita, non facciamone un affare di stato. Non sarò di certo il primo ragazzo che vedi nudo, o no?»
Se in quel momento avessi avuto la possibilità di nascondermi sotto terra, l'avrei sicuramente fatto. Esisteva il tavolo, ma non mi sembrava adatto. Mi limitai a prendere un'altra fetta di pizza e portarmela alla bocca, sperando che Harry non si accorgesse del mio viso paonazzo dalla vergogna.
«Oh già, è vero» disse dopo alcuni attimi, «Victoria mi dispiace, io...»
Scossi la testa, «hai ragione, è stato un incidente, sono io che me la prendo per niente» ammisi, sforzando in sorriso.
Harry allungò la mano sinistra sul tavolo fino a prendere la mia, un brivido mi percosse la schiena nel sentire il calore della sua pelle a contatto con la mia, in particolare quando con il pollice cominciò ad accarezzarmi il dorso della mano.
«Facciamo finta che non sia successo niente, okay?» propose.
Mi sforzai di annuire, nonostante avessi l'immagine di Harry nudo di fronte a me ben impressa nella mente, per quanto breve fosse stato il tempo per cui l'avevo visto.
«A cosa stai pensando?» domandò Harry, interrompendo i miei pensieri.
Inarcai un sopracciglio, «secondo te?»
Lui si lasciò sfuggire un sorriso fiero, «al 99.9% al meraviglioso ragazzo, più bello persino dei modelli di Abercrombie, che ti sei trovato davanti.»
Non riuscii a non trattenere un sorriso, «modesto mi hanno detto» commentai, alzandomi da tavola e sparecchiando velocemente.
Harry mi seguì in cucina portando con sé i bicchieri, «sono realista Cioppi» obiettò lui, allungandosi oltre la mia spalla per appoggiare nel lavandino ciò che aveva in mano.
Mi voltai nella sua direzione, con l'intenzione di fulminarlo con lo sguardo ma non appena i miei occhi incrociarono i suoi, a pochi centimetri di distanza, tutti i miei buoni propositi svanirono nel nulla. Cercai di tenere a bada la solita agitazione che si impadroniva di me ogni volta che sentivo il suo sguardo addosso, a maggior ragione in quel momento che mi era particolarmente vicino, e non potei fare a meno di concentrarmi sul colore delle sue iridi che variava dal verde al grigio, con delle striature più scure. Più lo osservavo e più vedevo le sue pupille avvicinarsi a me, senza riuscire a capire se fosse la mia immaginazione o se invece stesse accadendo realmente. Quando sentii il suo respiro arrivare al mio viso, capii che non era frutto della mia immaginazione ma che davvero il viso di Harry era ad un soffio dal mio. Ogni fibra del mio corpo sembrava urlare bacialo, bacialo, bacialo, ma io mi sentivo immobilizzata, con le posate a mezz'aria, sopra il lavandino, e la testa girata nella sua direzione. Prima che riuscissi a fare qualunque mossa, sentii un rumore provenire dall'entrata. Harry si allontanò bruscamente da me uscendo dalla cucina.
«Mamma!» lo sentii esclamare, «come mai già a casa?»
Abbandonai le posate nel lavandino e mi specchiai nel vetro di una credenza cercando di sistemarmi alla meno peggio i capelli, mi voltai di scatto verso la porta quando Harry e sua madre vi fecero capolino.
«Mamma lei è Victoria, una mia... Amica» spiegò Harry, incerto.
Mi avvicinai alla donna, che assomigliava incredibilmente ad Harry, e le strinsi la mano sorridendole gentile,  «piacere» dissi.
«Piacere mio! Harry non mi ha detto che avrebbe avuto visite se no non sarei rincasata così presto!» esclamò.
Mi passai una mano davanti al viso, facendo capire alla madre di Harry che poco importava, «si figuri, non... Non stavamo facendo niente di che» borbottai, schiarendomi la voce.
Vidi Harry sorridermi sornione, «andiamo di sopra?» domandò poi, facendo un cenno con la testa.
Annuii e salutai sua madre prima di seguirlo al piano superiore.
«Niente di male?» ripeté divertito, non appena si chiuse la porta di camera sua alle spalle.
«Beh?» ribattei io stizzita, sedendomi ai piedi del suo letto.
Lui si avvicinò, accomodandosi praticamente attaccato a me, «vorresti dire che se non fosse arrivata mia madre non sarebbe successo niente?» mi provocò.
Annuii decisa, «niente di niente» precisai.
Harry avvicinò pericolosamente il suo viso al mio, quasi quanto aveva fatto prima, «sicura?» sorrise malizioso.
«Al cento per cento» mi sforzai di rispondere, cercando di rimanere concentrata per tenergli testa, piuttosto che prestare attenzione alle sue labbra rosee e invitanti che si muovevano a pochi centimetri dalle mie ogni volta che parlava.
«Peccato» sussurrò lui, «pensavo che stesse per succedere... Questo» concluse, un secondo dopo, avvicinandosi ancora di più a me.
Senza sapere bene dove fossi stata in grado di trovare l'auto controllo necessario, mi sporsi indietro per evitare che le labbra di Harry sfiorassero le mie e gli baciai il naso, divertita nel notare la sua espressione palesemente spiazzata dal mio gesto.
«Mi sembrava giusto ricambiare il favore» gli ricordai, riferendomi alla stessa cosa che lui aveva fatto con me sia a casa mia che a Hyde Park.
Harry boccheggiò incredulo per alcuni secondi, senza riuscire a trovare qualcosa da dire.
«Devo ammettere che ci sono rimasto male» confessò poi, senza tuttavia perdere quel suo solito ghigno malizioso.
Mi morsi un labbro, fiera di me stessa per essere riuscita a sorprendere Harry almeno una volta, «direi che ora siamo pari.»
Lui annuì, avvicinando poi il suo viso al mio orecchio, «vuol dire che la prossima volta che proverò a baciarti non mi farai più scherzetti?» mi sussurrò divertito.
Mi voltai il giusto per guardarlo negli occhi, «chi lo sa, forse.»





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Chi non muore si rivede! AHAHAHAHAHAHAHAHA
Prima di implorare il vostro perdono per il vergognoso ritardo nell'aggiornare, volevo ringraziarvi per le 26 (VENTISEI!) recensioni lasciate nello scorso capitolo, quando me ne sono accorta mi sono emozionata, grazie mille ♥
So che dovevo postare vent'anni fa ma davvero non avevo voglia di accendere il pc e mettermi qua a mettere il nuovo capitolo, non so perché HAHAHAHA
Prometto che il prossimo capitolo arriverà mooolto prima, giuro! Sto qua non è molto lungo, me ne rendo conto, e in realtà non succede molto a parte il non-bacio tra Victoria ed Harry (mi piace farvi soffrire ahahaha) ma non manca molto al vero e proprio bacio, in questa fan fiction sono stata più elastica rispetto ai miei soliti standard AHAHAHA
Volevo ringraziarvi anche per aver aggiunto la storia tra le seguite/preferite/ricordate, per avermi messa negli autori preferiti e per seguire anche la mia pagina di Facebook! (Per le recensioni ho già ringraziato AHAHA)
Alla prossima!
Jas


 

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Father?
I ragazzi che si amano si baciano.



 

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