"Non c'θ nessuna che voglio invitare" borbottς Harry, che cercava di pensare a Ginny il meno possibile, nonostante lei continuasse a sbucare nei suoi sogni in modi che gli facevano ringraziare il cielo che Ron non sapesse esrcitare la Legilmanzia...(Harry Potter e il Principe Mezzosangue)



I miei passi rimbombano rapidi sulle fredde mattonelle nere del corridoio.
Il buio θ lacerato da lame di luce che filtrano da porte di legno scuro.
Altre porte, altre stanze.
Ma so che non sono quelle le stanze che sto cercando.
Vado verso la porta in fondo. L’ultima, davanti a me.
Ci arrivo correndo, i polmoni in fiamme, il cuore che mi martella il petto.
Sbatto con violenza contro il legno duro, e la porta si apre senza un cigolio.
Mi fermo, stupito.
Sento un profumo buono uscire dalla stanza.
Senza esitazioni, entro.
Dentro θ buio e non riesco a distinguere niente.
Avverto una presenza, dietro di me.
Due mani si intrecciano alle mie, la sua voce mi sussurra piano.
“Ti stavo aspettando…”