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Autore: betty boop    09/04/2013    2 recensioni
Edward e Bella si incontrano per la prima volta da bambini e in una situazione particolare almeno per lui, poi però si perdono di vista. Ma non è tutto è perso perchè in futuro, da grandi si rincontrano e ... per scoprire come andrà venite a leggere ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ehm ... ciao ragazze come va? è un tanto che non ci si vede! so che doveva essere una one shot ma siccome alcune di voi me lo hanno chiesto, ieri sera ho avuto un momento di ispirazione folle e ho scritto questo extra! sottolineo che è frutto di un momento di follia ma spero comunque che vi piacerà! buona lettura! ci si legge in fondo!!!

      
  - Grazie Meme – pensai quella notte…

E ora la mia vita continua a scorrere e sono felice come forse non lo sono mai stata in vita mia perché sono ufficialmente fidanzata, sono incinta e sono dottoressa in Biologia finalmente, dopo tanto studio e fatica ho conquistato la mia laurea. Anche se preparare la tesi lottando con le nausee dei primi mesi di gravidanza, gli sbalzi d’umore per gli ormoni impazziti, non è stato per niente semplice per me ma anche per quel meraviglioso uomo che da più di tre anni è al mio fianco e che si ostina sopportarmi perché mi ama, Edward. Come potrei descrivere lui e la nostra storia? Beh la nostra storia è paragonabile solo a una fiaba e lui di conseguenza a un meraviglioso principe azzurro come ho sempre sognato di incontrare ma che razionalmente non credevo che arrivasse. E invece eccoci qui io e lui insieme e immensamente innamorati, so che può sembrare dannatamente sdolcinato ma lui riesce a tirare fuori il mio lato più romantico in assoluto, perciò dovete subirvi tutto questo zucchero. Come se non bastasse che sia un fidanzato romantico e premuroso si comporta già da padre infinitamente dolce e protettivo e addirittura già geloso della principessa (come la chiama lui) che sta per arrivare. Se poi dovessi raccontarvi la sua reazione quando abbiamo scoperto che nella mia pancia stava crescendo una bambina…
 
1 mese prima
Eravamo nella sala d’attesa della ginecologa e Edward mi stringeva la mano mentre batteva ritmicamente la gamba sul pavimento per alleggerire un minimo quella tensione che lo avvolgeva. Il motivo? Molto semplicemente oggi avremmo scoperto il sesso del nostro bambino e nonostante lui fosse convintissimo che avremmo avuto una bambina era comunque molto agitato al punto da rendere nervosa anche me che inizialmente non lo ero poiché amavo già talmente tanto il nostro bambino che il sesso non m’importava. In verità per quel che mi riguardava, era sufficiente sapere che il frutto del nostro amore fosse sano e forte. Anche se a dirla tutta avevo un po’ fantasticato sul fagiolino che stava crescendo dentro di me e la mia fantasia aveva disegnato un meraviglioso bimbo con i tratti identici a suo padre, capelli ramati e occhi smeraldo, insomma un Edward in miniatura. Ma questo Edward non lo sapeva, figurarsi i simpatici battibecchi che sarebbero nati e non avevo nessuna intenzione di dargli la soddisfazione che la sua euforia anzi, fissazione per il sesso del bambino avesse contagiato anche me, giacché all’inizio sostenevo che non avrei voluto sapere se il mio piccolino fosse maschio o femmina ma che piuttosto avrei preferito una sorpresa il giorno del parto.  Ovviamente Edward non era dello stesso avviso e alla fine mi aveva convinto nei modi più “subdoli” quindi, tacevo per conservare un minimo di orgoglio e dignità femminile. Che cosa potevo farci se il mio uomo ci sapeva fare e mi conosceva talmente bene da usare le mie debolezze a suo vantaggio? Ora però stava davvero esagerando per cui non esitai a colpirlo dietro la nuca:

- Che cosa ho fatto? – chiese lui innocentemente

- Nulla tesoro,sorvoliamo sul fatto che mi stai facendo il mal di mare e che tutta la sala ti sta guardando, ma semplicemente vuoi deciderti a darti una calmata? Ti ricordo che stiamo andando a fare un’ecografia esattamente come il mese scorso e quello prima ancora –

- Non è solo un’ecografia! Oggi confermeremo che lì dentro sta crescendo la mia principessa e poi sono calmissimo –

- Sì certo, come no! Calmissimo, in questo caso allora, caro il mio dottore, credo che tu stia male perché il tremolio della tua gamba non si spiega, con quelle scarpe poi
sembri un ballerino di flamenco! Comunque a parte questo, ti conosco abbastanza da riconoscere quando sei agitato per cui sei pregato di non prendermi in giro e calmarti altrimenti non ti faccio entrare nello studio e terrai questo tremendo dubbio fino al giorno in cui nascerà, è chiaro? E sappi che non transigo su questo perciò nessuna tua tecnica di persuasione mi farà cambiare idea anzi, credo proprio che entrerò in “sciopero” –.


- Così sei scorretta però, queste minacce sono troppo crudeli – mi rispose guardandomi con i suoi occhioni da cucciolo nel tentativo di farmi cedere

- Si parlava appunto di “tecniche di persuasione” non sfidarmi Edward, sai che in quanto a testardaggine ti batto per cui potrei seriamente attuare le mie minacce e tu sarai costretto a subire tutto ciò insieme con una donna incinta, frustrata, con gli ormoni impazziti e stress a mille in vista della discussione della tesi, sei disposto a correre questo rischio? –

- Quando fai così, sei sleale e spaventosa!!! Uffa!!! D’accordo lo ammetto sono un po’ nervoso ma ora cercherò di calmarmi anche se ripeto che sei scorretta! –

- Ma amore è anche per questo che mi ami! – conclusi io dandogli un bacio sulla guancia e lui alzava gli occhi al cielo.
Mentre stava per ribattere, però l’infermiera ci chiamò ed entrammo in studio dalla dottoressa. Saltando i convenevoli e le domande di routine, mi sono ritrovata con la sonda sulla pancia e a tremare per il freddo come al solito per il contatto con il gel. La dottoressa ci descriveva il perfetto stato di salute del nostro fagiolino ma intanto Edward mi stava stritolando una mano, talmente che fremeva per conoscere il sesso del bambino per cui per evitare di rendere mio figlio, orfano di padre addirittura prima della sua nascita, domandai alla dottoressa:

- Possiamo conoscere il sesso del bambino? –

- Sì, infatti, stavo per dirvelo … complimenti Bella avrete una bella femminuccia –

Io annuii felice mentre una lacrima scendeva dai miei occhi, ma il mio fidanzato non reagì esattamente come me, prima si fiondò ad abbracciare la dottoressa e le ripeté continuamente grazie al punto che quest’ultima rimase un po’ perplessa e cercò il mio sguardo e probabilmente aiuto, infatti, intervenni e lo chiamai:

- Amore… - ma non riuscii a terminare la frase perché mi trovai immediatamente stretta tra le sue braccia e con le labbra impegnate in un bacio molto profondo. Appena si staccò prese a ripetere come un mantra:

- Grazie amore, grazie amore mio, mi hai fatto un regalo splendido … ti amo … ti amo da morire! – io fui felice di questa sua dichiarazione ma quando mi voltai verso la dottoressa, mi resi conto che forse stavamo esagerando, per cui mi separai da lui e gli dissi:

- Sì, amore anch’io ti amo tanto, però ora perché non cerchi di calmarti e vai ad avvisare Alice, Rosalie e soprattutto mia madre che morivano dalla curiosità? –

- Certo! Hai ragione! Vado subito! Oh mio dio non posso crederci avrò una bambina, la mia principessa! – urlò ancora con gli occhi lucidi e si mosse per aprire la porta dello studio e appena uscito urlò di nuovo:

- È una bambina! Mia figlia è una bambina! – e chiuse la porta.

Io, rossa di vergogna, mi voltai verso la dottoressa e mi scusai:

- Lo scusi dottoressa, il mio fidanzato è un po’ emotivo e poi è il nostro primo figlio per cui è un po’ emozionato e … -

- Non preoccuparti Bella, ho visto di peggio! E poi è bello vedere dei giovani padri così felici per i loro bambini! Tranquilla ci vediamo il prossimo mese! –

- Grazie mille dottoressa! Arrivederci -.

Ma tornando a oggi, ora siamo stesi sul letto mentre lui parla con la mia pancia descrivendogli tutta questa giornata che per me è stata molto importante, poiché oggi ho discusso la mia tesi e mi sono laureata ricevendo i complimenti della commissione per il mio percorso di studi e per la futura mamma. Non ho voluto fare grandi festeggiamenti non solo perché ultimamente tra l’università e la gravidanza sono molto stanca ma anche perché abbiamo preferito risparmiare in vista del matrimonio. Infatti, se ve lo state chiedendo, io e Edward non ci siamo ancora sposati perché abbiamo preferito aspettare che si stabilizzasse la mia situazione universitaria e quella sua lavorativa, che soprattutto per lui non è stata semplice e sinceramente io non volevo sposarmi con il pancione e correre tra matrimonio e tesi. Perciò ora con calma, aspettiamo che la nostra piccolina nasca e poi abbiamo appuntamento all’altare tutti e tre, io Edward e la nostra principessa. Persa nei miei pensieri però non mi sono accorta che Edward ha preso ad accarezzarmi la pancia e a baciarla dolcemente e che ha cambiato argomento:

- Sai principessa, spero proprio che tu abbia gli occhi color cioccolato come la tua mamma e le labbra a forma di cuore come le sue. Devi sapere che sono stati proprio i suoi occhi a colpirmi la prima volta che l’ho vista o per meglio dire, che mi è caduta addosso e da allora non sono più riuscito a smettere di guardarli -.

Ecco l’ennesima prova di quanto possa essere meraviglioso e, infatti, non ci vuole molto prima che una lacrima scenda giù dai miei occhi per mostrargli come le sue parole mi abbiano emozionata e commossa.

- Ti amo tanto Edward –

- Anch’io ti amo piccola – e si avvicinò per darmi un bacio da capogiro all’inizio dolce ma improvvisamente appassionato con labbra che si succhiano e lingue che s’intrecciano ed ecco che gli ormoni della gravidanza si risvegliano e non si accontentano più di un solo bacio ma vogliono il pacchetto completo “Edward”.
E subito dopo l’aria diventa satura di sospiri e gemiti mentre i nostri vestiti sono volati a terra mentre Edward, si muove dentro di me con tutta la dolcezza di cui è capace perché ha sempre paura di fare male alla bambina. Ma io voglio di più, infatti, inverto le posizioni e mi porto sopra di lui a cavalcioni e detto un ritmo più intenso al quale lui si adegua subito, mettendosi seduto e facendo leva sulle mie cosce spinge sempre di più fino a portare entrambi in vetta al piacere e facendo gridare a ognuno il nome dell’altro.
Subito dopo si è steso al mio fianco e mi ha stretta a lui facendomi poggiare la testa sul suo petto e nel frattempo lui prende ad accarezzarmi la schiena. Poco dopo lo sento sospirare e considerando che difficilmente è così silenzioso mi preoccupo:

- Amore cosa c’è? –

- Nulla … - mi risponde lui senza spostare lo sguardo dal soffitto, dunque non mi arrendo e riprovo

- Invece qualcosa c’è. Dimmi che cos’hai, Edward? Di qualunque cosa si tratti la risolveremo insieme come sempre –.

Sembra ancora ostinato a non rispondermi ma quando sto per parlare di nuovo, lui rilascia un ultimo sospiro e finalmente parla:

- Bella, ma secondo te, io saprò essere un buon padre? –

Mi sento subito sollevata e gli rispondo:

- Ma certo che lo sarai amore. Perché me lo chiedi? –

- Bella voglio che tu sia sincera, saprò essere un buon padre? – mi ripete di nuovo ed io avverto un forte tormento nella sua voce per cui ritorno a preoccuparmi.

- Edward ma che ti prende? Perché improvvisamente hai questi dubbi? Sono mesi che sei al settimo cielo per questa gravidanza, stai cercando di dirmi che ci hai ripensato? Che non lo vuoi più … - non mi lascia continuare e tiratosi a sedere, mi risponde con un tono più alto quasi arrabbiato:

- Come puoi pensare una cosa del genere?! Certo che voglio la nostra principessa, la desidero più di ogni altra cosa al mondo, ma … -

- Ma? –

- Ma ho paura! Ho una dannatissima paura che non saprò essere un buon padre per la nostra piccola! Io non so cosa voglia dire crescere con l’affetto di un padre, non ricordo nulla di lui perciò come potrò essere un padre all’altezza della nostra bambina? Non ho idea di come si cresca un figlio, come lo si educhi, non so nulla. Io … -

Finalmente capisco i suoi timori, purtroppo è vero lui non ricorda nulla del breve periodo che ha vissuto con i suoi genitori e certe ferite non si rimarginano mai. Povero amore mio, per cercare di tranquillizzarlo lo stringo a me e interrompo il flusso delle sue parole e delle sue paure:

- Amore ora cerca di stare calmo e ascoltami attentamente. Io capisco che crescere senza genitori sia stato terribile, ma tu ce l’hai fatta e sei diventato un uomo speciale e straordinario e anche se non ricordi tuo padre, sono sicura che per la nostra bambina – e nel dire questo gli prendo una mano per poggiarla sul mio grembo- sarai un padre perfetto, eccezionale. Certo potrai commettere errori ma potrò farli anch’io e come lo farà qualsiasi altro genitore. Nessuno nasce imparato ma diventare genitori è un processo lungo che non avviene dall’oggi al domani, biologicamente parlando forse sì, ma il rapporto con il proprio figlio è frutto di un lungo percorso che però si fa insieme, figli e genitori e i due genitori. Infatti in qualunque momento ci sarò sempre io con te, anch’io ho paura e non ho idea di cosa voglia dire essere mamma ma la scopriremo giorno per giorno, anzi lo stiamo scoprendo già in questo momento accarezzando la nostra bambina e affrontando le nostre paure. Io lo so già che sarai un padre eccezionale perché vedo come ti comporti con lei prima ancora che nasca e lo sguardo che rivolgi ogni volta alla mia pancia mi fa sciogliere il cuore da quanto è intenso e colmo d’amore. Saprai amare la nostra bambina come solo un padre è capace di fare e le insegnerai a essere una persona forte come te. Ed io sarò sempre con te, non ti libererai di me tanto facilmente Cullen!!! – concludo rivolgendogli un sorriso carico di tutto il mio amore.

Edward ha gli occhi lucidi e mi stringe di nuovo tra le sue braccia e improvvisamente sento il mio pigiama bagnato, segno che sta piangendo:

- Amore mio, cosa ho fatto per meritarti? Sei straordinaria! Ti prometto che m’impegnerò al massimo per essere un buon padre e un buon marito. Saremo una famiglia felice … - e non riesce a continuare perché è perso nei suoi singhiozzi, quindi decido di tentare di strappargli un sorriso

Prendo il nostro immancabile Memè:

- Piccolo Edward non piangere! Ti ricordi di me? Ora sei grande non devi piangere però se vuoi, ti racconto una cosa. Io mi ricordo di una bambina che ci ha fatto incontrare e che ti ha raccontato che la tua mamma e il tuo papà sono due angeli che vegliano su di te e ti proteggono quindi quando avrai dei dubbi, puoi sempre rivolgerti a loro. E poi ricorda che c’è sempre quella bellissima brunetta che stai per sposare che non ti molla e che rimane sempre sempre sempre sempre con te – so che potrà sembrare infantile far parlare un peluche ma l’importante è che io abbia ottenuto il risultato sperato e cioè un sorriso del mio fidanzato

- Grazie Memè. Ma certo che mi ricordo di te e devo dire che hai perfettamente ragione, i miei genitori sono sempre con me e per quanto riguarda la brunetta ti confido un segreto – e si fa più vicino al pollo per sussurargli – fortuna che non mi molla perché nemmeno io ho la minima intenzione di lasciarla andare – detto ciò alza il suo sguardo su di me e riprendere :

-Sei davvero la cosa più bella e preziosa che abbia mai incontrato e non vedo l’ora che tu sia moglie per vederti arrivare all’altare avvolta in un bellissimo abito e insieme alla nostra bimba, per giurare di fronte a Dio e al mondo intero che ti amerò per sempre, angelo mio! –

Ed ecco che riparte il fiume di lacrime:

- Accidenti a te e al tuo romanticismo mi hai fatto piangere di nuovo! Amore mio ti amo da impazzire! –

- Anch’io Bella, non immagini neanche quanto! – e si fionda di nuovo sulle mie labbra per riprendere a fare l’amore facendomi impazzire come solo lui sa fare.
 

1 mese dopo

È notte fonda e proprio non riesco a dormire, sarà che la piccolina è più agitata del solito. Ma a un certo punto mi sento improvvisamente bagnata in mezzo alle gambe, il che vuol dire solo una cosa:
 
MI SI SONO ROTTE LE ACQUE!!!

Inizio a toccare Edward nel tentativo di svegliarlo:

- Edward! Edward! Edward svegliati! –

- Mmm! Che c’è Bella? – mi risponde lui ancora dormendo in pratica

- Mi sa che ci siamo … -

- Amore vedrai che è solo un falso allarme siamo tra il settimo e l’ottavo mese, rimettiti a dormire … - mi risponde Edward rimettendosi placidamente a dormire, e lì davvero non ci ho visto più:

- Edward Cullen! Svegliati immediatamente! Porta quel culo fuori dal letto e portami subito in ospedale se non vuoi che tua figlia nasca qui! Mi sono rotte le acque idiota!!! – urlo fuori di me

Finalmente Edward realizza ciò che sta accadendo:

- Oh mio Dio! Sta nascendo! Ok amore, ora sta tranquilla ti porto subito in ospedale! –

- Edward io sono calma tranne che il fatto che le contrazioni stanno arrivando e dobbiamo andare! Maledizione il medico qui sei tu! Dovresti essere tu a tranquillizzare me e a dirmi cosa fare non il contrario! Muoviti! Aaaaaaaaaaah! – ecco che arrivano le prime contrazioni

Edward si è improvvisamente pietrificato ma le mie urla sembrano risvegliarlo e sta cercando di vestirsi e prendere il mio borsone semi vuoto in sostanza, dal momento che non pensavo che sarebbe giunto il momento così presto

- Edward aspetta non c’è quasi nulla nel borsone … -

- Lascia stare Bella poi torno io a riempirlo, ora dobbiamo correre in ospedale! –

Finalmente sembra che l’Edward medico si stia svegliando e gli stia facendo riacquistare un minimo di sangue freddo. Partiamo alla volta dell’ospedale e una volta giunti lì mi portano in camera per monitorare la situazione. Qui mi dicono che c’è ancora da aspettare perché non sono del tutto dilatata anche se io non sono dello stesso avviso dal momento che le contrazioni le ho e mi stanno uccidendo. E tra le mie urla l’infermiera mi suggerisce di camminare e credo che qualche santo in paradiso mi abbia trattenuto dal non stringerlo le mani intorno alla gola:

- Camminare?! Io mi spacco in due dal dolore e lei mi suggerisce di camminare??!! Ma che razza d’infermiera è? Si è laureata a Disneyland?  Piuttosto datemi qualcosa per calmare questo dolore! –

Edward tenta di intervenire per farmi calmare:

- La scusi infermiera, non è in sé di solito è molto più gentile. Amore cerca di respirare e di stare calma! Su respira con me … -

- ‘fanculo la respirazione Edward! –

Vi risparmio la caterva d’insulti che sono seguiti dopo altre tre ore l’ostetrica finalmente, mi dice che ci siamo e possiamo andare in sala parto. Stringo la mano di Edward e lo supplico di non lasciarmela:

- Edward! Resta qui! Ho paura! –

- Tranquilla amore sono qui, non ti lascio! –

- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!!! Cullen è tutta colpa tuaaaaaaaaa! Non avvicinarti più a me!!! – una nuova contrazione è arrivata e ne seguono altre sempre più ravvicinate e forti

- Non pensare nemmeno di avvicinarti a me senza una confezione formato famiglia di preservativi! Aaaaaaaaaaaah! Sappi che in futuro dovrai ricorrere al fai da te! Aaaaaaaaaaaaah!!! Giuro che te lo taglio Cullen se pensi anche solo lontanamente di mettermi incinta di nuovo!!! Aaaaaaaah!!! – mentre lo insulto senza rendermi effettivamente conto delle mie parole stritolo la mano di Edward e credo che se continuerò cosa gli provocherò qualche frattura. Ma sono talmente accecata dal dolore che non riesco a pensare a lui, in questo momento desidero solo che tutto questo finisca in fretta.

- Aaaaah! Non ce la faccio! –

- Forza Bella spingi! Dai amore fammi vedere ancora volta quanto sei forte! –

- Sì sono forte! Aaaaaaah! No non è vero! Non sono forte! Non ce la faccio –

- Sì invece che ce la fai! Sei la persona più forte che io conosca, ti ricordi che me l’hai insegnato tu a essere forte quando ci siamo visti per la prima volta! Lo so che ce la fai, forza un’ultima spinta e finalmente abbracceremo la nostra bambina! –

- Aaaaaaaaaah! – un’altra contrazione mi fa urlare ma questa volta è diversa perché insieme alle mie urla si unisce un pianto che improvvisamente diventa il suono più bello che abbia mai sentito. È nata la mia piccolina!!!

Sono così felice che scoppio in lacrime e con me anche Edward, mentre l’ostetrica si complimenta con noi:

- Complimenti Bella! è una bambina, una bellissima bambina! Edward vuoi tagliare il cordone? –

Edward si asciuga gli occhi e risponde: - Sì! Eccomi! –

Mentre puliscono la bambina, Edward torna da me e di nuovo con le lacrime agli occhi mi bacia e mi ringrazia:

- Brava amore! Sei stata bravissima! L’ho detto che sei forte! Amore mio grazie! Grazie! Grazie! Ti amo! Ti amo da morire! –

- Anch’io ti amo Edward!  Tantissimo! E scusami per tutto quello che ti ho detto, non ero in me e il dolore mi aveva annebbiato completamente il cervello. Ma dov’è nostra figlia? Voglio vederla – appena finisco di formulare la frase, un’infermiera posa nostra figlia tra le mie braccia e finalmente posso vederla:

- Sei bellissima! Ciao amore della mamma! Allora eri tu che mi davi tanti calci nella pancia? –

- Ciao! Ciao piccolina! Sei meravigliosa e soprattutto uguale alla tua mamma!!! –

Sono sfinita lo ammetto ma nulla è lontanamente paragonabile alla gioia di poter stringere finalmente mia figlia tra le mie braccia.

Poco dopo, anche se non sono effettivamente sicura che sia proprio poco giacché fuori è ormai buio, sono in camera con al mio fianco la culla con la nostra bambina e Edward appisolato sul letto. Cerco di non muovermi molto per non svegliarlo ma tutta la mia buona volontà diventa vana quando nostra figlia si sveglia e reclama il suo latte e sveglia anche il suo papà. Il quale subito la va prendere così da darla a me e, non appena la avvicino al seno si attacca subito come una piccola ventosa.

 È adorabile, stupenda, una pittura.

Edward ci osserva estasiato:

- Siete bellissime! Non ho parole per descrivervi! L’unica cosa che riesco a dire è che vi amo e che siete tutta la mia vita –

Poi approfittando di una mia distrazione ci scatta una foto

- Edward ti prego una foto ora no! Sarò distrutta, in condizioni pessime … -

- Invece io non ti ho mai trovata più bella di così! E poi hai appena dato alla luce nostra figlia è normale che tu sia un po’ stanca ma resti sempre stupenda! – mi risponde lui fissandomi intensamente con quei suoi smeraldi che si ritrova al posto degli occhi

- Sei il solito adulatore – gli rispondo arrossendo

- No, sono semplicemente un uomo innamorato della sua donna e di sua figlia –

- Sei tremendo Edward! Ma è anche per questo che ti amo –

- Anch’io ti amo, mammina – mi risponde sfiorando le mie labbra con un bacio.

Sento che il sonno sta tornando ma voglio Edward vicino a me per cui lo faccio stendere al mio fianco e mi accoccolo al suo petto per poi lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo.

Ora credo sia mattina ma a svegliarmi non è il pianto di mia figlia ma un tocco lieve sulle mie guance che scopro essere la manina della mia piccolina insieme a quella del suo papà che la stringe tra le sue braccia.

- Buongiorno amore – dice Edward

- Buongiorno ai miei due amori! Siete meravigliosi anche voi due insieme! Ora sono io a volervi fare una foto –

Una volta scattata reclamo subito la mia bambina e la prendo subito in braccio anche per farla mangiare. Mentre la allatto, la osservo e mi perdo in lei e nella ricerca dei tratti miei e di Edward. I capelli sembrano scuri ma credo proprio che si schiariranno e diventeranno come quelli del suo papà mentre gli occhi sembrano scuri come i miei, probabilmente il desiderio di Edward si è avverato e il resto del viso sembra come il mio un ovale magro e con le labbra a forma di cuore ma spero che dal suo papà abbia preso l’altezza e in futuro la sua coordinazione e che non sia goffa come la sua mamma. In ogni caso a chiunque somigli è bellissima e soprattutto è la nostra bambina, siamo io e Edward e questo mi basta per rendermi immensamente felice. Persa in questi pensieri non mi sono accorta che la camera è stata invasa dai nostri amici e dalla mia famiglia che non perdono tempo e si fiondano subito su di me e la piccola, spodestando il povero Edward dal suo posto che di conseguenza si ritrova alla finestra, lontano da noi. Alice e Rosalie, le mie migliori amiche, si fiondano immediatamente sulla piccola mentre mia madre prima si preoccupa di me e con gli occhi lucidi, mi dice:

- Piccola mia sei stupenda! Non posso credere di essere diventata nonna! Mi sembra ieri che ero io a essere in questo letto e tenevo te tra le mie braccia! Però sto rivivendo le stesse emozioni e so che le stai vivendo anche tu, diventare madre è una delle cose più meravigliose che si possano provare e ti cambia la vita per sempre, rendendola perfetta –

Le parole di mia madre riescono a farmi commuovere e non resisto dal gettarmi tra le sue braccia, visto che le mie sono libere da quando Alice e Rosalie mi hanno strappato via mia figlia per spupazzarla, perché anche se sono diventata mamma, rimango sempre una figlia e ho bisogno di condividere questo momento con la mia mamma. Intanto si avvicina anche il mio papà e dopo avermi abbracciato, mi dice:

- Tesoro mio sono così orgoglioso di te. La piccola è meravigliosa e tu sembri ancora più bella. Non posso credere che la mia bambina sia diventata una mamma – e per la seconda volta in vita mia lo vedo con gli occhi lucidi, proprio come il giorno della mia laurea, e questo emoziona anche me tanto che lo stringo in un altro abbraccio.

Intanto alzo lo sguardo e vedo Edward osservarci mentre riceve pacche da parte di Emmett e Jasper, che si stanno complimentando con il neo papà.  Poi si avvicina il mio fratellone Jake che inizialmente sembra limitarsi a una stretta di mano, ma non perché ce l’abbia con lui ma semplicemente perché è molto geloso della sua sorellina e anche se il mio fidanzato gli piace, non perde occasione per stuzzicarlo e intimorirlo con la sua enorme stazza, ma poi si lascia andare e abbraccia il suo futuro cognato e si complimenta con lui e lo sento mentre lo ringrazia :

- Grazie per avermi fatto diventare zio, Eddy e soprattutto grazie per tutto quello che fai per mia sorella non credo di averla mai vista così felice come negli ultimi tre anni! Continua su questa rotta e andremo d’accordo Cullen! –

Il mio adorabile fratellone non si smentisce mai quando si tratta di me e infatti, lo chiamo subito a rapporto:

- Ma tu guarda che razza di fratello che mi ritrovo, dico tua sorella sono io e sono sempre io che partorito la tua nipotina dopo ore di travaglio e non mi merito neanche un abbraccio? Vergognati! – gli dico fingendomi offesa

E prontamente Jake vola da me e mi stringe in un abbraccio stritolatore:

- Ma che dici sorellina? Aspettavo semplicemente che fossi libera dagli altri per avere la tua completa attenzione e poi dovevo divertirmi ma soprattutto complimentarmi anche con Edward –

- Lo so e ho sentito quello che gli hai detto, grazie Jake sei il fratello migliore che si possa desiderare! Ti voglio bene –

- Anch’io sorellina, non sai quanto -

Mentre sono ancora tra le braccia di mio fratello, la mia attenzione viene reclamata da Alice e da mia figlia, quest’ultima vuole tornare dalla sua mamma invece Alice mi pone la domanda che penso frema tutti quanti:

- Allora Bella ti vuoi finalmente decidere e dirci che nome avete dato alla vostra bambina? –

Ebbene sì, nessuno sa che nome ho scelto per la mia bambina nemmeno Edward, volevo fargli una sorpresa. So che mi ucciderete per aver aspettato tanto ma volevo che fosse un momento quasi solenne perché la scelta che ho fatto non è stata casuale e a dirla tutta è da quando ho scoperto che nostra figlia sarebbe stata femmina che ho deciso. Perciò cerco la mano di Edward e lo avvicino a me, mentre lui cerca il mio sguardo e lo vedo molto emozionato:

- Sì avete ragione! Mamma, papà, Jake, amici e amore mio sono orgogliosa di presentarvi Elisabeth Cullen! –

Appena detto il nome, mi giro verso Edward e il suo sguardo è indecifrabile talmente sono tante le emozioni che lo stanno attraversando ma poi, come se si fosse risvegliato da uno stato catatonico, mi guarda con gli occhi lucidi e così innamorati come forse non glieli ho mai visti

- Elisabeth? Come mia madre? –

- Proprio come tua madre –

- Oh mio dio Bella … io non … ecco … ma insomma grazie amore mio! Mi hai fatto l’ennesimo splendido dono! Come puoi essere ogni momento più meravigliosa? Ed io, se è possibile, ti amo ogni giorno di più –

- Anch’io ti amo Edward – gli risponde tra le lacrime e ci fiondiamo l’uno tra le labbra dell’altra mentre i nostri visitatori applaudono e si complimentano con noi.

Dopo pranzo ho costretto Edward a tornare a casa per farsi una doccia e rinfrescarsi mentre io e la mia Elisabeth ci siamo fatte un bel riposino che viene però interrotto dal ritorno del mio fidanzato, il quale mi accorgo subito che nasconde qualcosa dietro la schiena e la mia curiosità salta subito fuori:

- Ciao Eddy! Tagliamo la testa al toro, che nascondi dietro la schiena? –

- Sì ciao amore, anche tu mi sei mancata comunque è una sorpresa – mi risponde lui sarcastico ma lanciandomi il suo solito sorriso sghembo

- Eddai siamo stati separati solo nel pomeriggio non esagerare, dimmi piuttosto della sorpresa dai che sono curiosa – proseguo io facendo il broncetto che lui adora e che soprattutto lo fa arrendere subito

- Piccola streghetta usi le tue armi subdole per farmi cedere, ok ok questo volta mi arrendo subito, semplicemente ho un piccolo regalo per Elisabeth –

- E per me nulla? – gli dico ridendo e aumentando il broncetto poi però aggiungo – amore però ha solo un giorno è già iniziamo con i regali, inizi presto a viziarla –

- Ma questo è un regalo molto speciale che sono sicuro che apprezzerà molto anche la sua mamma – detto questo mi allunga il pacchetto che stava nascondendo e m’incita a scartarlo.
Io non me lo faccio ripetere due volte e subito dopo mi ritrovo tra le mani il mio pollo di peluche, Memè. Sono sorpresa e quando sto per parlare Edward mi zittisce con dito sulle labbra affinché possa essere lui a farlo:

- Prima che tu mi faccia qualunque domanda, parlo io. Ho pensato che innanzitutto Memè morisse dalla voglia di conoscere la nostra bambina – inizia facendomi un sorriso poi prosegue – ma soprattutto ho pensato che sia giusto che dopo aver salvato e protetto, noi due, sia quando eravamo separati sia ora che siamo insieme, Memè protegga la nostra Elisabeth. In fondo lei è il frutto del nostro amore e chi più di Memè potrà essere capace di proteggerla, non dimentichiamoci che questo pollo è e resterà testimone del nostro amore per cui mi sembra corretto questo passaggio del testimone. Allevierà tutte le sue lacrime proprio come ha fatto con me quando ci siamo conosciuti -.

Ma com’è possibile che quest’uomo riesca sempre a farmi piangere? Vedete che non sbaglio quando dico che è il mio principe azzurro

- Amore non ho parole! Quello che hai detto è meraviglioso e questo regalo è perfetto! Sono senza parole riesco solo a dire che ti amo immensamente, da morire! – e non gli do neanche il tempo di rispondere perché mi sono già gettata tra le sue braccia e sulle sue labbra per dargli un bacio colmo di tutto l’amore che sento per lui e ovviamente lui non si fa attendere nel ricambiarmi con un bacio altrettanto innamorato e appassionato.

È sera ormai ed io e Edward siamo persi a fissare la nostra Elisabeth che dorme beata nella sua culla mentre stringe tra a sé il suo nuovo amico Memè e siamo stretti l’uno tra le braccia dell’altra. In questo momento che posso considerare solamente perfetto, mi sento completa e a casa con il mio futuro marito, con mia figlia e con il mio immancabile polletto Memè, che come al solito non può mancare all’ennesimo momento meraviglioso della mia vita e per l’ennesima volta mi ritrovo a sussurrare:

- Grazie Memè – e continuo e continuerò a occuparmi del mio perfetto angolino di felicità.

 

ora credo che la storia sia davvero finita in goni caso mi auguro di cuore che vi sia piaciuta, in ogni caso grazie per essere passate! alla prossima magari e spero che vogliate lasciarmi un commentino, sono pronta a tutto!!! un bacio

  
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