Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Ricorda la storia  |       
Autore: crazygurl91    09/04/2013    0 recensioni
Vivere, riprodursi e morire...è questo che fanno gli esseri umani...ma non io!
(...)
Non so il motivo che mi spinge a scrivere le mie memorie, come se stessi per esalare l’ultimo respiro…divertente!
(...)
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non so il motivo che mi spinge a scrivere le mie memorie, come se stessi per esalare l’ultimo respiro…divertente! Forse il passare troppo tempo con lui mi ha fatto diventare pazza, oppure le lunghe notti, quando lui non c’è, sono troppo noiose per me. Mi chiedo se mai qualcuno leggerà, veramente, la mia storia; d’altronde chi mi crederebbe mai? Chiunque resterebbe perplesso leggendo il mio diario, sicuramente penseranno che sia tutta fantasia…ma questa è una storia vera: la mia!

In una calda notte d’estate, in circa quaranta anni fa, mi trovavo a Riccione con le amiche e i nostri rispettivi fidanzati, per le vacanze estive.
Io ero la più piccola del gruppo, avevo compiuto da poco sedici anni, ma ero fidanzata con Claudio che aveva quasi venticinque anni. Tra noi non c’era mai stato un vero rapporto d’ amore, erano stati i nostri genitori a volere il nostro fidanzamento, ma ci volevamo lo stesso bene, però come due amici.
Quella notte erano tutti alticci, tranne io che ero la “bambina”, come loro mi chiamavano, tra vino e super-alcolici il mio ragazzo si senti male, cosi mi accinsi a riportarlo in albergo. Per fortuna non ebbi nessun tipo di problema al ritorno, quindi entrai nella hale dell’hotel, ma appena entrai senti uno sguardo di fuoco che si soffermava, insistentemente, su di me. Entrai nella camera, sempre con la sensazione di essere osservata, e adagiai Claudio sul suo letto; lo guarda teneramente per qualche minuto: gli alcolici non li reggeva proprio! Li beve perché cosi, crede, di dimostrarsi uomo. Era proprio uno sciocco! Un tenero sciocco!
Non appena raddrizzai la schiena, per andare nella mia camera, sentii un lieve fruscio dietro di me, feci per voltarmi, ma fui afferrata da due braccia dure come l’accaglio. Ero spaventata a morte, ma al tempo stesso mi sentivo al sicuro: avevo la sensazione che quelle braccia non mi avrebbero mai fatto del male. L’uomo dietro di me, con il mento, mi scanso un ciocca ramata dall’orecchio e mi sussurro di stare calma, immobile. Io, più ammaliata dalla sua voce, profonda e melodiosa, che terrorizzata da lui, obbedii.


<< Bene >>

 

Disse lui con la sua voce suadente. Mi libero dalla sua morsa d’accaglio, in cui stavo quasi soffocando, e con un gesto spazientito, mi lancio sulla poltroncina, unico oggetto che era più vicino a noi.
Fu allora che lo vidi per quello che era veramente, non per quello che sembrava: non era un uomo, ma un essere sopranaturale. 
Era la cosa più bella che avessi mai visto, che superava ogni giudizio mortale. Ero talmente incantata che, nonostante sono passati tutti questi anni, ricordo ancora cosa indossava: una giacca nera sopra una candida camicia e dei jeans lacerati in più punti. Intorno a lui era presente un vago alone che, di solito, contorna e differenza ciò che è reale da quello che non lo è. I suoi occhi sembravano azzurri, ma guardandoli meglio mi accorsi che erano d’argento, un argento freddo, capace di incatenarmi. Mentre fissavano la figura indifesa e debole di Claudio, quei occhi freddi ardevano di bramosia, come se un affamato vede una tavolata di cibo. Si passo una mano sui folti capelli castani e si avvicino a lui. Dapprima non riuscivo a capire che intenzione avesse, così rimasi seduta. Ma se anche avessi capito i tempo cosa realmente volesse fare, non mi sarei alzata lo stesso da quella, maledetta, poltroncina. 
Ancora oggi, se ripenso a quella dannata notte, mi sento in colpa verso Claudio: se fossi intervenuta forse lui sarebbe ancora vivo, si sarebbe sposato, non con me, visto come sono andate le cose, ma si sarebbe fatto una famiglia.
Se io solo…ma all’epoca, nel preciso istante in cui il vampiro si avvento sulla gola di Claudio mostrando le zanne, io non riuscii a fare nient’altro che rimanere immobile, con il cullo incollato in quella stupida sedia, a fissare il mio fidanzato che moriva.


 

 

 

 

 

 


Note dell'Autrice: Lo so...è cortissima, ma il pezzo forte lo devo ancora crearlo...x ora accontentatevi, di certo non ve ne pentirete...spero ^^' 

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: crazygurl91