STRANGER

In quel momento mi passarono le idee più strane del mondo per la testa. Era lì, davanti a me. Lui era una spia- o almeno come lo etichettavo io- con un corpo da urlo ed io una povera ragazzina indifesa.
Poggiò le mani sul letto ai lati delle mie gambe e mi fissò ad un centimetro di distanza.
Sorrise, peccato che sembrava un sorriso maligno, piuttosto preoccupante. E la cosa ancora più preoccupante è che tutto ciò lo rendeva dannatamente sexy.
Stavo sudando freddo.
“Dillo, dillo se ne hai il coraggio” Soffiò impertinente sul mio viso.
Cercai di ritrarmi ma si avvicinò ancora.
“Dillo” Ripeté in modo sensuale.
“DILLO” Insistette facendo sfiorare i nostri nasi, arrossii. Dio, quant’era bello!
“OMOSESSUALE” Urlai scoppiando a ridere e buttandomi di peso sul letto. Lui rimase dov’era mentre mi guardava scioccato, io più lo guardavo e più ridevo. Alla fine sorrise anche lui guardando da un’altra parte ancora incredulo.
Mi misi a sedere e gli presi il viso tra le mani mentre ridevo ancora, solo dopo averlo avuto a due centimetri di distanza ripresi lucidità.
E lui se ne stava lì, immobile a guardarmi impaziente. Io lo fissavo con la bocca spalancata.
“Allora? Me lo dai sì o no questo bacio?”
“Certo che no!” Feci la disgustata eppure non mi mossi di un millimetro.
“Infatti si vede proprio che non vuoi” Sorrise maliziosamente. Ed io, indovinate? Arrossii.
Levai le mani dal suo volto e le posai sul letto mettendomi a quattro zampe.
“Eh va bene” Sembrava deluso, guardò da un’altra parte.
“Va bene cosa?”
“Allora ti bacio io” Riposò lo sguardo su di me sorridendo e mi baciò. Io inizialmente spalancai gli occhi, poi mi lasciai prendere dalle emozioni ed ignorai tutto il resto.
Solo io, lui e le nostre labbra.
Nient’altro.

Sentii una voce ma avendo le cuffiette per la musica non capii niente così ne levai una ed attesi che la voce si ripetesse.
“E’ pronto!” Strillò. Spensi il mio lettore musicale e lo lasciai sul letto poi mi alzai di malavoglia e scesi al piano di sotto. Dal salotto mi affacciai alla cucina appoggiandomi allo stipite. Vidi Zayn girato di spalle mentre preparava qualcosa ai fornelli. Notai che si era levato la divisa: indossava un paio di jeans, una polo color azzurro sbiadito e le nike. Si girò mentre si asciugava le mani nello strofinaccio. Aveva i tre bottoni sbottonati che lasciavano cadere sulla pelle ambrata una collanina con un ciondolo a forma di pugnale in legno che rimasi a fissare per qualche secondo per accertarmi che fosse un pugnale.
“Siediti” Disse mentre posava lo strofinaccio sulla cucina.
“E’ pronto” Aggiunse posando i piatti a tavola. Aveva preparato della pasta con qualche salsa sopra e della carne.
“Dato che siamo in Italia, mangiamo italiano” Mi sorrise sedendosi di fronte a me.
Assaggiai. Forse una delle cose più buone che io abbia mai assaggiato, squisita!
“E’ buonissimo! Sei bravissimo, davvero! Cos’è?” Chiesi incredula.
“Carbonara”
“Deliziosa” Dissi a bocca piena e lui rise.
“Che hai da ridere?” Chiesi quasi offesa.
“ Sei buffa” Mi dice sorridendomi.
“Smettila di ripeterlo” Dissi sbuffando e ritornando al mio piatto.
“Perché?” chiese preoccupato.
“Perché non è carino” Dissi girando la forchetta a vuoto nel piatto.
“Non volevo offenderti e nemmeno mi sembra offensivo” Si accigliò.
“Non è gratificante” Insistetti.
“Ma perché?” Posò la forchetta nel piatto e i gomiti sulla tavola accanto ad esso.
“Perché una ragazza è normale che faccia di tutto per piacere poi arrivi tu e dici che è buffa”
“Vuoi piacermi?” Chiese perplesso ma allo stesso tempo divertito.
Uno spaghetto mi andò di traverso ed iniziai a tossire diventando paonazza.
“No! Dico che se tu mi dici che sono buffa probabilmente lo pensano pure gli altri ragazzi” Dissi con lo sguardo basso. Con la coda dell’occhio vidi che aveva inarcato un sopracciglio, aveva sorriso incredulo e poi si era messo a mangiare. Non volevo fare la figura della sciocca.
“Ma cazzo! Hai pure una sorella!”
“Ne ho tre, aspetta, che ne sai?!” Si alzò di scatto battendo le mani sul tavolo e guardandomi con uno sguardo di rimprovero.
“Hai una foto di una ragazza nella tua roba e dietro c’è scritto “ti voglio bene fratellone” hm” Feci spallucce e ripresi a mangiare.
“Hai frugato nella MIA roba?!” Urlò. Alzai lo sguardo e vidi una vena sul suo collo.
“Sì.” Dissi decisa, presi la forchetta e finii l’ultimo boccone, mi alzai ed iniziai a salire le scale.
“Grazie della cena” Dissi indifferente. Mi girai e sorrisi soddisfatta per averlo lasciato interdetto. Poi sentii qualcosa sbattere e cominciai a correre.
“Vieni qui!” Urlò. Sentii salire le scale e cercai di essere più veloce.
“Oh cazzo” Sussurrai.

Spazio Autrice
Hola!
Come va? Io mi sento depressa, lol.
Senza un motivo, questa settimana è stata O R R E N D A. Ed anche quella scorsa.
Ma avevo voglia di scrivere quindi eccomi qui.
Alla fine scrivere significa “concretizzare” i propri sogni o immaginazioni, è una sorta di fuga dalla realtà. Ed è quello che faccio sempre.
Ma a voi non ve ne frega una beata minchia di me LOL.
Vi interessa la mia storia e mi fa più che piacere! (o almeno spero sia così)
Che ne pensate? Vi piace?
Io questa volta non so darmi un parere, non sto proprio ragionando infatti non sono nemmeno un pochino simpy. Cc
Quindi, passo direttamente ai ringraziamenti!
Sono felicissima del fatto che la storia è seguita da sette persone! Asdfghj
Ringrazio per aver messo tra i preferiti la storia:
Chachi1D
I think i wanna marry you
La_Martellina
maliksheart
Mari1D
MariaHoran
_Ronnie_

Grazie a zanalihalu998 per aver ricordato la storia e grazie (ancora) a _OneForeverLove_ per averla messa tra i preferiti!
Infine, grazie a eleonoradirectioner , a luna_oned e a I think i wanna marry you per averla recensita!
VI A D O R O. Grazie, mi spronate ed incoraggiate a scrivere! <3
Ora me ne vado disperata per lo sciroppo alle cipolle che dovrò prendere per la tosse. LOL
Ciau.

RECENSITE, RECENSITE, RECENSITE.