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Autore: apple92    29/10/2007    4 recensioni
Crescere significa anche guardare con occhi nuovi la realtà che ci circonda. Nulla è cambiato, tutto è cambiato. Racconto di una storia che finisce per fare spazio all'amore. Quello vero.
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Both

Both

 

Le loro lingue si sfioravano con sempre più passione regalando loro dolci vibrazioni ma un bacio, per quando atteso, non può durare per sempre. Separate le labbra le loro fronti ancora si sfioravano e ancora occhi dentro occhi, Akane sfogò tutta la rabbia e la frustrazione di quei mesi con un pugno deciso alla bocca dello stomaco del suo adorato Ranma, fortunatamente non così forte da farlo volare via.

Baka ce ne hai messo di tempo” urlò con aria arrabbiata poi, senza pensarci due volte, sorrise e aggiunse teneramente “…non sai quanto sono felice”

Ranma scombussolato si massaggiava l’addome dolorante “Questa situazione mi ha reso un uomo migliore, ma tu rimani la ragazza violenta di sempre

Invece anche lei era maturata e aveva finalmente preso coscienza di sé “Dolcezza, ne vuoi un altro!?

I presenti li guardavano rimasero sconcertati dai bizzarri atteggiamenti di quella giovane coppia.

“Allora vuoi litigare” rincarò lui “di già? Mi deludi…” provocante e molto divertito. Sembravano proprio una coppia di coniugi collaudata negli anni.

“No, no. Ma che dici!” si arrese Akane di fronte a quello che finalmente era diventato il suo ragazzo a tutti gli effetti.

“Dai!! Sto scherzando.” E, ancora un po’ insicuro e tentennante, le chiuse le labbra con un altro dolcissimo bacio. Era bello vederli impacciati eppure così sicuri del loro amore. Infondo l’amore non è bello se non è litigarello.

Shin, questo era il nome del nuovo ragazzo di Akane, fu costretto a interrompere lo spettacolo data la calca formatasi intorno ai piccioncini che impediva l’accesso al locale di Ucchan.

Ranma finalmente ripresosi dalle forti emozioni cominciò a prestare attenzione al nuovo arrivato mettendosi subito in guardia: “Vile, fatti da parte o combatti; se ne sei in grado.”

Questa volta fu Akane a porsi tra i due combattenti “Fermo! Sei sempre così impulsivo lasciami spiegare

 

 

“E questo è tutto.”

Terminato il racconto Akane si era convinta che tutto sarebbe filato per il meglio, invece dovette ricredersi.

“Bene” dichiarò Ranma “allora, essendo tu un artista marziale, da quanto ho capito molto forte, mi sembra giusto sfidarti. Chi vincerà avrà Akane tutta per sé.”

Sia a Shin sia a Ranma brillavano gli occhi in quanto la sfida si preannunciava interessante. I loro spiriti di artisti marziali erano decisamente affini anche se caratterialmente Shin si presentava molto più tranquillo e maturo. A questa proposta quindi il ragazzo non seppe tirarsi indietro. “Ci sto!”

Ma io qui non conto nulla?” si sbracciava Akane non molto sorpresa dall’atteggiamento dei due.

Darai il meglio di te?” chiese Ranma, sapendo quale cuore volesse conquistare il nuovo amico.

“Certamente, come ogni artista marziale che sia degno di tale nome. Non dubitare di me.”

“Ehi! Ci sono anch’io!” Akane continuava ad essere completamente ignorata.

“Fra tre giorni al dojo. Ci vediamo lì dopo scuola. Shin…” il codinato prese coraggio e continuò “sappi che ti stimo molto e… grazie per esserti preso cura di lei mentre non c’ero. A presto Akane.”

“Ranma sei il maschio egocentrico e borioso, altro che maturato!” gridò Akane mentre lui si volatilizzava fra i tetti di Nerima. Come al solito era fin troppo sicuro di sé.

 

Akane intanto era pensierosa e preoccupata per la sfida tra i due giovani. Si chiedeva fin dove si sarebbe spinto Shin. Non avrebbe di certo perso un incontro per farle un favore. Ne andava del suo onore di artista marziale. Avrebbe di certo dato il massimo. La ragazza si morse le labbra e fece ritorno con la mente a pochi istanti prima quando quelle labbra erano finalmente diventate sue.

 

Ormai era calata la sera da un po’e le prime chiare stelle accendevano il cielo di quella pungente giornata di dicembre mentre Akane e Shin camminavano lentamente sulla via di casa, sotto lo stesso ombrello per ripararsi dalla tempesta di neve che ormai imperversava. Akane immersa nei suoi pensieri contemplava il terreno innevato sul quale i suoi lievi passi lasciavano candide ed effimere impronte.

“Non ti preoccupare si vede che è forte, mi darà del filo da torcere, non credo che vincerò, ti ama troppo per arrendersi. E poi come tutti dicono lui è il famosissimo e invincibile Ranma Saotome erede della omonima scuola di arti indiscriminate.” La buttò sul ridere Shin.

“Ma se dovessi vincere tu lui sparirà per sempre dalla mia vita…non lo conosci…lui ne sarebbe capace.”

“Se mi sta chiedendo di fargli uno sconto hai sbagliato persona. Gli ho promesso di non trattenermi e così ho intenzione di fare. È tutta qui la fiducia che riponi in lui?

Shin la invitò a farsi un esame di coscienza.

No, questo era certo, lei si era sempre fidata di Ranma e non era sicuramente quello il momento di cominciare a dubitare. A qualche passo dall’ingresso del dojo Akane smise di fissare i suoi piedi e cominciò a correre a più non posso per dare la notizia alla famiglia.

“Papà, Kasumi, Nabiki , Genma …Ranma è tornato!”

“Figliolo dove sei?” gridò un Genma tutto contento alla ricerca del figlio. Finalmente aveva un buon motivo per continuare a vivere a scrocco a casa Tendo.

“E ora come la mettiamo con Shin.”constatò un alquanto imbarazzato Soun. Infondo lui preferiva Ranma, ma solo per assicurarsi la compagnia di Genma.

Nessuno prese in considerazione la volontà di Akane. Perché affidare una decisione così importante per il proprio futuro alla diretta interessata?!

“Non si preoccupi Soun. Io e Ranma ci scontreremo qui fra tre giorni, il vincitore sposerà Akane. Lui per ora ha deciso di non tornare, deve allenarsi ed io non gli concederò tanto facilmente questa vittoria

Soun piangeva di gioia, sollevato del macigno che gravava sul suo petto, e Genma-panda si mangiava le unghie implorando mentalmente il figlio di vincere altrimenti gli sarebbe toccato sloggiare.

Akane sei contenta?” chiese ingenuamente Kasumi.

“Si Kasumi, si…” rispose con uno sguardo pieno di tristezza.

 

In camera Akane si era buttata sul letto in lacrime. Non era il tipo da piangere per un ragazzo, ma infondo lei prima di Ranma non aveva mai amato nessuno con tutta se stessa. Quella per il dottor Tofu era solo un infatuazione per un uomo che le sembrava ideale. Quindi non conosceva neppure il motivo delle sue lacrime; ora sapeva che Ranma teneva a lei, però temeva che l’amore non bastasse per battere un nemico più forte di lui. Stringendosi al cuscino si addormentò e sognò la felicità: lei e il suo Ranma abbracciati stretti stretti dopo la vittoria contro Shin e finalmente un altro di quei baci, lì davanti a tutti, a sancire pubblicamente il loro amore, per sempre.

 

   
 
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